Recensioni per
Two sisters
di kiara 69

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 4 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Master
28/12/22, ore 23:23
Cap. 1:

Mi piace ciò che hai scritto e come hai narrato i personaggi. Mi è arrivata l'emozione dietro alle tue parole.
Ho notato l'amore che provi per lady oscar e per certi segmenti di sviluppo della trama.
Mi è piaciuta la descrizione che hai saputo dare alla sorella di Rosalie. E mi è piaciuto molto che Rosalie appai lucida a tratti fredda nel descriverla, ma ancora innegabilmente legata a lei e al suo ricordo. Dopotutto, per lunghi anni, era stata parte della sua stessa famiglia. E poco importa se poi è divenuta una sorta di demonio. Ci sarà forse sempre un lato di Rosalie che conserverà dentro di sé anche un ricordo più dolce e probabilmente fanciullesco della sorella. E che dunque non potrà mai condannarla per davvero con ogni fibra di sé stessa. Anche se di sicuro Rosalie avrebbe faticato ad ammetterlo anche a sé stessa.
E la scena con la V di ladra è stata sicuramente una delle scene più intense che mi traumatizzò da bimba.

Grazie per aver scritto tale racconto.

Mi spiace constatare che purtroppo si è aperto una fan-war all'interno del fandom di lady oscar. Non ho idea di cosa sia successo, ma mi è capitato molte volte come lettrice (e non autrice) di leggere commenti, anche altrove su altre piattaforme fatte solo da "circoli" di amicizie nate online, atte a supportare qualcuno anche con scritti pieni di errori di grammatica, e far ricevere loro solo commenti positivi, mentre si andava a fomentate astio verso altri autori per screditarli.
Anni fa mi capitò sulla sezione dei super junior e il tutto arrivò sui fandom social, e il fandom si ruppe in due.

Mi spiace per questa situazione e chiedo anche scusa per scrivere questo in tale recensione.

Leggendo però la tua storia, volevo dirti che il tuo stile mi è piaciuto. E mi rammarica sapere di non poter disporre dei tuoi racconti per molto tempo.
(Recensione modificata il 28/12/2022 - 11:45 pm)

Nuovo recensore
10/12/22, ore 18:28
Cap. 1:

Un legame forte e indissolubile quello tra le due sorelle che nessuna vicissitudine e incomprensione potrà mai spezzare e che Sonia ha descritto perfettamente. Un abbraccio a Kiara e Sonia

Recensore Veterano
09/12/22, ore 15:28
Cap. 1:

Two Sisters, il rapporto tra Rosalie e Jean
è stato sempre ambiguo e pieno di contraddizioni. Non vi è dubbio che Jean per la sorella più piccola rappresentasse un punto di riferimento, un supporto familiare imprescindibile per le aspettative di lei e le necessità di una mamma ammalata. Perderla poteva rappresentare l'inizio della fine, se non avesse avuto la fortuna d'imbattersi nella sconfinata benevolenza di Oscar Francois de Jarjayes.
Un legame quello con Jean, che nonostante le malefatte di quest'ultima, continua imperterrita negli anni a custodire nel suo cuore. Nel testo viene tracciato con profonda sensibilità, come le sofferenze e le umiliazioni di Jean segnino profondamente anche l'animo gentile di Rosalie, che da lontano ne segue ogni controversa vicissitudine. Appare evidente come Jean non fosse che un semplice ingranaggio di un complesso meccanismo, di certo più grande di lei e che alla fine, ne venne sfruttata e messa da parte come un elemento del tutto insignificante.
Bello e intenso l'augurio finale, di un aldilà che possa almeno restituirle quella pace, che non era stata capace di ricercare e assaporare in vita.
Un abbraccio cara Kiara e complimenti.
(Recensione modificata il 09/12/2022 - 03:31 pm)
(Recensione modificata il 09/12/2022 - 03:31 pm)

Recensore Junior
30/11/22, ore 00:23
Cap. 1:

Ciao Kiara69,
vorrei lasciarti anche io una recensione. 
Intanto vorrei dirti che mi hai sorpresa con questa pubblicazone perchè non mi aspettavo che postassi una storia scritta da Sonia per farle un omaggio.
L'ho letta con curiosità perchè volevo capire se fosse stata solo l'amicizia che vi lega a spingerti a fare questo gesto o se la storia meritava inetresse,
Io sono molto legata in prevalenza a Oscar e André, non mi sono mai appassionata molto ai personaggi di Jeanne Valois e di Rosalie.
Tuttavia mi è piaciuto questo racconto e mi ha fatto vedere l'essenza di Jeanne e della sua vita che comunque non è stata facile.
E' indubbiamente un personaggio dal carattere forte, che desidera fortemente un futuro migliore rivendicando ciò chesecondo lei  le spettava di diritto e che non ha avuto, è una donna bella, che è disposta a tutto ma che a sua volta è stata strumentalizzata e ingannata.
Non mi è dispiaciuto com'é stato scritto il racconto e ne ho apprezzato l'essenziale brevità che però contiene tutto.
Forse, per via del mio animo romantico, avrei speso qualche riga per concedergli una parentesi d'amore con Nicolas De La Motte, quale consolazione di una vita travagliata.
Ti ringrazio quindi per aver condiviso questa storia con noi lettori.
Vorrei spendere ora due parole in merito all'omaggio che hai fatto a Sonia.
Il mio stupore era anche legato a questo. Effettivamente bisogna ammettere che è un pò singolare pubblicare la storia di un'autrice che è stata bannata sul sito in cui la si vuole pubblicare. Il regolamento non si esprime su questo specificatamente. Credo che sia una situazione limite, così come lo è stata una storia non molto allegra postata da un'altra autrice, che oltre al singolare dialogo con Lady Oscar in persona , ha condiviso con i lettori il suo sfogo rispetto a situazioni passate che ha vissuto con disagio su EFP ed ha segnalato il peso di ricevere recensioni pesanti e negative volte solo a demolire lei come autrice ed affossare le sue storie.
Le parole fanno male. La libertà di esprimersi non equivale a offendere e denigrare o sminuire un altro autore. Mi spiace vedere che quegli stessi autori e recensori che hanno mostrato solidarietà e sdegno in quell'occasione sono pronti a fare la medesima cosa in altre.
Io credo profondamente in alcuni valori: il rispetto, l'amicizia e la libertà.
Io credo che a muovere il tuo desiderio di pubblicare questo racconto sia nato spontaneamente e per il semplice legame di amicizia che si è creato tra te e Sonia nel tempo e sia stato fatto in assoluta buona fede.
I legami non si spezzano neppure se una persona vine temporaneamente sospesa o bannata dal sito dove tu continui a scrivere. Questo è ovvio ed è umano.
Io penso che se ci sono problemi relativi al regolamento sarà l'amministrazione di EFP a decidere cosa fare.
Credo che tra le tante recensioni che sono state scritte in merito a questa pubblicazione sia arrivato anche un suggerimento utile da prendere in considerazione: Sonia potrebbe contattare l'amministrazione per valutare di riammetterla a pubblicare su EFP. Ci sono talmente tante sezioni, soprattutto le storie originali, che si potrebbe coesistere tutti senza farsi la guerra !
Sono molto amareggiata per alcune recensioni che ho letto. Non capisco come si possa infierire in questo modo. Il regolamento parla chiaro: se ci sono segnalazioni da fare anzichè fare polemica basta scrivere all'amministrazione. 
Ho trovato anche di cattivo gusto l'invito disseminato quà e là a pubblicare altrove i propri scritti. Anche su questo il regolamento parla chiaro: non si può fare, non è corretto.
Il clima che si crea con recensioni di questo tipo mi mette fortemente a disagio perchè io vorrei sentirmi libera di leggere e recensire in tutta tranquillità qualsiasi storia o poesia di qualsiasi autore indipendentemente da quali legami lo leghino ad altri autori o recensori.
Con questo cara Kiara69 ti saluto.
Spero di leggerti presto in un nuovo racconto.
Eledhwen71

Nuovo recensore
29/11/22, ore 21:30
Cap. 1:

Breve ,concisa ,pochi frasi che sono come stilettate di spada della nostra amata eroina . E l' inconfondibile stile di un' autrice che con rimpianto non ho più trovato qui ,ma che ho ' ritrovato ' su altri lidi e mondi . Grazie Kiara per questo gioiello che hai pubblicato. Te ne rendo merito . Bellissima one shot, un omaggio a Jeanne, personaggio che in fondo ammiro , una donna che comunque ha sfidato le regole della società in cui si è trovata a vivere ,ed in certo senso molto moderno. Secondo me anche Oscar l' ammirava ,sotto sotto.
P.S grazie a questa one shot ho scoperto i tuoi primi scritti qui ,cara Kiara ..che ora andrò a leggere ..😘😘

Nuovo recensore
29/11/22, ore 06:27
Cap. 1:

Ciao Kiara e Sonia,
trovo la lettera molto delicata e struggente, nella sua semplicità. Semplicità che dà un tocco di realismo, perché da Rosalie ci si possono aspettare solo parole semplici, pulite, dirette, ingenue, se vogliamo. Una storia che per me sa di acqua e sapone e mantiene, pur nel dolore della perdita, la freschezza e l'innocenza di Rosalie, restituendo l'immagine di Jeanne filtrata attraverso l'affetto della sorella, che non la giudica ma esprime il vuoto che la sua scomparsa ha lasciato dentro, senza vani moralismi come invece vorrebbero alcune altre lettrici.
Preferisco uno stile semplice e pulito come questo, che rispecchia l'anima del personaggio, allo stile pretenzioso e arzigogolato, oserei dire "nebuloso", di altre storie che si leggono qui.
Quindi brava Sonia e grazie per questa brezza gentile :-)
(Recensione modificata il 29/11/2022 - 06:29 am)
(Recensione modificata il 29/11/2022 - 09:06 am)

Recensore Junior
28/11/22, ore 23:08
Cap. 1:

Carissime Kiara e Sonia
Una storia molto delicata, un legame mai tranciato, nonostante le vicissitudini che hanno diviso queste sue sorelle. Rosalie riesce a portare in vetta l’umanità che ha da sempre nel cuore, e quel “sorella” ha un suono sublime in questa storia.
Complimenti vivissimi ❤️

Recensore Veterano
28/11/22, ore 22:18
Cap. 1:

Allora, uno scritto modesto, una sorella che parla ad una sorella ormai morta.
La nota stonata è il modo in cui Rosalie sembri cercare in tutti i modi di giustificare le azioni indegne di colei che merita poca comprensione.
L’affetto non può giustificare le azioni disoneste, la cattiveria e la mancanza di scrupoli che hanno sempre accompagnato l’altra. Vi è sempre un limite, delimitato dalla nostra coscienza, dal nostro sentire, dai nostri ideali, dalla nostra morale, che non dovrebbe mai essere superato. Per nessuna ragione.
Uno scritto che lascia un segno negativo, un senso di giustizia beffata.

Nuovo recensore
28/11/22, ore 21:35
Cap. 1:

Ragazze/ Signore, Kiara 69, Sonia Ruffino/ Lucciola 67 e socie tutte, 

Lasciatemi dire che non mi siete piaciute per niente perché al lavoro di scrittura banale  che indulge nei luoghi comuni e che è poco originale in quanto ho già letto di JV descritta in questi medesimi termini in più di una occasione e con gli stessi modesti risultati, si aggiunge la presa in giro delle persone che seguono questo fandom e che, a differenza vostra, rispettano le regole e che vorrebbero vivere in grazia di Dio!! Quelle persone che, come me, hanno sempre seguito in silenzio non solo le vostre storie (belle o brutte che fossero) ma anche lo spettacolo nauseabondo che mettete in scena ogni giorno.
Lasciatemi dire che state esagerando anche se a voi noi interessa ascoltare.
Ma possibile che non vi rendiate conto che a mostrarvi così poco rispettose nei confronti degli altri (lettori, autori, amministratori) non fate un favore neanche a voi stesse?
Il vostro comportamento è a dir poco vergogno, pertanto vergognatevi.
Saluti,
Nebulosa_mente

P..S
Mi firmo con il mio nick solo perché, in un posto di bulle come questo, il suo uso è diventato imprescindibile visto che voi non rispettare neanche il sacro diritto all’anonimato ma, prima ancora che vi domandiate chi io sia, sappiate che mi conoscete sulla vostra piattaforma preferita, non questa che però state abbassando allo stesso, abissale, livello. 
Lo dico con rammarico,  non a cuor leggero, che siete diventate delle haters tristi, che state perdendo di vista la scrittura e che Oscar non vi ha insegnato nulla.
Buona vita
(Recensione modificata il 28/11/2022 - 09:44 pm)

Recensore Junior
28/11/22, ore 10:26
Cap. 1:

Trovo che il tuo modo di scrivere sia bello e coinvolgente. Mi sono piaciuti questi pensieri di Rosalie nei confronti di Jeanne. In effetti, come qualcun altro ha giustamente notato, sono entrambe delle vittime. La differenza tra loro sta tutta nel modo in cui hanno scelto di reagire. Grazie anche a colei che chiama la sua benefattrice, ovvero Oscar, Rosalie è riuscita a rimanere nella luce, mentre Jeanne si è fatta dominare dal suo senso di vendetta abbracciando il buio compiendo le azioni più efferate e deplorevoli. Ma alla fine, trovo umano e comprensibile il senso di pietà che Rosalie, pur consapevole che l'unica cosa che le lega non è il sangue bensì la donna che le ha cresciute, prova nei confronti della sorella.
Brava. 


Visti i toni di certe recensioni qui lasciate, desidero esprimere la mia solidarietà a Sonia e Chiara.
Ci può stare il non andare d'accordo con tutti, ci può stare il non apprezzare uno stile di scrittura. Ma arrivare addirittura ad attaccare le persone in questo modo dimostra solo la bassezza di questa gente che evidentemente si crede dio in terra ma di fatto è semplicemente polvere come tutti noi.
A loro vorrei dire di vivere più sereni e con meno livore. Non serve riversare cattiveria, con il chiaro intento di infamare le persone agli occhi degli altri. A me non interessa quel che voi pensate, mi interessa solo leggere storie. Perchè a questo e solo questo serve questo fandom. Il vostro posto nel mondo non ve lo ruba nessuno, vivete tranquilli.
(Recensione modificata il 29/11/2022 - 10:36 am)
(Recensione modificata il 29/11/2022 - 10:38 am)

Recensore Junior
27/11/22, ore 19:44
Cap. 1:

Gentile Sonia Ruffino, gentile Kiara69, gentili utenti tutti,

io non volevo commentare questa storia, ve lo giuro. Io non leggo l’utente che l’ha postata e men che meno la recensisco, perché le faccio venire il nervoso e non voglio; neanche lei legge me, e poco mi commenta, perché le mie storie non le piacciono e non sono di suo gusto. Fin qui, tutto bene.

Però, qualche giorno fa, vagando, vedo ‘sta storia con introduzione – sentite, io non ero il più sveglio nemmeno a scuola, ora vi faccio ridere, ma mettetevi nei miei panni: un omaggio (nome e cognome, qui non usa, usa l’anonimato, al massimo il nick) con i ricordi di un’amicizia sempre viva: io ho pensato che Sonia Ruffino fosse morta e che la storia fosse in memoria. Guardate, auguro cent’anni alla signora Ruffino, ma io questo ho pensato; e siccome so cosa vuol dire esser davvero disperati per una perdita, ero pronto a offrire la mia spalla a Kiara, a quel paese le divergenze sulle storie, questa è roba seria.

Fortuna che ho letto le recensioni e le risposte prima di fare una delle mie robuste gaffe. Ed è da quelle che ho desunto che Sonia Ruffino abbia una pagina Facebook, un blog “Le estasi di Versailles” e anche un nickname qui, Lucciola67. E io a quel punto cerco Lucciola67, che mi risuonava ma non sapevo perché – 5 minuti di ricerca, tramite una vecchia recensione all’utente che l’ha omaggiata. E vedo che Lucciola67 è bannata. Signori, signore, abbiate pazienza, io, dopo l’infarto sfiorato per solidarietà, mi innervosisco.

Che accidenti di idea è fare un omaggio con nome, cognome e anche nick nelle risposte a una persona bannata nella Piattaforma che l’ha bannata? È come, che so, invitare un docente buttato fuori dall’Università a tenere una conferenza in quella Università senza chiedere al Rettore. O invitare a cena in casa d’altri qualcuno che il padrone di casa non gradisce.

E che razza d’idea è autorizzarlo? Se uno vien buttato fuori, o se ne va sbattendo la porta, dovrebbe avere una certa dignità e un certo orgoglio: o ritorna a faccia aperta, chiarisce gli equivoci, o sta fuori; non rientra dalla finestra.

Guardate, io ero lettore silenzioso di un signore, nella poesia, che la poesia del Novecento se l’era fatta in vena e la restituiva benissimo; un giorno, me lo ritrovo bannato. Io non so cosa abbia fatto il sig.Pasta, classe ’39, potrebbe essere mio padre, per esser bannato – a me è dispiaciuto, ma tutto penserei fuorché di fargli un omaggio, qui, con una sua poesia. Mi sembrerebbe di offenderlo.

E anche di dare un bello schiaffo a chi, comunque, qui mi ospita.
A prescindere dal merito e dal metodo del BAN, bisogna farsene un cuore, o rimediare – a me questo è sembrato un mezzuccio, perdonatemi, perdonatemi – molto da donne per far rimettere un piede dentro la Piattaforma a Sonia, che son sicuro potrebbe rientrare chiarendo con chi di dovere.

Poi, mi sono innervosito perché ho capito che c’erano ragazze che hanno recensito conoscendo tutto ciò e senza aprire bocca. Cioè, avrei gradito: “Sonia, sei stata bannata, ma sei sempre mia amica e la tua storia mi piace”, così, per far le cose in trasparenza. E risparmiare una ricerchina all’utente sprovveduto.

Ma, sinceramente, per permettere a chiunque ignorasse buona parte del tutto e prendesse l’innocenza dell’omaggio, avrei preferito fosse detto nell’introduzione. Cristo, avrei preferito anche fosse detto che era viva!
E allora sono entrato in casa delle utenti recensori e ho detto la mia, perché ne rimasse traccia. Non credo di essere stato offensivo con le storie – che altrimenti mai avrei commentato, giuro – ma ho detto il mio pensiero e se a qualcuno dispiace lo cancello in un fiat. Però, ragazze, se ci pensate, un po’ scorrette siete state.

Già che ci sono, parlo anche della storia. Senza infamia e senza lode. Non vedo magia di penna e non vedo nulla di indegno. Manca di verità. È un buon riassunto. Per me, la piccola, emotiva Rosalie, non scrive alla sorella morta in maniera così fredda e corretta ai temi. Faccio un esempio: “La mia benefattrice ti portò l'anello di nostra madre”: per me sarebbero state necessarie più parole: “La mia benefattrice, madamigella Oscar – Jeanne, la ricordi, ha colpito anche te, ne sono sicura – ti ha portato l’anello di nostra madre – l’hai indossato, ha un valore per te?” ecco, qualcosa del genere, qua e là. Mancandomi la verosimiglianza, neutrizzo.

Signori, signore, questo è il mio pensiero.

Se mi bannano non autorizzo nessun omaggio, ma per adesso

Omaggi devotissimi,

Sacrogral

Recensore Junior
27/11/22, ore 19:10
Cap. 1:



Care Sonia Ruffino e Kiara69, care autrici 

anche se l’autrice del testo è una sola, uso una cortesia nei riguardi della padrona di casa includendola in questa mia per ringraziarla di questo spazio di commento che offre a noi lettori.

Dunque questa fan fiction non mi ha convita né per stile né per contenuto e, siccome non si può fare di tutti i lettori un fascio e aspettarsi silenzio quando una storia non piace, io vi racconto perché questa non mi piace.

Il testo è semplice, privo del verbum peregrinum, manca della eleganza rara e ricercata del genere epistolare, testo che, anzi, viene appesantito dall’accumulo di occlusive e dalla allitterazione bislacca che, invece di favorire il climax, spezza il ritmo generando cacofonia. 
Reitero qui — anche per par condicio e perché non si dica che Fiammetta non è coerente — la stessa osservazione che mossi a Red Drago dopo un suo sollecito per un mio commento: il ripetuto uso, intenzionale o meno, del tempo verbale remoto affossa ogni eventuale sogno di gloria del testo, uso che se fatto, come in questo caso, senza intenzionalità estetica diventa pleonasmo ridondante.
Sebbene il testo si presenti scevro di solecismi mostra, tuttavia, registri linguistici bassi.
La mancanza di ipotassi e l’assenza pressoché totale di verbi al modo congiuntivo — ne ho contati tre — denunciano depauperamento della lingua italiana e, mentre l’enunciato breve ed elementare svilisce l’eloquio, la narrazione in prima persona, l’enfasi vuota che ne scaturisce, sottrae allo scritto quella dialettica intrinseca, fatta di possibilità diversa, di necessità diversa, che lo eleverebbe da angolare e univoco a corale e a tutto tondo.

Si riscontra inoltre come l’amore fraterno e cieco, filo conduttore del testo, vessi lo scritto inficiandone l’obiettività e presentando di fatto una diceologia — cioè la giustificazione ragionevole, che l’io narrante propone per la protagonista a sua discolpa e che sempre dovrebbe essere tale per adempiere alla sua funzione — basata sulla stortura di una verità Storica e pertanto irragionevole e priva di fondamento. Si ricorda all’autrice, all’io narrante nonché alla protagonista che all’epoca, agli illegittimi con pretese, il Re, al massimo avrebbe accordato una pensione, altro che contravvenire la legge salica.
La requisitoria dell’io narrante — l’ornatus per intenderci — manca di quell’acutum dicendi genus che permetterebbe al lettore di diventare complice di chi racconta. Almeno questo lettore non ne diventa complice!
Faccio notare inoltre come il lavoro di filofronesi che il narratore si sobbarca per procacciarsi le simpatie del lettore è in definitiva un lavoro da inetto, fallisce il suo scopo quando manca di raccontare del pentimento e del rimorso di questa donna che, pur non avendo ammazzato nessuno, rimane una ladra e una cospiratrice, che da carnefice viene descritta martire ma che ancora, cito dal testo, è “principessa defraudata del suo trono da una straniera”, principessa che reclama illegittimamente un titolo che all’epoca — beata ignoranza! —  non esisteva nemmeno, in un tempo in cui anche alla figlia del Re veniva riconosciuto semplicemente il titolo di Madame.

Un testo che, al di là dei limiti stilistici, non si appezza soprattutto perché sovverte i “giusti valori”, quelli delle cose importanti, quelli che regolano il nostro vivere civile.

Fiammetta1372

Recensore Master
26/11/22, ore 18:15
Cap. 1:

Ia…ia… sento odor di poesia 😊
Mi chiedo spesso quale sia la differenza fra prosa e poesia: in prosa i versi si chiamano frasi, le strofe paragrafi. Ma a parte ciò, grazie all’abilità nello scrivere di certi autori, le due forme di espressione a volte sono molto vicine.
Questo è uno di quei casi: le frasi, scritte con passione, veicolano cristallini i sentimenti. I paragrafi grondano emozioni.

E poi il soggetto…
Lo ammetto, ho cercato sempre di non farmi coinvolgere dalle vicende di Lady Oscar. Ho preferito farmi trasportare dalle vicende narrate dallo storico piuttosto che dalle fantasie inventate dalla Mangaka.
Anche se rimango affascinato dalle vicende di Jeanne Valois, conosciuta quando studiavo Cagliostro e l'affare della collana: una donna che passa alla storia con l’etichetta di ambigua o perversa ha sempre molto da insegnare. Vedi Messalina o Lucrezia Borgia: se si va a scavare un po’ più a fondo si trova sempre un substrato di bellezza interiore. E preferisco stare sempre dalla parte delle vittime: vittime della società e degli storiografi.

Ma soprattutto qui c’è Amore!
Un amore non inquinato dalla presenza maschile, che sempre finisce per essere un po’ possessivo, vuoi per una presunta superiorità dura a morire, vuoi per la conformazione stessa del corpo del maschio. Un amore che in questo caso non è neanche quello fra sorelle consanguinee o fra amanti. E’ un amore antico, ansioso, istintivo, combattuto, radicato nell’infanzia.

Un brano prezioso quello che ce lo fa palpare. Grazie!

Recensore Master
24/11/22, ore 15:09
Cap. 1:

Ciao kiara. Ho apprezzato il tuo gentile pensiero nel condividere questa storia arricchendo la sezione di Lady Oscar. Mi sono immersa nelle parole di Rosalie ripercorrendo quanto accaduto a Jeanne fino alla sua miserabile fine. Rosalie scrive provando dolore ed empatia nei confronti della sorella. L'autrice ha ben rappresentato il tutto facendomi percepire lo stato d'animo di Rosalie. L'augurio di quest'ultima nel finale per Jeanne, che possa vedere la luce del Paradiso. Come scritto nell'introduzione due universi dividono queste sorelle cosí diverse ma non puó che rimanere l'amore. Grazie per queste emozioni. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 24/11/2022 - 03:10 pm)

Recensore Veterano
23/11/22, ore 23:06
Cap. 1:

Buonasera Kiara,
i personaggi di Jeanne e Rosalie meritavano di essere ricordati, come hai fatto tu in questa bella "lettera" del "bocciolo di rosa" alla "rosa nera". Jeanne non è stata solo una regina degli inganni, ma un'assassina spietata. Un personaggio complesso che quando comprende che non ha scampo preferisce la morte.  Dato però che  a tutti è concesso di redimersi ...ecco avere risparmiato la vita di Oscar (e prima, della cieca sosia della Regina), questo sicuramente ha contribuito a riscattarla Una sorella è pur sempre una sorella, di sangue o acquisita, Rosalie, la generosa Rosalie (come si capisce bene dalla tua  lettera) in cuor suo l'aveva già perdonata. Brava!
(Recensione modificata il 23/11/2022 - 11:08 pm)

[Precedente] 1 2 [Prossimo]