Recensioni per
Colpevoli
di _itsfrannie
Ho letto anche tutti gli altri commenti a questa breve poesia, molto interessante. Mi fa venire in mente un racconto del mio scrittore preferito, proviene da un libro che si chiama "Lo Specchio nello Specchio", è composto da brevi racconti surreali ma ben descritti che per essere compresi vanno vissuti, tale libro si completa con un altro "La prigione della libertà". Gli altri commentatori hanno cercato di dare un significato alla poesia ma per me ha già un significato in sé, noi siamo sempre contornati da un gran numero di possibilità di azione e di pensiero e non ci è sempre data la possibilità di aprire certe "porte" e certe curiosità ci vengono svelate quando meno ce l'aspettiamo. |
Ciao Francesca. |
Finalmente trovo del tempo per dire la mia modesta opinione su quest'ultima, conclusiva poesia. |
Non avevo ancora visto un "il" a fine verso. |
Ti diverti a scrivere per stuzzicare il lettore a dare interpretazioni… a decrittare i pensieri della tua fervida mente… senza aprire del tutto il tuo cuore. |
Ciao Francesca. |
Lo spazio come luogo da esplorare ma anche come stato d’animo. |
Ciao Francesca credo tu sia a buon punto dal distaccamento dall'"inutile" e ne sono felice. |
Ce l'ho anch'io il mio archivio di lettere rimaste senza mittente. |
Quanto è difficile, talvolta, lasciare andare le persone con le quali abbiamo scambiato pensieri, che si sono impressi nella mente e non se ne vogliono andare. Eppure loro, quei mittenti, che tu definisci svaniti, non hanno valutato che la loro scomparsa avrebbe potuto creare un vuoto. |
Ho letto la poesia con godimento, lo stesso godimento estetico con cui si guardano le pennellate di un quadro o la fotografia di un film. Hai messo molto dentro ai tuoi versi, ci hai giocato dentro con la fantasia. |
Questa volta il dito è puntato sull'anima. È un dito particolarmente minaccioso. |
Ciao Francesca. |
È sempre difficile, quando si butta giù una poesia, scrivere l'inizio e la fine. |
Ci ho visto delle note prima felici, come in quel ''in una festa d'abbraccio, poco mi basta'', una sorta di contentezza. Poi quell'esercito di paraocchi, il che emana un immagine davvero interessante e singolare, che ''fissa la porta alla chiusura eterna.'' Forse, io l'ho interpretata così, chiusura eterna nel senso che il pubblico giudicherà sempre quello che facciamo, nonostante tutto. |