Ciao, dopo "La fallacia delle camelie" ho pensato di passare a lasciare un commento anche a questa storia, dato che partecipo anch'io a "Miglior trailer" agli Oscar della Penna. Devo dire che questa storia mi ha sorpresa per diverse ragioni, anzitutto il titolo ha del geniale, l'ho adorato! C'è un velo di ironia, che forse ho notato solo io, ma che anche ora a distanza di tempo da quando l'ho letta, non riesco a fare a meno di notare. Il gioco di parole con "Sempreverde" lo dici anche tu nelle note, ma qui stiamo parlando di Gilderoy Allock... E quindi, lilla! Io per altro adoro il lilla! Amo anche che questo fatto del colore lo accomuna a Rita Skeeter. Questa è forse l'altra cosa che mi è piaciuta, a parte lo stile come sempre stupendo e intrigante nel modo in cui riesci a dare il ritmo alla narrazione. Non penso di aver mai letto niente che riguardi questi due personaggi in una fanfiction, al massimo erano delle comparse, l'idea di "Accoppiarli" (Scusa il termine triviale) è interessante. Mai vista, ma intrigante. Come spesso mi succede leggendo tue storie, poi mi viene voglia di scrivere su personaggi che prima non avevo mai considerato in una ship. Decisamente è merito della tua capacità di scrivere.

Insomma, questa storia mi è piaciuta davvero tantissimo. Complimenti!
Koa

Pensavo di aver già recensito e invece mi era rimasta la recensione tra le bozze .. recupero subito iniziando con il dire che amo il titolo e davvero mi colpisce la sinestesia che sei riuscita a creare con una sola parola. Io sento un profumo copriamo, con una nota però dolce che mi ha accompagnata per tutta la storia, così azzeccato per i personaggi. E poi in due pennellate gilderoy è saltato fuori.. vanesio ma comunque arguto. E Rita ossessionata e innamorata fino a vedere il mondo attraverso le sue lenti (lilla ovviamente ). La mia parte preferita però è la chiusura “ Forse perché erano vere le lodi che lei tesseva di lui, erano veri gli autografi che lui firmava sulla sua pelle.” Complimenti!

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Io sto urlando.
No, in realtà no, perché sono al lavoro, ma dentro sto urlando, sappilo.
Sai quanto adori Gilderoy, e trovo che sia un personaggio davvero molto nelle tue corde: quando ne scrivi, sai sempre inquadrarlo al meglio, facendone un ritratto perfetto, quindi sono stata felicissima di trovare questa storia (che già dal titolo, e dal concetto che ci sta dietro, il modo con cui lo hai legato ai ricordi e alla memoria che sbiadisce, mi ha completamente conquistata). E sono molto felice che tu abbia scritto di lui e Rita: forse te lo avevo anche già detto, ma nonostante il mio cuore sarà sempre per Gilderoy e Kingsley, razionalmente sono convinta che loro due siano proprio OTP scritta nelle stelle. Hanno tantissimo in comune, hanno una meschinità di base, un'inclinazione a pasticciare con le bugie che li rende perfettamente in grado di camminare allo stesso passo, quindi, davvero, credo siano proprio perfetti per interagire e stare nella stessa storia.
Se poi questa storia è scritta da te, io davvero perdo il lume della ragione, perché è tutto assolutamente stupendo.
Ho adorato il modo in cui hai racchiuso la storia in quelle due parentesi in corsivo che dettano il tono del presente, un presente fatto di Gilderoy che non ricorda (smetterò mai di soffrire quando si parla di lui e memoria? Probabilmente no), che non ricorda ma comunque è sempre lui, e involontariamente ripercorre momenti e atteggiamenti significativi della sua storia con Rita.
È bellissimo il modo in cui il loro rapporto emerge, come ci sia Gilderoy sempre così faccia da schiaffi, così convinto della propria bellezza che davvero, non lo si può nemmeno odiare, è fantastico. Ed è bellissimo l'equilibrio che loro trovano, un articolo per una volta sincero, un sorriso rivolto a una persona e non a uno specchio (se non è questo un pegno d'amore, per Gilderoy, non so cosa potrebbe esserlo), fantastico, davvero.
Io cerco sempre di dirtelo, anche se non so mai se riesco davvero a mettere insieme un discorso di senso compiuto, ma adoro tantissimo il modo in cui tu riesci a creare sempre storie così equilibrate, razionali, dove la struttura ha davvero un che di perfettamente solido e intelligente, senza mai però sacrificare l'emotività. Sono storie razionali E che sanno stritolarti il cuore, perché la malinconia che mi è rimasta addosso dopo aver letto questa storia non credo di saperla per davvero spiegare.
Insomma, complimenti davvero: sono contentissima che questa storia sia uscita dal tuo pc, perché non meritava di restare nell'ombra.
A presto!

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Buongiornooo! Passo dal Rosa della Pink Age al Lilla di Rita e Gilderoy, ahahahah ♥ dai più o meno lo spettro è quello ^^.
Per prima cosa, in bocca al lupo per il contest: ho letto una marea di storie bellissime e non so più per chi fare il tifo, help.
Sono sicura di aver già letto di questa coppia ma ora come ora non ricordo se fosse una storia tua o di Greta, mannaggia :/. Vabbé ma concentriamoci su questa: il titolo mi sembra azzeccatissimo e mi piace moltissimo il gioco di parole con cui è nato, che va a sottolineare, anche grazie ai rapidi flashback di Rita, l'importanza che questo colore ha avuto per loro, o sicuramente per lei. Sono due falsi, due bugiardi sfruttatori, che però in qualche raro momento sono stati capaci di abbassare la maschera e di farsi vedere senza veli, regalandosi a vicenda attimi di affetto sincero. Ora Rita ne porterà per sempre il marchio (lilla) addosso, maledetta dal peso dei ricordi che invece sono stati strappati a Gilderoy (e per quanto io abbia fatto con tutto il cuore il tifo per i ragazzi, nel secondo libro, non posso comunque fare a meno di provare un'immensa pena per lui e la sua sorte :/)
Grazie mille per la bella lettura, complimenti ♥

Benni

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Ciao Martina,
questa è una coppia che non avevo mai immaginato insieme, ma devo dire che mi piace molto.
Gilderoy è proprio lui: un inguaribile vanesio, ma lo adoriamo per questo. In questa flash lo vediamo annegare in un mare di color lilla insieme a Rita Skeeter. Ho trovato molto bello che la loro storia avesse in non so che di vero e autentico.
In bocca al lupo per il conteste.
Alla prossima
Rita

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