Lyla-senpai. *_*
Dopo tempo che purtroppo l'avevo messa da parte, ho ripreso in mano la tua fiction, e devo dire di esserne stata davvero felice.
Il tutto ha qualcosa di eterno, antico e che si sa continuerà nel tempo. L'epigolo, specialmente, l'ho trovato meraviglioso.
In alcune parti questo somiglia lievemente alla tua altra vecchia fic, "Loss", ma la cosa non mi ha dato fastidio: è stato come un "ritorno" alle "origini". Lo so, il tempo passa ma le mie spiegazioni rimangono penose. XD Ma andiamo avanti.
Hai descritto perfettamente Rock Lee e Temari, così come Gai e le figure di sfondo (per esempio, Shikamaru e la situazione di Konoha all'interno della storia), riuscendo a narrare i sentimenti e gli stati d'animo di ogni personaggio senza appesantire la storia. Il tutto è accurato ed essenziale, inoltre per quanto riguarda la grammatica non vi è alcun errore, cosa che implica delle cure alla fiction da parte tua.
Forse i salti di tempo ed atmosfera da un capitolo all'altro rovinano un poco il corso delle cose, ma se non avessi fatto così probabilmente la fiction sarebbe durata all'infinito, ed inoltre il tutto rientra nel tuo stile, che io continuo ad amare. Insomma, non ho proprio nulla da dire.
Per il resto, ti faccio ancora i miei complimenti per certe espressioni da te usate.
A partire dal penultimo capitolo, dove paragoni Temari al il villaggio, descrivendole come "pallidi fantasmi, ombre di quello che erano state", o di quando scrivi del momento in cui i due ninja si ricongiungono: ho trovato commovente l'immagine di Lee, distrutto dal dolore per la perdita del maestro che per lui era come un padre ma che tuttavia sorride e tenta di non mostrare la sua debolezza alla kunoichi per farle forza, e di Temari, la quale "è anche lì per quello", trattati in questo modo.
L'osservare la persona amata con determinazione e coraggio anche e soprattutto in momenti come quello è un'azione talmente da Lee che quando l'ho letta mi ha scaldato il cuore. L'espressione "lacerare nel profondo", poi, è perfetta, per questo personaggio.
Le mani che si "cercano", "senza smettere di tremare" è un'altra delle ultime espressioni che più ho amato. Temari e Lee sanno che quella potrebbe essere l'ultima volta per poter stare insieme, e la disperazione di entrambi e l'incontenibile desiderio di voler vivere, di voler "vedere il mondo che verrà" trabocca in ogni riga.
Sono incredibilmente loro, i personaggi ed il pairing nella loro più profonda essenza. E le bellissime frasi che hai inserito nella long fic non fanno altro che testimoniarlo.
Tra le tante, ricordo queste due: la prima, "Ti prometto che la guerra finirà presto e che sopravviveremo entrambi, per vedere il mondo che verrà.
Noi dobbiamo sopravvivere, perché è quello per cui lui si è battuto fino alla fine.
Ed è quello che voglio anch’io.", che rappresenta il modo di vivere e di vedere le cose di Lee, la sua perpetua determinazione e tutto l'amore che prova per la voglia di vivere e Temari stessa e la seconda, " “Sapevo che il tuo maestro non si sbagliava, e comunque me ne sono accorta da sola che quando vuoi, riesci ad essere più testardo di me.”
Rock Lee le sorrise, quindi le cinse delicatamente la vita, e Temari abbandonò il viso sulla sua spalla, gli occhi al cielo limpido e pulito, in pace con se stessa. ", con la quale sei riuscita a cogliere tutta la pace interiore, l'essenza di Temari, la tenerezza nel dire quella frase sulla testardaggine comune.
Ed anche l'ultima del dodicesimo capitolo, dove tra l'altro ho trovato interessante trovare una Temari ormai anziana ed intenta ad insegnare alla nipote l'arte del ventaglio.
"Era un vento imprevedibile, che l’avvolgeva protettivo da anni…
…il vento del cambiamento aveva il nome di Rock Lee.
E non l’avrebbe mai abbandonata."
Temari è il vento stesso, e Lee la parte del vento che sempre l'avvolgerà per stessa scelta della ninja, vento che "non l'abbandonerà mai".
Complimenti, Lyla-senpai. *_* Sembrerà banale, dopo tutto questo, eppure è tutto ciò che sento di doverti dire. Spero scriverai ancora sul fandom!
Alla prossima!
Sayonara. |