Ciao, cara!
Stasera avevo un po' di tempo e sono finalmente passata a leggere qualcosa di tuo. Ammetto che sono stata molto indecisa, perché ci sono diverse storie sul tuo profilo che mi tentano: tutte le Shadowhunters e le Drarry. Ero quasi sicura che avrei scelto una di quelle, ma poi ho adocchiato questa e, insomma, io non so resistere se c'è di mezzo Tom Riddle o i suoi genitori, così eccomi qua!
Devo dire che la storia mi è piaciuta davvero molto, e credo anche che tu abbia dato alla vicenda un taglio molto personale e molto particolare. Solitamente Merope è descritta come più consapevole, da sempre innamorata di Tom e disposta a tutto pur di averlo. Per certi versi persino astuta, se non direttamente manipolatrice.
Tu invece hai posto l'accento non sull'"amore" (virgolettato per un motivo, ci tornerò fra poco) di Merope, ma sul suo bisogno di avere qualcuno che si prenda cura di lei e che badi a lei. La tua Merope non è davvero innamorata, l'hai descritta come troppo ingenua e ignorante e quasi ancora bambina perché sappia davvero che cosa sia l'amore, o anche solo la passione (di fatti non c'è alcuna traccia di questo, o di desiderio, o di niente che richiami la sfera sessuale, nei suoi pensieri), e questo aspetto ti giuro che mi ha strabiliata e mi è piaciuto davvero tantissimo. Non avevo mai pensato che potesse essere andata così (io me la sono sempre immaginata estremamente infatuata, preda di un amore a prima vista viscerale e distruttivo), ma dopo aver letto la tua storia devo dire che trovo il tutto alquanto credibile. Perché Merope effettivamente doveva essere come l'hai descritta: senza cultura, sa soltanto quello che il padre le ha insegnato (che non sarà stato poi molto, considerando che la disprezzava), vittima del fratello, ingenua e incapace di prendersi cura di se stessa o di alcunché. E il modo in cui hai descritto come fosse infatuata di Tom perché era "bellissimo", "ben pettinato", perché viveva "nella grande casa", perché rappresenta una vita sicura e una protezione dai mali del mondo... be', trovo che sia davvero realistico. Come ho trovato realistico che Merope abbia una visione così limitata di Tom: per lei conta solo il suo bell'aspetto, non fa caso al fatto che disprezzi il fratello o che abbia già una fidanzata che chiama Cecilia, tesoro o che prenda lei stessa a male parole, solo perché è povera e mal vestita. Né mette mai in dubbio che sarebbe un buon marito, anzi, lei ha "sempre voluto sposarlo", come se fosse una sorta di principe delle favole creato apposta per salvarla dalla sua miserabile esistenza.
Alla luce di queste considerazioni, il suo gesto di dare il filtro a Tom non è l'atto disperato di una donna innamorata a cui non importa se ciò che sta facendo è giusto o sbagliato, ma il gesto persino un po' leggero di qualcuno che non ha davvero un'idea chiara delle conseguenze e del peso delle proprie azioni.
Devo farti anche i complimenti per lo stile, perché tutto quello che ho appena descritto l'hai messo in scena attraverso uno stile estremamente rappresentativo dei personaggi. Hai scritto come fossi Merope, con concetti esageratamente semplici in alcuni punti proprio per sottolineare il suo modo di pensare, e a me è piaciuta un casino questa scelta. E' proprio palese nell'uso del lessico e nella sintassi, persino nell'utilizzo della punteggiatura, che volevi rispecchiare la sua introspezione, e secondo me ti è riuscito in pieno.
Aggiungo inoltre che mi è piaciuto un sacco anche il titolo, lo trovo molto romantico e molto evocativo al tempo stesso.
Che dire, sono felicissima di averti scoperta come autrice e tornerò presto a leggere qualcos'altro, presumibilmente una Drarry, visto che mi incuriosiscono molto.
A presto!
Un bacio,
Mary (Recensione modificata il 23/11/2022 - 12:51 am) |