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Autore: ignorance    20/09/2011    3 recensioni
« Santo Merlino, che tugurio lurido è mai questo? »
Sospesa.
Genere: Avventura, Demenziale, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Commenti dell'autrice: E chi ci sperava più? Io no. Comunque, in verità (vi dico, coff) che ho scritto questo capitolo secoli fa, e alla fin fine mi son persino dimenticata la trama. Anzi, visto che sicuramente ve la sarete dimenticata anche voi (mi capita spesso di leggere fanfiction a capitoli aggiornate secolarmente come le mie, e purtroppo ammetto che la mia scarsa memoria m'impone di dovermi rileggere tutti i capitoli precedenti o almeno quello immediatamente prima D:), ho pensato bene di aggiungere un bel sommarietto all'inizio. Spero vi sia utile, a me lo è stato di certo *ride* Nel caso, saltatelo pure.
I Disclaimers li potete trovare nel primo capitolo, ripeterli mi sembra inutile; anche perchè ormai lo saprete a memoria.



***



Draco Malfoy lavora al Ministero della Magia. Dopo essersi risollevato dall'accusa di essere un Mangiamorte e dalla morte del padre Lucius, è riuscito a riabilitare il buon nome della famiglia. Purtroppo, si è trovato coinvolto in qualche affare non ben chiaro e adesso si trova in una situazione precaria, tale da doverlo scomodare e portarlo fino in Cornovaglia, dove si dice si nascondano i folletti, alla ricerca di una qualche cosa che lo possa aiutare.
Naturalmente, per il viaggio gli servono ingenti risorse che da solo non può procurarsi, sebbene pare che quando ancora la situazione era rosea la famiglia Malfoy si sia permessa il lusso di comprarsi un secondo Manor proprio in Cornovaglia, sull'isola di Saint Agnes. Perciò, il pupillo della famiglia Malfoy - e ormai quasi unico
degno esponente, calpesta il proprio orgoglio e chiede aiuto all'acclamato Harry Potter, divenuto Ministro della Magia. Sorvolando su tutti i disaccordi che hanno avuto in passato, i due partono alla volta della Cornovaglia, soggiornando per un poco nella villa Malfoy situata sull'isola. Dopo un singolare incontro con Blaise Zabini, Vice-Ministro e platealmente gay, Draco decide di spostarsi in una foresta non ben identificata, in attesa di un piano d'azione che, in realtà, non c'è.



***



Harry sorride, passandosi la mano sul mento.

«Allora, Draco Lucius Malfoy, non spererai forse che io ti riempia adesso di dettagli insignificanti sulla mia vita per ricambiarti, vero?»

Malfoy si limita a scuotere le spalle, sardonico.

«Non hai forse intenzione, quindi, di lasciarmi all’oscuro di ogni cosa fin quando non sarà così lampante che riuscirò ad arrivarci da solo?» incalza Potter, seccato.

Draco non ride. Piega le labbra in quello che potrebbe essere un sorriso tanto quanto una smorfia e si stiracchia, indolente. «Questo significa che avrò un po’ di tempo prima di dover venire allo scoperto» assentisce pigramente, accomodandosi meglio sulla poltrona.

Per nulla piccato da quell’insinuazione voluta contro la sua intelligenza, Harry lo scruta qualche istante, indeciso. Che non sappia nulla è un dato di fatto, ma, seppur brancolando nel buio, qualcosa l’ha intuito.

«Malfoy» comincia, titubante «Chiariscimi un paio di punti: perché sono ancora qui?»

L’interpellato lo guarda e arriccia le labbra. «Evidentemente sono più affascinante di quanto tu credessi e adesso sei pazzo di me. Oppure-» prima di essere interrotto gli lancia uno sguardo ardente «-da tutta questa situazione te ne viene qualcosa; e non voglio sapere cosa, giacché è piuttosto ovvio che sarei comunque il destinatario del benessere maggiore»

Harry si stringe nelle spalle. Questa è una vacanza che non poteva permettersi, e che oltre a spossarlo più dell’esercitazione dei suoi doveri di Ministro lo lascia tuttora confuso e non del tutto sicuro di che diavolo stia facendo. A suo parere, non ha niente di positivo da ringraziare a Malfoy. Fermo considerando che nutre dei dubbi sulla sua spiegazione, decide di lasciar correre e rivolgere un’altra domanda.

«Perché stamattina eri così giulivo?» teme la risposta, ma ormai le parole non possono più essere bloccate.

Lentamente, il sorriso ricompare sul volto di Malfoy. Più effimero di prima, meno ampio e assoluto, ma c’è. E illumina vagamente anche i suoi occhi grigi, facendogli assumere una tonalità azzurrina.

«Ho scoperto dove si trova il nascondiglio dei folletti» tituba Draco, scoccandogli un’occhiata penetrante «Beh, tanto vale che te lo dica» scrolla le spalle, a mo’ di scusa verso la sua stessa debolezza. Si passa una mano sugli occhi e sbatte le ciglia, corrugando la fronte. «Non è tuttavia ancora sicuro andarci a braccia aperte. I folletti saranno anche un popolo neutrale, ma se si parla della loro incolumità ti assicuro che sanno difendersi egregiamente»

Harry scrolla le spalle. «Lo immaginavo» borbottò, seccato. «Ed ovviamente sarebbe inutile chiederti come lo sei venuto a sapere»

Draco socchiude gli occhi, deliziato. «Vedo che stai imparando, Potter. Passo per passo, temo diventerai persino…hum, acuto!»

Potter emette una risata secca, per niente divertito. «Già» assentisce, tagliente «Magari potrei anche cominciare a diventare sempre più sospettoso fino al punto di alzare i tacchi da te, questa tenda ridicolmente lussuosa, lo stress nervoso che mi provoca la tua sola presenza e tutta la situazione ridicola in cui mi trovo paludato»

Malfoy non dà cenno di far caso al suo malumore e ghigna. «Hai usato due volte l’espressione “ridicolo”» gli fa presente, non senza una punta di autocompiacimento.

Harry fa una spallucciata e si accomoda sulla prima poltrona che si trova a tiro. «Solo perché ci sono un sacco di cose ridicole, in questa faccenda» insinua, lanciandogli un’occhiata eloquente. Si stiracchia e tira fuori l’immancabile libro “Storia del Quidditch”, da cui non si separa mai, cadesse il mondo, e comincia a sfogliarlo pigramente.

Draco gli lancia un’occhiata disgustata. «Non hai niente di meglio da leggere, oltre quel libro?» domanda, pentendosene subito dopo «Okay, lascia perdere» strascica poi, chiudendo gli occhi «Non voglio essere coinvolto in queste cose da fanatici»

Non si direbbe, ma Potter è divertito. Malfoy, oltre ad essere un egocentrico figlio di buona donna, lunga vita a Narcissa, petulante, maniaco dell’ordine, affetto da gravi crisi di personalità multipla, damerino viziato con il colore, troppo misterioso e per giunta di gran lunga eccessivamente soggetto alle insorgenze premestruali che lo trasformano in una donnicciola isterica, ha pure un certo ascendente su di lui e un certo fascino – fascino che, bisogna ammetterlo, per lui è abbastanza difficile discernere dal carattere insopportabile, ma è piuttosto innegabilmente ovvio. Non sia poi che, quando vuole, sa essere una persona se non amabile quantomeno cordiale, e uscirsene con battute passabili. Non si dica, comunque, che il suo è un carattere facile, pensa Potter, perché è tutt’altro che semplice – e, decisamente, lui ha avuto a che fare con personalità distorte come, per citarne una, quella di Hermione Granger.

Nel corso delle sue elucubrazioni, il suo sguardo si è irresistibilmente spostato sulla figura languidamente accoccolata di Draco, che sembra aver capito e che azzarda un sorrisetto.

«Stai pensando che sono l’essere più affascinante che tu abbia visto nella tua miserevole vita, eh, Potter?» ridacchia, allacciando gli occhi ai suoi.

Harry s’impone di non arrossire, ma crede che il suo corpo stia perpetrando una campagna contro di lui –come del resto tutti gli esseri animati e non che esistono nel Creato, soprammobili, piante e destino compresi-, perché le sue guance s’imporporano e Malfoy arriccia le labbra. «Non direi, no» borbotta comunque, un po’ brusco «Stavo pensando che sei la persona che più odio al mondo e che la tua psiche è terribilmente danneggiata»

Draco si allunga meglio sulla poltrona e sorride. «Il tuo odio è pienamente ricambiato, Ministro» ribatte, indolente «Ed il fatto che tu sappia il significato della parola “psiche” mi dà sicuramente una qualche, seppur fievole, speranza che tu riesca in un futuro prossimo a sopraelevarti dallo stato di ameba in cui sei ora confinato»

Potter sbatte le palpebre stolidamente un paio di volte, sconcertato da quanto quella serpe abbia la capacità immediata di rispondere a tono a qualunque provocazione. Anni di duro allenamento, si suppone.

Vorrebbe rispondere in maniera mordace, ma se non fosse che le sue capacità linguistiche terribilmente limitate lo hanno già tradito, Malfoy sta ridendo di quella sua risata bassa e calda, un evento strano quanto mai raro, quasi impercettibile, che gli scuote le ciglia e gli fa brillare un pochino gli occhi – una risata che andrebbe documentata negli annali, sicuro, perché è più insolita di uno Schiopodo Sparacoda affettuoso.

Harry si scuote, e a mente lucida pensa che gli è venuta un po’ di fame. Dibby è tornato a casa, perché la sua zuppa è piuttosto inutile, e Draco si è sprecato chiamando il suo, silenzioso e quasi invisibile, elfo domestico. “Tanto a casa ce ne sono molti altri” aveva detto, un po’ seccato “Sii grato, perché ho chiamato il cuoco migliore del Manor, e da ora in poi sei dispensato dalla tua unica occupazione utile nella casa – per Salazar, non entrare mai più in cucina se non per mangiare cose che ti sei guardato bene dal preparare tu stesso!”

Draco lo guarda, accigliato, dirigersi col passo tipico dell’orso affamato in cucina ed Evoca un tomo, che comincia a sfogliare pigramente.

Harry, mentre addenta un tramezzino al pomodoro che ha trovato in frigo, pensa che non ha chiesto a Malfoy che cos’abbia intenzione di fare riguardo ai folletti. Poi si stringe nelle spalle e ricomincia a masticare. Prima o poi, qualcosa dovrà pur dirgli.



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Lo ammetto, come rientro in scena è piuttosto deludente. *sospir* Corto e poco importante, ma c'è. Il fatto è che sono in crisi da foglio bianco, e già scrivere questo mi è costato una fatica enorme. Vi chiedo immensamente scusa se c'è voluto tanto e avete avuto così poco, ma vi chiedo ugualmente di lasciarmi un commentino. Chissà, magari mi torna l'ispirazione.
Ovviamente, vorrei ringraziare le recensitrici dello scorso capitolo: deathnote96, Lady Luce, Lupin_love, Derret, Il_Genio_del_Male e AnnitaB. Vi amo immensamente, sul serio.
   
 
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