Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_
Capitolo bellissimo, come tutti gli altri del resto, ma siamo arrivati a un punto dove alcune cose cambiano, si trasformano e diventano qualcos’altro. Un capitolo intimo e di svolta per la vita di alcuni dei nostri protagonisti. |
Ciao Agrifoglio. Un titolo del capitolo potente. Ho letto con interesse quanto scritto riguardo Jeanne. Mi ha colpita quanto abbia detto André riguardo Alain nell'andare in guerra ogni volta che si ha un dolore. Ho letto con partecipazione il dialogare tra Oscar e André e anche Alain é nei loro pensieri come é normale che sia oltre ai tanti che hanno. Ho immaginato il Tenente de Ligne con lo sguardo frastornato. La parte che ha catturato di piú la mia attenzione in questo capitolo é stata quella con Jeanne e Rosalie. Emblematico quel grazie di quest'ultima nel finale. Bello l'incontro tra Bernadette e il Marchese, mi ha emozionata. Un finale di capitolo gioioso con la Francia che avrá un erede al trono. Mi é piaciuta l'espressione con gli occhi raggianti della Regina in questo momento, come scritto, che ha scaldato i cuori e che predispone gli animi alla speranza. Complimenti per la fantasia nello scrivere riguardo tutti questi intrecci tra personaggi e situazioni. Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Questo capitolo si apre con la scoperta di una gravidanza e si chiude con l’annuncio di un’altra. In mezzo c’è la forza della vita. |
Un altro capitolo eccezionale cara Agrifoglio che ci mostra la forza della vita in tutte le sue declinazioni |
" La forza della vita " mai un titolo più appropriato ed inclusivo di questo, in cui tutti i personaggi coinvolti emergono più o meno faticosamente dalle " macerie" di precedenti fallimenti e sconfitte personali, poi c'è chi, come Jeanne Valois è veramente uscita sana e salva da un cumulo di macerie , un' esplosione che sembrava aver massacrato il suo corpo, sepolto assieme a quello dell' amato sotto cumuli di rovine. |
Dopo quasi venticinque anni, Oscar torna sul luogo del delitto e dichiara un’altra volta il falso in un rapporto. Questa volta lo fa per proteggere Alain che tante ne ha passate e che troppe ancora potrebbe passarne se a Napoleone saltasse la mosca al naso. |
Finalmente abbiamo capito cosa ha spinto Jeanne de Valois a sposare Nicolas de la Motte! Dalle parole della diretta interessata abbiamo appreso che il notevole gap intellettuale tra i due era compensato da qualcosa che a lei interessava parecchio oltre che da un’innata attitudine di lui a fare da scudo umano contro la caduta di macerie, detriti e volte secolari! |
Ogni capitolo è migliore del precedente, riesci a tenere alta l'attenzione e a non annoiare mai. Questo capitolo parla di nascite e rinascite. Jeanne Valois con la sua resilienza ha riscritto il proprio destino e quello del figlio. Molto bello l'incontro con Rosalie. Bernadette è più simile alla zia di quanto si possa immaginare: non è ambiziosa come lei ma vuole l'amore vero e forse lo ha finalmente trovato. Il tenente de Ligne ha infine la giusta punizione. Oscar ha dato una mano al suo vecchio amico Alain che rischia comunque grosso con Napoleone. La giovane Girodel scopre quali sono le sue vere origini e impara a conviverci per la gioia di Maria Antonietta e Fersen, l'unica che ne patisce un pò è madame de Girodel, ma si adatta per amore della figlia. Il giovane Re annuncia l'arrivo di un erede. Sembra che tutto si stia risolvendo ma c'è ancora l'incognita di Napoleone. Attendo veramente con grande curiosità il prossimo capitolo. Complimenti. |
In questo capitolo ritroviamo Jeanne con il suo smisurato istinto di sopravvivenza dopo il temporaneo obnubilamento che l’aveva spinta all’omicidio – suicidio ed anche con la sua arguzia, la sua intraprendenza, la sua irriverenza. Nella sua fine trova il suo inizio ed anche l’inizio di una nuova vita, quella che diventerà la prosecuzione di lei stessa. Mi è sembrato di vederla procedere in ginocchio, a tentoni, scavare, graffiarsi tra le macerie e poi trovare il cunicolo senza però nessuna certezza perché il soffitto le sarebbe potuto crollare addosso o le guardie si sarebbero potute trovare all’uscita ad attenderla. Mi è sembrato di vederla alzare mani e braccia al cielo a salutare l’inizio della sua seconda vita. Graffiata, impolverata, ma titanica e fiera come una regina. La scoperta della gravidanza non è stata un inciampo per lei, ma una risorsa ed un’ulteriore motivazione per sopravvivere. Mi è sembrato di vederla giocarsi il tutto per tutto con il cardinale de Rohan. Lacrime, suppliche, moine per riprendere la sua relazione con lui e fargli credere che il bambino che stava aspettando fosse suo ed il cardinale, ingenuo e bonaccione come al solito, ci crede facendo vivere madre e figlio nel lusso. Non rinuncia al suo orgoglio di casata, inserendo Valois in von Alois. Non rinuncia al culto di sé, facendosi chiamare Eva o Eve, come la madre di tutti i viventi, ma anche come colei che è sopravvissuta alla condanna ed alla cacciata dal paradiso terreste. Non rinuncia all’ironia quando nella sua identità francese si fa chiamare de Lis, come il giglio di Francia che le era stato marchiato sulla carne viva. E non rinuncia alla vendetta perché il torto fatto a Bernadette è un affronto alla famiglia e richiede che l’autore sia sistemato per le feste. Il tenente de Ligne viene colpito nel punto più debole e Jeanne in lui vuol punire l’aguzzino di quella nipote che tanto le somiglia od anche l’emblema di tutti quei nobili che l’avevano sempre calpestata. |
"A volte, capitano cose del tutto inaspettate che sfuggono a ogni progetto e che mai avrebbero avuto un esito così perfetto..." |
Veramente un capitolo strepitoso cara Agrifoglio. |
Ciao Agrifoglio, |
Buonasera Agrifoglio, un capitolo pieno di rivelazioni e retroscena, brava! |
Ciao Agrifoglio, |
A ciascuno il suo: il perfido tenente de Ligne ha toccato con mano cosa si ottiene a vivere da debosciati, ben gli sta! Bernadette ha diritto ad essere felice come chiunque altro, forse questa felicità inaspettata potrà arrivare proprio dal suo nuovo "amico". |