Ciao!
Finalmente riesco a passare da questa storia, che ho amato moltissimo e che ero quasi certa fosse tua.
L'ho amata davvero moltissimo, perché secondo me è una delle forme che apprezzo di più della poesia: qualcosa che va oltre la forma e riesce a esprimere un contenuto essenziale e sensuale (nel senso che traduce in parole i sensi, tutti: le sensazioni, i respiri, quell'insieme di percezioni che si traducono nella nostra immagine del mondo).
Magari sto straparlando, magari non sto comprendendo, sicuramente starò fraintendendo, ma ho davvero amato questo approccio, soprattutto associando tutto ciò alla mente "trasformata" di Sirius e Remus, che sono uomini e sono anche animali, che hanno istinti e razionalità, che hanno vite che corrono veloci e istanti in cui tutto si ferma e si condensa in un pensiero che racchiude davvero ogni cosa del loro rapporto.
Straziante.
È una storia straziante, perché c'è tutta l'assenza, il dolore, c'è la scoperta di una corporeità sensuale che poi si perde subito nella distanza, c'è il lutto, l'incapacità di farsi una ragione di questo lutto... davvero, una storia meravigliosa.
Mi è piaciuta tantissimo.
Complimenti davvero, e ancora grazie per aver organizzato questa bellissima challenge (non vedo l'ora di ricominciare con quella multifandom!).
A presto! |