Lo sai già. Non hai bisogno che te lo dica, ma io ho bisogno di scriverlo. Perché non si può non far sapere a qualcuno se il suo operato abbia dato buoni frutti o meno. E i tuoi frutti sono maturi e belli.
Di nuovo, assolutamente niente OOC, le descrizioni precise e scritte in modo elegante. L'unica cosa, insignificante, l'anno in cui Mello e Near si sono incontrati è il 2009. Novembre 2009.
A parte ciò, pareva che fossi dentro i protagonisti o viceversa. SENTIVO Near, e SENTIVO Mello. Sei riuscita a captare i loro pensieri in modo davvero abilissimo, quasi inquietante. Anzi senza il quasi.
Matt. Il buon caro vecchio Matt. Mi immedesimo in lui. Gli amici possono essere un ossessione. Oh si.
E i fiori, tema portatore di questi capolavori. Non è difficile immaginare il perché della rosa bianca, ma non avevo idea del Rododendro.
Inoltre, già dalla prima parte avevo immaginato il fiore di Near come un arabesco e ritovare questo paragone nella seconda mi stupito, ma non più di tanto perché riesci davvero a rendere partecipi della storia coloro che leggono.
L'arabesco. Spesso l'inconscio guida le nostre azioni e così pare che abbia fatto con Mello. Che ami Near o no, chissà. Che lo abbia baciato per vendetta o desiderio, non so, ma probabilmente la cosa è indifferente e ciò che conta è il risultato.
E alla fine, il FRAGILE INCANTO. Mi ha commossa. Già leggere del decesso di Mello mi provoca la discesa di qualche lacrima, ma accidenti! Dovevi metterci anche il FRAGILE INCANTO.
Il rododendro che è amore e fragile incanto. Che bella figura. Molto malinconica per carità, ma molto bella.
Che altro dire? Ti ammiro molto per il tuo talento, non mi stupirei se avessi successo nel campo della scrittura.
E come per "Ghost of a Rose", B R A V A . Probabilmente tutti te lo hanno detto. Anche se mi sorprendo che le recensioni siano così poche, chissà perché.
Per quanto mi riguarda, questa fic vale. Vale parecchio. Perciò occupa i miei preferiti, come anche la sua autrice.
B R A V A.
Susy River |