[Ire io ti chiedo perdono, sono tipo 5 pagine di recensione, se vuoi puoi ignorarle e ti mando un riassunto in privato]
Buona sera Miss, come va?
Perdona la mia assenza su questi fronti, ma purtroppo sto passando dei mesi un po’ concitati, tra salute e cose da fare. Proprio perché non riesco a stare dietro sia alle storie, sia al mio programma di recupe-ro delle recensioni, ho deciso che di questo giro leggo e dico la mai non richiesta opinione sull’ultimo capitolo e poi, con calma, tornerò a ritroso.
Partiamo quindi da principio?
Casa della nostra lemongirl è ormai stata adibita a punto di ritrovo e centro nevralgico delle indagini. Niki approva? Non credo proprio. Questo cambia qualcosa? Non credo proprio di nuovo. Ma venia-mo al punto focale di questa prima parte: io so cosa hai fatto. Lo so io, lo sai tu, lo sanno tutti e lo sa soprattutto Ross. Non aggiungerò altro se non che ho riso e che, spagnolo o meno, sentivo le voci di altre persone leggendo quelle battute.
La regola del “porta l’oggetto che devi montare nella stanza in cui deve rimanere PRIMA di montarlo” è oro, è vita, è essenziale per noi sciocchi babbani ma loro sono maghi, perché nessuno sta rimpiccio-lendo la lavagna per portarla con comodità e poi riportarla alle sue reali dimensioni? Elieen, zia ha fi-ducia in te, brava polpetta di fritta.
Madonna santa, meno male che ci sono dei veri Auror in questa storia.
Non che la presenza di Auror “veri” sia sempre sinonimo di sicurezza… però almeno le lavagne non si sentiranno sole.
Niki, amore di zia, non si chiama Nostradamus, si chiama Paolo Fox. O Paolo Volpe se preferisci. Ora chiamerò Orion Paolo per tutta la storia. Quello o Oreo.
Paolo, se vuoi commuovere qualcuno ti do due opzioni ugualmente efficaci: fagli gli occhioni da cuc-ciolo a Moos o fai fare gli occhioni da cucciolo a Moos. È molto più efficacie, anche perché lui è pic-coletto.
In ogni caso, le stelle non sono con te Paolo, mi dispiace.
La cara Naomi invece mi da tanto vibes da Bull, non so se hai mai visto il telefilm, ma ce la vedrei davvero bene a classificare e studiare le persone. Un po’ come se fosse in un laboratorio… un po’ co-me se stesse facendo ricerche… un po’ inquietante anche.
Ma qualcuno lo ha detto a Carter che c’è un tipo reputato più affascinante di lui, che persino Niki ap-prezza? Sarebbe un gravissimo affronto. Anche vero che credo che Carter possa essere un perfetto candidato futuro ottimo amico di Niki. Mi ricordano tanto quelle classiche amicizie in cui entrambi i coinvolti ci tengono parecchio a specificare che no, in realtà loro non si sopportano per niente, ma poi vanno comunque in soccorso dell’altro o ci passano molto tempo assieme.
Sappi che, in tutti questi personaggi e questi giri, non mi è sfuggito e continua a martellarmi in testa il fatto che Niki tolga le porte alle stanze, come se non averle le permettesse di, in caso, non rimanervi chiusa dentro, o non farcisi rinchiudere dentro. Mi fa venire in mente taaaante ipotesi che, da brava marmotta quale non sono, mi tengo per me e non scrivo. Perché io so tonta ma la mente è infame e legge le recensioni degli altri per cercare di capire se qualcuno ha avuto qualche intuizione geniale. Beh, le mie sono sempre assurdissime, ma sto lavorando sul tenermele strette. Anche se mentre scrivo le commento ai miei cani ma questo sono dettagli su cui possiamo soprassedere.
Ora, che Onigiri Miya, al secolo conosciuto come tortino di riso, più raramente noto come Kei, non sopporti Niki, che la cosa sia reciproca e che se mai ci farai un paragrafo con loro due soli si intitolerà Civil War, lo sappiamo tutti, però, chicco de riso, se vuoi fare il duro, lo strafottente e quello che non si lascia ingannare, devi tenere il punto, no che mi ti preoccupi subito e mi sbianchi come lo chantecler sul paraschizzi dopo che ho fritto.
Matteo invece mi pare uno dei più tranquilli, sicuro più del presidente, e ce lo vedo bene a fare da ba-lia praticamente a tutti. Anche perché se ci pensi c’è tanto di quel potenziale distruttivo in quella casa che mi domando perché non sia ancora esplosa. Ci servi una spia sotto copertura che finge di essere un membro di una setta che adesca poveri innocenti facendo l’attore hard e concupendo i suoi colleghi offrendo loro la droga che spaccia per assoggettarli al suo culto.
Sì, continuerò con queste teorie finché non mi dirai che lavoro fa Matteo.
Presidente, ma certo che Monty sapeva qualcosa su Lemongirl, ma sapeva evidentemente fin troppo il bastardo. Pace all’anima sua ovviamente.
Adoro il fatto che Piper sia così potenzialmente pericolosa e centrale per tutta la storia di Niki. È pale-se che l’abbia riconosciuta, è palese che sappia molto su di lei, più di tutti i presenti probabilmente e Lemongirl non può dire nulla e lei pare non rendersene neanche conto.
Posso vantarmi del fatto che Niki sorride solo al mio tortino di formaggio? Si, vabbé, ghigna al mio tortino al formaggio. Insomma, lo so che lì in mezzo Moosie è il meglio tollerato da Nicoletta.
Sono felice di vederli fare ipotesi concrete, e un po’ meno, sia sul caso che su Niki, ma prima di inizia-re a domandarsi chi ha ucciso Montgomery non sarebbe meglio capire con sicurezza “come” è morto? Sì, sappiamo del veleno, sappiamo del sangue, ma chi ci dice che non lo abbiano avvelenato e poi ammazzato male? Chi ci dice che non abbiano tentato di avvelenarlo e poi una seconda persona l’ha fatto davvero? Chi ci dice che non è stato un incidente poi finito male? Chi ci dice che non fosse Monty a voler avvelenare qualcuno offrendogli un caffè corretto al gusto di pozza della grotta dei morti, una versione light di quella che si bevve al goccio il vecchio Silly, e che le cose siano però an-date storte e la “vera” vittima non sia stata attaccata da Monty che poi, nella colluttazione è caduto, ha battuto malamente la testa e, visto che non era ancora davvero morto, la vittima originale non gli abbia dato il colpo di grazia? Chi ci dice che Monty non stesse mettendo su una sceneggiata per spaventare qualcuno e il karma l’abbia presa come una buona occasione pareggiare i conti? Chi ci dice che non siano stati tutti assieme i nostri sospettati? Ma soprattutto: CHI CI DICE CHE NON SIA STATO LESTER? Di solito è sempre li coniuge, se no il maggiordomo. Bene, qui abbiamo il portiere!
Quindi sì, cerchiamo di capire bene come è avvenuto il delitto, potrebbe darci importantissime infor-mazioni sull’assassino. Gli assassini. La banda di satanisti in cui Matty finge di essersi infiltrato mentre spaccia ai ricchi figli di papà per capire chi si nasconde dietro alla rete di morti sospette che stanno fio-rendo in giro per la grande mela.
La ex però mi sento di escluderla per il momento perché mi sembra troppo banale: una strafiga ricca sfondata che si arrabbia così tanto quando il fidanzato (che ha un passato di salto della quaglia non in-differente e che magari aveva già messo in chiaro che sì, stiamo insieme per ora, ma niente di serio) la lascia, a tal punto da volerlo uccidere perché le ha rovinato la vita e la piazza. Bah. Aspetto altre in-formazioni per esprimermi peggio:
Se Paolo Oreo Fox non la smette di ricordarci che qualcun altro sta per morire inizierò a fare uno schemino su chi potrebbe effettivamente essere la vittima, giusto per prepararmi mentalmente.
Arriviamo alla divisione dei pani e dei pesci e mi sorprende che a proporla, seppur ironicamente, sia stata una delle persone meno problematiche e più con i piedi per terra della storia. Mr Salutista, ma co-sa mi combini? E poi fammi capire, predichi bene e razzoli male? Finché si tratta di schifezze da man-giare allora no ma quando qualcuno ti dice che il caffè, cosa purtroppo vera, ha un botto di controin-dicazioni, allora “l’odiatrice di caffè”, una persona di cui non ci si può fidare, buuuuu!
E così si macchiano tutti di effrazione. Alcuni di nuovo, altri per la prima volta, Naomi e Moos ri-schiano di giocarsi il loro lavoro a vita, i nostri segugi da giornale di esser visti come pronti a tutto per uno scoop, ma ehi, che problema c’è? Penso che anche Sashimi rischi il licenziamento, ma per la glo-ria si fa anche questo.
Ma sorvoliamo e veniamo al nostro duo di bff. Gabriel è un animagus ed anche di una razza bellissi-ma, ma com’è che tutti hanno sta passione per i gatti nelle tue storie? E i gattari assassini e i gattari vit-time, orde di gente con patronus felini… qui ci serve una storia pov gatto.
Mi fa morire che Gabriel continui ad essere così avverso alla Hippy solo perché non le piace il caffè, così come comprendo il suo dubbio: che cerchi nella casa di un potenziale assassino di cui non sai nulla, neanche il movente? Sono tutti innocenti fino a prova contraria ed una tipa che fa yoga non ce la vedo a sgozzare la gente, anche se non apprezza il caffè. Ma poi, domanda delle domande: di che caffè stiamo parlando? Perché se è il caffè filtro americano allora, caro Gabbry, neanche te te lo meriti. Quella brodaglia non è caffè.
Spero che nessuno vada a perquisire seriamente casa di Kamala e spero che Naomi non abbia lasciato nessun capello su nessun vestito. Sarebbe terribile dover spiegare al non-rosa-Dom come siano finite tracce della nostra paperotta nella casa di una sospettata.
Una sospettata salutista a livello quasi maniacale, o meglio, una salutista così salutista da stare un gra-dino sopra a Gabriel perché ha addirittura eliminato le “droghe comuni” come la caffeina. Va a finire che Gab la odia solo perché si è reso conto che è un livello di salutismo più alto del suo.
Quindi, facciamo il punto della situazione: Kamale è una hippy, pacifista, salutista, che pratica yoga, che, a questo punto, nessuno ha mai visto andare al lavoro. Ha una camera per meditare, trucchi e elettrodomestici che costano una fortuna ma i nostri ragazzi non sanno da dove prenda i soldi. Le op-zioni sono parecchie ma io punto su tre: 1) fa in realtà un lavoro moooolo remunerativo, è un pezzo grosso di qualche posto, magari una ceo o che so io; 2) è ricca di famiglia, ha soldi a palate per eredità e magari fa qualche lavoro leggero e sporadico giusto per intrattenersi, o potrebbe essere una filantro-pa, chi lo sa (questo spiegherebbe perché pare vivere in modo così “spartano e semplice”, perché c’è nata con un botto di soldi e non sente il bisogno di sfoggiarli, ma proprio per questo non può esimersi dal comprare prodotti che costano un bordello perché è lo standard a cui è abituata); 3) ha uno sugar daddy, un fidanzato/ compagno straricco che paga per lei tutto quello che vuole, o magari lei è l’amante e lui le ha comprato casa e tutte quelle cose belle perché la vizia.
Questa terza opzione potrebbe spiegare anche perché ha il caffè: diciamocelo, se volessi avvelenare qualcuno con del caffè, bevanda che non bevo, lo comprerei ad un carretto per strada, dove passa un botto di gente e il venditore probabilmente non mi si ricorderebbe mai, avvelenerei il caffè e poi lo porterei alla mia vittima. Non avrebbe senso comprarmi una moka, del caffè sciolto, fare il caffè e poi non liberarmi di moka e caffè stessi. Quindi la mia deduzione geniale è che qualcuno che le fa visita beva caffè e che lei, dopo tanto provare a convincerlo del contrario, si sia arresa a prepararglielo e la-sciarglielo bere. Oppure è il suo desiderio proibito che cerca di tenere nascosto alla vista ma a cui alle volte non sa rinunciare. Fine deduzioni non richieste. Questo non è possibile spoiler, vero?
In tutto ciò non vedo l’ora di scoprire di più sulla famiglia palesemente allargata di Gabriel.
Siamo arrivati alla parte due? Hai seriamente messo due pulcini adorabili come Piper e Moos assieme? Da soli? Con un assassino a piede libero? Eh, ben non mi lasci altra scelta: Moos, amore di mamma, non aver paura e fai il coraggioso, c’è Piper che ti protegge.
Moosie, ma quanti gatti ti stanno facendo coccolare in questo capitolo? Quanto sei felice pasticcino? Samantha non può essere la colpevole perché ha un bel barboncino, punto. Magari è fratellino di Frankie albicocchino?
Sono felice che Moos riesca a infondere un po’ di rassicurazione a Piper, ma il mio piccino sembra sempre o dolcino e indifeso o malinconico. Su principessa arcobaleno, sono sicura che tu potrai solle-varmelo un po’ di morale!
In effetti Sashimi e musetto di mamma vivono nel palazzo da sempre, magari Moos se lo ricorda pure poppante. Ma più che preoccuparmi della claustrofobia del nostro salmone findus mi preoccuperei del fatto che ci sono ben quattro tonti sullo stesso piano a fare la stessa cosa. Solo che due sono tranquilli e coccolosi e gli altri due potrebbero potenzialmente far saltare in aria l’intero edificio. Consiglierei agli orsetti del cuore di sbrigarsi e allontanarsi da lì il prima possibile.
Mi sono persa un pezzo: perché Piper dice “che peccato” quando Moos le dice che ha sempre visto Jeremy solo con ragazze e che “presume” gli uomini non gli interessino? Mia cara, cosa devo pensare? Devo pensar “male”, devo farmi i film mentali anche su questo? Basta chiedere, sa.
Okay, no non serve neanche chiedere ho già iniziato a farmeli.
Ma parliamo di Samantha. Partendo dal presupposto che sia ossessivo-compulsiva probabilmente, o che abbia davvero delle manie di controllo non indifferenti, mi sembra ovvio perché Monty si sia inte-ressato a lei e perché lei si sia interessata a lui. Per Montgomery era proprio il “suo tipo”, come ci dice Moos, bellissima, di successo, scommetto anche carismatica e affascinante, cose che probabilmente non è nel privato, dove me la figuro come molto più ansiosa, critica verso sé stessa o ogni cosa che non risulti essere “perfetta” come dice lei. Sistema le cose in ordine cromatico, ha una collezione di maschere, si tiene in forma in modo serrato, tra cibo e sport, forse non ama neanche troppo condivide-re il suo aspetto sudato ed affaticato con altri, per questo si allena in casa e non in palestra, perché non potrebbe apparire al meglio. Non voglio farne un profilo psicologico basandomi solo sulla sua casa, sia ben chiaro, ma credo che la signorina sia sempre cresciuta con l’idea di essere la migliore, di do-verlo essere, di potersi accontentare della perfezione e solo di quella. Lei stava con Monty perché era un bel ragazzo, perché era di buona famiglia, era affascinante ma credo soprattutto perché pensava di poterlo “aggiustare” nelle sue falle. Non c’è riuscita, il caos di Monty ha avuto la meglio, anche per-ché lui non voleva una storia seria e non credo che Samantha sia una persona da storie leggere, credo che faccia tutto con una certa serietà. Ma cosa ci dice tutto ciò, assolutamente pensieri arbitrari e per-sonali, ripeto, su di lei? Beh, ce lo dice Moos stesso: se Monty era mancino e l’arma che gli è stata ri-trovata in mano fosse disgraziatamente nella destra e non nella sinistra, allora non potrebbe esser stata Samantha perché è una perfezionista, perché studia, pensa, progetta, programma e poi esegue. Saman-tha sapeva che Monty non beveva caffè, non avrebbe mai fatto una gaffe del genere, non avrebbe mai lasciato lì il bicchiere, probabilmente trovandolo lì, se il suo intento era inscenare un suicidio, l’avrebbe rimosso per far sì che non si esaminassero altre piste, non gli avrebbe mai messo il coltello nella mano sbaglia (presupponendo che fosse effettivamente nella mano sbagliata) e soprattutto avreb-be scelto un modo più pulito per farlo.
Mi sono piaciute le interazioni tra Piper e Moos, come il mio pasticcino sia rimasto calmo nelle situa-zioni peggiori, come a Piper sembrino brillarle gli occhi per ogni cosa sorprendente che scopre e come sia contro il perfezionismo ossessivo che sembra avvolgere Samantha, malgrado provenga da un am-biente esattamente identico a quello che sembra apprezzare la bionda.
Il suo rapporto con Nia poi, l’accenno al fatto che i suoi zii avrebbero voluto la sua testa, mi fa deside-rare sempre di più il momento in cui ci racconterai le storie dei nostri mini Colombo.
Oh, e ovviamente aspetto risvolti per l’intuizione di Moos.
Per quanto riguarda quello che Niki ha detto, capitoli addietro, mi viene solo da pensare, di nuovo, quello che ti ho già detto: erano “amici” se così si può dire, erano nello stesso giro, e forse si conosce-vano molto più in profondo di quanto abbiamo preventivato. Ma Monty ha fatto qualcosa a Niki che ha cambiato tutto il loro rapporto. Ho delle teorie, ne ho almeno due, ma giuro che le dirò solo a te.
Parte terza, Sashimi e caffè. Mado, che brutto abbinamento. Di gusti eh, non di persone.
Appena ho letto questo paragrafi, l’inizio per lo meno, mi sono detta: “Ecco, due coppie su cinque so-no riuscite, ben o male, a non lasciare tracce, portafinestra esclusa, guarda te come l’avvocato non chiude solo la porta ma ci lascia dentro qualche incantesimo di protezione o come i due polletti si scordano un guanto, o un dannato foglio di giornale”. A quel punto Lee chiamerebbe gli Auror e que-sto potrebbe essere il terribile momento in cui non-roseo-Dom scoprirebbe il casino che i nostro bam-bini stanno facendo. Eh… Moos, ricordati che hai un amico Auror pure tu, chiedigli di mettere una buona parola per lo meno per i più piccoli.
Che Jaky abbia paura della Turner ci sta tutto, che la donna sappia chi è stato a rompere il vaso, nel peggiore dei casi, significa che è una legimante e che ha scoperto già tutti i piani dei ragazzi. La vedo come una cosa possibile? Naaaa, ma mi diverte immaginare sti scenari.
Quindi, prima di continuare, sappiamo che i due bff gentili hanno avuto fortuna. Sashimi e Paolo un po’ meno perché qualcuno li ha visti raggiungere un piano che non è il loro, ma a cui potrebbero tran-quillamente porre rimedio dicendo di essere andati da qualcuno, Matty e Esteban? Abitano entrambi al 14, sbaglio?
In ogni caso, due su cinque sono nella merda.
E scambiatevi i numeri di telefono Salasar in salamoia.
Sono sorpresa quanto Oreo che Lee non abbia sigillato la porta, così come sono sconvolta dal fatto che sugli schedari non ci fossero delle protezioni. Devo ammettere che anche il quadro mi ha messo la sua bella dose d’angoscia perché sappiamo tutti che brutta abitudine di muoversi e parlare abbiano i quadri e se poco-poco c’è un qualche personaggio che fa effettivamente la guardia all’ufficio di un avvocato con clienti d’alto profilo, allora la signora dei pennuti è l’ultimo dei nostri problemi.
Se poi Paolo, gentilmente, non solo non bevesse il caffè in una casa in cui è entrato illegalmente e che sta perquisendo illegalmente, ma magari evitasse pure di lasciare tracce di dna, gliene sarei molto grata. So perfettamente che c’è sempre la possibilità che sia stato l’assassino a fare il caffè da portare a Montgomery, ma non credo sia la soluzione giusta perché in un qualunque momento, al minimo so-spetto, qualcuno potrebbe legalmente perquisirgli casa e trovare la miscela incriminata. Perché che qualcuno ha comprato un pacco di caffè appositamente diverso solo per farlo a Monty e avvelenar-glielo per poi buttare il resto della busta, comprando anche bicchieri di carta anonimi per non far so-spettare di sé, allora è uno che si complica la vita da solo e non credo che possa essere Harrison Lee. È un avvocato di successo, con tanti clienti grossi, non cadrebbe in una stupidaggine del genere, se avesse voluto avvelenare Monty non avrebbe mai fatto entrare nulla in casa sua riconducibile anche solo vagamente all’omicidio. Per di più, il movente? È l’avvocato dei suoi, ne difende i diritti, magari ne nasconde le beghe, magari ha tirato fuori proprio la vittima stessa da tanti dei suoi impicci… no, al massimo penso che Monty avrebbe potuto avere dei motivi per ammazzare l’avvocato, ma non il con-trario. Non quando, per altro, erano mammina e papino a pagarlo, non lui stesso.
E ragazzi, seri? Volete preparare del caffè nuovo? Magari facendoglielo trovare fumante? Guarda co-me parte il denuncione e arriva non-roseo-Dom.
Sono praticamente sicura che Mr Lee intuirà qualcosa. Così come sono sicura che Lemongirl e il sata-nista sotto copertura che fa lo spogliarellista si siano tipo infilati in qualche ventola per uscire da quella casa. Tanto so tutte comunicanti in un qualche modo, no?
L’avvocato, comunque, mi sento di escluderlo abbastanza: a meno che non truffi i Dawson e Monty non l’abbia scoperto e ricattato, non vedo perché avrebbe dovuto ucciderlo. Montgomery combinava danni, aveva bisogno dell’avvocato, e non vedo come un possibile ricatto potrebbe essere stato mone-tario. A meno che papà non si fosse rotto le scatole delle continue uscite del figlio e non gli avesse ta-gliato i fondi (cosa che reputo difficile, non impossibile, anche perché penso che mamma avrebbe co-munque continuato a passargli qualcosa) e quindi Monty, scoperti buchi di trama nelle parcelle di Mr Lee l’avesse ricattato in cambio dei soldi che evidentemente gli escono anche dalle orecchie, non vedo perché avrebbe dovuto ucciderlo. Anche vero che Monty potrebbe aver avuto fotine interessanti anche su di lui ed aver in pungo un avvocato di fama è sempre una cosa buona per gli affari.
Ora come ora sono solo sicura di questo: escluderei Samantha perché o ha avuto un raptus o è stata troppo brava a far in modo che l’omicidio sembrasse più distante da lei possibile. Kamala può na-scondere qualcosa, sicuramente lo nasconde, ma non credo che abbia nulla a che fare con questa si-tuazione e soprattutto nessuna delle due donne avrebbe potuto avvelenare il caffè facendolo in casa loro. Lee sicuramente sapeva che la vittima non beveva caffè e si accorgerà che quello in casa sua è stranamente caldo.
Questo è quanto. Sono abbastanza convinta di aver scritto troppo e chiedo venia, ma sai, quando mi parte l’embolo finisco sempre così.
Ci vediamo alla prossima Miss!
Byeeee!
Phebe. (Recensione modificata il 10/11/2022 - 11:50 pm) |