Recensioni per
Tre bacchette per tre campioni
di Farkas

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Junior
09/04/23, ore 13:39

Un esperimento ben riuscito, molto bello e scorrevole, poi ottimi dettagli ed hai trattato a parer mio perfettamente la situazione.
Un saluto
Nerowolf

Recensore Veterano
30/07/22, ore 14:29

Sai, leggendo questo capitolo mi sono chiesta se anche i crini di Thestral, una volta strappati, siano invisibili a chi non ha visto la morte. Ovviamente è il nucleo più adatto alla bacchetta di Sambuco, ma immagino che sia difficile procurarselo e lavorarlo, a meno di non fare prima una capatina in ospedale o simili.
Concordo con te sul peccato di non avere più informazioni su Gregorovitch, per me ha un grande potenziale. Se me lo immagino, immagino che crei bacchette più "rozze" nel design di quelle di Olivander e dei francesi, ma molto potenti e piene di risorse.
In questo caso penso che la bacchetta sia perfetta per Krum.

Recensore Veterano
30/07/22, ore 14:22

Ciao!
Dopo quella su ASoIaF, ho pensato di passare anche di qui.
Ovviamente, dal momento che qui le bacchette provengono dal canone non c'è molto da commentare, ma posso dire che secondo me hai fatto un buon lavoro di logica nello scegliere le caratteristiche da attribuire alla bacchetta di Fleur.
Ho solo un appunto da fare. Giustamente, hai traslato i pollici in centimetri. Tuttavia, citi due volte bacchette di 10 cm, fra cui quella di Fleur. 10 cm equivalgono a poco meno di 4 pollici, una misura veramente troppo corta per una bacchetta. Per intenderci, se dalla misura supponiamo esclusa l'impugnatura, il risultato sarebbe una bacchetta piuttosto scomoda, lunga circa quanto un comune righello da elementari. Se invece è inclusa l'impugnatura, la bacchetta in sé sarà di pochi centimetri appena, praticamente impossibile da usare.
In più, ho controllato e nel canone la bacchetta di Fleur è di 9 pollici e mezzo, ovvero circa 24 cm, una misura standard.
È un piccolo dettaglio, ma salta un poco all'occhio.
Per curiosità, tu che bacchetta avresti assegnato a Fleur, in un AU in cui la acquista da Olivander?

Recensore Master
18/07/22, ore 12:33

Ciao :-)
Eccomi a leggere e recensire quest'ultimo capitolo, anche se con un certo ritardo.
In un certo senso Olivander è il fabbricante che conosciamo meglio, ma è stato comunque interessante osservarlo all'opera: essere infilzato da un unicorno potrebbe essere effettivamente un rischio a cui si va incontro facendo questo mestiere ahahahahah Fortunatamente Olivander è stato molto sveglio.
Trovo molto interessante la tua scelta di dividere in due parti i capitoli, costruzione della bacchetta/scelta degli elementi costitutivi e poi l'effettivo acquisto.
Amos Diggory è senz'altro una brava persona, ma quanto è pesante... Povero Olivander, lavorare a contatto con il pubblico non è mai facile. Credo che se Cedric non sia cresciuto arrogante sia anche merito della madre, sebbene non credo che Amos gli abbia insegnato a vantarsi.
Mi ha fatto piacere il riferimento a Hogwarts Mystery, è sempre bello trovare altri giocatori. Ultimamente ho problemi tecnici, ma sono d'accordo con te nel definire la trama del gioco coinvolgente. Il mio personaggio ha già conosciuto Cedric e anche nel gioco sembra che sia arrivata a Hogwarts una nuova meraviglia e non un undicenne ahahahah
Complimenti ancora per l'idea e per la storia ;-)
Alla prossima,
Carme93

Recensore Veterano
05/06/22, ore 23:20

Complimenti per la revisione della punteggiatura. Gli errori di sintassi sono piuttosto lievi e radi. Non posso comunque tralasciare "Si rallegri oggi", "sono certo una volta", due volte "Dai papà" e "Cedric quando dopo essere". Un numero di errori che può essere annullato con l'abitudine.
Il primo paragrafo unisce la strategia del recupero dei crini alle conoscenze sul loro valore, con cui hai spiegato un possibile errore della Rowling. Ti faccio notare, però, che se il Wingardium Leviosa bastasse a sollevare esseri umani, Severus non avrebbe inventato il Levicorpus.
Nella parte dell'acquisto esprimi per lo più informazioni ricercate sulle bacchette. Un tempo anche a me piaceva studiare informazioni su Harry Potter, poi la Rowling ha inserito scene e dialoghi che non condivido, fino ai film di Animali Fantastici, troppo scarni e superficiali. Le uniche tematiche che ho notato sono la sorpresa di Olivander per la scarsa arroganza di Cedric (che mi pare irrazionale, visto che l'arroganza è una difesa contro il disprezzo, come si può notare in Sirius, in Petunia o in Severus) e la sua insofferenza verso Amos, che più che essere arrogante idealizza il figlio. Rispetto al tecnicismo magico, comunque affascinante nella precisione con cui lo esponi, ti consiglio di lavorare sui messaggi che traspaiono dai dialoghi, molto meno profondi rispetto ad alcuni che ho trovato nelle tue storie su Streghe.
Comunque almeno il problema della punteggiatura sembra risolto, rendendo la storia molto più piacevole da leggere.
A presto.

Recensore Master
03/06/22, ore 18:50

Ciao Farkas!
Ed eccomi qui a commentare anche questo terzo e ultimo capitolo di questa tua storia dedicata ai Campioni del Torneo Tre Maghi e alle loro Bacchette!
Come ti dicevo nelle recensioni precedenti, l'arte delle Bacchette è molto affascinante e di sicuro quella di Harry Potter è una delle più particolari, visto il collegamento con la sua gemella. Per non dimenticare la Bacchetta di Sambuco!
Qui, però, vediamo quella di Cedric Diggory, che è sicuramente uno dei personaggi più amati da noi lettori. Una bella storia, che ha sicuramente reso un quadro generale di questo personaggio sfortunato.
Davvero un bell'ultimo capitolo, bravo!
Infine, grazie della citazione nei ringraziamenti. E' stato un piacere! :)
Un saluto e alla prossima!

Recensore Veterano
02/06/22, ore 18:03

Eccomi!
Felicissima di metterti la prima recensione!
Allora, attendevo da tempo la bacchetta di Cedric, che secondo me per quanto sia un personaggio di rilievo, è stato approfondito troppo poco nella storia originale, anche se ovviamente la morte prematura lo ha tolto dai giochi alla svelta.
Comunque, mi ha divertito molto la tua "estensione" della storia originale raccontata in poche battute da Olivander stesso nel 4° volume, ed essendo io appassionata di unicorni e fermamente convinta della loro natura NON pacifica - apro parentesi, anche se probabilmente ciò che sto per scrivere per te non ha molto senso...il mio ideale di unicorno è sempre stato quello che compare in una puntata di Creamy, un essere molto potente ma anche non necessariamente così buono come lo dipingono le favole, e difatti nella mia FAN c'è un unicorno che rispecchia questa figura - mi sono proprio vista la scena dell'unicorno incazzatissimo!
Bellissima davvero!
Poi, unicorni incazzati a parte, sei riuscito a rendere molto bene la figura di Amos...a me non è mai stato simpatico, perché va bene essere fieri dei figli, massimo rispetto per il lutto, però è uno sgonfiapalle mica da ridere...lo hai ritratto alla perfezione!
Bello il contrasto con il carattere gentile e modesto di Cedric, in confronto all'arroganza paterna, e come sempre azzeccate le reazioni di Olivander, che attinge pazienza anche dove non sa di averla per non mandare a quel paese i clienti sfrangolapalle.
Altra cosa che mi è MOLTO piaciuta, essendo io un'analitica...il discorso sui soldi.
Effettivamente, quando Lumacorno parla di quanto si possa ricavare dal crine di unicorno, mi ero posto il problema della fabbricazione delle bacchette, ma avevo concluso con due supposizioni:
1- il crine si trova anche attaccato ai cespugli, come dice Hagrid, perché gli viene via dalla coda con la muta.
2- magari per ogni bacchetta basta un singolo pelo, e quindi con poco materiale di bacchette ne fai tante.
La tua idea però mi piace di più, è molto più avventurosa e coincide con il racconto di Olivander.
Mi è piaciuto inoltre il tuo riferimento al melo...ovviamente, Cedric muore giovane, quindi è normale che non vi sia compatibilità...però fa già tristemente comprendere il destino del giovane mago.
Bella l'associazione al Frassino...ti faccio un solo appunto.
Alla frase:
"Una bacchetta adatta a coloro che non si fanno sviare leggermente dalle loro convinzioni o dai loro scopi"
Al posto di "leggermente" io metterei "facilmente", mi pare più adatto.
Spero non ti irriti questo mio appunto, e mi complimento per la conclusione della tua storia che passa da "seguita" a "preferita".
Alla prossima recensione!
Strega1981

Recensore Veterano
14/05/22, ore 18:39

Ciao!
Avrei tanto voluto recensirti subito, ma ultimamente il tempo è tiranno ed avendo fretta di concludere la mia revisione per dedicarmi finalmente anche ad altri progetti, con le recensioni ai colleghi sono rimasta indietro!
Allora, intanto molto carino lo spaccato su Gregorivitch, di cui in effetti poco è stato scritto ed ancora meno si sa.
Mi è piaciuta molto l'analisi spassionata e razionale sulle bacchette di sambuco, ed effettivamente è plausibile che il nostro fabbricante di bacchette del Nord, si trovi con parecchie scorte difficili da vendere.
L'idea che per studiare la leggendaria bacchetta, lui stesso ne abbia prodotte numerose copie, è assolutamente calzante con quello che farebbe un bravo artigiano, come sempre dimostri quindi delle eccellenti capacità di analisi psicologica.
Molto bella la tua ricostruzione degli anni di Victor di cui non sappiamo niente, un personaggio che appare e scompare, poco approfondito sia nel passato che nella psicologia, e secondo me è un peccato perché è un soggetto molto interessante e di spessore.
Sei riuscito a creare una storia plausibile di un ragazzino normalissimo, ma con un sogno enorme e come sappiamo destinato a realizzarsi.
L'accoppiata con la bacchetta è ovviamente geniale, ma con la conoscenza che dimostri della materia prima, mi sorprenderebbe il contrario...e devo farti un applauso in più, perché non avevo MAI notato, né nei film, né tantomeno nelle riproduzioni, che il manico della bacchetta di Krum portasse incisa la testa di un uccello, simbolo peraltro azzeccatissimo per un giovane destinato a "volare", nel senso più letterale del termine.
Come sempre, ti rinnovo tutti i miei più sinceri complimenti.
Strega1981

Recensore Veterano
03/05/22, ore 20:48

Tieni conto di tutte le ipotesi e le difficoltà del mestiere di fabbricante, riuscendo a immedesimare il lettore nel personaggio. Hai ambientato la fabbricazione della bacchetta di Krum seguendo il commento di Olivander sul fatto che fosse una delle ultime di Gregorovich.
Gli errori di punteggiatura sono in "trovare un padrone, era che Dumrstrang", in cui anche Durmstrang è scritto male, in "Se almeno, gli studenti", in cui o manca o è di troppo una virgola, in "o per mancanza di capacità o per perdita di interesse o per entrambe", in cui manca dopo "capacità", in "anche se manca ancora qualche mese al tuo compleanno", che è un inciso, in "Perché tu giochi" e "Scusi va avanti", che difettano di una virgola ciascuno, in "perché no. Datemi", che vuole il punto di domanda, anche se è retorica, in "incoraggi signor Gregorovitch", in "Be’ non era" e in "alla pensione, non era". C'è un errore di concordanza in "spesse e rigida", "Coppa del Mondo" andrebbe maiuscolo e hai dimenticato una R in "mentre". Manca l'ultimo asterisco, anche se trovo più pratiche note dell'autore subito dopo le frasi, piuttosto che rimandare il lettore a fine pagina ogni volta.
La prima parte è stata ricontrollata abbastanza bene, però nelle ultime scene hai lasciato vari errori. Comunque ci stai lavorando e se controlli bene sono sicuro che riesci a risolvere tutti o quasi tutti i problemi di punteggiatura.
La trama in sé non è eccezionale ma ricca di riferimenti a curiosità di Harry Potter, che vanno ampliate per i miei gusti.

Recensore Master
01/05/22, ore 19:14

Ciao :-)
Rieccomi, ormai molto incuriosita, a leggere anche questo secondo capitolo :-)
Il primo paragrafo è molto interessante: finalmente qualcosa in più su un personaggio poco noto come Gregorovitch. Ho adorato i riferimenti alle altre scuole di magia; non avevo mai riflettuto sulla possibilità che i Nati Babbani, rifiutati a Durmstrang, potessero andare a Koldovstoretz. Immagino, però, dipenda un po' anche dai paesi di origine (per esempio un nato babbano tedesco secondo me dovrebbe scegliere Beauxbatons).
Ed ecco che entra in scena il piccolo Viktor! Ha decisamente le idee ben chiare. Non riesco a sorridere al pensiero dei suoi genitori quando effettivamente si renderanno conto del talento del figlio!
Naturalmente la prima bacchetta che prova il costruttore è di sambuco ahahahah proprio non desidera disfarsene al più presto!
Comunque la reazione del signor Krum all'incoraggiamento di Gregorovitch è stata molto contenuta: immagino nella sua testa "Oh, no, ci si mette anche lui!".
Ancora complimenti ;-)
Non vedo l'ora di leggere anche il capitolo che sarà dedicato a Cedric (sebbene Olivander sia una vecchia conoscenza).
A presto,
Carme93

Recensore Master
01/05/22, ore 18:55

Ciao :-)
Ultimamente le storie dedicate, più o meno direttamente, ad altre scuole di magia mi attirano molto e l'introduzione alla tua mi ha subito attirato. Non sono rimasta delusa! E' davvero interessante questo taglio che hai voluto dare al racconto: l'arte delle bacchette non è particolarmente approfondita nei libri della saga, ma più volte si sottolinea l'importanza delle bacchette.
Ho trovato piacevole leggere di Fleur bambina accompagnata dai suoi familiari in un momento tanto fondamentale per la sua vita di strega. Ciò che mi è piaciuto di più, però, è tutta la costruzione dell'ambientazione parigina (adoro che tu abbia fatto riferimento ad Animali fantastici) e anche i personaggi di Cosme e Jean (mi piacerebbe leggere altro di loro!).
Complimenti per l'idea e per il modo in cui l'hai sviluppata ;-)
A presto,
Carme93

Recensore Master
30/04/22, ore 07:37

Ciao Farkas!
Eccomi qui a commentare anche questo secondo capitolo di questa tua raccolta di one-shot dedicata ai Campioni del Torneo Tre Maghi.
Come ti dicevo l'altra volta (se non ricordo male), l'arte delle Bacchette è un qualcosa che trovo davvero molto affascinante, quindi avere di fronte una serie di storie che si concentrano principalmente su quelle è davvero interessante!
Ammetto che Viktor Krum non mi è mai piaciuto particolarmente, come personaggio. Lo trovo abbastanza indifferente, sinceramente. Però qui secondo me hai saputo trattarlo bene e, in generale, ne hai raccontato egregiamente la sua storia.
Insomma, un altro capitolo molto carino, bravo!
Un saluto e alla prossima! :)

Recensore Veterano
29/04/22, ore 13:28

Ciao!
Visto che da una recensione che ho letto, dovevi essere uno con parecchie storie all'attivo, ho deciso di dare una sbirciatina, e quindi sono capitata qui.
Molto bella l'idea, e di nuovo si sente un forte senso della ricerca sul materiale, cosa sulla quale si soffermano in pochi.
Hai dato anche una definizione che mi è piaciuta moltissimo, ovvero "uno strumento semisenziente", perché in effetti i libri ci insegnano che "la bacchetta sceglie il mago, ed il mago doma la bacchetta", quindi è in effetti coerente pensare che le bacchette abbiano, per quanto sopita, una sorta di volontà.
Carina la storia dell'olmo/drago, e mi piace moltissimo la tua attenzione per i particolari, come quella di usare l'unità di misura decimale al posto dei pollici.
Per quanto il legno di rosa non sia citato nella Harry Potter Pedia (a meno che non abbiano aggiornato di recente), trovo la tua riflessione sul legno di rosa azzeccata, ed anche la tua idea che il capello di Veela possa essere idoneo per trasfigurazione ed incantesimi.
Spero che concluderai questo esperimento, aspetto con ansia gli altri due capitoli!
Strega1981

Recensore Veterano
13/03/22, ore 17:53

Hai inventato qualche luogo magico nuovo e mi è piaciuta la comparsa della nonna di Fleur. Coerentemente Cosme sarebbe un "Né-Non-Magique". Hai sbagliato scrivendo "Beauxbatons" la prima volta. Hai fatto attenzione al sistema di misura e ai materiali. Invece non mi è piaciuto che Cosme valuti senzienti alcune creature e non altre, come per chi tratta animali e piante a mo' di oggetti.
I capricci me li aspettavo da Fleur, ma forse è stata educata all'etichetta.
Gli errori di punteggiatura sono aumentati: "a essa, era uno", "Ovvio dato che", "olmo, erano", "Madame la vostra", "ricorderete penso", sia prima che dopo "per favore", "Bene signora", "capello Madame", "lunghezza, non", "biancospino rosa", "eseguì e mentre il", "minimamente alla sua", "minimamente alla sua", "Chissà figliolo", "preoccupi signorina", "Rassicurata la bionda" e "quella bacchetta, l’aveva".
Hai messo un trattino al posto del punto in "un piacere- In che" e un accento inopportuno in "un piacere- In che". Hai scritto "uni" e "perplesse" riferito a Jean, che ha un lessico molto formale per la sua età. Manca l'apostrofo in "stata un ulteriore prova".
Gli errori sono ancora troppi e quello ideologico pesa molto, ma c'è abbastanza originalità da mitigare.

Recensore Master
13/03/22, ore 10:12

Ciao Farkas!
Ammetto che Fleur Delacour è uno dei personaggi che più mi stanno antipatici nell'intera Saga. Anche se nel corso dei romanzi si redime e migliora col suo atteggiamento da "puzza sotto il naso", quando ho letto per la prima volta che si sposava con un Weasley, Bill, sono quasi svenuta! "Come può accoppiarla a un personaggio così fantastico, lei che è così odiosa?". Questo, ho pensato, la prima volta. E, sarò sincera, continuo a pensarlo un po' anche adesso. LOL Tuttavia, mi piace leggere fan fiction su di lei, perché spesso trovo analisi della sua personalità che mi aiutano a capire se, nella mia antipatica cieca verso di lei, non mi sono persa qualche sfumatura fondamentale per capirla meglio.
Perciò, assistere alla creazione della sua Bacchetta, è stato sicuramente un modo per capire di più che tipo sia.
Di sicuro, a questo punto, aspetto le storie che ci sono dietro alle Bacchette degli altri tre Campioni!
Un saluto e alla prossima! :)