Recensioni per
575
di Vandevoorde

Questa storia ha ottenuto 63 recensioni.
Positive : 63
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/03/11, ore 11:33

XD Leggendo la nota mi è venuto da sorridere per come ti è venuta l'ispirazione per questo haiku. Il significato dei termini è molto elegante e sembra quasi il momento di calma apparente di quando qualcuno ti si avvicina e ti chiede come stai. Un gesto che nella sua semplicità, tuttavia, ti fa sentire meglio. Anche questo haiku è molto bello ^^

Recensore Master
26/03/11, ore 11:25

Molto belle le immagini che comporta questo componimento ^^ Si ha la sensazione di fragilità di un legame non voluto e dell'estraneità dell'interlocutore. Mi ha fatto immaginare un salotto nobiliare, dove due giovani e futuri sposi si vedono per la prima volta e non sanno che cosa ne sarà del loro futuro. Bello davvero ^^

Recensore Master
26/03/11, ore 11:22
Cap. 1:

Finalmente riesco a commentare qualcosa di tuo *w* XD Scusa se sono lenta come un bradipo. Ad ogni modo premetto che gli haiku gli ho scoperti da poco tempo, ma sono davvero molto particolari per l'espressività che riescono ad avere con tre strofe. Il paragone che hai usato per rappresentare gli amanti è stato geniale ^^ Il significato e l'immagine che comporta nella mente del lettore si sposa perfettamente con il componimento. Beh, vado a leggere il prossimo XD

Nuovo recensore
17/03/11, ore 15:03

Quest'haiku evoca in me l'esatta sensazione di disagio che penso derivi dal dover concedere se stessi a qualcuno di ignoto. Ovviamente per ignoto intendo la cui anima ci è completamente nuova o ancora completamente buia. Una sensazione di matrimonio combinato perfetta. Quasi senti quello sguardo indagatore dell'altro su di te. Quasi non capisci il perchè.
Mi sono piaciuti molto anche questi versi e perciò penso sia d'obbligo tenerti sott'occhio. Subito nelle seguite e magari chissà anche tra i preferiti.
G.Shirogane

Nuovo recensore
17/03/11, ore 14:57
Cap. 1:

Premetto che adoro gli haiku. Ovviamente come tu stessa hai detto è difficile comporli in italiano ma ti assicuro che questo primo mi ha dato una sensazione davvero interessante. In effetti prima ancora di leggere la tua nota ho inteso una relazione tra le righe con gli uomini.
Materia affascinante l'universo, credo che noi, fatti di una frazione di stella, non siamo poi così diversi. I meccanismi che ignoriamo nell'universo sono gli stessi che ignoriamo in noi. La stessa matematica che manda avanti l'universo è uguale alla musica che risuona nelle nostre orecchie...sempre.
Molto interessante davvero.
Alla prossima
G.Shirogane

Recensore Veterano
16/03/11, ore 21:21
Cap. 4:

Il ricordo, la nostalgia; la tristezza di quel melanconico sai? inserito magistralmente alla fine del primo verso. E poi, una lapidaria, ermetica, espressiva riflessione sulla realtà che noi tutti, umani, siamo costretti a constatare, eppure ci rifiutiamo di accettare. Lo scorrere degli anni (anzi, il loro stendersi, come un infinito tappeto di stelle lontane che fuggano innanzi ai nostri occhi), ci cagiona, ahimè, strazi.
La potenza espressiva del tuo raffinato stile (mai scontato, mai banale, sempre costruito con solennità e nel contempo scioltezza), che col disciplinato labor limae al quale lo sottoponi diviene ad uno stesso tempo bellezza estetica e perfettamente bilanciata essenza, si rivela anche in questo haiku, che instilla il tepore di una fiammella nel cuore di chi legge per poi empirlo di melanconico, inevitabile gelo, quello della separazione.
Un'ultima riflessione. Quanto è eufonica - ed anche bella a vedersi - quella elisione, degl'anni.
I miei più vivi complimenti, e la profonda speranza che tu possa aggiornare presto codesta pregevole raccolta.

Recensore Master
16/03/11, ore 21:03
Cap. 4:

Questo Haiku è molto ermetico, trovo difficile interpretarlo, ma ciò che dici è davvero bello, il secondo verso è stupendo quindi complimenti come sempre ^^
Un bacio

Recensore Master
16/03/11, ore 20:54
Cap. 4:

questo è molto ermetico.
direi che simboleggia l'allontanamento di una persona che ci è stata da sempre vicina.
il primo verso lo trovo bellissimo:
eravamo, eravamo cosa? tutto (non so se mi spiego; quel eravamo può avere mille significati, è davvero perfetto nel contesto a mio parere)
poi c'è il sai? come se fosse un discorso diretto, è come dire, ti ricordo quello che eravamo sai? ed è un sai delicato, non accusatore.... eravamo sai? me lo ricordo quello che ravamo ma non te ne faccio una colpa\non me la prendo...
lo stendersi degli anni: l'andare avanti del tempo.
cagiona strazi. non so perchè mi fa venire in mente che è come se si dicesse qualcosa del tipo "sto male ma non lo do a vedere" e si collegherebbe al primo verso, dove allora il "sai?" sarebbe un simbolo di falsa complicità nella tristezza.
spero che si capisca... so che è una recensione ingarbugliata
kiss
piccolalettrice

Recensore Master
16/03/11, ore 20:46

questo è davvero dolce.
direi che è una poesia versatile...
lo vedo come se fosse " la mano che ti aiuta a rialzarti"
insomma io lo vedo come un tributo a tutte le persone che ti stanno vicino nei momenti di tristezza...
anche se ad essere triste è un orso XD!
piccolalettrice

Recensore Master
16/03/11, ore 20:42

non ho capito l'ultimo verso.
sarai, si?, mia...? è scritto così apposta?
comunque lo interpreto così: una ragazza che si guarda intorno al suo matrimonio, appunto combinato, non riconosce nessuno tra la gente che le sta attorno, e incrocia dappertutto sguardi diversi che si aggrovigliano nella sua mente.poi è come se ci fosse un pov. il marito dice sarai mia, poi aggiunge il si? che è come dire solo se tu lo vorrai, ma con fare ironico.
probabilmente è l'interpretazione sbagliata ma io la vedo così
piccolalettrice

Recensore Master
16/03/11, ore 20:36
Cap. 1:

sai cosa mi ricorda? la poesia di ungaretti "soldati"
il titolo è in pratica la spiegazione della poesia diciamo, la poesia senza il titolo è troppo ermetica per essere capita, a mio parere.
comunque è davvero bella, complimenti
piccolalettrice

Recensore Master
04/03/11, ore 21:41

ciao anche questo tuo haiku è bellissimo, complimenti ^^

Recensore Veterano
04/03/11, ore 18:50

Se mi piace? E' un'opera di tale intensità e vividezza, costruita in modo così elegante, che mi è sembrato di percepire la domanda preoccupata/sorpresa (ho gradito moltissimo l'uso di entrambi i punti esclamativo ed interrogativo), insieme all'atmosfera malinconica (com'è deliziosamente musicale quel lambisce!) e addolorata del pianto (la lacrima percorre l'haiku, ed infine... precipita nell'immagine di queste pozze, unendo acqua salata a quella già versata).
Il tutto in una manciata di brevi sillabe disposte sapientemente, attentamente calibrate, limate e cesellate, come l'orlo di un oggetto di cristallo. Solo che qui la fragilità non c'è: il costrutto è solido e fondato sulla conoscenza profonda della lingua, del lessico e della metrica.
Sono onorata di questa dedica. Sono ancora più onorata d'aver contribuito al proseguimento di questa raccolta, i cui haiku sono certamente tra le composizioni più brillanti che io abbia mai letto.
I miei più profondi ossequi e ringraziamenti.
(ed i miei auguri di una pronta guarigione a Messer Orso, il cui malessere speriamo si acquieti presto)

Nuovo recensore
26/02/11, ore 14:52

Accidenti ho trovato un rivale. Compogno haiku da anni e non avevo mai incontrato qualcuno che, come me, ne scrivesse.
Sono molto colpita dalla vividezza delle immagini che proponi ; so che non è facile esprimere un concetto in sole 17 sillabe.
Credo che, se deciderò di pubblicare qui, ti farò concorrenza xD
Alla prossima

Recensore Veterano
25/02/11, ore 19:25

Quale vividezza d'immagini, in così poche parole! Mi stupisco sempre di come tu riesca a costruire nella mente del lettore i confini e le mura di un concetto, espresso con tanta accuratezza in pochissimi suoni (tra l'altro, in metrica, le mie più vive congratulazioni!). Il lessico che scegli è sempre molto accurato (quel groviglio di sguardi parla, ad esempio, della sensazione di prigionìa che traspare da una cerimonia combinata) ed è nel contempo molto espressivo (bella l'idea dell'interrogativa nel bel mezzo della frase, descrive molto bene l'incertezza della "voce narrante").
I miei complimenti, veramente brillante!