Cara buongiorno, eccomi qui per continuare la lettura. Sai che il POV dei villain è sempre stato quello che mi ha dato più soddisfazione, ma vedere Vader così umano in un miscuglio di situazioni, azioni e momenti decisamente negativi e difficili, fa male. Lui e Aphra potevano davvero tentare di dedicarsi uno all’altra, perché no… in fondo interesse c’era e da parte di lei ancor più di ciò che ci si poteva aspettare. Quello che fa riflettere è che tra i due sia stata l’unica davvero ad accorgersi di come il fantasma di Lada letteralmente perseguiti e impregni il cuore di Anakin in modo inestinguibile, poi figuriamoci con l’attuale presenza viva del figlio con cui ha instaurato un contatto tramite la Forza… che sia o meno della Ribellione, è comunque un lascito della defunta, qualcuno che ancora parla di lei e ha il suo sangue nelle vene. Il fatto che si separino dopo la fumosa speranza di avee un presente a cui pensare, è abbastanza triste… ma mostra anche quanto possano essere labili i sentimenti di chi ha un obiettivo in testa ed è disposto un po’ a tutto per portarlo avanti.
Anche a soppotare l’esercito del Maestro fatto da degli esseri umani trattati come automi senza possibilità di tornare indietro, di morire dignitosamente o di vivere liberamente. Che Vader sopporti è chiaro, che abbia la forza di farlo senza disgustarsi del capo e di sé, è un gran peso.
Volevo vedere fino a che punto lo stress e la paura avrebbero spinto i protagonisti a guardare letteralmente in faccia la realtà: sono in minoranza numerica, inferiori di potere al proprio nemico, potrebbero perire da un momento all’altro – e sarebbe comunque la possibilità meno peggiore a cui potrebbero aspirare – o veder esplodere il mondo intero in mano al Maestro. Anche perché, ponendo riescano a sopraffarlo, non possono giustamente ucciderlo altrimenti collasserebbe l’intero Universo conosciuto. Era un quesito che mi ero posta in passato su questa storia, e qui finalmente il Dottore mi ci pmette davanti una risposta: sì, dobbiamo sconfiggerlo, no, non dobbiamo ucciderlo… devono annullare i suoi poteri così da evitare un futuro ancora peggiore fatto di sottomissione e menzogna. Il momento molto sentito in cui tutti si raccolgono attorno a lui ripromettendosi di lottare fino alla fine e di sostenerlo avendo fiducia in lui, è uno di quelli di cui si ha bisogno prima di rischiare di mollare o perdere il senno.
Perché fondamentalmente, stanno andando a morire.
L’idea del Dottore è così folle, ma porta con sé la consapevolezza che è anche l’unica scelta che hanno. Il supporto durante la preparazione, le parole di sostegno, di conforto e di positività pesano un po’ perché racchiudono il concetto di “se non ce la farai tu, non potrà farlo nessuno, e lì saremo spacciati…” ma trovo molto bello che riescano a restare così uniti in un contesto da panico.
Continuando con la lettura vedo che ci sono dei momenti in cui i personaggi vengono presi un po’ da sensazioni di dejavu, di ricordi, di mettersi in pari un po’ con loro stessi e i propri fantasmi… e il tutto viene sempre trattato nel giusto modo con dei dialoghi adibiti a dare spessore all’emotività di ognuno, e alle conseguenze che si porta dietro. Accelerator in particolare, I momenti dedicati al suo passato mi hanno sempre spiazzata, non è difficile capire il motivo per cui abbia un carattere simile, così.
Così come con Fire e Rowlet, con Marie e Auth, tutti stanno facendo quello che possono, che sentono prima dell’inevitabile. Nel caso non tornino, almeno hanno detto parole, fatto cose che erano ritenute tanto importanti da non poter attendere più. Quello che mi ha spiazzato è l’apparizione di Vorkye: sai quando ti aspetti quello che sta accadendo e continui e poi arriva un nome che BOOM, ti spezza l’equilibrio e la consapevolezza? Vorkye ha fatto il suo ingresso così, con un dialogo con Angel rivelatore: i toni, i riferimenti, le espressioni parlano e che nemesi sia.
Una nemesi che a quanto pare è disposta a tornare per Ellen. Perché qui, giustamente, anche si pensa a un domani. Non tutti rimangono fermi al presente, qualcuno cerca di capire il motivo per cui vuole sopravvivere e da chi tornare. Ed è comprensibile pure lo sfogo di Angel con Najimi, perché in un momento di instabilità, cercare il nome di un colpevole è qualcosa che può anche un minimo far sentire meno peggio.
Bacio o non bacio.
Frustrazione o meno.
Il discorso registrato dal Dottore è il modo migliore per concludere il capitolo e prepararci a ciò che accadrà dopo: sono parole sincere, rivelatrici, parole che puntano a ognuno presente, e che vengono colte anche dai nemici nel modo più contrariato e contrapposto. Ormai ogni pezzo è incasgtrato alla perfezione, la trama è giunta al nodo cruciale, le fazioni sono schierate in campo. Ed è arrivato il momento della parte finale di tutta la storia. È incredibile come siano già 5 anni di lavoro, mi complimento con chiunque abbia partecipato a questo progetto, all’attenzione per tutto nel minimo particolare, nella creazione e nella crescita dei personaggi, nella trama fitta e complessa ma che non perde mai un colpo.
Ottimo lavoro, davvero.
Alla prossima e buona ispirazione! :3 |