Ciao Gaia,
sono un po' in imbarazzo a scriverti questa recensione perché, secondo i miei piani – che sono tristemente naufragati –, questa doveva essere un piccolo pensierino per il tuo compleanno. Purtroppo, tra una cosa e l'altra, non ce l'ho fatta. Però spero che l'apprezzerai lo stesso.
Con l'esordio di questo terzo capitolo, ti sei concentrata a sottolineare una differenza tra le due sorelle. Astoria viene ritenuta incapace di possedere del coraggio ma questa mancanza viene quasi vista come una qualità, quasi una salvezza, da Daphne. Lo sai che ormai quest'ultima è entrata nelle mie grazie, ragion per cui non posso che sorridere perché sono certa che, nel fare tutti questi ragionamenti, la maggiore sia felice che l'altra sia in qualche modo protetta dall'avventatezza che tanto colpisce durante l'adolescenza.
(Giusto per ribadire che secondo me le vuole bene, anche se sembra incapace di dimostrarlo)
Eppure Astoria dimostra di sapersi spingere oltre i suoi limiti, di possedere una determinazione che la porta a trasformare i sospiri in fatti.
(Voglio capire cosa è successo durante queste sparizioni)
Quando hai accennato a Zabini, ho dovuto trattenermi dall'urlare. Sai che li shippo tantissimo e che non vedo l'ora di leggere qualcosa su di loro. Ragion per cui spero di avere l'occasione in questa storia di vedere qualche momento tra i due ragazzi (anche perché sono curiosa di scoprire come hai caratterizzato il baldo Zabini):
Lo scambio finale di battute tra le due sorelle mi ha molto colpita. Perché per la prima volta sembrano approcciarsi in maniera del tutto onesta, senza quelle barriere, quei silenzi o quel gelo che mi è sembrato di scorgere nei primi due capitoli. Hanno usato toni sferzanti e secchi, eppure mi è sembrato che finalmente si parlassero da pari. Come se Daphne non ritenesse più Astoria una bambina piccola, da voler quasi proteggere e difendere dal resto del mondo anche se con parole dure e velenose, e la seconda avesse finalmente tirato fuori il coraggio per affrontare l'altra.
Inutile dire che aspetto il seguito.
Un abbraccio e buona domenica,
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