Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_
Povere anime perse e prematuramente sepolte in manicomio, prima di esserlo davvero sotto due metri di terra! Povere donne rifiutate da una società alla quale non sono riuscite ad allinearsi e che per loro è una matrigna senza cuore! |
Buonasera _Agrifoglio_, |
Un altro splendido capitolo, carissima Agrifoglio sebbene molto triste e cupo |
Inquietante la descrizione delle prigioniere della Salpetriere, soprattutto della povera Theroigne. |
Buonasera Agriifoglio, |
E come al solito, cara Agrifoglio, un altro capitolo che tiene il lettore completamente avvinto alle parole che ci regalano delle visioni di “anime perse” molto ampia ed interessante. |
Ciao Agrifoglio. Nel leggere il titolo ho pensato chi fossero queste anime perse. Terribile quanto letto nella parte iniziale del capitolo che hai ben descritto. Poi troviamo Théroigne de Méricourt. Oscar mostra la sua sensibilità nel parlare con la Regina riguardo quel posto e sono lieta che quest'ultima abbia deciso di aiutarla. Mi fa piacere che Kitty, nonostante questo matrimonio, aspetti un bambino. C'è anche Napoleone e mi è piaciuta Bernadette nel suo comportamento. Belle e pertinenti le immagini scelte, che fanno immergere ancora di più nell'atmosfera. Apprezzo come sempre le note, mostrando ancora di più il tuo impegno. Un caro saluto. |
Anime Perse, recita il titolo di quest' ultimo capitolo, un titolo quanto mai azzeccato perché ci introduce laddove si dice: "Lasciate ogni speranza voi che entrate": il manicomio. |
A modo loro tutte anime perse in questo capitolo. Nella prima parte ci sono le reali anime perse: le internate in manicomio. Quanta disumanità si perpetua contro queste persone che a volte venivano rinchiuse solo perché "scomode" e non perché realmente pazze, a farle impazzire ci avrebbe pensato quell'ambiente malsano. Persino un personaggio come Theorigne non merita un simile trattamento e Oscar, magnanima come sempre chiede alla Regina un cambio di direttore. Poi c'è Sir Arthur, ancora in crisi per il matrimonio che ha contratto qualche mese prima. Lui e Kitty non sono minimamente compatibili e lui si adatta per via della promessa fatta undici anni prima, c'è una bella notizia però, l'arrivo di un bambino. Anche Napoleone è un pò perso, o meglio, è confuso, poiché non ha portato a termine la battaglia migliore, e questo lo fa infuriare. Infine la giovane Bernadette si scontra con la dura realtà: quello che per lei era un grande amore era solo la ricerca di un'amante piacente per il conte di Ligne. Lei ha molto coraggio a rifiutare ma il suo cuore è spezzato. Complimenti per questo capitolo, non deludi mai A presto. |
La prima cosa che salta all'occhio sono ovviamente le immagini, molto belle e significative, soprattutto quella che ritrae la liberazione dei malati di mente da parte di Pinel, precursore della psichiatria attuale. Quello che descrivi è molto realistico e dipinge bene la situazione degli "ospizi" in cui le persone purtroppo erano considerate in tanti modi ma non "malati" da curare. |
Cara Agrifoglio, |
Le condizioni di vita alla Salpetriere erano davvero aberranti! E se si pensa che molte delle rinchiuse erano solo persone "scomode".. menomale che Oscar non manca mai di umanità, anche se per il suo problema si è rivolta alla persona sbagliata. A Napoleone ben gli sta! È troppo tronfio. Povera Bernadette, quel.. meritava un gran ceffone! |