Recensioni per
L'amore molesto
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/09/22, ore 23:24

Buonanottissima! Vengo in pace dal contest degli Oscar al quale parteciperò ma non so ancora esattamente quali categorie... Sicuramente questa sì! E allora eccomi a recensire perché a questo servono i contest, a farci conoscere storie nuove!
Purtroppo non conosco questo fandom, solo di nome, per cui ho letto la storia come se fosse un'originale. E mi è piaciuta molto. La struttura, il lessico, il modo di costruire le frasi e di costruire un mondo universitario bolognese fatto di lezioni, stanze in affitto, lingue diverse, vans ed esami di serie A e serie B. Hai costruito l'immagine della protagonista attraverso i suoi pensieri ma anche i dialoghi degli altri, della mamma, della collega, di Suga (eh, devo ammettere che mi è formato Suga dei bts davanti agli occhi, sorry dhdhdhhd). Suga che, invece di scappare, resta. La sua presenza molesta dalla quale lei non riesce a scappare neppure andandosene dall'altra parte del mondo.
La canzone si inserisce perfettamente tra i paragrafi, una colonna sonora magistrale!
Niente, ti faccio I miei complimenti e ci si vede!
Notte notte
Angel <3

Recensore Master
13/04/22, ore 08:38

Io da questa storia sarei dovuta passare il giorno stesso che l'hai pubblicata, o al più tardi al tuo compleanno, per farti un regalo come tu l'hai fatto a me, pubblicandola, ma sono un disastro e una procrastinatrice professionista, ergo, eccomi solo oggi. Però sappi che a volte impiego tanto a passare da una storia quando mi è piaciuta talmente tanto che non so bene cosa dire, quindi, ecco, prendi il mio ritardo come un complimento, vuoi? E sappi che io dei PTN conoscevo solo Ringo Star, e solo perché dopo San Remo la mettevano ovunque, mentre ora nella mia playlist Scoby Doo è un ospite fisso. Cosa dirti? Mi hai fatta innamorare di Suga e Kiyoko, lo sai, al punto da dedicarti una flashina a Natale, e se poi mi scrivi una storia tanto bella, struggente, dal finale semi aperto e pieno di speranza, peraltro ambientata in una delle città italiane che amo di più ("Bologna è tutta un portico" mamma mia, è proprio così) io non posso fare altro che sciogliermi e innamorarmi ancora di più. E quanto avrei voluto abbracciare forte Shimizu, aiutarla a capire che si merita sia i sogni che Suga, uno dei ragazzi più meravigliosi che esistano, disposto a lasciarla andare, ma anche a rimanere molestamente (ma allo stesso tempo discretamente) nella sua vita. Suga che la conosce, che vuole conoscere ogni cosa di lei, tutto quello che non dice e che non mostra agli altri ma che merita comunque di essere amato. Arianna è stata un po' una bastardella, forse, ma alla fine il suo gesto è stato fatto dal cuore, e secondo me si è dimostrata un'amica.
«Hai preso quel che pensi di meritare». MADO' qui ho pianto tantissimo, non puoi citarmi così a tradimento Noi siamo infinito e pretendere che io non diventi una valle di lacrime çç.
E invece entrambi si meritano tanto di più e sono felicissima che possano avere la possibilità di continuare a scoprirsi a vicenda.
Grazie di averla postata.
Ti si vuole bene ♥

Bennina

 

Recensore Veterano
24/01/22, ore 07:09

Ciao Gaia!
Buongiorno, mi sono svegliata prima della sveglia e dovevo per forza passare di qui a lasciarti qualcosa, perché alla nascita di questa idea ho un po' "assistito" e quindi volevo vedere, alla fine, di che colore avesse gli occhi questa storia. E la risposta non può essere che solo una: quello blu di Shimizu, ovviamente. Quel blue del Blue Monday, del sentirsi blue, quella sensazione di malinconia, di quella tristezza appena palpabile, l'unica che ti puoi concedere se non vuoi lasciare spazio alla tristezza vera e propria, alle lacrime, al sentimento molto più pesante che è il rimpianto. Alla fine, il sentimento che vive lei in Italia, perché è scappata dal Giappone, da una madre che l'ha sempre intrappolata – quale di più il valore di un pittore o di uno scrittore rispetto ad un'attrice? Chissà. Ma Shimizu non ha solo seguito i suoi sogni: è scappata da altri, lasciando indietro delle Vans rosse come se le avesse perse per le scale, come una Cenerentola qualsiasi, che a mezzanotte da quel suo sogno d'amore deve scappare come lei. Ha scelto l'Italia, il Dams, di concentrarsi su quel neo che ha sulle labbra invece che sulla piccola cicatrice che porta il nome di Suga che si ritrova sempre a leggersi in viso. Come se innamorarsi di Suga, permettere a lui di innamorarsi di lei, fosse un lusso che non può rimanere senza prezzo. E il prezzo sono quei mostri che lascia la mangino, o la congelino, e mostrino agli altri solo questo suo aspetto duro e granitico. Quello che hanno visto in Giappone i compagni di squadra, quello che hanno visto in Italia i compagni di scuola, ha intravisto Arianna ma che non ha mai dissuaso Suga dall'amarla di quell'amore molesto, pieno di haiku (ho scoperto grazie a te cosa siano) relegate nello spam, come ogni altro suo sentimento, come tutte quelle cose che sente "indesiderate" come quella posta. Indesiderata come forse vorrebbe sentirsi lei, alla fine. E non capisce perché, invece, lui la desideri tanto, la ami tanto, da arrivare lì, di sorpresa, in un pomeriggio qualsiasi e lei non riesca a fare altro che rimanere di ghiaccio, ancora. Ghiaccio che si incrina, però, a quel suo non smettere di sorridere nemmeno tra le lacrime, a quel suo grattarsi la testa imbarazzato, a quel suo trascinare la vita di prima dentro quel suo piccolo appartamento fino a riempirlo tutto. Fino a prendergli le mani – come NELLA SCENA – e dirgli che sì, può.
Io ti vorrei dire che tvb e tvb effettivamente ma non te lo dico perché questa storia mi ha messo addosso quella cappa morbida di rimpianti, di quel vorrei ma non si può che, in concomitanza con il mio leggere Chiamami col tuo nome di questi giorni, mi ha un po' arrovellata la pancia, soprattutto quando lei pensa di sposare qualcun altro, essere sua moglie ma vivere sempre con il tarlo del suo amore molesto ad accompagnarla.
Che dire ancora? I personaggi sono vividi ed IC, nonostante il contesto diverso e le diverse esperienze, e questa Shimizu così fredda per proteggersi e Suga così dolce e sentimentale e, allo stesso tempo, tenacemente ostinato, sono per me il loro ritratto perfetto.
EVABBÈ. Scusa per questa rece al volo che non dice in sostanza nulla ma ci tenevo a lasciarti il mio pensiero. Quando ascolterò Scooby-Doo, d'ora in poi, penserò ad entrambi!
Buona giornata, ti mando un abbraccio sperando possa placare un po' l'ansia 💙