Recensioni per
Hellfire
di Fuuma

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/01/24, ore 17:48
Cap. 1:

Ok, fermate tutto, buttate via gli script per la stagione cinque, sostituite i copioni, che qui abbiamo esattamente tutto quello che mi serve per soffrire e poi essere felice.
Caso chiuso.

Dette le cose importanti, ciao!
Non vedevo l'ora di riuscire a godermi con calma questa storia, perché va be' insomma non sto a ripetere quanto mi piaccia tutto quello che scrivi e quanto mi piaccia il modo in cui riesci a trattare questi personaggi, ma soprattutto perché ero curiosissima di leggere una tua storia horror, soprattutto ambientata in questo fandom, e mannaggia, ma insomma, c'è qualosa che tu non sappia fare?
Dire che ho amato questa storia è davvero riduttivo. L'ho adorata, mi ha distrutto il cuore (e a proposito di cuori, un giorno spiegherai com'è che da un prompt trash tu sia riuscita a tirare fuori qualcosa di così bello, così intenso e così significativo, perché davvero non me lo spiego) e mi ha tenuta incollata allo schermo fino all'ultima riga. Sono stata in costante tensione tutto il tempo, aggrappandomi disperatamnte a quell'happy ending che hai messo accanto all'angst nelle note iniziali, perché sì, ok, so bene che non metteresti mai delle note solo per prenderci per i fondelli, ma la disperazione che hai descritto in alcuni passaggi è stata così intensa che per un po' ho quasi perso la speranza che davvero ci sarebbe stato un happy ending.
E invece c'è stato, e mi ha fatta piangere più di quanto sia dignitoso ammettere.
Niente, davvero, questa storia è una meraviglia, e se adoro come spesso hai saputo rendere tutta la genialità divertente di Dustin, la sua ostinazione e la brillantezza dei suoi dialoghi, il modo divertentissimo con cui Steve interagisce con lui, qui ho adorato ogni cosa.
Ho adorato i pensieri di Steve, il modo disperato con cui cerca di stare accanto a Dustin e come vede il suo dolore, il modo in cui Dustin si è spento per il dolore e soprattutto per quell'immensa solitudine in cui è caduto quando nessuno sembra in grado di credere assieme a lui che Eddie esista ancora e possa essere salvato.
E ho adorato tutte le descrizioni dell'esistenza di Eddie, perché, al di là della parte più strettamente horror che sicuramente è estremamente coerente con il Sottosopra come siamo arrivati a conoscerlo a fine stagione 4, ho adorato come hai saputo rendere vivido il suo struggimento, la lotta fra la sua coscienza e il tentativo di continuare a esser Eddie (e il nome di Dustin sempre spezzato sulle labbra) e la presenza di Vecna.
Bellissimo, davvero.
E, ecco, ho amato come tu sia riuscita a concludere in maniera coerente e credibile la storia, con questo finale che è sofferto e difficile ma santo cielo così bello che davvero, plis, qualcuno spedisca questa storia ai Duffer, così possono coprirti di soldi e per ispirarsi a te per chiudere la stagione e noi possiamo avere l'happy ending che ci meritiamo e siamo tutti felici.
Insomma, bravissima davvero!

Recensore Master
28/01/24, ore 14:42
Cap. 1:

Voilà!
*appare con la stessa grazia di Marzio e poi inciampa nel mantello*
Come al solito, le mie letture sono sempre sofferte e sono passati GIORNI prima che riuscissi finalmente a trovare un minutino per passare da queste parti, tanto che alla fine mi hai battuta sul tempo ç_ç
Di minuti, al momento, ne ho esattamente 44, come i gatti, quindi vediamo cosa riesco a tirar fuori, tempo tiranno! (spoiler: questa intro è invecchiata male, perché ho scritto questa recensione in tre tempi, ma va bene lo stesso).

Allora, iniziamo col dire che questa storia è ansia e patema d'animo puri, ma in quel modo così perfettamente godibile che non ti fa mai stancare di leggere ♥ Della serie, "amo soffrire e so che qui potrò farlo".

Innanzitutto, perché le descrizioni in questa storia le ho trovate particolarmente fisiche. Ormai un po' il tuo stile lo conosco (e riconosco), e quando descrivi tendi sempre a coinvolgere tutti e cinque i sensi, ma qui ho trovato una prevalenza del tatto, del senso più fisico e viscerale; che, appunto, con l'horror si sposa benissimo.
"Fisico" è anche lo stile di scrittura, perché il testo diventa componente integrante della storia stessa: l'uso delle parentetiche, del grassetto, del maiuscolo, del flusso di coscienza e dei pensieri spezzati o cancellati... mi è piaciuto tantissimo e l'ho trovato assolutamente indicato per il tipo di storia che volevi narrare, per immergere totalmente il lettore nella dimensione da incubo che può essere il Sottosopra, o i semplici pensieri di Steve, Eddie, Dustin e tutti gli altri personaggi. Tra l'altro, davvero chapeau per aver voluto inserire tutti, in modo puù o meno approfondito, e donare a ciascuno il suo momento di rilievo: era molto difficile da fare senza risultare pesante e affollare la scena, ma trovo che qui scorra tutto a meraviglia. Nell'ultima sezione, ho proprio visto un "pan" cinematografico e poi dei cambi d'inquadratura singoli su ogni personaggio. È propro l'impostazione stessa della storia a essere filmica e l'ho adorata tantissimo.
A questo proposito... scusa, chi è che aveva difficoltà a descrivere? Perché anche questo è descrizione, costruzione di una scena. Magari a livello puramente ambientale non offri descrizioni minuziose, ma non è una mancanza che si percepisca, perché con singole, studiate immagini riesci comunque a trascinare nel qui e ora. Ad esempio, quella "E" che penzola attaccata a un filo... con una singola immagine sei riuscita a cavarmi fuori il cuore dal petto e questo non lo chiamerei proprio "avere difficoltà", piuttosto essere perfettamente in grado di centellinare le descrizioni solo quando servono e renderle perfettamente funzionali alla scena, ai pensieri, agli intenti dei personaggi. Ho parlato!


Detto questo, io ti mando a casa l'avvocato per aver calpestato i miei sentimenti e sei tu che hai un bidone dell'immondizia al posto del cuore, ok?
Il confronto tra Steve e Dustin in auto, tutti i non detti, e poi i detti che non si vogliono dire, il risveglio di Eddie nella disperazione più nera che setta tutto il ritmo della storia tra un rintocco e l'altro... tra l'altro, mi spieghi come fai a non togliere mai il piede dall'accelatore mentre scrivi? Gli eventi si concatenano uno dopo l'altro, ti trascinano e tu vuoi solo andare avanti, scoprire tutto ciò che hai da raccontare. Non si ha mai l'impressione che ci sia qualcosa di affrettato o di "saltato". Se ci metti il fatto di dover rimanere in un certo tot di parole, io boh, mi ritiro dalle scene ahahah kudos to you!

Tornando all'horror in sé. Ho amato ogni sezione in cui hai calcato di più la mano in questo senso. Rendere il gore ei l body horror per iscritto è molto difficile e tu, nelle descrizioni di Eddie ormai praticamente zombificato, hai veramente creato un'immagine da incubo. E nonostante ciò, anche nel corpo ormai privo di mente e controllo di Eddie, si riesce a provare pietà per lui nel modo spasmodico in cui, oltre la fame bestiale, non vuole rimanere solo laggiù, chiuso nel Sottosopra. Nel modo in cui, comunque, continua a cercare Steve e Dustin. Me li hai fatti amare nella shot spensierata di Natale e li ho amati ancor di più in questo contesto di assoluta disperazione ♥ Loro tre, avviluppati in una lotta all'ultimo sangue contro Vecna così come prima, nel mondo reale, erano uniti dai sentimenti, è un immagine raccapricciante e potentissima al contempo.

Dicevo, l'horror. Anzi, scusa, l'azione. Ecco, la scena di Vecna che prende il sopravvento su tutto e tutti è assolutamente sublime. Mi piace come anche le tue scene d'azione non perdano mai la verve poetica che ti contraddistingue. Le azioni diventano serrate, veloci, brutali, ma rimangono pennellate vivide e aggraziate anche nel descrivere qualcosa di turpe (le lune pallide tra i jeans strappati mi sono rimaste particolarmente impresse, io ti giuro che non capisco come fai a cesellare le parole in questo modo assurdo. INSEGNAMI).

Sai, non speravo affatto nel lieto fine. Mi ero già preparata psicologicamente a una versione di Stranger Things in cui i nostri perdono contro Vecna o, almeno, in cui molti di loro perdono.
Invece, per fortuna, hai voluto dare speranza, sia ai ragazzi con nuovo un futuro, sia a una Hawkins che forse potrà rimettere insieme i pezzi. Penso che la tua versione dei fatti, anche volendola vedere fuor di ship, non stonerebbe affatto come finale canonico (ti prego, sostituisciti ai registi). Sarà pur vero che hai glissato sulle altre storyline, per ragioni di tempo e spazio, ma ciò che accade ha senso. Anche che Will abbia un qualche tipo di influenza su Vecna: da lui è cominciato e con lui deve finire; ed è anche una metafora bellissima di riscatto e riconquista della propria vita, dimostrando che non servono i superpoteri di El per farsi valere. Quindi... sì, ecco, chiudo uno, due, pure tre occhi su tutto plot-wise e mi prendo tutto per me questo finale, riservandomi di ritenerlo canonico in caso d'emergenza.
Perché, di fatto, qua dentro c'è tutto ciò che Stranger Things è: l'horror, l'amicizia, il coraggio insieme e da soli, le battute sfrontate di fronte al pericolo, la sconsideratezza di un gruppo di ragazzini che si crede immortale nonostante tutte le perdite che ha subito... veramente, sembra un episodio uscito dalla serie e per questo hai solo la mia ammirazione. Mi sono divertita (soffrendo) moltissimo a leggerlo ed ero totalmente calata nelle atmosfere della serie.

Ora inizia la sezione della recensione in cui dico cose a caso slegate tra loro perché non sapevo dove ficcarle:
1. La "E" che penzola: vedo che la figura dell'appeso/impiccato torna anche qui e vederla nelle tua parole è sempre un marchio di fabbrica che vuol dire 
angst qualità ♥)
2. "Eddie–  (Chi?)"  – Ouch. Non dico altro. Questo passaggio dovevo citartelo perché mi ha spaccato il cuoricino. Che male che riesci a fare con una singola frase. Questo è il momento in cui mi sono ricordata che tu, coi personaggi, non hai pietà alcuna, e che sarei arrivata alla fine della storia agonizzante.
3. Stupendo il gioco di parole tra "Dustin" e "dust"; l'ho apprezzato veramente tanto ed è un qualcosa di geniale!
4. GIUSTIZIA PER WILL. Ho adorato come finalmente tu gli renda giustizia, dicendo che è lui il cuore del gruppo e non quella triglia di Mike (ops, l'ho detto).
5. Il modo in cui il ricordo di Bob riemerge il Will, donandogli la forza per scacciare l'incubo, potrebbe avermi fatto commuovere.

Chiudo brutalmente il papiro perché sennò mi mandi la postale.
M'è garbata, ok? Se non si fosse capito.
Un abbraccio,

-Light-

 
(Recensione modificata il 28/01/2024 - 02:44 pm)

Recensore Veterano
19/01/24, ore 01:38
Cap. 1:

Dearie, solo tu potevi tirar fuori una simile meraviglia dell'horror da un prompt che sa tanto di romantica commedia natalizia. Definiscimi impressionata! Ancora di più perchè sei riuscita ad applicare il tuo solito stile, che non smetterò mai di acclamare per la sua intrinseca poeticità (no, davvero, le tue metafore mi uccideranno d'invidia), a descrizione di viscere e merda, ossa che si rompono, ragni e pipistrelli che si spappolano e giuro, sei stata capace di provocarmi quella bellissima sensazione di piacere che un lettore prova sempre di fronte a una frase particolarmenre bella - quel tipo di frasi che ti vuoi segnare su un quadernino per poterle poi citare ovunque, anche nei momenti meno opportuni - e allo stesso tempo sei riuscita a farmi storcere naso e bocca nel disgusto più totale per il contenuto proprio delle scene descritte. Insomma, ottimo lavoro, perchè resta pur sempre una storia horror, quindi penso tu abbia fatto pieno centro. 
Sai poi che non shippo Steve e Dustin, men che meno con Eddie (o almeno penso di avertelo detto), ma sono riuscita a leggere tutta la storia senza alcun tipo di problema, il che significa che hai saputo mantenere IC i personaggi, visto che alla fine è quello per me il problema più grande quando mi approccio a coppie che sono così fuori dalla mia comfort zone. 
Per quanto riguarda la trama, non so dirti se ci sono grandi plot hole, perchè ad essere sincera di ST mi ricordo i grandi punti di svolta, ma non ricordo proprio tutto tutto con grande chiarezza. Se invece mi devo concentrare solo su questa one shot, anche in questo caso ritengo tu ti sia destreggiata piuttosto bene. Ho amato in particolar modo come tu sia tornata a chiudere il cerchio con la ripetizione dei rintocchi, anche dal punto di vista grafico. 
C'erano poi tante di quelle frasi e sequenze che avrei voluto citarti nella recensione perchè quando le ho letto sono andata letteralmente in brodo di giuggiole, ma come al solito non me le sono segnate e adesso non so dove andarle a pescare nella fic. Una di questa era decisamente la parte dove El e Mike si stringono la mano, mentre quella di Lucas rimane vuota perchè Max non c'è (ha fatto male, cavolo). Ah, poi c'è questa "Nel Sottosopra, Eddie Munson si sveglia morto.": adoro questo tipo di contrasto. Se non sbaglio esiste anche una definizione, perchè dovrebbe essere una figura retorica, ma non me la ricordo. Ohi, saranno passati più di dieci anni da quando le ho studiate, pietà! (No, non è vero, non è una scusa, me la andrò a cercare ç.ç). Poi ce n'erano tante altre, ma mi sfuggono come l'intera lista di film che hai guardato nella vita quando ti chiedono di consigliartene uno (A parte UNCLE, perchè quello lo consiglierò a vita!). Ok, ora sto decisamente straparlando ed è anche l'una di notte passata, quindi sarà il caso che chiuda qui. 
Di nuovo, però, ottimo lavoro, mia cara. Alla prossima!
Baci.