Prendo un respiro profondo, anche se ti giuro fra un po' mi metto a piangere: io non sono per la politica di non aspettarmi mai niente e, quando mi arriva un regalo inaspettato, sono sempre iper commossa.
E forse questa recensione sarà delirante e io ti sembrerò mezza o tutta pazza, non lo so, ma prima di iniziare a strutturare un qualsivoglia commento, ci tengo a dirti grazie.
Grazie perché non è dovuto, fare regali, non è mai scontato - specie se, come in questo caso, ci si conosce da relativamente poco. Per cui, davvero, grazie mille di questo regalo.
Detto ciò, mi ricompongo.
Ciao tesoro!
(Mi sento scema a salutare dopo un poema, ma facciamo finta di niente).
Per prima cosa, grazie per esserti cimentata con questa coppia che, hai perfettamente ragione, è a pari merito con la AsaNoya la mia più grande OTP di questo Fandom. E, per usare un termine di paragone recente, credo di averli shippati insieme con la stessa intensità con cui ho shippato Luke e Annabeth.
E io non ho parole - il che vuol dire che ne avrò tantissime e non dirò niente, perché la mia vita è una parentesi fucsia tra uno sclero e il successivo - perché questa storia è stupenda. Ho letto quattro righe, la metto tra le preferite.
Ma subito, così, ciao, chiudo qua la recensione e vado a nascondere tutti i regali di Natale che ho scritto, perché non reggono il confronto.
Il paragone con gli alberi mi ha colpita moltissimo, è stato davvero fortissimo, d'impatto: mi hai letteralmente lasciata a sbattere gli occhi davanti allo schermo al suon di "okay, questa la rileggo".
E io non rileggo mai niente, vado dritta alla fine e solo allora torna indietro. Inutile dire che, invece, qui è stato un continuo avanti e indietro e io sono innamorata, innamoratissima come gli issima di Suga, di questa storia.
E, alla fine, il petto fa male anche a me - è l'angst che volevo, mi hai fatta commuovere e, in una giornata un po' vuota e monotona, di questo ti ringrazio.
Ho amato questa storia. Dalle prime righe alle ultime.
E, davvero, io non so se mi stancherò di ripeterlo: grazie. Mi hai fatto un regalo bellissimo e spero che, la cosina che ho preparato io, valga almeno un decimo di questa storia.
Ti mando un abbraccio (un po' lacrimoso),
Gaia |