Beh, devo dire che Hugo aveva i suoi motivi a non fidarsi di Al: due minuti prima il cugino più grande gli aveva tirato una spallata per fargli perdere il boccino, e poi l'ha attirato in alta quota per fargli perdere il vantaggio nella ricerca.
Mi piace come hai mantenuto il fatto (canon) che i Serpeverde, anche quando sono bravini a volare, giochino sporco di default (e tendano lo stesso a perdere) e che lo speaker sia sempre dalla parte dei Grifondoro, solo che, venendo la partita raccontata attraverso il Pov del serpeverdissimo Al, cambia la prospettiva. I continui falli che nei libri raccontati dal punto di vista di Harry portavano i lettori a detestare i giocatori di Serpeverde vengono qui fatti passare da Al come parte integrante e necessaria del gioco. I continui incitamenti dello speaker alla squadra di Grifondoro, così come il fatto che Serpeverde perda nonostante i continui tentativi dei suoi giocatori di barare per vincere ad ogni costo, appaiono molto più frustranti.
Tra Teddy e Rose, chi vince la palma dell'imbranataggine in questo capitolo? Forse Ted che si suggestiona da solo pensando a James, viene beccato da un perplesso Harry e un ghignante Ron mentre si sta suggestionando, ed entra in panico dimentico del fatto che padrino e zio possono vedere il colore dei suoi capelli ma non possono indovinare o sapere COSA ha provocato quel colore- ma Ted, nel suo tentativi di non sembrare sospetto (?), si comporta in modo talmente strano che insospettisce persino quei due tonti di Harry e Ron.
O forse Rose, che è così preoccupata a non far sospettare a nessuno della sua storia con Scorpius, perche i padri di entrambi non approverebbero, che finisce per insultarlo davanti al padre di lui, finendo così per guadagnarsi la sua eterna disapprovazione.
Al e Tom avrebbero dovuto dare sia a Rose/Scorpius e ai Jeddy lezioni su come mantenere una relazione "segreta" senza rischiare di farsi scoprire (e potenzialmente separare) dai genitori e soprattutto senza sembrare dei totali idioti nel tentativo di evitare l'eventualità. Ovvero, decalogo di come venir definiti due "scapoli rampanti" dopo dieci anni di convivenza (e un gatto), secondo Al Potter e Tom Dursley: punto primo, cominciate a comportarvi in modo ambiguo l'uno verso l'altro PRIMA di mettervi insieme- ora che vi sarete insieme, la gente si sarà già stancata di fare ipotesi e congetture su di voi. Punto secondo, non cercate a tutti i costi di nascondervi finendo per comportarvi in modo sospetto (vero Rosie??). Punto terzo, non iniziate mai nessuna confessione con nessuno (o quasi), ma non negate se venite interrogati (in questo modo, adulti e padri vari che non sono entusiasti di saperlo insieme, eviteranno di chiedere per paura di ricevere una conferma. Questo vi consentirà di mantenere intatto il vostro ruolo familiare di bambini preferiti, con tutti i privilegi che ne conseguono, senza dovervi stressare eccessivamente per tenere nascosta la vostra relazione.)
Tom è fortunato che Al sia stato e sarà l'unico suo compagno di letto, perchè chiunque altro l'avrebbe buttato giù a calci durante la loro prima mattina insieme. No, intendiamoci, vi siete baciati per la prima volta ieri sera, avete deciso che state insieme cinque secondi fa, e senza dirgli nulla vai a leccargli lo stomaco per realizzare certe tue fantasie di cui l'altro neanche è a conoscenza! (Tra l'altro, azzeccatissima l'ossessione di Tom per l'ombelico di Al, psicologicamente parlando. Pensando a tutti i dilemmi e i complessi che Tom ha per l'assenza del suo, di ombelico...l'ombelico è il segno che Al, ha differenza sua, è sicuramente umano e nato in modo *normale*. Ed è come se, in qualche modo contorto, nella testa di Thomas questo rendesse umano e *giusto* anche lui, per una sorta di proprietà transitiva. Credo sia tutto molto inconscio, però è una cosa che ho notato perchè è una cosa che nota anche Al a un certo punto in Ab Umbra Lumen, anche se non arriva a scervellarsi sui perchè e si limita a liquidarla come una delle tante stranezze di Tom. Qualcuno però dovrebbe dire a Tom che l'ombelico è una delle parti del corpo con più germi in assoluto, così magari, da ipocondriaco qual è, comincerebbe a ringraziare il fatto di non averne uno e smetterebbe di fissarsi su quello di Al.)
Comunque, contorsioni mentali e cattiva etichetta di Thomas a parte, la scena iniziale è molto bella perchè, come è scritto anche in altre recensioni, vi si avverte un desiderio latente, ancora insicuro e parzialmente inespresso e per questo fortissimo. È l'inizoo di una ricerca e scoperta della propria sessualità ma non vi è ancora nulla di *sessuale* eppure non vi è già proprio più nulla di platonico. Al e Tom esplorano, prima ancora che il proprio corpo o desiderio, il modo in cui il linguaggio corporeo e la gestualità che esiste tra di loro può cambiare alla luce della consapevolezza dell'attrazione reciproca e dell'evoluzione del loro rapporto. Scoprono cosa è permesso fare all'altro che prima non lo era, e quali dinamiche, sia fisiche che psicologiche, invece rimangono uguali, perchè Al e Tom sono sempre Al e Tom anche se in meno di ventiquattro ore sono passati da "migliori amici" a "stiamo insieme". Anche perchè, già come "migliori amici" avevano una modo di rapportarsi l'uno all'altro che portava gli altri adolescenti più stronzetti e maliziosi a speculare sulla natura del loro rapporto, e come "coppia" nessuno dei due ha ben chiari cosa stiano facendo, visto che hanno sedici anni e nessuna esperienza alle spalle, quindi non c'è un cambiamento radicale e improvviso nella gestualità tra loro, ma un lento e continuo evolversi e trasformarsi a suon di tentativi, azzardi e scoperte.
Davvero, non finirò mai di ripetere quanto sei brava nel caratterizzare i personaggi anche attraverso la loro gestualità, il loro modo di muoversi e di rapportarsi anche fisicamente agli altri e al mondo che li circonda. Stessa cosa si può dire dei rapporti, romantici e non, nelle tue fic: ogni coppia ha la propria gestualità, oltre al proprio linguaggio, che è particolare, specifica alla situazione e diversa da quelle delle altre coppie. E così ogni amicizia, ogni rapporto genitore-figlio/a o interazione tra fratelli, sorelle e cugini.
È anche da questi dettagli che si nota la cura e la sottigliezza che hai messo nella caratterizzazione psicologica dei personaggi.
Per esempio, per ora (ma per quasi tutto Doppelganger, in realtà), ora è Tom che inizia quasi sempre il contatto fisico con Al, e ne stabilisce in modo più o meno implicito le modalità e i confini, anche se è Al che inizia tipi di contatto più *affettuosi* ed *emotivi* come gli abbracci. Questo riflette una disfunzionalità esistente nella dinamica tra Al e Tom in questo periodo della loro vita, poiché è Tom a decidere (e a comunicare in modo implicito) quanto, come e quando (e a che condizioni) Al può stargli vicino, ma è Al l'unico dei due che si sforza costantemente di DARE supporto emotivo all'altro, perchè in questo periodo, Tom non ha la stabilità nemmeno per supportare emotivamente se stesso. È ovviamente un paradosso da stronzetto il fatto che si appoggi inconsapevolmente e continuamente ad Al per tranquilizzarsi senza però dirgli nulla di ciò che lo rende non-tranquillo- non che lo faccia apposta, ma Tom spesso è opportunista ed egoista in un modo talmente inconscio e inconsapevole che, insomma, ti viene proprio da fare una battuta sulla sua anima e sul fatto che la stronzaggine gli venga proprio proprio *naturale*.
Con il crescere di Al e Tom come individui e di conseguenza il maturare del loro rapporto, anche l'equilibrio del contatto fisico tra di loro cambierà.
"Il fatto che non gli avesse imposto un suo parere, lasciò Al interdetto.
Stava chiedendo un parere? Succedeva, ma era molto raro." Ecco, a proposito della stronzaggine "nature" di Tom e della disfunzionalità del suo rapporto con Al (ma più in generale con ogni essere umano) in questo periodo. Ci vorranno un po' di batoste belle dure per insegnare a Tom che, ogni tanto, il suo parere non è quello migliore. Già il fatto che CHIEDA ad Al cosa sono, invece di proclamarglielo, lascia capire che ci siano margini di crescita e miglioramento per Tom, e che l'approfondimento del rapporto con Al sarà, sul lungo periodo, funzionale a ciò. Ma il fatto che Al reputi questo fatto *eccezionale* fa capire quanto ancora Thomas sia lontano, da questo fantomatico miglioramento caratteriale. Ma la cosa bella di Al e Tom è che Al lo sa, che Tom è uno stronzo calcolatore ed egoista inside. Non si fa illusioni del tipo "nooo, ma non è come lo dipingono!1!1!". Cioè, sì, ogni tanto dice a Rose e a Michel che Tom è meglio di come lo dipingono loro, ma perchè quei due lo dipingono talmente male che riescono a farlo sembrare più stronzo (Rose) o instabile (Michel) di quel che è- il che, visto che Tom È già di suo stronzo e instabile, è notevole. Ma comunque, la maggior parte delle volte Al consente sul fatto che Tom sia "un gran bastardo" ma, beh...è molto attratto dal suo essere un gran bastardo. Come dicono gli inglesi, non "in spite of" but "because of". Perchè Al ha gusti serpeverde.
Comunque, mi viene da pensare che Tom abbia inizialmente chiesto ad Al di definire il loro rapporto perchè voleva inconsciamente (o non) rassicurazioni sul fatto che Al la pensasse come lui. Tant'è che dopo che Al fa la sbrodolata su quanto abbia sempre trovato Tom fantastico affascinante e super-speciale e "piuttosto bello", Tom lo bacia e proclama che stanno insieme.
"Visto quello che gli stava succedendo non avrebbe neanche dovuto avvicinarsi ad Albus. Neanche da lontano. E si era ripromesso di non farlo. Ma poi, la sera prima…
Era successo, semplicemente. Come se un elastico, teso fino allo spasimo, li avesse fatti ritornare indietro e cozzare l’uno con l’altro."
Mi piace un sacco questo pezzo, mi è sempre piaciuto. La prima frase fa capire come Tom, nonostante le apparenze, sia in realtà un adolescente come molti, forse persino più impulsivo di molti: fa tutti i propositi e gli schemi e le piani machiavellici di questo mondo, ma se gli ormoni si mettono in mezzo...beh, segue la strada che gli dicono di prendere gli ormoni.
La seconda frase, invece, pone l'accento sull'INEVITABILITÀ della relazione tra Al e Tom. Per il tipo di rapporto che esisteva tra di loro, per il loro vissuto e i loro caratteri, era impossibile che prima o poi la loro bolla non scoppiasse e si trasformasse in qualcos'altro. I tentativi di Thomas di allontanarsi (iniziati sia per potersi concentrare sulla ricerca delle proprie origini, sia per fuggire dell'attrazione che provava verso colui che fino a un'estate prima considerava un cugino adottivo) non hanno fatto altro che rendere ancora più inevitabile il loro primo bacio, poiché rompendo (o tentando di rompere) il rapporto simbolico che li legava Tom ha costretto entrambi a interrogarsi sulla natura di questo rapporto, e ai motivi per cui era diverso dagli altri rapporti amicali dei loro coetanei.
Ah, bello l'accenno che fa Tom al tono di comando che gli ha sempre un sacco di problemi con le relazioni umane! Non lo so, è un dettaglio buttato lì ma ci dice che il tono arrogante da "piccolo dittatore" di Tom non è proprio una cosa che fa apposta a fare, gli viene naturale e non saprebbe nemmeno come toglierselo dalla bocca (che poi non VOGLIA nemmeno farlo, perchè gli PIACE essere un so-tutto-io comandano e arrogante, questo è un altro discorso. Gli PIACE esserlo ma non si IMPEGNA ad esserlo...come scrivevo prima, "nature".)
Bello anche quel "non con Al, però", perchè Al è sempre stato l'unico che non si sia mai fatto né intimidire né infastidire dai suoi toni, come dice Al stesso in How To Become A Healer e in Ab Umbra Lumen (dove dice persino, se non mi ricordo male, che li trova eccitanti.)
Ecco, mi piace come si possano notare ed estrapolare tutte queste cose anche partendo da una semplice scena di coccole mattutine che in un'altra fanfiction sarebbe solo fluff zuccherino con un po' di erotismo appena accennato. |