Ciao, Gaia!
Avevo aggiunto questa storia in elenco nel momento in cui l'hai pubblicata, senza quasi guardare nemmeno l'argomento e le protagoniste, perché il titolo mi ha da subito attratta, disegnando scenari interessantissimi che mi hanno subito incuriosita molto.
Purtroppo sono stata molto più lenta del necessario e riesco a passare solamente ora, ma insomma, ho amato moltissimo questo racconto.
Ho amato molto il tema centrale, perché in effetti in una società retrograda e ancorata a determinate tradizioni come quella purosangue credo che il tema dell'assenza di un erede maschio sia qualcosa di estremamente pregnante e significativo, e in effetti le sorelle Black non possono fare altro che suscitare molte domande, in questo senso. E tutte le parole bisbigliate, le delusioni del padre mai nascoste (ma offuscate forse almeno un pochino dai sorrisi di Narcissa e dei suoi fiori gialli) e la dignità sempre più ridotta a brandelli di una Druella che si spinge fino alla morte nell'estremo tentativo di sanare la situazione e rincorrere il figlio maschio, incapace di vedere la grandezza delle sue tre figlie, mi ha spezzato il cuore.
Ma quel che ho più amato è stato proprio il modo in cui hai presentato le tre sorelle Black, mostrando fin da subito i tratti predominanti del loro carattere e quelle premonizioni sul loro futuro che Druella però non riesce a cogliere, non del tutto e non per davvero.
Insomma, è una storia bellissima, dolorsa e potente, che in pochissime pennellate riesce a dare il ritratto profondo e accuratissimo di un'interw famiglia.
Complimenti davvero! |