Ciao tesoro!
Allora, amo tantissimo la nascita di Guerra. Credo sia un'immagine spettacolare il fatto che lei appaia al primo sguaino di spada, e resti lì bella incantata a guardare il sangue e l'oro disperdersi dai corpi degli angeli. Una trama davvero biblica per come l'hai descritta nel primo paragrafo, fantastica proprio a livello immaginario, e truce al punto giusto, se associamo poi Dio e Morte seduti su una specie di trono al di sopra di tutto ad osservare, l'uno sofferente e l'altro indifferente, perché già conscio della cosa. E' un'immagine di cui devo complimentarmi.
Quanto mi sono sentita male, in questa pseudo-morte di Aziraphale. Vederlo cedere, sorridere nella morte, struggersi per il modo orribile in cui aveva visto i suoi compagni angeli attaccarlo e attaccarsi tra loro, completamente estraneo a tutto quel dolore e alla sofferenza anche quando avrebbe potuto compierla per legittima difesa, preferendo invece morire che fare qualcosa di sbagliato. Percepivo l'ansia attraversarlo e stringergli il cuore quando tentava di capire, attraversando il campo, se il suo innamorato non avesse già fatto una brutta fine. Il loro racconto d'amore l'un l'altro e le frasi che si rivolgono è qualcosa che spezza l'anima, sentirsi persi, cedere credendo di non avere altra ragione per vivere, perdere il proprio amore dopo averlo giurato in eterno pur sapendo che forse è sbagliato provare quel sentimento.. è tutto così dannatamente bello e doloroso.
Mi piace la spiegazione al piano divino, lo sai? Stiamo da sempre a chiederci cosa mai avesse in mente Dio, perché lo fa, cosa pensa, io credo tu abbia scavato a fondo nella sua mente e nella sua coscienza così tanto bene da rendermela magica e, ti assicuro, è la mia storia preferita in questo fandom, il momento in cui Dio blocca la battaglia e ridà la vita ad Azi, il colloqui con morte, è la mia parte preferita. Ma Guerra chiamata 'goccia di sangue', santo cielo.. tesoro i miei complimenti, i miei più VIVI complimenti.
E' bellissimo che tu dia una risposta a tutto e lo colleghi con tutto ciò che hai meccanizzato, come Azi che da via la sua spada perché vorrebbe non averla mai ricevuta.
"Il suo aspetto era sempre quello che Lei gli aveva dato. Lo aveva fatto nascere pensando alla rotondità, alla morbidezza e al candore delle nubi; il tutto immerso nella potente e calda luce del sole. La sua luce c'era ancora, ma era nascosta perché sulla Terra le regole erano diverse, e gli umani non avrebbero sopportato quel candore divino." credo sia la più bella tra le descrizioni mai date ad Azi.
Ma concludo dicendoti che l'ultimo discorso tra Morte e Dio è una delle cose più belle che io abbia mai letto. Grazie per averci regalato questa storia, grazie. E' stato un vero e proprio susseguirsi di emozioni fortissime che non vedo l'ora di riprovare. |
