Recensioni per
575
di Vandevoorde
"Già mi cola il cuore da-/gli occhi" Oh mio dio che verso pregno di costernazione e al contempo di liricità assoluta. Scrivi dei versi che non si trovano facimente nella creanza poetica, ti allontani da qualche metodica per donarci delle poesie nuove, autentiche che raggiungono incontrastabilmente il cuore di chi le legge. |
Comincio con il dire che già solo il titolo mi affascina tantissimo: "Geografia di un viso" semplicemente meraviglioso. L'assunto poi della composizione è qualcosa che va al di là dei tre versi che hai scritto: io c'ho trovato così tanto significato ed accezione da poterci scrivere un libro. Non ti starò ora ad annoiarti con tutte le mie impressione che veramente sono molteplici e di varie forme. Ti parlerò strettamente dell'emozione preponderante che si è avvalsa di me quando l'ho letta e ti paleserò l'interpretazione che mi è sembrata più confacente ed opportuna. Be' il tuo scritto è davvero struggente - come poteva non lascirmi sbigottito e congestionato dopo la lettura? La mia interpretazione (soggettiva ovviamente) è la seguente: certamente avrai scritto questa poesia osservando un volto: un volto rugoso e attempato ma che ti ha dato di per certo l'impressione di un viso ancora pregno di vitalità e giovinezza preminente: perché la vecchiezza perde sempre contro la beltà intrinseca di ognuno, e quest'ultima si palesa quasi sempre anche esteriormente dominando sul tempo. |
Complimenti sinceri!! Il tuo componimento è fortemente sublime, esprime in termini semplici ma assolutamente efficaci, il concetto di amanti magnificamente espresso dalle metafore dei satelliti. |
Mi ha molto colpito questa tua, sai? Ne ho persino tratto una personalissima interpretazione che, per la stima che ti porto, non ti infliggerò, i miei complimenti più sinceri ti dovranno bastare. |
La morte prematura è come l'avvizzimento dei fiori. I fiori mi richiamano alla mente qualcosa di tenero e spontaneo proprio come lo sono i bambini che sono ancora delicati e novellini perciò ancora inesperti per fronteggiare le avversità della vita ed è proprio per questo che gli si dedica maggiore predilezione; si fa lo stesso con dei fiori: si irrorano con cura e commozione sommessa. Perciò secondo la mia interpretazione - umilmente soggettiva - "Vedere morire i bambini è come vedere passire dei fiori". Mi piace molto il tuo stile ermetico e conciso. Ho letto tutta la raccolta e non ho fatto che contemplare ogni tua singola parola. |
Con immenso ritardo, eccomi a fornire la mia umile opinione. |
Anche questo haiku è molto bello e intenso ^^ Riesce a trasmettere bene la quiete dopo una lite e il senso di pace che i due litiganti provono. Tuttavia può essere anche che questa pace sia fasulla, diciamo un compromesso per permettere agli animi di rilassarsi nonostante la tensione. Ad ogni modo sempre un bel componimento ^^ |
Sarà pure, ma tu brilli di luce propria, magnifico haiku Vienne, ho molto apprezzato. |
bella, mi è piaicuta... scusa se non faccio un tentativo di parafrasi completo ma sono stata astinente per tre giorni e ho un po' di roba da recuperare; sono di fretta... |
Il tema del distacco ritorna vivido in questo tuo componimento. E' straordinario come, sin dalla prima riga, si avverta, pressochè palpabile, la sensazione di malinconia ed amarezza dovuta ad un allontanamento che si sarebbe preferito evitare: qualcosa di non deciso da noi. L'incertezza, derivante da quell'interrogativa così magistralmente utilizzata viene definitamente scacciata dalla sentenza racchiusa dal secondo e dal terzo verso: toccherà all'intelletto ritornare, con nostalgica rimembranza, sui fatti accaduti, sui tempi migliori ormai perduti per sempre. |
Questo bellissimo haiku risuona un po' come una storia sentita mille volte. La fiamma non più alimentata...di un amore? Chissà. Attualmente sto sperimentando diversi tipi di fiamma non alimentata anche in ambito lavorativo(...be diciamo scolastico). Essere costantemente al massimo di se stessi senza che qualcuno ti dia la forza di continuare può essere davvero impossibile. Negli anni, come tu stessa ribadisci nell'haiku, c'è un vero e proprio smarrimento delle convinzioni fino a che queste sono sostituite da altre ben più consistenti e così via, in un ciclo infinito. |
Lo stile retrò mi è piaciuto molto. Le Lagrime sono diverse dalle lacrime e tutto sta nel modo di porsi di fronte ad esse. Piangere è decisamente l'occupazione più interessante per sfogarsi e aggiungerei efficace. Parlare a quel punto è davvero superfluo. Ma è stupendo pensare al sentimento davvero incredibile che ci prende quando vediamo gli altri piangere, quella sensazione di impotenza che ti lascia con il fiato sospeso e ti pone domande sul senso della tua presenza in quella stanza. |
Decisamente un addio è il tempo peggiore dell'uomo. Anche questo haiku mi ha fatto riflettere un po'. Il fatto che sia citato l'intelletto e non l'animo mi ha portata a dei lunghi ragionamenti senza uno scopo. L'intelletto come mente umana ha la facoltà di ricordare ma è l'animo ad avvertire "il meglio" o "il peggio" a seconda della situazione. |
Questo mi ha fatto ricordare la fresca rottura che ho avuto con la mia ex migliore amica. è come se l'addio si tramutasse in una sorta di porta verso il futuro, che lo vede molto più luminoso del passato. Forse perchè, anche se finito, il rapporto ha cambiato in modo positivo chi l'ha subito, aiutandolo a crescere e ora è pronto per nuove esperienze. Complimenti ^^ Come sempre riesci a sorprendere il lettore ^^ |
XD Mi devi spiegare come riesci a fare degli haiku così belli! Io non riuscirei mai a farli perchè sono troppo dispersiva nei termini, ma comunque sei davvero così brava che sembra che li scrivi da una vita. Questo componimento mi fa pensare alle stagioni come simbologia della durata della vita e a una coppia d'anziano che ripensano al passato e al dolore che comunque non è del tutto scomparso nel corso del tempo ^^ Inutile dire che mi è piaciuto XD |