Recensioni per
Di brace e di vento
di GladiaDelmarre

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/07/22, ore 11:40
Cap. 2:

Buongiorno, carissima,
per prima cosa spero di cuore che tu stia bene e che in generale sia un bel periodo ♥
riprendo super volentieri questa raccoltina di cui avevo letto il primo capitolo e passo a commentare il secondo, dedicato questa volta ad Azi: sono davvero incapace di scegliere chi dei due io ami di più. Per alcuni aspetti mi sento più vicina al demone (avventatezza, passionalità, l'essere molto diretti) mentre per altri all'angelo (timore, indecisione, paura di ferire gli altri.)
Trovo dolcissimo e struggente questo loro modo di cercarsi a vicenda nelle opere del creato che, vuoi per i colori o vuoi per altre caratteristiche, ricordano a entrambi loro l'altra persona ♥
Azi in questo testo è Azi al duecento per cento: sembra convinto che il suo destino sia quello di contemplare Crowley da lontano, per paura non si sa bene di cosa. Forse di causargli indirettamente del male, in quanto convinto che un rapporto fra due creature agli opposti come loro non sia e non sarà mai possibile (siamo ben felici di sapere che si sbaglia ehehe.)
Come dicevo, è un testo assai struggente, che parla di un amore forte e concreto, ma vissuto a distanza e che per questo quasi ricorda uno non ricambiato.
La conclusione è meravigliosa: ogni cosa ha un suo tempo e ha anche una sua fine, ma il fatto che Crowley nonostante tutto, non se ne sia mai andato, forse vuole dire che questo qualcosa fra loro sia davvero destinato a durare.
Grazie della bella lettura.
Grazie di tutto.

un bacione grande,

Benni

Recensore Master
11/03/22, ore 18:05
Cap. 2:

Cara Gladia,

Avevo già letto questa bellissima poesia – non saprei descriverla davvero in altro modo – e trovo sia bellissima. Il punto di vista è quello di Azipharale, che osserva e ammira l’altra sua metà, Crowley. E il modo in cui presenti il demone, giocando con i suoi colori – il giallo degli occhi, la chioma rossa, la similitudine tra il fuoco e l’aria che creano incendi – è splendido. L’origine angelica del demone è esaltata dai “cieli stellati riflessi nel suo viso”, la componente più oscura nello sguardo nascosto, che viene però bilanciato dalla bellissima immagine del demone che giunge col cuore tra le mani, che nella nostra letteratura ha un preciso significato. Ne emerge una figura demoniaca ammantata di indubbio fascino, ma anche di struggente, umana tragedia.

Le riflessioni di Azipharale, voce narrante della poesia, sono ricche di rimandi alla questione della passione per come la intendevano i latini. Era Seneca, nel De ira, a dire che l’uomo dovrebbe evitare di lasciarsi trascinare dalle incontrollate passioni in favore di una via mediana, di una continenza delle passioni in favore della ragione. È quello che cerca di fare per una vita intera Azipharale. Lui cerca la quiete, ma Crowley è il fuoco e lui ne è attratto. Tuttavia, proprio come Icaro che vuole avvicinarsi al sole e si brucia, cadendo irrimediabilmente nel mare, Azipharale sa che la vicinanza, il contatto con la sua anima gemella (perché questo sono) è letale e terribile. E se il dolore per Crowley è infitto nella caduta e nel fuoco infernali, per il riflessivo angelo sono i ricordi e la nostalgia a fare male. Un’altra similitudine bellissima, quella dei libri, chiude la poesia, ma poiché parliamo di creature ultraterrene e al di fuori del tempo per come lo intendiamo noi, c’è ancora un luogo dove possono incontrarsi e quel sei ancora qui è struggente – e che sia nella memoria o davanti a lui, nel cuore o di fronte non ha importanza. Complimenti di cuore, mia cara, hai scritto una perla.
Shilyss

Recensore Master
10/12/21, ore 22:53
Cap. 2:

Questa, se possibile, mi è piaciuta ancora di più della prima, per una questione di difficoltà nella scrittura
Trovo che calarsi in Aziraphale sià più complesso, almeno nelle drammatiche, non nelle commedie all'inglese
Lui vive fortemente il senso di colpa - forse amore che non sa ancora chimare così - e ci racconti che quasi si allontani apposta per alleggerire il suo "amico" dalla sofferenza di seguirlo, ma in realtà peggiora solo la situazione...
E' verissimo, lui è il più ragionevole - l'elemento Aria - che fa però avvampare ancora di più il Fuoco, non lo spegne di certo!
Sono opposti, ma solo perchè così il loro incastro è semplicemente Perfezione. Anche Azi piange (questo non me lo aspettavo, è stato emozionante da leggere) e i motivi li colleziona come libri, che parallelismo meraviglioso... è da lui, troppo da lui. Il suo dolore non lo lacera a metà, però è persistente, visto che anche lui non lo lascia andare.
Vicino casa mia c'è un parchetto dove si trova uno stupendo ginko, e le foglie giallo oro cadono tardi, visto il clima romano. quindi se domani ci passo, potrei vedere gli occhi di Cro, e pensare a questa storia
sei sempre bravissima, Dove
bacissimi,
Setsy