Recensioni per
La luce della tua stanza
di Macchia argentata
che bella questa storia... delicatissima e piena di sentimento.... tutto quello che descrivi si vede esattamente si materializza in immagini chiare ...gli oggetti, la loro posizione, la loro funzione, niente è casuale.... tutto ha un senso .... nei sentimenti di Oscar..... che bella presa di coscienza, semplice e chiara...... come avrebbe davvero pensato lei, con la stessa lucidità, determinazione .... quanta malinconia e quanta dolcezza... grazie |
Giuro che mi dispiace tantissimo non avere a mia disposizione anche un quarto capitolo, un quinto o un sesto; scrivi così bene che sarebbe solo un piacere leggere una tua long. |
Anche tu hai descritto la tua visione riguardo la famosa notte del ballo e ammetto di aver, ormai, letto diverse versioni a riguardo, ma questa è totalmente differente dalle altre, non è per nulla scontata, nè banale. |
Che capitolo splendido! |
Di tanto in tanto vengo a rileggere questa storia, un po' come Oscar si è sempre rifugiata nella stanza di André. Lo faccio per vari motivi: primo fra tutti, ovviamente, perché è stupenda e scritta magnificamente, poi perché adoro il modo in cui li dipingi, sono perfetti. Infine, ad essere proprio del tutto sincera, lo faccio anche perché nella mia vita ho avuto bisogno della stanza di qualcuno in cui avrei potuto entrare, senza bussare con la consapevolezza di non essere né di disturbo né di impiccio, trovando comprensione e complicità; tutt'ora ne ho bisogno e purtroppo rimane un pensiero. Non voglio ammorbare nessuno con queste mie paturnie, voglio solo dirti che sei di una bravura smisurata, perché non solo hai descritto in maniera impeccabile e completamente azzeccata Oscar ed André, ma hai creato realmente un posto in cui trovare conforto, anche per qualcuno che li legge solamente. è un balsamo per l'anima quando infuria la tempesta, questo tuo scritto. I dialoghi sono spettacolari e, una delle cose che amo di più, è la sicurezza di Oscar quando, nel secondo capitolo, André cerca un modo per accomiatarsi ma lei non lo fa, non mettendo mai in dubbio di essere la benvenuta lì. Normalmente, con chiunque, Oscar avrebbe liquidato la questione andando via al primo accenno di disagio, almeno per l'idea che mi sono fatta di lei, ma lì, nella stanza di André, sola con lui, sa che non deve angustiarsi con queste insicurezze o cedere ai formalismi: lei sa che lui ci sarà sempre. Lei sa che lui è una parte del suo essere, imprescindibile ed indiscutibile. E poi i ritratti. Dentro di me ho sempre sognato un André dagli innumerevoli talenti (tanto già normalmente è un ideale di perfezione irraggiungibile, che male fa abbondare?!) e il disegno, non so perché, ma gli calza a pennello (no, non è una battuta stupida). è un modo così dolce per poter avere qualcosa di lei poiché sa che non potrà mai averla; così discreto ma di una forza strabiliante, proprio come lui. Una maniera di amarla e di averla vicino più silenziosa e rispettosa che ci possa essere. è questo che mi piace delle tue storie: riesci sempre a far parlare André attraverso i suoi gesti, i suoi modi di essere, facendo un ritratto di un uomo così complesso come un collage, fatto di parole, di non detti, di espressioni, di gesti, tutti in funzione della costante della sua vita, ovvero la sua Oscar. Complimenti, dunque, per questo talento che ti ha benedetto le mani e che spero che non frenerai mai in nessun modo, per il nostro diletto e la tua anima. |
complimenti, ho pianto tanto, mi sono commossa come non mai...le citazioni che hai inserito penso rendano molto il retroterra culturale che ha animato la vita di Andrè ed Oscar, forse rendendoli ancora più reali. |
Finalmente dopo tanto e tanto tempo riesco a finire di leggere questa bellissima storia, e mi scuso per non averlo fatto prima. |
Ciao! senti ... sei bravissima! Ci sono pochi giri di parole da fare: lasci senza fiato! Pensieri complessi che vanno giù come l'acqua fresca, come un passo dietro l'altro, semplicemente ... Come fai a rallentare il tempo così, non lo so proprio:... le gambe allungate nella luce, poi ritratte, come il suo timido avvicinarsi ad Andrè; il petalo caduto tra due note, in bilico come lei, tra esser donna e uomo. |
Accidenti, stavo per perdermi questa bella storia! Meno male che l'ho recuperata! |
Meraviglioso. |
Non ti smentisci mai..anche questo capitolo è meraviglioso. |
Ed ecco un degno capitolo di conclusione per questa splendida storia. |
Un filo conduttore originale, inolito, ma assolutamente pertinente e meraviglioso. No dico sul serio: è una storia bellissima. Io fossi in te la continuerei addirittura.. ma si sfocierebbe probabilmente in una "notte d'amore" fra i due, e credo che questo minerebbe inevitabilmente l'atmosfera di ciò che hai scritto finora. A proposito di scrittura, secondo me scrivi egregiamente.. e sei capace di rievocare immagini in una maniera davvero avvolgente e conturbante. Insomma, direi che è chiaro che la storia mi è piaciuta moltissimo. Complimenti! |
Oddio, questo capitolo è di una bellezza devastante!!! Ed è un vero peccato che sia anche l'ultimo!!! |
oh! ma no dai, è uno scherzo vero? ma come finita...no guarda che ti sbagli, non puoi finire questo capolavoro, devi continuarlo. il capitolo mi è stra piaciuto, belli i flash back, bella la stanza di andrè che lo rappresenta in pieno, un uomo semplice ma sensibile e di cultura. bella l'immagine di oscar che sdraiata sul suo letto annusa la sua giacca per ricordarne l'odore famigliare. forse è proprio qui che si vede che oscar è innamorata. l'ho letto tutto d'un fiato. è stato bellissimo. complimenti, scrivi ancora |