Recensioni per
La Ruota degli Angeli
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 125 recensioni.
Positive : 125
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Ciao, mia cara!

Ero curiosissima di passare da queste parti. È la prima fanfiction che leggo in questo fandom e sono certa mi farai sentire meno la mancanza del commissario Ricciardi. Leggendo le note ho scoperto anche l'esistenza del "prequel". ♥️

In questo capitolo ho ritrovato i personaggi che conosciamo in tutto e per tutto. Mentre leggevo mi sembrava proprio di vederli muoversi sullo schermo (purtroppo non sono ancora riuscita a leggere i libri).
Hai riproposto le gestualità che li caratterizzano e lo hai fatto in modo puntuale fin dalle prime righe del racconto.
In queste caratterizzazioni nulla è semplice e tu sei stata bravissima.

I suoni e le atmosfere che escono dalle tue parole rendono la lettura molto immersiva.
La giornata è inquadrata in un periodo dell'anno preciso, che descrivi in modo molto realistico.
Mi è piaciuto molto in cui lasci che il clima influisca sul malessere di Ricchiardi. La meteoropatia è una caratteristica che emerge, ma soprattutto cogli l'occasione per rivelare queste misteriose capacità del commissario. Ricciardi non si limita a risolvere i casi (ciò denota comunque le sue lodevoli capacità investigative), egli porta giovamento alle anime tormentate delle vittime e alla sua.

Hai intessuto molto bene il rapporto tra Ricciardi e i suoi collaboratori. Il suo carattere austero e orgoglioso e quell'aria all'apparenza imperturbabile gli permettono di circondarsi dei più fidati tra loro.
Il modo in cui Bruno e Maione comprendono il malessere di Ricciardi è delicato, pur non conoscendo il suo segreto mostrano discrezione.
In un lavoro così impegnativo una comunicazione silenziosa crea grande sinergia tra loro sul campo ma anche umanamente.

Oltre Ricciardi, sappi che ho un debole anche per il dottore. Come si fa a non amarlo? In questa tua storia ho ritrovato tutti gli elementi del personaggio che hanno fatto breccia nel mio cuore.
L'appunto sull'antifascismo è grazia per i miei occhi. Questa crociata del dottore contro il fascismo lo rende ancora piú amabile e affascinante.

A parte il fatto che adoro i gialli (ma questo è un mio personalissimo interesse), ho amato il modo in cui narri e poni attenzione ai dettagli attraverso le riflessioni di Ricciardi.

Ti faccio i miei complimenti, questo primo capitolo mi è piaciuto tantissimo e spero di riuscire a proseguire la lettura il prima possibile. ❤️

Un grande abbraccio,
Vale

PS non sono riuscita ad inserirla tra le storie preferite solo perché ho terminato lo spazio in quella lista.

Recensore Junior

Io adoro i gialli e detta sinceramente, non mi aspettavo che ti saresti imbarcata nella stesura di un giallo con i nostri amici protagonisti, per lo più perché è difficile da morire.

Rimango sorpresa, in senso molto positivo, per il fatto che tu sia riuscita a ricalcare i toni e le atmosfere della serie in modo così fedele: mentre leggevo, mi è venuto naturale immaginare le ambientazioni, le movenze, il timbro della voce dei personaggi... Hai fatto un lavoro egregio.

Inoltre, voglio sottolineare quanto sia Bruno, sia Luigi siano terribilmente IC - sembra davvero di leggere un dialogo uscito dritto dalla sceneggiatura originale.

Proseguo!

K.

Recensore Master

Tàn-Tàn! *sigla di Law & Order, perché oggi va così*
Come ormai già sai, io non sono qui per la fiction italiana in sé, ma perché sono una bestia curiosa e perché in fondo se sei tu a scrivere di questi personaggi non mi dispiace leggerli ed anzi, visto che la fic natalizia mi ha incuriosita parecchio, ho deciso di infilare il mio naso anche qui. Ambientazione italiana e pg italiani a parte che di solito snobbo (no, lo giuro, non sono razzista, anche se è quello che direbbe un razzista…), amo i thriller, i gialli e i mistery e se c’è pure una componente fantastica – come i fantasmi in questo caso – dichiarami pure intrigata!
Inizio con il farti i soliti complimenti per il tuo stile che scivola via come acqua; io sono molto molto lenta a leggere, ma questo capitolo è andato giù che è una meraviglia e nonostante non conosca quasi nulla di storia e personaggi, è risultato chiaro e di facile approccio fin dall’inizio. Tra l’altro, qualche giorno fa si parlava di descrizioni (bastarde infami!) e ancora una volta, mi ritrovo ad ignorare la facilità con cui riesci a rendere chiaro ogni luogo, ogni ambiente in cui i personaggi si muovono e sempre con così poche frasi ben mirate che io davvero mi chiedo come fai.
Tra l’altro, a proposito di ambientazione, avevo dimenticato che siamo negli anni del fascismo e ho trovato interessantissimo il modo in cui questo dettaglio ritorna, sia nelle parole sprezzanti del dottore, nel saluto di Maione che poi cambia in uno militare e nelle fotografie del Duce. Senza contare che se da una parte l’epoca non è un piacere per le ideologie di Ricciardi, posso ben immaginare i problemi che ci aspettano nel lato sentimentale – ed io sono assolutamente qui anche per questo! Give me angst, baby!
Scherzi a parte (ma chi scherzava?!) ormai non sto nemmeno a dirti quanto apprezzi i dialoghi e il modo in cui la voce dei personaggi sia sempre unica e riconoscibile, difatti certi dialoghi tratteggiano con precisione la personalità di pg come Bruno, tipo: “Poteva andare peggio; potevano accoppare un vero poveraccio”. Qualcosa mi dice che gli vorrò tanto tanto bene perché finora ogni sua uscita mi ha uccisa e me lo sta facendo piacere ancora di più! Ti giuro che non vedo l’ora di avere nuove interazioni tra lui e Riccia’.
Menzione d’onore comunque anche al fantasma. Anzi, prima al caso e al mistero di turno, che mi incuriosisce un sacco e pur essendo soltanto il primo capitolo sei riuscita a renderlo già molto interessante. E per riallacciarmi alla questione del fantasma, ho adorato un sacco la ridondanza delle sue frasi usata come espediente per trasmettere anche al lettore il senso d’angoscia e il martellare dell’emicrania del Commissario, specie nel finale, quando per su quell’ultima ripetizione da parte del fantasma Ricciardi si rende conto che qualcosa non torna e il capitolo si chiude.
E niente, più che una recensione è un’insieme di frasi deliranti, ma fingeremo che sia perché sono vecchia-ma-non-così-vecchia e stanca. Però davvero complimenti per questo primo capitolo e ora che c’è un mistero da risolvere, mi toccherà continuare a leggere pure gli altri perché voglio sapere come va a finire!
Alla prossima dearie! <3

Recensore Master

Ciao!
Ho trovato la tua storia quasi per caso, l'avevo già adocchiata qualche giorno fa e finalmente sono riuscita a leggere il primo capitolo.
Io VIVO letteralmente di AU in ogni loro forma e dimensione e pure condimento (!!) e quando trovo storie su fandom che non conosco leggibili come originali gongolo come non so cosa.
Sono quindi molto felice di aver adocchiato la tua storia, anche perché questo primo capitolo mi è molto piaciuto e già non vedo l'ora di proseguire nella lettura.

Lo stile l'ho trovato intrigante e coinvolgente, mi sono piaciute molto le descrizioni che hai fatto e grazie a esse ho avuto modo di sentirmi particolarmente coinvolta con ciò che è capitato.
Anche la descrizione del cadavere, così come il suo fantasma che aleggia poco distante da lui, mi ha molto colpita; poco tempo fa ho letto “Later” di Stephen King dove il protagonista possiede lo stesso potere di Ricciardi, ma nel caso di Ricciardi tutto si basa sulle sue intuizioni dato che, se non ho capito male, non può interagire col fantasma e soprattutto può sentire solo le ultime parole che ha pronunciato.
Nel libro di King è diverso, ma in ogni caso me lo ha ricordato molto — e ti dico che ho amato quel libro, quindi inutile dire che questa particolarità di Ricciardi l'ho adorata, anche se con tutte le emicranie che gli procura non credo che lui ne vada particolarmente matto.
E in questo caso è ancora più interessante perché Ricciardi analizza al meglio delle proprie capacità il fantasma, dagli sguardi alla postura al ciò che osserva, insomma, mette in luce le sue doti da commissario per carpire quante più informazioni possibili.

Peccato che non ne possa parlare con gli altri, con Modo soprattutto (io già li shippo con tutta l'anima, sappilo), ma comprendo che confessare una simile abilità sia rischioso sotto tanti punti di vista — e la conseguenza più “leggera” sarebbe essere considerato pazzo, figuriamoci.
Poi ancora, il periodo storico in sé non è favorevole a tantissime altre cose, come ad esempio la relazione tra Ricciardi e Modo, quindi ci sono tanti altri tasselli a cui pensare, e non è facile.
Inoltre, la questione morale riguardo il dare giustizia a una vittima indipendente da ciò per cui ha creduto e parteggiato in vita è un tema molto delicato e importante e io per prima non saprei nemmeno come esprimermi perché oh, lo ammetto, per me certa gente non merita la tanto agognata giustizia, ma non sono nessuno per impedirlo e anzi, voglio troppo sapere cosa è successo durante questa “rapina finita male” che, a mio avviso, credo si rivelerà tutt'altro — ma magari mi sbaglio (!)

Spero di non averti tediata con questa recensione e spero altresì di aver scritto qualcosa di senso compiuto.
Sono molto felice di aver iniziato questa storia e non vedo l'ora di proseguire 🥰
Alla prossima!

M a k o

Recensore Veterano

Ciao :)


Ho colto al balzo l’occasione e, finalmente, mi sono deciso a cominciare la lettura di questa storia!

Ho visto nella nota a fine capitolo che ne hai scritta un’altra, prima di questa. Bene, vorrà dire che prima leggerò questa e poi passerò anche a quella; quando si tratta di gialli, non parto mai dal primo, quindi mantengo la tradizione anche qui :)

Ti faccio tanto complimenti. Mi hai subito trasportato in quelle atmosfere napoletane degli anni ‘30 che mi hanno fatto innamorare della serie di romanzi e che sono riuscito a ritrovare anche nella serie tv da cui, come mi hai detto, hai preso ispirazione. Poi Napoli è una città bellissima, credo che sia anche per questo che tutto funziona tanto bene.

I personaggi sono davvero loro, non c’è altro da aggiungere; li hai trasportati alla perfezione da là a qui. Allora spero che ci sarà anche Bambinella! 😍

Le descrizioni sono davvero curatissime; e, a rendere tutto ancora più armonioso, è l’impaginazione, fatta davvero benissimo.

Sono curioso di scoprire come si dipanerà il mistero e, ancora di più, di scoprire quale rilettura darai dei vari personaggi, soprattutto di Ricciardi e Modo.

Complimenti, è sempre un vero piacere scoprire una bellissima storia su questo sito (pure se a scoppio ritardato per via della mia lentezza xD).
A presto!

Recensore Master

Eccomiiiii!
Come anticipato, non ho saputo resistere al richiamo di questa fic anche se il Commissario Ricciardi lo conosco solo di fama e non ne ho mai vista neanche una puntata (ma vedo ora che sono pochi episodi, potrei anche farci un pensiero in merito). Tuttavia il tuo entusiasmo verso questa storia, il fatto che è un giallo/noir e che ho una crush per Lino Guanciale pazzesca hanno saputo catturarmi nella rete.
Passando subito dallo stile ti dico che scorre tutto a meraviglia: la tua scrittura cattura e sono arrivata alla fine del capitolo senza quasi rendermene conto. I dialoghi sono molto ben fatti e i gesti curati, tanto che – come ti avevo detto – non ho avuto alcuna difficoltà ad immaginarmi Lino nei panni di Ricciardi e riuscivo benissimo a sentire le sue parti con la sua voce. Purtroppo non posso dire altrettanto sugli altri personaggi ma solo perché mi mancano le basi, sono certa che hai fatto anche per loro un ottimo lavoro.
Venendo alla storia invece ti dico che l’ambientazione storica è molto intrigante: era un periodo difficile quello, soprattutto se avevi certi sentimenti per la persona sbagliata (per il regime s’intende) o le tue idee viravano verso il colore sbagliato. Credo tu sia stata brava a delineare subito questo aspetto: penso alla tensione di fronte a quel saluto romano, ad esempio, o ai brividi che si insinuano quando Modo fa esternazioni un po’ troppo dirette. Mi è anche molto piaciuto il tema di: il morto è un camerata, certo, ma è pur sempre un morto e bisogna dargli giustizia. Perché, non è un concetto così semplice, quello di dare giustizia anche a chi pensi non la meritasse e qui, ben si vede, dai pensieri opposti di Ricciardi e Modo. Per quanto riguarda il delitto è ancora presto per parlare ma, come Ricciardi ha intuito, non si tratta di rapina finita male, perché il morto conosceva il suo assassino. Che ansia un potere così, oh! Ora c’è da capire cosa il misterioso sospettato abbia preso in quella cassetta di sicurezza e, allo stesso modo, che cosa ci fosse in quell’apparente insignificante mobiletto perché se il fantasma è lì che punta il suo focus, un motivo deve pure esserci. Non sono certa che questo omicidio abbia a che fare con la serie di furti suggerita da Maione o, almeno, non nel modo che intendono loro.
Per fare ulteriori elucubrazioni (cercare di sbrogliare la matassa dei gialli è una delle mie passioni più grandi) mi riservo di leggere i prossimi capitoli.
Complimenti e a presto!
Un abbraccio <3
Cida

Recensore Master

Eccomi! Chiedo ancora scusa per l'immenso ritardo, per fortuna che il mal di testa ormai è passato ed è stato bello oggi riprendere finalmente le letture.
Punto sempre sulle prime storie di solito e come ho visto il genere, non ho potuto fare a meno di darci un'occhiata.
AMO i gialli, ma poi anche l'epoca e l'atmosfera di questa storia sono cose che mi attirano tantissimo.
Purtroppo non conosco (ancora) la serie da cui è tratta, ma la trama in sé mi ha talmente intrigata che provvederò a rimediare il prima possibile.
Ora voglio sapere di più XD ma perché scopro queste fiction italiane quando sono all'estero?!
Nel frattempo mi godo questa storia un po' come un'originale dai.
Questo primo capitolo mi piace, ha un buon ritmo e si prende il suo tempo, mi piace questo protagonista un po' tormentato e con questo potere fighissimo. Inoltre uscendo da giorni di mal di testa perenne mi sento affine a lui in un certo senso 😆
Hai uno stile bello e pulito, mi sono piaciute le varie descrizioni dell'indagine, mi apparivano le immagini davanti come in uno schermo, dal cadavere spostato al tavolo rotto con le schegge per terra e quell'inquietante fantasma che continua a ripetere quella frase.
Mi pare quindi di aver capito che lui li vede nella loro ultima azione (o frase) giusto?
Comunque bello il ritmo dei dialoghi e delle osservazioni, gestire un giallo lo trovo personalmente moooolto difficile, quindi sono tanto curiosa di scoprire come si svilupperà più avanti la storia e soprattutto il mistero.
E non dimentichiamoci il rapporto tra i personaggi. Per ora c'è stata una breve presentazione, com'è giusto che sia e andando avanti sono curiosa di leggere più approfondimenti tra loro 👀
Bello! Pure sul finale lascia un che si inquietante e misterioso! Appena posso balzo al prossimo capitolo per vedere che succede.
Sono molto contenta di aver scoperto il tuo profilo! <3

Recensore Master

Buonasera, buonasera!
Ed eccoci finalmente qui, a tuffarci in questo mare di giallo e a nuotare in questa trama che ha deciso senza tanti complimenti, di creare l'intrigo sin dalle prime battute, sino ad arrivare al finale, di cui parleremo però più avanti **
Che dire di questa prima parte? Tessi la trama e ci catturi al suo interno, e quello che ne conquistiamo è la voglia di entrare nella mente di Ricciardi (mal di testa e tutto compreso nel pacchetto) e muoverci dal suo PoV, proprio come se fossimo una telecamera; perché è così che ci presenti questa storia, cinematografica, scenografica, come è tuo solito, ma che in questo caso si adatta all'epoca e al nuovo genere che stai affrontando, creando così un vero e proprio mix letterario che strega e come sempre sai usare lo strumento dello stile a tuo piacimento e sai plasmarlo a seconda delle circostanze e questo fa di te un'autrice versatile e straordinaria e sempre riconoscibile **

Passando alla storia: è sempre bello vedere Maione apparire, lo sai che lo adoro e per me è bellissimo sempre leggerlo mentre interagisce con il commissario e il loro modo di parlare, un misto tra il formale e una confidenza che quasi li fa sembrare nipote e zio (e adoro questa cosa ç_ç). Poi non mi soffermo col fatto che entri nell'ufficio annunciando un morto e giustamente Ricciardi si sente in dovere di fare del sarcasmo riguardo il fatto che non sia un buongiorno, ma sappi che anche solo queste prime battute sono la prima cosa che ti conquista XD ♥
e POI la telefonata a Bruno, che giustamente avviene quasi in attesa di un momento di tranquillità; in attesa che Maione se ne vada e lo lasci solo, al telefono con Modo, mentre il duce e il Re lo guardano quasi potessero pure ascoltarlo e questo è un bellissimo modo a mio parere di sottolineare lo stato d'animo di un uomo che vive in perenne conflitto con il resto del mondo per colpa del suo dono, ma forse pure della sua morale (e delle sue scelte di vita, anche quelle che non può cambiare perché vengono dal cuore e tu sai di cosa parlo ç_ç ♥).
La scena poi sulla scena del crimine mi ha fatto provare sentimenti contrastanti, ma tutti positivi sia chiaro! Se da una parte troviamo Maione che parla di rapina finita male, dall'altra abbiamo Bruno che decide di fare lo spiritosone con la battuta, essendo lui parte della linea comica u.u (no scherzo, però mi fa troppo ridere che abbia sempre la battuta pronta XD) e poi Ricciardi poveraccio che fa i conti col suo dono, che non ha mai accettato nemmeno per un secondo, ma che comunque mette al servizio della giustizia e subito entriamo in una nuova fase del caso, ovvero le indagini. La bellezza di questa parte sta nei dettagli che hai sapientemente intersecato tra loro, niente appare fuori posto, e tutto è un filo che viene tirato e porta esattamente dove tu vuoi che arrivi, ovvero sul finale, passando prima per quella bellissima scena dove Maione e Bruno parlano tra loro del corpo, del perché si trovi in quella posizione, perché è stato spostato e perché non ci sono segni di colluttazioni a parte la ferita fatale, Ricciardi è già avanti di un pezzo e vagando per la stanza, quasi cercando di trovare qualcosa e scappare dal fantasma di Fernando Gigliolo, ci porta con sé e la sua telecamera ovunque e poi si ferma. Lo vediamo in un primo piano, le sue parole ci guidano verso la soluzione e poi il controcampo ci mostra la cassaforte e io BOH come fai dimmelo insegnami ç_ç La descrizione di questa scena è veramente magistrale e io mi inchino a tale capacità narrativa, co'! Il filo l'abbiamo tirato e ci ha portato, appunto, esattamente dove volevi tu. il tempo si ferma di fronte alla cassaforte, che pare ora l'unico oggetto interessante della stanza, almeno per Maione e Bruno, certo.
Perché l'elemento di interesse reale non è tanto questo, quanto il fantasma di Fernando Gigliolo che guarda fisso il tavolinetto di fronte a sé, ripetendo quella frase, facendoci intendere che forse quell'oggetto ha un peso molto più grande della cassaforte e del furto...

E chi sarà mai dunque questa persona che è riuscita ad entrare e che, a quanto pare, Gigliolo conosceva così bene da chiedergli cosa ci facesse lì?

Non ce lo dici, perché sei una pusillanime **
Ma lo scopriremo andando avanti, questo è certo, a costo di frustrarti per farti scrivere tutto, te lo garantisco u.u
E dunque BRAVA CO' CHE HAI PURE FINITO IL NANOWRIMO, sono così proud che tu abbia macinato parole e che questa storia abbia preso forma alimentando la tua passione e regalandoci ancora una volta un'esperienza **
A presto su questi teleschermi!
Mirycosa tua ♥

Recensore Junior

Oh, come sono contenta di questo seguito! Ammetto che sono passata un po' a curiosare nella sezione per vedere se compariva, quindi trovare il tuo messaggio è stata una sorpresa assolutamente gradita! Passando alla storia, Ricciardi è sempre Ricciardi, chiuso e tormentato, e io ho apprezzato moltissimo i dettagli dell'emicrania e il suo studio sul morto, che rendono tutto come più vero e credibile. Bruno pure lui è sempre Bruno, e, visto cosa ha passato, dovrebbe stare un po' attento ai toni e alle parole, chè mi sa che Livia di favori non può chiederne più, ma alla battuta sul mal di testa come unica amante mi è proprio scappato un sorriso. Mi è piaciuto anche il Brigadiere, che è uno dei personaggi che preferisco (mi sembra quasi il più "abbordabile", che si trova ad affrontare problemi un po' più "normali" rispetto al Commissario - mi riferisco soprattutto alla seconda stagione e ai suoi problemi col figlio, al rapporto a volte difficilino con Lucia, ma anche alla prima stagione, dove si trova a fare i conti con la morte di Luca, il silenzio e le recriminazioni della moglie e la testardaggine dell'altro figlio che intende seguire le sue orme). (Perdona lo sproloquio, ma, appunto, Maione mi piace proprio tanto!).
Anche il caso sembra promettere bene. Al prossimo capitolo!
Duchessa712