Se anche il mio miserrimo commento può contribuire alla buona causa di farti tornare l'ispirazione, eccomi qui.
Che posso dire?
Ogni complimento esistente in questo universo, te l'ho già dedicato, se non l'ho riferito di persona, è solamente per mancanza di tempo materiale, ma tu sappi che anche il più banale e scontato è tutto tuo.
Comunque, un appunto te lo devo fare comunque: quale sarebbe la remota causa per la quale Potter (altresì definito "l'essere che conosce il quiddich meglio delle sue mutande, ma che non vede ad un palmo dal suo naso, annessi e connessi compresi", detto in breve "la talpa ignorante") dovrebbe conoscere il termine della parola greca psiche, o anche solamente il motivo recondito per il quale la sa pronunciare correttamente?
Insomma, negli altri 12 capitoli non hai fatto altro che insultare la sua intelligenza (cosa del tutto lecita, d'altra parte) ed ora gli fai pronunciare addirittura questa perla di saggezza! Ammetto che il tuo cambio di rotta mi ha leggermente stordito.
Ma tranquilla, mi sono ripresa subito quando mi hai rimembrato i suoi gloriosi (leggi: infruttuosi e disastrosi) esperimenti in cucina...
E ovviamente con l'analogia con l'orso affamato, anche se dubito che codesta creatura possa sfamarsi solamente con un "tramezzino al pomodoro che ha trovato in frigo", ma id est.
E vogliamo forse parlare dei tentativi di Malfoy per abbindolare il tonto Potter, il quale nemmeno li nota?
Come si più essere così bacati mentali da non cogliere la nonchalance con la quale il suddetto si accomoda sulla poltrona per attirare la sua attenzione?
Urge nuovo intervento di divinità per aprire gli occhi a quel povero ragazzo... Chissà, magari i folletti conoscono una magia per curare la sua cecità latente...
Da notare anche la stronzaggine di Malfoy, ovviamente: in questo breve ma intenso capitolo ha raggiunto livelli inauditi e quanto mai graditi da me medesima.
Con questa perla di saggezza, chiudo la mia logorroica recensione (sperando di aver contribuito alla nobile causa "pro ispirazione per ignorance"), subito dopo averti declamato un sonetto in lingua latina esponendoti tutta la mia gratitudine per aver aggiornato questa storia e i miei più sentiti complimenti:
...
ok, lo ammetto, il sonetto devo ancora tradurlo, ma se i tuoi tempi di aggiornamento rimarranno secolari, come la mia capacità di traduzione, credo che sarà pronto per il prossimo capitolo.
Per intanto accontentati dei miei soliti baci zuccherosi (ma non troppo, se no ti viene il diabete!) e una fetta (di dimensioni colossali) di torta ai mirtilli e panna appena fatta dalle sante mani della mia nonnina.
Looove
Sarah (Recensione modificata il 20/09/2011 - 07:28 pm) |