Questo è il capitolo in cui ho cominciato DAVVERO a shippare Al e Tom con un'intensità onestamente imbarazzante e allo stesso tempo a riconoscere la profondità psicologica del primogenito Potter, che potrà non essere mai stato il mio personaggio preferito e forse non lo sarà mai, ma che ho imparato ad apprezzare anche e soprattutto grazie a introspezioni come quelle di questo capitolo.
Inizialmente avevo molte riserve verso la coppia Teddy/James (il che è ironico, considerato che è grazie a questa coppia che ho scoperto questa intera Saga, in un pomeriggio di giugno alla fine della prima superiore...) ma è proprio grazie ai sentimenti che James prova per Ted che il personaggio di "Jamie" dimostra sia la sua maturità che le sue contraddizioni.
Maturità e contraddizioni, perché di un personaggio che appare così superficiale e bulletto in superficie stupiscono non solo la tenacia della sua cotta, ma soprattutto la frase "Gli sarebbe andato bene, avrebbe persino applaudito ad un loro matrimonio e si sarebbe scarrozzato i loro marmocchi in giro per le campagne inglesi…
Bastava che tu fossi felice, cazzo." denota una maturità incredibile per un ragazzino diciassette anni, un desiderio di vedere l'altra persona felice anche a discapito della propria, di felicità, perchè la realizzazione e la serenità della persona amata hanno le precedenze sulle gelosia, sul rimpianto di ciò che sarebbe potuto essere, sull'invidia e gli altri sentimenti dolceamari.
Un amore così è un amore profondo, non importa come sia nato, verso chi sia diretto o quanto sia realizzabile o meno.
Un amore accompagnato da un altruismo e da una profondità che non ci si aspetta da un personaggio che fino ad ora è stato caratterizzato come il galletto del pollaio, tutto muscoli, battutine, bravate e ricerca di piaceri effimeri. James è personaggio così apparentemente intriso di machismo, ed è innamorato di un altro ragazzo, anzi di un uomo; insomma, di un altro maschio.
Oltre a ciò, è un personaggio così proiettato verso il futuro, verso il divenire, il raggiungere la gloria superando quella di suo padre, verso l'essere o l'essere considerato grande, che fa strano (ma è anche stranamente calzante) pensare che sia in realtà innamorato non solo di un amico di infanzia, ma di quell'amico d'infanzia che è l'unico che possa farlo sentire come un "fratellino", lui, James Sirius Potter, colui per cui il ruolo e il titolo di "fratello maggiore" è stato così importante per la sua identità e l'idea che ha di se'.
Un personaggio apparentemente così prepotente e capriccioso, che però è disposto a mettere in secondo piano i propri desideri pur di veder felice la persona amata.
Sono contraddizioni, ma sono contraddizioni che rendono il personaggio più complesso, stratificato, vero- addirittura contraddizioni che spiegano aspetti del personaggio che dovrebbero contraddire, invece che andarvi semplicemente contro. E questo vuol dire creare un personaggio assolutamente ben scritto e credibile.
"Chiuse gli occhi.
T’ha fatto soffrire quella puttana, Teddy?"
James è comunque James, un diciassettenne impulsivo e incredibilmente di parte, quindi ovviamente da subito la colpa della rottura tra Vic e Ted alla cugina più grande che non ha mai sopportato e che "gli ha rubato Teddy", anche se in realtà la povera Vic non ha fatto nulla di orribile e non si merita di venir chiamata puttana, lol.
Ma il bello dei tuoi personaggi è che non pensano o agiscono del modo in cui dovrebbero pensare o agire per essere dei buoni modelli, ma nel modo in cui è credibili, per la loro età e per il loro carattere, che pensano e agiscano.
Ed è questo che li rende tanto vivi e rende i lettori tanto affezionati a loro, come se fossero tutti degli amici di lunga data o dei fratelli minori.
James non è il mio personaggio preferito, vero, ma in quest'ultima rilettura mi sono resa conto non volergli bene è semplicemente impossibile. (Cavoli, questa è ufficialmente la rilettura che mi sta facendo realizzare che ormai amo o forse ho sempre amato tutti i tuoi personaggi, anche quelli che pensavo fossero in fondo alla mia personale classifica di preferenze).
Perché i difetti di "Jas" sono grossi come case e non vengono mai nascosti o negati da nessuno, né dalla voce narrante (e questo è un punto a favore della scrittrice, che non sente il bisogno di nascondere i difetti dei suoi personaggi per renderli più amabili al pubblico) né dagli altri personaggi né (in realtà) da James stesso, ma, come dirà Scorpius, sono controbilanciati da pregi caratteriali innegabili e nascosti, ma puri e indistrubbili come l'acciaio.
Mi è piaciuta l'entrata in scena di Fred Junior e il suo dialogo con James. Interessante il fatto che l'unica altra volta in cui Fred Jr compare direttamente, e non solo nominato da altri personaggi, sia nella shot natalizia di Al, in cui fa tutt'altro che una bella figura, a differenza che in questo capitolo dal punto di vista di James.
Anche questo mi piace delle tue storie: che il modo in cui ognuno dei personaggi appare cambia a seconda di quale siano i personaggi con cui interagisce, e lo sguardo attraverso cui le interazioni vengono filtrate.
Questo diventa doppiamente vero quando si raccontato rapporti "di famiglia": nessun famigliare è la stessa identica persona agli occhi di due parenti diversi, perché le dinamiche interne alla famiglia allargata tanto quanto ai singoli nuclei famigliari influenzano il modo I cui diversi personaggi si rapportano tra loro e si vedono a vicenda.
C'è il nucleo Weasley-Granger che è più legato al nucleo Potter degli altri nuclei, per ovvi motivi legati al rapporto tra i loro genitori.
Interessante notare come in realtà siano più Rose e Hugo, ad essere più legati ai Potter che agli altri cugini Weasley, che non i Potter stessi, i quali hanno ciascuno un cugino preferito al di fuori dei figli di Ron e Hermione.
Non lo so, lo trovo azzeccato, specie perché ricordiamoci che Ron, in quanto "penultimo", si beccava molto di più coi fratelli maggiori di quanto facesse Ginny, la piccola di casa, e Harry è sempre andato più d'accordo coi gemelli di quanto facessero sia Ron che Hermione.
Quindi boh, mi piace quest'idea che i figli di Harry e quelli di Ron&Hermione crescano quasi come fratelli, più degli altri cugini, ma che James e Lily siano molto legati anche rispettivamente a Fred e Roxanne, in due rapporti che sono più da migliori amici, con i due figli di George che fanno da mentori ognuno a uno dei due Potter Grindoforo, che da fratelli o sorelle come è più il rapporto di James e Lily con Rosie.
Ci sono poi i Weasley-Delacour che sono una cosa a parte, perché stanno in Francia, sono bilingui e crescendo vedono sempre meno i cugini anglofoni, soprattutto d'estate. Cugini anglofoni che, come vediamo in questo capitolo, non vedono tra l'altro molto di buon occhio la Zia Fleur o la primogenita Victoire.
C'è poi Tom che è "cugino" dei Potter ma non degli Weasley, non tanto per motivi di sangue parentela (per cui non sarebbe legato neanche ai Potter, tecnicamente) quanto perchè lui in primis non si considera parte del Clan Weasley e nemmemo i cugini Weasley in realtà vorrebbero considerarlo parte del loro gruppo, eppure è inserito volutamente o meno nella famiglia allargata in quanto nipote e figlioccio di *Zio Harry*.
C'è Ted, l'altro figlioccio di Zio Harry, che non è tecnicamente parente di nessuno di loro, eppure è considerato parte bene o male della famiglia da tutti i ragazzini, pur non essendolo di sangue, come lo era stato Harry per gli Weasley della scorsa generazione. Anche se certo, con i Potter c'è un legame speciale, soprattutto con il primogenito James.
A questo si aggiungono poi si aggiungono tutte le alleanze interne tra cugini per via delle coppie formatisi tra "cugini preferiti", che più che cugini sono dei migliori amici a cui si è legati come a dei fratelli o a delle sorelle ma con cui non si litiga come tra fratelli o sorelle.
La tua famiglia Potter- Weasley è complicata, complessa, a volte esasperante, ma sempre incredibilmente viva, ricca d'amore e d'affetto da dare o da ricevere, anche nonostante tutte le antipatie e le guerre clandestine più o meno serie, solitamente decennali, racchiuse al suo interno. Le antipatie saranno anche decennali, ma le amicizie sono eterne.
Si avverte la complicità tra Freddy e James, ma anche il fatto che Fred sia più grande e smagato su James su molte cose.
Si notano però anche le loro differenze: certo, sono entrambi due pettegoli combinaguai ed entrambi non sopportano Victoire, ma mentre Fred è più cinico sulle relazioni e sull'amore in generale, James in fondo è un'idealista, un romantico. Molto in fondo, ma lo è. Non concepisce che Teddy abbia lasciato Victoire semplicemente perchè si era stufato di lei, o si sentiva sotto pressione per via del matrimonio tanto caldeggiato da Fleur, perchè, parola di James, "Teddy è leale". È commovente e allo stesso tempo ammirabile la fiducia di James nella lealtà di Ted, ma penso che parte del suo rifiuto all'idea di Vic e Teddy che rompono sia anche dovuta al fatto che una delle certezze della sua infanzia sta crollando, e di conseguenza rischiano di crollare tutte le altre.
È una certezza profonda e radicata in James, quella che le fiabe a lieto fine siano formate per forza da una principessa e un principe azzurro, e che i fidanzamenti si traducono sempre in matrimoni che poi durano in eterno.
Teddy sta con Vic; Teddy è etero: si sposeranno e tu, Jamie, non avrai mai una chance, quindi smettila di sperarci. E non provarci nemmeno.
Una di quelle certezze che fanno male però in un certo senso sono anche rassicuranti, perchè ti consentono di avere una scusa per non provare nemmeno a metterti in gioco.
Mi ha sorpreso positivamente Fred Jr qui:
"Non esistono coppie perfette.” Disse Fred guardandolo. “Non esistono amori perfetti, Jas. Anzi, mi arrischio a dire che quelli che valgono la pena sono proprio quelli sbagliati. Non trovi?”
È un po' il riassunto di tutte le storie d'amore della Dp Saga (le tue creature di carta e inchiostro sono tutte dei piccoli contorti disagiati, ma li amiamo per questo) ma soprattutto, secondo me, sono le parole che James aveva bisogno di sentirsi dire per mettersi in gioco. E sì, concordo: anche secondo me Fred SA. Non solo, sa e accetta e forse fa persino il tifo per il cuginetto- un dettaglio nascosto e dolcissimo che mi fa pensare che è un peccato che Fred Jr non compaia mai più direttamente nelle storie, nemmeno in un dialogo con James post-coming out di quest'ultimo, o in una delle molte feste e riunioni tra cugini. Insomma, capisco che Fred ha la sua vita e i suoi giri che non girano intorno ai cuginetti e al loro disagio (almeno lui)...forse il fatto che sia apparso sulla scena direttamente solo per questa scena rende il suo personaggio più memorabile, però.
Diventa per un attimo la fata madrina di James, quasi l'incarnazione dello zio Fred che entrambi non hanno mai conosciuto, poi scompare.
Un personaggio conosciuto da tutti come scansafatiche e combinaguai che però, nell'unico capitoli in cui compare e parla, da delle dritte sagge e indispensabile alla maturazione di James Sirius Potter, il combinaguai per eccellenza. Delle dritte che paradossalmente indirizzano James sulla strada che lo porterà a diventare un adulto molto più maturo di quello che Fred Jr sarà mai- almeno sentendo quello che dicono di lui i suoi cugini. Perche l'amore di James per Ted porterà James a maturare, crescere e migliorare in maniera incredibile, non solo riguardo alla loro relazione ma anche in relazione a se stesso- e lo stesso vale per Ted.
Questi due personaggi sarebbero molto più piatti e meno interessanti se non avessero i sentimenti che provano l'uno per l'altro e una conseguente serie di conflitti di identità e orientamento sessuale che li rende stratificati, complessi e, oserei dire, rivoluzionari.
Perchè nel 2010 forse non era tanto comune scrivere un personaggio attratto dagli uomini e scriverlo come è scritto James. E invece è giusto che lo sia, perchè è giusto che ci sia spazio per personaggi gay più o meno stereotipati, personaggi che tutti notano che sono gay prima che essi stessi lo dicano (ciao Albie) e personaggi che "ma no, non l'avrei mai detto" e personaggi che sono una via di mezzo, così com'è è giusto che vengano rappresentate ragazze lesbiche che da bambine erano le tipiche maschiacce e non saranno mai un fulgido esempio di femminilità e donne che invece sono iper-femminili ed eleganti ma sempre lesbiche, gay o bisex- vedi Dominique e Violet. Perchè è giusto ricordare, anche nelle storie, che l'essere gay o lesbica o bisex per alcune persone si traduce anche in una serie di atteggiamenti e modi di fare e di vestire che ti rendono "riconoscibile" anche dal più etero degli etero, mentre per altri uomini o altre donne gay o bissessuali no, ha solo a chi fare con da chi sei attratto/a e con chi vai a letto. E in entrambi i casi, va bene così. È giusto raccontare entrambi gli stereotipi e tutto ciò che stereotipo non è e si trova nel mezzo tra i due estremi.
Dal punto di vista narrativo, mi piace come hai scelto di rivelare l'orientamento sessuale e i sentimenti di James per Ted in modo graduale, come qualcosa di cui il personaggio è già al corrente da anni, ma ha sepolto sotto strati di strati della sua psiche (per dirla come Al, Jamie ha un mondo interiore che protegge a colpi di spacconate e arroganza) e di cui i lettori vengono a sapere dunque lentamente e gradualmente. Il contrario di quello che accade con Al e Tom, di cui i lettori, sia per come è strutturata sia per come è narrata la storia, sanno con certezza che si sarà una storia tra loro prima ancora che lo capiscano i diretti interessati.
Proprio perchè, come diranno in seguito altri personaggi, Al e Tom si amano dalla prima infanzia è più difficile per loro classificare e dare un nome a quello che provano.
Anche James e Teddy si conoscono e vogliono bene dall'infanzia ma per loro due, per entrambi loro due, c'è stato o (nel caso di Teddy) ci sarà un momento distinto e preciso in cui il sentimento fraterno, affettuoso si tramuta in qualcosa altro che non ha nulla di fraterno o di angelico e molto a che fare con gli ormoni e l'attrazione sessuale e la realizzazione di essere entrambi non-poi-così-tanto-davvero-etero, nonostante la nomea di sciupafemmine di James e il fidanzamento seiennale di Ted con la bella Victoire.
Mi piace come un amore che fa crescere e migliora, come quello tra Ted e James, sia anche un amore dove quello che gli inglesi chiamano "lust" e i greci chiamavano "eros" abbia una parte importante fin da subito.
Non che con Al e Tom ormoni e attrazione sessuale non siano un fattore importante (ANZI- vero Tommy?) ma sono cose che arrivano, anche cronologicamente, DOPO, per tutta una serie di fattori, a cominciare dal fatto che sono entrambi molti passi indietro a James per quanto riguarda l'esperienza e la consapevolezza sessuale (sì anche tu Tommy, sai che è la verità- non guardarmi male).
È come se, mentre Teddy e Jaime hanno avuto un rapporto fraterno da bambini che poi si è interrotto bruscamente e DOPO si sono ritrovati attratti l'uno dall'altro molti anni dopo da giovane adulti, per Al e Tom l'ordine degli eventi sia stato l'opposto- da un lato il rapporto tra Al e Tom non è mai stato fraterno e ha cominciato a essere romantico molto prima, forse prima che loro stessi se ne rendessero conto (anche se Al comincia a rendersi conto in questo capitolo e nei prossimi che il modo in cui si relaziona e si è sempre relazionato con Tom è più quello di un/a fidanzato/a che di un migliore amico o cugino), dall'altro lato però il fatto che questo legame si sia stabilito in questa maniera quando erano poco più che bambini fa sì che si trascinino dietro anche molte dinamiche dell'infanzia e della primissima adolescenza, tra cui la mancanza totale di sessualità o menzioni di essa tra loro. E questa mancanza auto-imposta, ora che sono adolescenti pieni di ormoni e desideri nuovi, incomprensibili e inespressi, pesa tra loro, ma nessuno dei due sa come romperla, perché vorrebbe dire cambiare delle dinamiche all'interno del loro rapporto che è tanto stretto quanto immutabile da anni.
Non so, penso che chiunque abbia avuto in adolescenza quell'amicizia assoluta, vagamente codipendente, originatasi nella prima infanzia ma rafforzartasi tra gli anni delle medie e delle superiori fino a diventare una simbiosi possa capire e immedesimarsi nella situazione di Al e Tom, quel misto di "beh, è OVVIO che questa è la MIA persona" e "essere attratto/a da questa persona è una TRAGEDIA, la nostra amicizia sarà rovinata se gli/le rivelo i miei sentimenti ma d'altro canto se non lo faccio vivrò per sempre in un infelice celibato perché non incontrerò mai più NESSUNO che amerò e che possa capirmi come questa persona!"
Un po' melodrammatico, ma molto credibile, tenero e soprattutto SEDICENNE.
Di solito trovo gli amori adolescenziali esagerati e melodrammatici ma poco interessanti (vedi: Romeo e Giulietta) ma quando si tratta di amori che sbocciano in seguito ad amicizie strette e spesso decennali, sarò di parte ma mi sembra tutto improvvisamente più profondo- o forse semplicemente non dico nulla e anzi RICORDO e (purtroppo) EMPATIZZO.
Che poi, nella maggior parte dei casi in queste situazioni non succede nulla e rimane l'amicizia o ci si mette insieme e si rovina l'amicizia. Tom e Al sono uno dei rari casi in cui a) entrambe le persone trovano il coraggio di dichiarare i propri sentimenti e ci si mette insieme b) vissero tutti felici e contenti senza rompere e senza rovinare l'amicizia.
(E infatti rimarranno per tutta la vita teneri e morbosetti l'uno con l'altro quasi come lo erano a sedici anni- è questo il loro bello, lol. No scherzo, in realtà evolvono e crescono e sicuramente evolvono e crescono insieme, ma proprio per via di questo "insieme" che si portano dietro dalla culla e scelgono di prolungare fino alla tomba, la loro relazione avrà sempre un senso di assolutezza, dipendenza e se vogliamo anche parziale chiusura al mondo esterno che le altre love stories della Saga non necessariamente hanno, e che è un po' il mio punto debole nelle storie romantiche FITTIZIE).
I pensieri di Al sulla Professoressa Prynn sono esilaranti, da notare il fatto che sti due sono entrambi mortalmente gelosi l'uno dell'altro fin da prima di capire i propri o reciproci sentimenti, l'unica differenza è che Tom lo ammette. È esilarante il modo in cui Al nega l'evidenza della sua gelosia ed è ancora più esilarante come questa gelosia sia assolutamente irrazionale e assurda, come dimostra il fatto che sia indirizzata a una PROFESSORESSA.
Il punto in cui Al pensa che Tom è più maturo della sua età è interessante perchè noi sappiamo che non è vero, è un coglioncello sedicenne in tutto e per tutto che per certi versi è persino più immaturo degli altri ragazzini, ma allo stesso tempo è vero quello che dice Al, cioè che rispetto ai coetanei Tom APPARE estremamente maturo, per il modo in cui parla e si atteggia, ma anche perché si tiene fuori dai drammi adolescenziali concentrandosi sulla scuola e l'acquisire conoscenza, non sul gossip, le feste o le piccole trasgressioni adolescenziali, e perché è generalmente incredibilmente serio.
È immaturo dove gli altri ragazzi sono più maturi e maturo nelle cose che fanno apparire gli altri immaturi, non so se ho reso l'idea.
Questa contraddizione tra maturità Vs immaturità in realtà è una cosa comune per molti "enfant prodiges" o comunque ragazzi e ragazze con un QI al limite della genialità, quella di sembrare incredibilmente maturi sotto certi aspetti, e immaturi sotto altri, di solito più legati alla sfera emotiva. Quindi, ancora una volta, punti bonus a te per la cura nella caratterizzazione e per la credibilità e coerenza dei tuoi personaggi, anche quelli che in mano ad un'altra autrice sarebbero potuti venir fuori un pasticcio.
C'è nelle riflessioni di Al mentre Al un alternarsi di quotidianità, drammaticità dei sentimenti e accettazione pacifica delle più varie stranezze di Tom. Non so, quando Al pensa "si, Tom non ha l'ombelico e sogna cose avvenute quand'era neonato" lo pensa si sapendo che sono cose che rendono Thomas particolare, certo, ma lo pensa anche come qualcosa di normale, che ha sempre accettato e amato senza scervellarcisi troppo sopra. Le parti di Tom che lo rendono diverso dagli altri sono parti di Tom, e Al lo sa e non le nega, ma le mette al pari dei suoi bronci, dei suoi buoni voti a scuola, e dei suoi "gusti musicali deprimenti" (tze, Tom ha un buon gusto, e Al che è cresciuto con Celestina e di musica non capisce nulla).
Come dice lui, a proposito di un altro argomento: "Tom è Tom. Fosse anche giallo e con la coda".
Non so, penso che Tom sia cresciuto amato e viziato ma anche sempre e comunque trattato come "quello diverso", sia da chi nella cerchia di parenti più o meno allargata lo considerava "quello strambo, da tenere d'occhio o da cui stare alla larga" sia da chi invece lo trattava coi guanti di velluto per via sia della sua personalità e delle sue caratteristiche che per il suo essere adottato e per il modo in cui era stato trovato prima di essere adottato- classica mossa di adulti beni intenzionati ma fin troppo ansiosi che per "compensare" un ragazzino che avvertono o sanno avere delle differenze rispetto agli altri finiscono per trattarlo in un modo che accentua ancora di più le sue differenze, sia agli occhi del ragazzino che dei suoi coetanei, finendo per alienarlo ancora di più dagli altri bambini in famiglia dandogli anche qualche complesso di superiorità sparso, accompagnati però da un'insicurezza di fondo riguardo alla sua identità (a COSA specificamente lo rende diverso) e alla sua appartenenza o meno alla famiglia stessa (è un membro della famiglia come tutti gli altri, o è un ospite d'onore trattato con tutti i riguardi in attesa che la sua VERA famiglia venga a prenderlo e a reclamarlo?)
Per questo penso sia calzante che il ragazzo che ama Tom e che Tom ama sia cresciuto nella sua stessa famiglia (allargata) e che sia l'unico che non lo guardi né con diffidenza né con costante apprensione.
Per quanto riguarda gli incubi di Tom, mi piace come introduci l'argomento di sfuggita, quasi in sordina, come una delle tante caratteristiche del personaggio, e poi acquisti sempre più importanza mano a mano che la storia procede.
In questo modo anche i lettori, come Tom stesso, sono testimoni del progressivo deteriorarsi del sonno di Tom ma non se ne accorgono subito al primo incubo, perchè, come Tom, credono che sia una cosa normale o almeno normale per Tom.
Qui per esempio Tom ha già il Medaglione, ma non ha ancora cominciato a collaborare con Doe (e quindi a provare i rimorsi di coscienza di cui non si rende conto ma che lo visitano in sonno), e vediamo come la reazione di Tom appena svegliato dell'incubo sia più spaventata dello scorso incubo in infermeria, ma non estrema come saranno tra una ventina di capitoli, in cui la continua mancanza di sonno comincerà a causare a Tom addirittura un deperimento fisico.
Interessante il particolare della vocina nella testa di Al che sembra Michel, lol. Penso che sia perchè è l'unico ragazzo gay/bisessuale che Al conosce ufficialmente, ed è abbastanza malizioso da prestarsi al ruolo, quindi l'inconscio di Al attribuisce a lui ogni pensiero impuro di tentativo di nascondere un pensiero impuro che si genera nella testa di Albus a proposito di Tom.
Quel "Tom non lo percepiva come un intruso, nei suoi preziosi spazi vitali. E lo stesso valeva per lui.
Quel pensiero gli diede un piacere sottile, soddisfacente.
E stranamente annullò anche gli orribili pensieri su Tom e la professoressa Prynn. che senza dire nulla dice tutto.
"Al, sinceramente è un po’ urtante che mi chiami e poi ti metta a pensare ai fatti tuoi.” Lo richiamò l’altro, nella penombra. “Che c’è?”
“Ah… scusa. No, è che… il sogno era tanto brutto?”
“Ti ho detto che non me lo ricordo.”
“Però ti ha spaventato.”
“Non mi ha…”
“Tom, tremavi.”
Sentì un sospiro.
“Sì. Non ricordo cosa mi ha spaventato, ma mi ha spaventato.”
Come fai in un dialogo così quotidiano e in apparenza banale a rivelare così tanto di un personaggio? (In questo caso Tom, e la sua difficoltà ad ammettere le proprie paure e debolezze. Ma anche Al e la sua capacità di far aprire l'altro ragazzo e fargli confessare tutto ciò che Tom per orgoglio non vorrebbe dire neanche sotto tortura, ma che in fondo gli fa bene condividere).
Il fatto che anche al buio Al sa che espressione abbia fatto Tom, e gli stringe la mano anche se forse non è appropriato tra amici maschi a sedici anni perchè sono al buio e sono solo LORO, e Tom dopo un breve attimo risponde alla stretta. ..
Al che quando Tom risponde alla stretta "si sentì assurdamente felice".
“Non sono un ragazzino Albus.” Replicò l’altro di malumore. Ora era di malumore. Gli venne da ridere, ma si trattenne.
“Certo che lo sei. Abbiamo sedici anni.” Rimbeccò. Lo sentì sbuffare.
“Tu sei un ragazzino.”
“E tu cosa sei?” Replicò ridacchiando.
“Un giovane mago.” Disse Tom serio, anche se era certo che stesse sorridendo.
Awww. Ship ship ship.
Belle le riflessioni che Al fa sul dormire insieme a Tom: dormire nel suo stesso letto, come il tenergli la mano, sono cose che facevano spontaneamente da bambini, quando Tom veniva da loro durante le vacanze estive o le feste natalizie, ma che con l'adolescenza hanno smesso di fare perchè (cit. Tom, tra qualche capitolo) "non è così che un amico *maschio* si sarebbe comportato". Tornare ad adottare apertamente una certa fisicità affettuosa che si era cercato di reprimere da anni sembra strano, eppure in un certo senso tornare a dormire nello stesso letto, o a prendersi per mano e stringersi, per Al e Tom è naturale, com'è naturale e straniante al tempo stesso tornare a pedalare in bicicletta dopo anni che non ci si va.
Solo che ovviamente ora ci sono nuovi fattori per Al e Tom che entrano in gioco per quanto riguardano il contatto fisico o il dormire insieme che non c'erano a sei o undici anni. Cioè, l'attrazione sessuale.
Assolutamente "in character" il modo in cui ognuno dei due reagisce ai segnali del proprio corpo riguardanti l'attrazione fisica per l'altro: Al chiude gli occhi e si impone di dormire, e poi si addormenta e non ci sono più (perche se James è bravo a buttarsi alle spalle i problemi per non pensarci, Al è il RE delle rimozioni mentali) mentre Tom non nega più l'evidenza ma si limita a pensare "Attrazione. Era attratto da Al" e ad alzarsi per allontanarsi FISICAMENTE- e non mentalmente come Al- dal "problema".
"Era talmente pallido da far sembrare Malfoy abbronzato" è una frase iconica e non mi stupirei se fosse stata eletto a classico inside joke del fandom di Harry Potter italiano, lol.
E alla fine c'è John Doe. Ironico, sprezzante, sempre attento a non aggiungere cadaveri superflui all'operazione (mica è uno psicopatico qualunque, lui, è un uomo d'affari) e con quell'inquietante familiarità amichevole con cui si rivolge sempre alle sue vittime, e che lo rende cento volte più creepy ma che rende anche incredibilmente difficile, per noi lettori, non affezionarsi a lui e ai suoi lazzi inopportuni.
Ah, che bel cattivo spaventoso e accattivamente al tempo stesso che hai creato.
C'è un solo errore che ho notato: viene detto più volte che James è minorenne, quando in realtà tecnicamente non lo è. Per essere al settimo anno deve avere almeno diciassette anni, perchè non si entra a Hogwarts prima degli undici anni (il che vuol dire che chi nasce da settembre a dicembre entra un anno dopo gli altri, con quelli nato l'anno dopo, il contrario che nelle nostre scuole) e nel Mondo Magico della Rowling su diventa maggiorenni proprio a diciassette anni.
Te lo faccio notare solo perchè so che tu stai attentissima a tutti questi minuscoli dettagli, infatti non ci sono tanti errori simili in giro per i tremillemila capitolo di questa Saga.
Bisogna cercarli con lanternino lol.
Quindi, giustizia per James! Dategli pure da bere tutto il whisky che vuole @Aberforth!
Comunque, tutti si dimenticano che James è stato il primo fratello Potter a finire tra le grinfie di Doe, forse perchè ci ha guadagnato solo una sbronza e uno Stupeficium, niente a che vedere coi traumi che darà ad Al e soprattutto a Lily. Però così possiamo dire ufficialmente che tutti i fratelli Potter hanno fatto la conoscenza col "caro" vecchio (sì, vecchio, sei vecchio biondino, inutile che tenti di mascherarlo per adeguare gli adolescenti e portarli dalla tua parte) Johannes. (Recensione modificata il 27/07/2023 - 07:34 pm) (Recensione modificata il 27/07/2023 - 07:35 pm) |