Recensioni per
Dark Circus: the most precious treasure
di Lacus Clyne

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/07/23, ore 13:01
Cap. 6:

Buongiorno Lacus Clyne,
Ho letto questo spin off di Dark Circus durante le pause pranzo e non sono riuscita a recensire capitolo per capitolo, ma ci tenevo comunque a lasciare un mio commento conclusivo.

Ho apprezzato molto questo racconto, mi è piaciuto il modo in cui hai saputo alternare scene di tensione con scene più tranquille, così come il fatto che hai approfondito alcuni aspetti - specie legati alle vicende personali - che erano stati messi un po' da parte nella precedente vicenda del Mago.

Nel complesso, seppure la storyline sia molto diversa, sei riuscita a rendere comunque interessante anche questa (dis)avventura dei personaggi che avevamo già conosciuto in Dark Circus; il che secondo me non è necessariamente una cosa scontata.

Complimenti, è stato un piacere leggerti.
Un saluto,

Milly

Recensore Master
03/03/22, ore 01:59

Ciao carissima come stai?
Io compaio ogni tanto, come il fantasma formaggino. Vorrei essere più presente ma, ahimè, è un periodo super carico.
Ma riuscirò a finire questa storia.
Ecco il risvolto crime che aspettavo. Potevano mai stare tutti i pantofole a godersi il mare, il sole ed il cibo, oltre che la compagnia? Ma certo che NO. Ecco che qualcuno ha fatto sparire i gioielli di molti degli ospiti dell'albergo, e ho il brutto sospetto che qualcosa di terribile possa essere accaduto, forse a Nicholas, visto il deja vu di Selina alla fine di questo capitolo. Ma per saperlo, ovviamente, dovrò leggere il seguito.
Quello che voglio dirti è che questo capitolo mi ha colpito per tantissimi aspetti.
Anzitutto, per il racconto della storia d'amore tra Alexander ed Elizabeth, fatta attraverso i ricordi di Selina. È stato bello vedere come quei due, così diversi, agli antipodi quasi, siano riusciti ad innamorarsi e a formare una strana coppia prima, ed una solida famiglia dopo. Le crepe, tra di loro, sono sorte ben prima della morte della figlia, ed è stato drammatico il momento in cui i due (ex) coniugi si sono riversati tutta la loro rabbia, il rancore, le colpe per la scomparsa della figlia, poi ritrovata morta. E Selina non potrà mai dimenticare li strazio di quel momento, il volto sei suoi amici, l'eco di quell'urlo che ha squarciato la tristezza di quel momento così tragico. Il dolore può unire oppure può dividere in modo definitivo. E questo è successo a Liz e Lex, che non hanno retto al colpo inferto da questa perdita, così inspiegabile e dura da superare, e penso che il vuoto provocato dalla scomparsa prematura della loro bambina non andrà mai via. Ci sono certi vuoti che non puoi colmare, impari solo a convivere con essi. Lily è da dove tutto parte e dove mai finisce, quello spettro che aleggia intorno a tutti loro. Non riesco a non provare, nel mio cuore, tanta tenerezza per quella bambina, che ha dovuto conoscere troppo presto il male, e che ne è stata vittima. Lily è un po' un simbolo degli scomparsi, ddmi chi non sopravvive sulla terra, ma la cui anima resta nei ricordi di chi l'ha amata ed ancora vive, in funzione di lei.
Altro momento molto forte è quello relativo al passato di Nicholas, ed a che qui le diverse difficoltà che hanno dovuto affrontare con il bambino vengono sapientemente rivissuto da Selina. E sembra quasi di vivere le emozioni che lei stessa ha provato: sgomento, dispiacere, paura, amore per quel figlio tanto desiderato. Selina, al momento, si sente ancora un passo indietro, perché Nicholas proprio non riesce a chiamarla mamma. Si sente meno rispetto a Kate, con la quale Nicholas ha creato un legame stretto. Non penso - in tutta onestà - che Nicholas abbia mai identificato Kate con una sorta di figura materna. Io ricordo questo bambino spaventato, trovato in uno sgabuzzino, che ha consiciito il male e la cattiveria troppo presto e, soprattutto, solo al mondo. Kate lo ha salvato da quel buio, lo ha protetto e questo ha fatto sì che lui la considerasse un punto di riferimento, perché è riuscita ad accarezzare le sue paure, ad afferrarle e, in un certo senso, a tenerlo a riparo da queste. Ma il legame con Selina è diverso e va oltre, e non serve tanto dire la parola "mamma", perché Nicholas, comunque, si sente figlio. È figlio nel momento in cui si rifugia tra quelle braccia sempre pronte ad accoglierlo, ed è figlio quando corre ad abbracciare la sua mamma che sta guardando i gioielli e nella ingenuità di un bambino - di fronte ad un gioiello che si tramanda da mamma in figlia - dice di essere lui un maschio; implicitamente, Nicholas sta asserendo di sentirsi il figlio di Selina, e forse, fino ad oggi, non ha nemmeno avuto bisogno di dirla quella parola, perché per lui è quasi come se fosse normale vederla così. Del resto, lo dice con fierezza a tutti di quanto speciale sia la sua mamma e di quanto sia fortunato ad avere due genitori uniti, che si amano e che gli stanno dando stabilità e affetto. Ma sopratutto protezione.
Nicholas è stato una cavia da laboratorio, uno strumento in mano a dei malati di mente, che lo maltrattavano e picchiavano se faceva qualcosa che a loro dava fastidio, ed era un bambino senza una mamma che lo potesse difendere, perché la sua gli è stata portata via troppo presto. È un bambino spaventato e che ha bisogno di tempo per guarire, per acquistare la fiducia verso gli adulti. Ma, finalmente, con Selina e Marcus si sente accolto, voluto e soprattutto voluto bene. E quelle lacrime davanti a quel gioiello che Marcus ha regalato a Selina quando hanno adottato Nicholas sono lo specchio di una commozione autentica, quella di un bambino che tocca la felicità con un dito, che finalmente ha una famiglia, una famiglia che sta lottando per lui, che ha sofferto per lui, che piange per lui, che ride per lui. E quel bene è che si dichiarano Nichoals e Selina è la forma massima dell'amore tra una mamma ed il suo bambino, un amore che nulla ha a che vedere con il legame di sangue, ma che segue solo le logiche dell'amore.
Quel che è bello è che Selina, dentro di sé, vorrebbe sentirsi chiamare mamma, perché quello sugellerebbe in modo definitivo la futura che lei è per Nicholas. Ma dall'altro la sua intelligenza la spinge ad avere la pazienza di rispettare i tempi di quel bambino, che ha sofferto troppo e da cui non bisogna pretendere. Ed ogni volta che Nichoals nella sua autenticità e in quella verità propria dei bambini fa un gesto per lei, le dimostra quanto è legato a lei, è toccante quanto il cuore di questa donna si espanda per accogliere l'amore che riceve, quello del suo bambino, e che non può crederci di esser davvero una madre. Il tema è davvero sensibile, e tu lo stai trattando con la solita delicatezza che ti contraddistingue: quello della maternità è un aspetto che appartiene alla vita di ogni donna, sia in negativo che in positivo. Non tutte vogliono essere madri, o non tutte le donne che lo vogliono poi possono esserlo. Però, qui c'è sublinata l'essenza stessa del concetto della maternità: essere madri - così come essere padri - non vuol dire mettere in vita un figlio, ma accompagnarlo alla vita, ciò esserci sempre, consigliarlo, guidarlo, preoccuparsi per lui, e soprattutto amarlo.
Grazie per il modo delicato in cui stai raccontando tutto e per il viaggio di ritorno che mi fai fare in Dark Circus,, che è una storia, non smetterò mai di dirlo, ve tutti dovrebbero leggere.
Alla prossima, un abbraccio e spero tu stia bene (e che torni presto con qualche nuova opera).

Recensore Master
24/02/22, ore 18:38
Cap. 2:

Ehhh... 😍 sono tornati Kate e Alexander, e poi Lucy a Jace, Elizabeth... insomma tutti! E io mi emoziono esattamente come quando li ho conosciuti per la prima volta. Quante cose che sono cambiate, caspita! È fantastico vederli così complici, affiatati, sereni e soprattutto lontani dal lavoro. Anche se Marcus proprio non riesce a staccarsi del tutto.
Selina è meravigliosa, io me la immagino davanti agli occhi. Una donna elegante, enigmatica, con lo sguardo brillante e sagace ma velato leggermente da una malinconia di fondo che la rendono dolce e fragile allo stesso tempo. Un passato burrascoso, un padre che non riesce a darle ciò di cui lei ha bisogno, una corazza costruita per proteggersi e che alla fine la rende invece prigioniera. Il suo rapporto con Marcus, la loro rocambolesca conoscenza che pian piano si trasforma in una muta e profonda conoscenza e comprensione reciproca. Marcus ha saputo sigillare le crepe del suo cuore, è stata l'ancora di salvezza da sé stessa e dai fantasmi e le insicurezze che si è sempre portata addosso e che in qualche modo ha cercato di lenire con il suo modo di fare un po' sopra le righe e spregiudicato (intendo appunto i suoi trascorsi con il Dark Circus)
Poi c'è stata la svolta, il loro nuovo inizio accanto a Nicholas che ha riempito in modo definitivo una mancanza che Selina si è sempre portata silenziosamente addosso. Capisco e comprendo la sua esigenza di sentirsi chiamare mamma, quel bisogno racchiuso in quella parola che significa di aver fatto breccia e lasciato qualcosa d'importante nel cuore di Nicholas. Ma chiamare qualcuno "mamma" è un passo importante, soprattutto considerando i trascorsi di questo giovane ragazzo che non sono stati facili né piacevoli. Arriverà quel momento cara Selina, quando meno te lo aspetti arriverà, e il tuo cuore non riuscirà a contenere l'incredibile gioia che proverai. Molto bello anche il rapporto che Nicholas ha instaurato con Kate e Alexander, fautori della sua salvezza e futura adozione. Una grande famiglia allargata, anche grazie alla gravidanza di Elizabeth, che finalmente si lascia alle spalle i dolori del passato guardando al futuro con rinnovato ottimismo. Anche tra Elizabeth e Selina c'è un rapporto davvero splendido, complice la loro lunga conoscenza e l'aver avuto a che fare entrambe con Alexander e il turbolento passato che li ha accomunati. Sembra davvero che tutti siano pronti ad andare avanti, a guardare oltre verso nuovi obbiettivi. Mi piace leggere le varie dinamiche dal punto di vista di Selina. Te l'ho già detto nel prologo e lo ribadisco nuovamente, la tua è stata una scelta azzeccata e perfetta secondo me. Le donne hanno sempre quella marcia in più e quel modo tutto loro di vedere ciò che le circonda a 360 gradi.
Bellissimo ritrovare il tuo modo di scrivere, di descrivere, di far interagire personaggi ed emozioni. Sei tornata alla grande e io non vedo l'ora di scoprire cosa hai in serbo per tutti loro. A presto, e ricordati sempre che sono io che ringrazio te 😊

Recensore Master
07/02/22, ore 02:01
Cap. 2:

Ciao carissima, bentrovata. Perdonami se non riesco ad essere puntualissima, ma è un periodo super pieno. Però, pian piano ce la farò a recuperare tutti i capitoli, che non sono molti ma assai intensi.
Per descrivere questo capitolo basta dire questo: sei un'autrice meravigliosa. Hai un mondo dentro e riesci ad affrontare diversi stili, dal drammatico al sentimenti passando per il thriller e con punte di comicità, riuscendo a risultare credibile e estremamente brava in ogni cosa. Hai veramente un grande talento e spero di poter leggere ancora tante tue storie.
Questo capitolo, il primo vero capitolk di questa breve storia è stato veramente interessante.
Sei riuscita a creare una sapiente sinergia ed alternanza tra presente e passato, permettendomi di scoprire anche degli importanti retroscena anche su Selina e Marcus, con dei rimandi anche piuttosto significativi agli eventi essenziali di Dark Circus (storia che, non mi stancherò mai di dire, dovrebbero leggere tutti quanti perché ti scava proprio dentro).
Selina e Marcus, lo devo confessare, mi hanno affascinato dal primo momento. In loro vedevo tutto quello che, in quel preciso momento in cui si svolgeva Dark Circus, non erano nessuno degli altri protagonisti. In loro c'era e continua ad esserci anche ora la massima espressione della solidità, di una coppia stabile, che riesce a tenere in piedi vite che, chi per un motivo, chi per un altro stanno cadendo a pezzi. Hanno costituito un po' per tutti quell'elemento di equilibrio, le persone su cui poter contare. All'apparenza così forti, però, anche Marcus e Selina celano una infanzia costellata da sofferenze: Marcus per la prematura perdita del papà e per la conseguente depressione della madre, a causa della quale si è dovuto sobbarcare la conduzione di una vita famiglia e la gestione dei suoi fratelli minori, in un età in cui lui stesso aveva ancora bisogno di essere padre; e Selina, invece, è sempre stata divisa tra l'odio per il papà troppo assento ed, al contempo, quel disperato bisogno d'amore da parte del suo genitore. Perché le figlie femmine sono sempre innamorare dei propri padri e, anche quando il rapporto non riesce a raggiungere livelli di complicità equiparabili a quello con la mamma, la figura paterna è sempre quella verso cui le figlie sono dirette, nella ricerca costante di quell'amore sublime che solo un papà ti sa dare.
Il dark Circus ha rappresentato, sia per Marcus che per Selina, ciascuno a modo proprio, una sorta di ribellione. Lui da una vita troppo pesante, da responsabilità troppo opprimenti; lei per la sua volontà di allontanarsi dalla figura paterna, che ha condizionato le scelte della sua intera vita. Quando il Dark Circus ha smesso di esistere, Selina, nei suoi ricordi, è stata quella che maggiormente ne ha sofferto, perché inqnuel momento è stato come se avesse perso tutto: con suo papà che lasciava Boston per andare in Francia dalla sua amante, ed i suoi amici che entravano in polizia e si costruivano una famiglia, tenendola all'oscuro, Selina si è sentita, come mai prima di allora, sola con sé stessa ed è crollata di fronte alle sue fragilità. A sorreggerla c'era Marcus, che l'ha messa davanti al dato di fatto che lasciarsi guidare dal proprio cuore non è sbagliato, che le debolezze sono sinonimo di umanità, e che i pesi si possono anche sopportare in due; e li, tra le braccia di Marcus, Selina ha avuto la consapevolezza che non sarebbe mai stata sola: perso il Dark Circus, Selina ha trovato una famiglia.
Si, perché Marcus e Selina sono stati una famiglia, prima ancora di sposarsi e avere Nicholas. La storia di questo bambino, che ricordo così spaventato e sconvolto al punto da non proferire parola con nessuno, è stata una delle vicende che maggiormente mi hanno fatto tenerezza nel tuo precedente racconto. E ti ringrazio per il modo in cui stai affrontando un tema così delicato, ma al tempo stesso non considerato con l'importanza e l'attenzione che si dovrebbe: ovvero, la maternità.
Selina è una donna che, biologicamente, non può avere figli. Io sono una persona profondamente convinta che l'impossibilità (o il non desiderio) di avere figli non renda una donna meno donna. Selina, però, nel suo cuore avrebbe sempre desiderato avere un figlio, qualcuno che la chiamasse mamma. La scoperta della sua impossibilità di concepire un figlio è stata per lei fonte di grande dolore e, al tempo stesso, l'aveva spinta a respingere il suo compagno, per non privare anche lui di quella possibilità. La scelta di adottare un figlio ha costituito la più grande prova d'amore per i due ed è, ancora una volta, emblematico di cosa significhi essere una famiglia: rispettarsi nelle imperfezioni, aiutarsi a sopportare i dolori ed amare, oltre ogni limite. Essere genitori non è solo o tanto mettere al mondo un figlio, ma è crescerlo, insegnargli valori e disvalori, indirizzarlo verso un futuro e, prima di ogni cosa, amarlo; e poco importa il legame di sangue, perché ciò che conta è il legame di cuore. Nicholas è per Selina e Marcus un figlio a tutti gli effetti, una gioia per gli occhi e un balsamo per lo spirito. Però, qualcosa per ora manca.
Se il bambino non ha problemi a chiamare Marcus "papà", ancora non riesce a rivolgere la parola "mamma" verso Selina. E penso che a questi nulla rilevi il rapporto, intenso, che Nicholas ha avuto con Kate, a cui sarà sempre legato, per forza di cose. La ragione è da ricercarsi nel passato tragico di Nicholas, che è un po' comune a tutti i bambini "senza genitore". La mamma è chi ti mette al mondo, ti allatta al seno, ti capisce al primo sguardo; e quando non la trovi più la tua mamma, beh vivi il distacco come una ferita che non si può rimarginare. Ci vuole del tempo prima di affidarsi ad un'altra donna, forse per paura che anch'ella sparisca o perché, a prescindere da tutto, sostuire la propria mamma con un'altra persona non è facile. Deve avere pazienza Selina, ed è bello che lei, pur soffrendo di questo, affronti il tutto con la massima dolcezza, dia a Nicholas la possibilità di legarsi a lei quotidianamente, con i suoi tempi e al suo modo, e sono certa che lui, pian piano, si sta abituando a vaderla come la sua mamma. Lo si capisce dalla tenerezza con cui si addormenta tra le sua braccia, adagiato al suo petto, e dalla timidezza e tenerezza con cui osserva la bellezza dei suoi occhi, così simili a quel gioiello.
Hai costruito un piccolo gioiellino devo dire. E mi piace anche il clima di serenità che si respira, il fatto che riflessioni intime così delicate vengano intervallate anche da momenti più divertenti, come il tuffo in piscina forzata da parte di Kate ai danni di Alexander, nonché la partita a beach volley, persa miseramente da Lex e Marcus. E ti faccio anche i miei complimenti per i richiami che fai anche a dei pezzi di letteratura molto colti, come il riferimento ad Ulisse e il richiamo alla possi di Verlaine, buttando qua e là un po' di francese che io tanto amo.
Alla prossima recensione e ti abbraccio

Recensore Master
02/02/22, ore 01:01
Cap. 1:

Ciao, finalmente sono riuscita a dedicare un po' di tempo anche a questa storia.
Risaprti in attività mi riempie il cuore di gioia, ho amato Dark Circus, prima (e, fino ad ora, unica) storia sezione Thriller che ho letto. Scritto bene, pieno di colpi di scena, in cui tutti i personaggi sono caratterizzati, nei pregi e nei difetti, e si finisce per amarli tutti quanti, proprio per la loro verità. È un racconto che è entrato nel mio cuore e che consiglio anche alle altre persone di leggere.
Il tuo stile è inconfondibile, scrivi benissimo e coinvolgi veramente tanto. Mi piace questo stravolgimento di voci. Selina è uno dei personaggi centrali del precedente racconto; apparentemente nasce con un ruolo che può sembrare marginale, ed invece è l'ago della bilancia, la persona più lucida e razionale di tutte, che è stata presente nel passato ed anche nel presente.
Mi piace il clima più rilassato di questo racconto, che è stato anche molto divertente.
Marcus e Selina sono una bella coppia, e lei è furbissina: come tutte le donne conosce i punti di debolezza del marito e ha saputo giocate bene le sue carte, pur di raggiungere il suo obiettivo. E davvero in guerra ed in amore non esistono limiti e regole, perché quello che conta è vincere. Certo, usare la povera - ma assai logorroica - zia Porzia è stato un colpo veramente basso, e che è costato scendere a diversi compromessi con la famiglia di Marcus, ma almeno è stato funzionale allo scopo.
Mi è piaciuto molto il contrasto tra i coniugi: serioso ed impettito lui, rigido nel suo ruolo di procuratore; e lei, spogliata delle sue vesti di medico legale, per vestire i panni della moglie civettuola che sa quel che vuole e lo ottiene.
Mi è piaciuto tanto anche il delicato richiamo che hai fatto alle vicende essenziali di Dark Circus, aggiungendovi, altresì, anche la disperazione dei giorni della scomparsa e successivo ritrovamento della piccola Lily, che è stata una presenza forte nell'intero racconto, anche nella sua assenza solo corporale.
Del tuo stile amo, in particolare, le citazioni che metti e quella di apertura l'ho trovata veramente molto bella: metà della vittoria sta nella battaglia. Ed è un po' così nella vita in generale: ogni giorno si vivono delle piccole quotidiane battaglie, per poter raggiungere uno scopo, qualsiasi esso sia. E, generalmente, è nel percorso che ricevi le soddisfazioni maggiori, forse, dirò di più, molto spesso è la strada che percorri a soddisfarti più del momento in cui ottieni quel che vuoi.
Mi dispiace per la perdita del tuo amato gatto, e dei problemi che puoi aver avuto in questo periodo, in cui la pandemia ha sicuramente acuito dolori, pensieri e problemi. Ti sono vicina con il cuore, qualche anno fa ho perso anche io il mio cane, stava con la mia famiglia da 16 anni ed era parte della nostra famiglia, è stato un dolore fortissimo, perdi un pezzo di te. Per questo ti abbraccio, e sono veramente felice di sapere che sei ritornata a scrivete: nella scrittura, sono certa, puoi trovare la tua fuga da qualsiasi preoccupazione.
A presto

Recensore Master
14/01/22, ore 15:27
Cap. 1:

Sono tornata a casa... e mai benvenuto fu più gradito del ritrovare personaggi che ho imparato a conoscere, apprezzare ed amare tantissimo.
Un'altra grandissima donna fa da narratrice in questo primo capitolo introduttivo che ripercorre brevemente i fatti della tua precedente storia e fa una prima panoramica su quelle che adesso sono le vite di tutti i protagonisti. Selina... affascinante, maliarda e scaltra ancora di più di come la ricordavo. Addolcita, solo in parte, dall'essere madre di Nicholas, il bambino che finalmente ha dato nuova luce e spinta alla sua vita. Selina alle prese con suo marito, un uomo che ricopre un incarico importante, prestigioso e molto impegnativo. Però... l'impegno che anche lei mette in questo duetto verbale con Marcus per cercare di convincerlo nel prendersi una pausa è davvero encomiabile. Tirare in ballo la prozia ultra centenaria è stato un tocco da maestra. Evidentemente la cara vecchina deve incutere più timore di qualsiasi delinquente con il quale Marcus possa avere a che fare. Fatto sta che nominarla è stato l'affondo finale che serviva per vincere la partita. Il disagio di Marcus è lampante, e si evidenzia soprattutto nell'impellente necessità di bere per cercare di ammortizzare la notizia di un poco gradito e inaspettato pranzo. Tutto secondo i piani di Selina, che aveva già previsto e preventivato tutto. Con la massima naturalezza sembra dargliela vinta ma alla fine è lei ad ottenere ciò che vuole. Un intero weekend di relax da trascorrere insieme. Sul fatto che si fosse già accordata sul come sistemare le cose in vista della loro partenza denota senz'altro una profonda conoscenza di suo marito e anche il suo essere estremamente scaltra. Non mi aspettavo di ritrovarla come narratrice lo ammetto, è stata una bella e piacevole sorpresa.
Inutile dirti che questo continuo lo attendevo ormai da tempo e mi riempie di gioia sapere che grazie alla scrittura tu abbia potuto colmare il vuoto e il dolore dei mesi scorsi. Tutto perfetto, dall'ambientazione alle descrizioni, dalle reazioni dei singoli personaggi allo stile sempre attento, preciso e inconfondibile. Seguirò questa nuova storia davvero con entusiasmo e spero che questo seguito sia il primo di tante altre belle storie. Alla prossima allora, un abbraccio.