Riesco finalmente a postare la recensione... in vacanza non avevo connessione per la maggior parte del tempo. Per fortuna Andrè e Girodelle si sono incontrati, per fortuna Oscar ancora sta bene (mi pare di capire). Certo ora Le Requin non ha più alcuna maschera quindi potrebbe rompere qualsiasi indugio. Se vuol davvero bene (a modo suo) ad Aurore, forse i nostri hanno una buona carta in mano altrimenti non saprei... ricordo sempre il prologo della storia e per arrivare a quella situazione qualcosa dovrà ancora accadere. Ciao e a presto!  

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Grammont è senza freni! Ma ormai la sua maschera è caduta, e mettersi contro André furioso ed innamorato è una pessima scelta..

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Benissimo André va sempre incontro alla sua oscar per salvarla , e spero proprio vi riesca e nel frattempo aurore si salvi anche lei da quello squalo. Ora spero proprio porterai un po prima.

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Carissime abili maestre dell'intrigo ed eccoci qui con un nuovo patto tra Victor ed André, Aurore che scappa con Victor, un nuovo ricatto ed altro tempo a disposizione.
Jean ha fatto male i suoi conti era ad Oscar che avrebbe dovuto chiedere i buoni auspici per ottenere l'avallo di Corsaro , Victor non è così ben voluto come Lei senza contare la determinazione e la forza dell'amore di André che smuoverà terra e mare per la sua Oscar. E sappiamo che Jean non conosce questo tipo di amore e qui sta il suo vero punto debole. Egli usa le persone sempre a proprio vantaggio ma può capitare di fare male i compiti e di pagare pegno. Aspetto curiosa di vedere dove ci condurrete perché questa è una storia amara dove non ci sarà un vero lieto fine. Un bacione ad entrambe

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Buongiorno ragazze!
Altro capitolone denso denso, ricco nel senso di trama e di spunti.
Mi è piaciuta tutta la parte in cui André è costretto ad elaborare in pochi minuti, perché quello è il tempo a sua disposizione dacché incontra Girodel, un lutto pesante e particolare, come quello per il Generale. Un lutto che resterà per sempre „incompiuto“, in quanto non ci potrà mai più essere possibilità di spiegazione tra i due, o di una vera comprensione dei più veraci sentimenti di André nei confronti di Oscar, a lui affidatagli dal padre in tempi per nulla sospetti.... avete usato metafore stupende nel descrivere la tempesta del suo stato d’animo ( „fiore nato su una roccia“, „ non si può mettere il vento in gabbia „...).
Per poi passare a quell‘antro oscuro, foriero di vizi e oscuri traffici, che è la taverna che da‘ il titolo al brano. In cotanto ambiente stona la presenza chiara e confortante di Aurore, il suo garbo ( la schiena dritta, le mani in grembo) che tradisce l‘ennesima angheria cui è costretta, lo stato d’animo turbato e con la volontà di ribellarsi ai suoi „secondini“ che non può palesarsi, e che quando lo fa in uno slancio di pura empatia nei confronti di Giro, subito rientra nella prigionia di una posa che ne descrive quanto lei sia „un vaso di coccio tra due vasi di ferro“....
E poi il coup de theatre che stravolge una staticità degli eventi ( non certo dello scritto, intendiamoci!), la calma piatta dei ricatti e delle parole costrette, quella rissa alla locanda che è magicamente descritta e che non ha nulla da invidiare a celebri romanzi di cappa e spada. Vediamo l‘André che in più di un occasione, nonostante la proverbiale pacatezza, nei momenti in cui si mette in discussione la vita di Oscar, diventa fuoco, non si lascia sovrastare, perde il senno, ma non permette alla lucida determinazione di abbandonarlo fino in fondo, pur di salvare la donna che ama.
Non saprei cos‘altro aggiungere, se non che vi attendo sempre con somma gioia.
A presto!
Tamara Alessandra.

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