Torno dopo tanto e ti ritrovo con questa bellissima trasposizione dei personaggi ai nostri giorni. Sono loro in ogni dettaglio, non c'è niente di sbagliato. Hai scelto le situazioni più adatte a far emergere le caratteristiche di ciascuno, da Alain o Rosalie, appena nominati alla meravigliosa protagonista.
Il tono è ironico e leggero in certe situazioni, come hai specificato nell'introduzione ma tra le righe si coglie l'intensità delle emozioni a tutte le età di lei. Dalla rabbia alla frustrazione all'amore acerbo di un'adolescente dei nostri tempi. Per un'estate l'ha creduto eterno, mi risulta difficile pensare non possa essere così, anche se quello davvero eterno sembra arrivare in età più adulta.
Mi è piaciuta veramente tanto.

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Bella, bella la fiction 😍 e bella anche la foto! A me piacciono molto gli AU, spesso più plausibili di "if what", e spero di leggere ancora belle storie e cose tue!
(Recensione modificata il 09/02/2024 - 01:02 am)

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Cara epices, riesci nell'impresa ardua di farmi apprezzare una storia AU, e questo perchè sei stata capace (e non è da tutti) di rispettare i caratteri salienti della personalità di Oscar: la lealtà, l'attaccamento a certi valori etici, ma anche l'irascibilità e il senso ironico...anche se ufficiale di Polizia dei giorni nostri, ho ritrovato proprio il personaggio di fine settecento che tutti conosciamo. La tua scrittura è sempre ricca e coinvolgente, la descrizione degli ambienti, i luoghi e le situazioni sono un piacere per gli occhi e la mente.
Di questa tua ultima "creazione" ho apprezzato tanto il finale, quella "possibilità" che arriva quando tutto sembra ormai deciso e immutabile, nella propria vita, quel rimescolamento dei giochi che un incontro imatteso può determinare mi scalda sempre il cuore. E' quella possibilità che il personaggio originale non vivrà che per pochi giorni e che tu invece le regali, anche in una trasposizione di 200 anni.
Grazie di cuore!

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Cara Epices,
Anche io appartengo alla schiera dei lettori di questo tuo ultimo scritto... oltre che, da sempre, a quella dei (più accesi) estimatori della tua creatività narrativa. Ho anche un amore tutto mio per l' AU.
Con questo racconto ci hai donato la tua ennesima perla. Una storia che confidi di tribolata realizzazione, eppure, comunque, pregevolmente condotta e riccamente sviluppata.
Nonostante questo io mi trovo nella necessità di mettere sotto la proverbiale lente di ingrandimento il rapporto che hai scelto di tessere tra il personaggio di Fersen e quello della protagonista, cioè di Oscar.
Li hai riproposti come due giovani amanti. Due veri amanti, anche se acerbi e destinati al susseguente, inevitabile e reciproco, abbandono.
Personalmente non ritrovo in tutto ciò l' intima essenza dei due personaggi, ambedue invece, già in giovane età, attraversati da calde e nobili passioni e quindi notevolmente discordanti dalla superficialità e dalla freddezza di un rapporto carnale come quello descritto nella ff. Due personalità come le loro, una volta sollecitate dal desiderio, non avrebbero cercato un appagamento puramente egoistico. Una riflessione a parte, poi, meriterebbe anche la vera ragione dell' astinenza sessuale giovanile professata da Oscar... Proprio tutti sicuri-sicuri che si trattò soltanto di inesperienza, di freddezza caratteriale e di risvolti apportati dai metodi educativi paterni? Già prima di indossare la divisa, Oscar era ben cosciente di essere una donna e anche ben informata sulle ipotetiche conseguenze di un rapporto sessuale completo. Inoltre, aspetto di cui rarissime volte ho trovato tracce negli scritti di questo fandom, nonostante le infinite ambiguità dell' esistenza che le era stata regalata (o rifilata), tutto porta a credere che l' ambito della religione non dovesse essere secondario nella sua vita di fedelissimo soldato votato alla difesa personale della regina di Francia.
Scritto questo, dato l' orario corrente e la confusione d' idee subentrante, ti rinnovo tutto il mio apprezzamento e mi ritiro.
Con simpatia, ammirazione e soprattutto affetto
Lenovo MMXV

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Carissima Epices,
Autrice adorata,
Questa splendida AU si conclude magnificamente e io sono sempre più convinta che tu costudisca l’ingrediente segreto che rende speciale qualsiasi ricetta/racconto. 
Pensavo non fosse possibile, ma trovo che il tuo stile sia diventato ancora più fluido e coinvolgente.. ma forse, contribuisce anche il fatto che mi eri mancata un sacco! A quanto pare non c’è limite al talento e alla perfezione, e averti accompagnato in questa avventura per me è stato un onore e un privilegio, come sempre.
Mentre ti leggevo sembrava vera la sensazione del vento tra i capelli e della sabbia del bagnasciuga tra le dita, e delle onde che bagnano i polpacci! Ci hai regalato un assaggio di estate e di mare, quando siamo ancora in pieno inverno.
E che dire di quel meraviglioso fotografo di National Geographic conosciuto per puro caso? Quando si parla di destino e di anime destinate a incontrasti sempre… 
Che dici?! C’è la possibilità che gli commissionino qualche servizio dalle nostre parti? 
So che la storia è completa, ma se in futuro avessi voglia di darle un seguito non mi mi dispiacerebbe affatto! 😜
Chapeau, come sempre, e grazie infinite!
Un abbraccio affettuoso da una tua fan sfegatata.
Buona domenica e spero a presto!
Tua Galla

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Romantico.
Così posso definire la sensazione che mi hai procurato.
L'ambientazione, le sensazioni e quel giovane fotografo super figo, così gentile, simpatico e ironico.
Se fino ad ora Francoise non è stata fortunata in amore, da oggi recupererà con gli interessi e noi tutte la invidiamo bonariamente.

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Devo onestamente riconoscere che ci sono momenti in cui mi convinco che le storie AU costituiscano, in un certo senso, la vera ed autentica anima di quel bizzarro, affascinante, discutibile genere letterario che è la FF, che, nel cuore e nell'immaginario di chi ha amato un personaggio, nasce e trova spazio proprio nel presupposto che in qualunque spazio ed in qualunque tempo determinate cose non possano che accadere e determinate persone non possano che ritrovarsi e riconoscersi, alla fine.
In tal senso la storia AU funziona un po' come un esperimento, il cui successo, eventualmente, dimostra che un certo tipo di alchimia, se funziona, funziona in uno qualsiasi degli universi possibili e che un personaggio, se è tale, può vivere di vita propria ed attraversare i secoli, i millenni, le ere geologiche.
E a tal proposito, se mi è consentita una battuta...ma com'è che (Hans) Axel, nella strada per l'evoluzione, sembra sempre così in difficoltà?😆
A presto.
Octave
(Recensione modificata il 27/01/2024 - 10:27 am)

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Cara Epices sono molto contenta di leggere una tua storia AU, a me piacciono molto. In questo capitolo abbiamo capito il motivo per cui aveva sepolto il suo cuore tanto tempo fa. Bellissimo ripercorrere le giornate estive di giovani ragazzi in vacanza e dell'incontro con il bellissimo svedese che, ahimé, l'ha solamente usata come un'avventura. L'incontro con André mi ha molto affascinato. Un fotografo che ha attirato la sua attenzione e che ha probabilmente è legato a lei in qualche modo. La canzone di buon compleanno del 26 agosto che ha sentito mentre era con Axel mi sembra un segno premonitore. Bellissima storia.

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Mia carissima Epices,
anche con una storia immersa in un tempo diverso da quello a te più congegnale, riesci sempre a mantenere desti l’attenzione e l’interesse del lettore per tutta quella serie di particolari che dissemini lungo il cammino della storia, proprio perché i personaggi di cui tratti ti stanno a cuore e, pertanto, li accarezzi lieve con la tua penna approfondendo e stabilendo un dialogo con il loro animo.
Abbiamo potuto apprezzare la nostra Oscar anche in queste vesti, che la ritraggono donna ma con qualche pena nel cuore, attenta e diligente nel suo lavoro, tanto da sorbirsi un congresso che l’ha costretta a ben sette ore di viaggio in auto. Ma a congresso terminato può lasciare andare la mente, libera di alleggerirsi dei tanti pensieri, e l’incontro con il bambino saccente presso il bar è stato in grado di metterla di buon umore e farla tornare indietro nel tempo con quelle sue fantasiose, ma forse poi neanche tanto, teorie sull’acqua che è sempre la stessa di un tempo ma contemporaneamente cambia. E proprio questo assunto le ha fatto venire in mente che l’acqua abbia davvero una memoria tutta sua capace di riportare a galla sensazioni ed emozioni mai sopite ma solo accantonate, magari, per non soffrire.
Ci addentriamo in punta di piedi in quella che è stata la sua giovinezza e l’innamoramento verso il bellissimo ragazzo svedese Axel, con il quale pensava che, dopo l’estate trascorsa insieme a parlare e a divertirsi, potesse esserci per loro un futuro che invece si è sbriciolato una sera, della quale rammenta alla perfezione la data, il 26 agosto, a ridosso di una macchia profumata di resina e rossa di oleandri che assommava in sé tutta la magia di quell’incontro che l’ha però lasciata quanto mai delusa, accorgendosi che nessuna scintilla era veramente scoccata.
Oscar ha un rapporto stretto con il mare, in quanto elemento in grado di riportare la quiete nel suo animo nei momenti complicati che ha dovuto attraversare. Come al solito, molto belle le pennellate con cui colori i tuoi racconti che sono un condensato di poesia ma che fanno riflettere: quel viaggio per Oscar ha il sapore anche dell’ignoto, forse proprio con un destino inatteso che sta per compiersi.
Ed infatti, proprio mentre passeggia e gioca con quel mare, che per lei è come un vecchio amico, al quale può confidare le sue pene, le sue riflessioni e i suoi pensieri, viene attirata da uno strano e persistente luccichio derivante da un obbiettivo fotografico che pare aver puntato l’attenzione su di lei.
Ed ecco l’incontro con il destino, con quel giovane fotografo dal sorriso disarmante e dai capelli corvini, che ha lo sguardo aperto e non invadente di chi ti conosce e da tempo, probabilmente, ti stava aspettando.
Uno scambio di battute, qualche sorriso e finalmente la tensione si scioglie. Una stretta di mano, che ha un sentore di conosciuto e di già vissuto, come se guardando il giovane André lei riuscisse a vedere se stessa proiettata verso l’infinito, ridefinisce determinati contorni comprendendo che “l’adesso” poteva trasformarsi in “per sempre”.
Grazie per questa parentesi quanto mai gradita che ha regalato una visione ulteriore ed alternativa dei Nostri.
Grazie anche alla talentuosa Galla, la quale sa, ogni volta, interpretare magistralmente, e direi anche magicamente, le tue parole trasformandole in immagini dall’immediato impatto a cui ci si affeziona, poiché restano nella mente con naturalezza. In quel disegno io, lettrice, sono riuscita a percepire il calore della sabbia sotto i piedi e mi è parso di sentire il bacio dell’acqua sulle caviglie.
Davvero tanti complimenti e torna a scrivere, quando il tempo te lo consentirà, per continuare a sognare insieme.
Un caro saluto ad entrambe e a risentirci prossimamente!

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Rimescolare le carte, ma solo in apparenza, per poi distribuirle
facendo in modo che, a ogni mano, come che sia, i giocatori abbiano in mano solo quello che il mazziere ha preventivamente scelto per loro,
e solo quello che sia, alla fine, per loro familiare: questo è il bello delle storie AU. In esse, proprio come nel ciclo dell'acqua, corsi e ricorsi portano però a un esito sempre uguale, come l'acqua che noi beviamo è forse la stessa (che bella immagine hai usato!) che è stata bevuta da un T-Rex nel Giurassico. E così la Oscar che, chiome al vento, cavalca sul suo bianco destriero diventa qui la tua Françoise che, con la capote abbassata, sfreccia sull'autostrada col vento fra i capelli; e Gilbert diventa un irresistibile bimbetto saccente, come solo le Giovani Marmotte possono essere; e il ventisei agosto non può che essere il compleanno di André, che mi immagino con l'attrezzatura di Clint nei "Ponti di Madison County", si spera, però, come lasci presagire, con un esito più felice rispetto alla cavalcata sul litorale che Dezaki ci fa solo sognare.
Ciao, carissima, e grazie per questa tua storia: trovo bellissimo che tu abbia avuto la creatività e il coraggio di osare un racconto così diverso dal registro e dall'ambientazione in cui avevi dimostrato di essere così a tuo agio. Per me, come per i giudici di X-Factor, è un "SI'!".
Bisous, avec toutes mes congrats,
d

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Mi piacciono le AU, e questo non è uno sproloquio; è una trasposizione interessante ai giorni nostri, che mette tutto al suo posto ideale.

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Ciao , chi ti dice che le storie au non sono gettonate ? Io le amo e ho amato questo capitolo dalla prima parola all ultima. Quando oscar ha incontrato il bambino ho capito che doveva incontrare il padre e cioè André è così è stato. È molto intrigante e moderna come storia e Gilbert darà del filo da torcere alla nostra amica credo . Alla prossima e a presto

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Ciao cara epices io ho apprezzato davvero questa tua storia AU. Mi è piaciuto come hai parlato dell'adolescenza di Oscar e del suo primo amore. Una bella coincidenza che la sua prima volta corrisponda alla data di nascita di André e l'incontro in spiaggia con è davvero magico
Spero di leggerti presto
Ps: un ringraziamento a Galla per il suo meraviglioso disegno

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Cara epices, prima di tutto buon anno! :)
Io di solito scappo dalle AU, però questa l'ho voluta leggere e mi è piaciuta moltissimo, così tanto da essere super curiosa di leggere il seguito! A mio avviso hai calato benissimo Oscar e la sua personalità nel nostro secolo... come non darle torto per quelle slides rosso su giallo? (ma anche sul blu non scherza, non si legge nemmeno col naso attaccato allo schermo). E come la vedo bene alla guida sfrenata, "da uomo", o peggio ancora, "da camionista" come ci dicono oggi, esattamente come andrebbe a cavallo nel suo secolo ;) bellissimo!
Chissà cosa potrebbe mai fare André... a presto!
(Recensione modificata il 02/01/2024 - 12:50 pm)

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Carissima e talentuosissima Epices,
perdona il ritardo mostruoso con cui arrivo a recensire questa inaspettata e strepitosa chicca!
Che sorpresa e che delizia ritrovarti in questa sezione nientepopodimeno che con AU di tutto rispetto: scoppiettante, magnetica e ben costruita e con un registro perfetto... Complimenti! Veramente io penso che tu riusciresti a romanzare persino una semplice ricetta di cucina. 
Ho trovato la prima parte piuttosto intrigante: un qualsiasi secolo o epoca ci si trovi, purtroppo, si ha sempre a che fare con un responsabile un po' stron**o, e chi meglio della nostra Oscar ce lo può dimostrare. 
A me, comunque, non è mai capitata l'immensa fortuna di ritrovarmi un Soisson appoggiato di sbieco alla macchinetta durante la coffee break e intendo vivamente protestare per questa mancanza (anche se il guascone in questione risulta già ammogliato e con prole, ahimè!).
Ora sono qui piena di curiosità per la seconda parte... ma, intanto, chapeau!
Mi scuso ancora per il tremendo ritardo e colgo l'occasione per augurarti un anno nuovo pieno di felicità e tempo per le tue passioni. Io, con calma e senza metterti fretta, ti attendo per il seguito anche in un'altra sezione. 😉 
Intanto i più meritati e affettuosi complimenti e un abbraccio.
Sempre #Epicesdipendentedichiarata
G88

Ps. Apprezzatissimo anche il riferimento, nel prologo, a una saga che amo molto e, in particolare, alla citazione di un personaggio che adoro!
 
(Recensione modificata il 31/12/2023 - 01:37 am)

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