Recensioni per
Le Miroir
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
22/01/22, ore 18:15
Cap. 1:

Ciao Gaia,
Non ricordavo cos'altro avessi di tuo in lista da leggere, ebbene ora lo sappiamo: era questa!
E comincio proprio da qui perché languiva nelle storie da recensire da più tempo e leggere di Bill e Fleur a me fa sempre piacere perché è una fra le mie coppie preferite di HP.
Ho trovato molto bella la descrizione che hai fatto di Bill e di tutti i suoi timori, ora che si ritrova improvvisamente spezzato a metà e, rischiando la nota cringe, una citazione di Balto vagamente rivisitata mi è balzata alla mente: non è uomo, non è lupo sa soltanto quello che non è... E, ok la smetto u_u
Però è proprio questo il concetto, non sono le cicatrici a preoccupare Bill, nonostante abbiano deturpato la sua bellezza, ma è proprio l'idea di non riuscire più ad essere l'uomo che era prima dopo tutto quel dolore, l'uomo di cui Fleur si è innamorata. Gli specchi sono una dannazione, un eterno tormento (così come lo saranno per un altro Weasley)... E Fleur, lo lascerà?
In questo dubbio si vede quanto Bill sia il figlio di Molly, ma Fleur beh, ha visto ben oltre la bellezza del primogenito dei Weasley e non c'è morso di lupo che possa sminuirne il suo valore, le paure che lo attanagliano sono una solida fermezza nel cuore di Fleur, l'amore non si basa sull'aspetto, è solo un contorno quello e Bill lo comprende solamente alla nascita di sua figlia, davanti all'amore travolgente di una nuova vita perché se Bill assieme a Fleur ha potuto creare quel meraviglioso miracolo che è Victoire allora, per forza di cose, deve essere ancora capace di fare cose buone, finalmente riesce a rivedere l'uomo che in realtà non ha mai smesso di essere, come sua moglie ha sempre saputo. E sì, mettiamolo un punto ogni tanto XD
Sullo stile niente da dire, mi hai rapita, colpita e affondata tempo fa ù_ú Qui c'è malinconia, c'è dolore ma anche amore e dolcezza con una buona dose di speranza per il futuro e tutto questo in poche righe, bellissime e cariche di significato. Per questo non posso che farti tantissimi complimenti!
Alla prossima
Cida

Recensore Master
08/01/22, ore 15:47
Cap. 1:

Aiuto, tutto questo fluff angst finirà per uccidermi, lo so. Poi andrò ad equilibrare con le storie su Voldemort, Delphi, Barty e Percy ahahah, ma nel frattempo questa ha rischiato di spappolarmi il cuore. Un'immagine oltremodo inquietante :P ma tant'è.
Trovo molto, molto, struggente l'idea che Bill non riesca più a guardarsi allo specchio, non per la paura di vedersi con le cicatrici e di non riuscire a conviverci, ma perché sente di non essere più sicuro della sua identità. E' una cosa assolutamente straziante, la paura di non riuscire a riconoscersi, ho provato a immedesimarmi in lui e credo che proverei la stessa paura, mi sentirei bloccata allo stesso modo, al punto che non riuscirei, proprio come fa lui, a guardare nessun mio famigliare, perché non saprei chi stanno guardando loro. Mi sono sciolta tantissimo all'idea che per fermare tutto ciò e ripristinare l'ordine ciò che occorra sia un amore infinitamente più grande di quello filiale o di quello romantico fra due coniugi, bensì quello di dare la vita. Forse è stato l'essersi specchiato in qualcosa di totalmente nuovo e di puro, ad aver ridato il coraggio a Bill. Vic è la sua firma genetica e la prova che è ancora in grado di fare qualcosa di bello ♥
Sto partendo per voli pindarici leggendo questi tuoi racconti e spero che le mie riflessioni non ne stravolgano il senso ^^"

Nel frattempo ti abbraccio!

Bennina

Recensore Master
08/01/22, ore 13:37
Cap. 1:

Ciao tesoro,
eccomi finalmente qui a recensire questa meraviglia che mi hai regalato e che mi ha emozionata tantissimo - scusami per l’orrendo ritardo, ma ultimamente va così…
Dire che ho amato questa storia è davvero riduttivo, perché trovo che tu abbia analizzato benissimo le paure e tutti i dubbi che sicuramente hanno assalito Bill all’indomani dell’attacco subito da Greyback. Perché è verissimo che non nutriva alcun dubbio riguardo alla propria capacità di convivere con un simile dolore, con una faccia solvata dalle cicatrici e con la paura di non essere più quello di prima, ma Fleur? Sì, proprio lei, meritava di dover convivere con questi traumi? Secondo Bill, ovviamente no. Eppure Bill, così facendo, dimostra di essere miope proprio come lo era stata Molly a suo tempo, non ricordandosi dell’estrema forza di Fleur, del suo coraggio e del suo cuore grande - oltre che della bellezza che basta a entrambi.❤️
L’augurio che Fleur fa al marito è quanto di più bello ci possa essere: spera che lui possa, in futuro, guardarsi negli occhi di loro figlio e, giungendo alla fine della storia, scopriamo che è proprio così e che Bill, non solo si specchia negli occhi della piccola Victoire, ma ci si riconosce anche.
E io mi emoziono all’idea di questo papà che, finalmente, torna pian piano a essere l’uomo che era stato prima, ma una versione ancora migliore, se possibile; perché ha conosciuto la tristezza più grande, una possibile maledizione per il resta della sua vita, ma è sopravvissuto, soprattutto grazie all’amore di sua moglie.❤️❤️
Grazie ancora per aver scritto di loro, ovviamente la storia va diretta tra le preferite, e per quella dedica stupenda.🥺🥺
Un abbraccio grandissimo,
Francy

Recensore Master
27/12/21, ore 20:19
Cap. 1:

Su questi due ho letto parecchio e per la prima volta trovo qualcosa di tuo. La raccolta di drabbles funziona moltissimo e ti dico anche perché... riesce ad inquadrare aspetti e sentimenti così variegati e complessi che a loro volta costituiscono i personaggi che hai caratterizzato alla perfezione. Ho adorato l'angst presente, meravigliosa.

Nuovo recensore
09/12/21, ore 18:13
Cap. 1:

Chapeau!
Non ho altre parole per te: chapeau! Non so come tu faccia, ma ogni pairing tu lo modelli con maestria, come se t'appartenesse e ti fosse sempre appartenuto e non è qualcosa di scontato, anzi. Trovo che le coppie -specie quelle canon come Bill e Fleur- siano difficili da poter maneggiare al meglio, perchè non sono coppie che la mente può delineare dal loro inizio fino allo svolgimento di eventi, non c'è la possibilità di lasciare la fantasia a briglia sciolta ma bisogna attenersi a un qualcosa di già esistente e trovare il modo di coniugare il proprio stile con quello dell'autore principale.
Penso che nei libri (e chi li nomina nemmeno più i film, lì sono stati proprio dissacrati questi due poveri personaggi) non sia stato approfondito nel migliore dei modi come effettivamente questa faccenda abbia toccato Fleur e Bill: lei l'abbiamo amata un po' tutti quando si ribella alle parole di Molly e dimostra di non tenere all'aspetto di Bill, ma anzi, di amare ancora di più suo marito per aver avuto coraggio nonostante l'avversario che aveva di fronte e di vedere in lui la bellezza attraverso e grazie anche alle cicatrici, ma lui? Lui come sta? Come si è raffrontato ad un simile avvenimento? Non lo spiegano mai, non c'è mai una scena in cui compaia lo struggimento per sentirsi un attimo perso, qualcosa in cui ogni persona con cicatrici potrebbe riconoscere e sentirsi rappresentato. Nessuno accetta facilmente uno sconvolgimento simile, nessuno ne ha scritto, nessuno pensa magari a quello che possa aver passato quello stesso ragazzo che da un libro all'altro ritroviamo passato da un letto in infermieria con le bende sul volto ad un giardino in pieno allestimento per il suo matrimonio, come se fosse un passaggio naturale. Penso che tu, nella tua bravura, sia riuscita a cogliere benissimo quest'aspetto di lui che si rende conto di quanto le cose siano cambiate, non per Fleur forse, ma per lui: capisco che magari in piena guerra contro Voldemort penso si ringraziasse il cielo per essere vivi, mutilati, sfregiati ma vivi per combattere e difendere gli ideali e i propri cari, ma quando ci si rinchiude nella propria bolla intima e familiare, quando resti solo con te e devi fare i conti con qualcosa che d'ora in poi ti accompagnerà in ogni istante della tua vita senza che tu la volessi realmente, cosa resta?? Un'immagine, uno sfregio che non si riconosce e allora come hai giustamente sottolineato non ci si guarda nemmeno negli occhi attraverso lo specchio per paura di non riconoscersi, la paura di non essere nulla: non è più il bel ragazzo di prima, non è un eroe alla Harry Potter -come hai scritto tu, è solo sopravvissuto-, non è un mostro che si abbandona alla cattiveria come risarcimento per ciò che ha perso -i suoi ideali non glielo fanno nemmeno considerare quest'aspetto-. Non è nulla, è solo uno dei tanti sopravvissuti che nessuno quasi ricorda, nonostante il suo essersi speso fino al sacrificio di ciò che pensa lo possa aiutare a riconoscersi.
Il personaggio di Fleur è bellissimo, lo hai descritto in modo fantastico: nessuna frase di troppo, nessun gesto estremamente eclatante, bella, meravigliosa nel suo essere moglie saggia e presente, innamorata e conscia di una realtà che suo marito non vede più. Semplicemente lei è lì per suo marito, non obbliga, lo ascolta, lo incita, spera in un miglioramento che se non potrà nascere dall'aiuto che lei può dare, potrà venire da qualcuno che ancora non è al mondo.
Un ultimo, immenso complimento te lo dono anche per le ultime tre righe: lui si scorge allo specchio specchiandosi non in un vetro, ma nel volto di sua figlia. La vede e si riconosce nei suoi occhi, ci vede lì la parte di sé che pensava persa insieme alla certezza che gli dava il suo aspetto. Hai descritto l'amore paterno, un sollievo insperato e la speranza di ricominciare in tre righe in un modo che a me lascia assolutamente senza fiato, sconvolta per quanto tu riesca a inserire in ogni parola: non posso far altro se non applaudirti a piene mani e mandarti tutti i miei più affettuosi complimenti

Un abbraccio pieno di ammirazione
Meriel