Prima cosa in assoluto che devo dire è un sincero ed appassionato GRAZIE, sia perché finalmente vedo nero su bianco la tua idea Stenny ( che mi intrigava alquanto come dovresti sapere ) sia perché, non me l'aspettavo certo, hai dedicato anche a me la ff e... è un onore!
Ti ho spronato -e continuerò a farlo- per ragioni egoistiche, perché morivo dalla curiosità fondamentalmente che di certo non si è estinta, anzi, con questo primo capitolo è stata alimentata, ma.... procediamo con ordine.
L'introduzione di Kenny è stata fantastica, non è stato lì a spiegarsi e a fare il teenager ANGST per ore; in poche righe, mettendoti nei suoi panni, hai spiegato il suo problema, il suo malessere e sei stata esaustiva, facendomi innamorare -come succede ormai in tutte le ff- di lui, perché mentre narra si rivela e lo fa dipingendosi nel modo in cui tutti lo immaginiamo, fedele alla nostra idea di IC collettivo, e rivelandosi con un pizzico di ironia -accompagnata a malinconia- racconta come se fosse un adulto, facendo trapelare silenziosamente, attraverso la narrazione, che in fondo un po' coglione lo era, era naturale in quell'età complicata ma non può negarlo e da come lo racconta sembra deridersi affettuosamente e così facendo suscita simpatia e affetto e... è inevitabile che faccia riflettere anche il lettore su quegli stadi particolari della propria vita. E ha diciotto anni inizia la storia!
Mi piace l'immagine d'apertura di questo Kenny strascicante e bizzarro che non nasconde di certo il suo lato trash, anzi, sembra lui stesso un sacco dell'immondizia che cammina, un sacco pieno di... vuoto, esperienze ma insignificanti sentimentalmente parlando; Stan lo vede e si preoccupa -come non può- e non può non intervenire lui tanto coscienzioso, pronto a fare la morale, sì perché non è vero che è OOC, ma è IC, solo che è molto più maturo ( ergo scompare la sua aurea di maestrino moralista ) e indossa la veste di confidente e... lo sai? Mi odio e ti odio per quello che mi stai facendo dire, ma ho voluto bene a Stan, ho sorriso, non ho provato fastidio, nè voglia di prenderlo in giro tra me e me, gli ho voluto bene davvero, mi è piaciuto il tuo Stan, sì. Il mondo finirà? Chissà... Di certo per Stan e Kenny che qui cercano di essere umani, non virili coglioni, anche se ho apprezzato il fatto che hai sottolineato la differenza tra quello che ha l'amicizia tra uomini e quello che è l'amicizia tra donne; inizia qualcosa si chiude una porta e lentamente un'altra si apre, con uno sguardo, uno sguardo che confonde e fa riflettere; mi sarebbe piaciuta vedere più interazione tra i due nel momento delle confidenze, invece c'è stata una narrazione di sintesi dell'accaduto, ma mi va bene, perché se hai trascurato un lato d'altra parte sei rimasta nella sfera intima del confuso Kenny che rapidamente cambia. Ci sono molte frasi brevi e coincise, periodi separati, una certa fretta nell'esposizione narrativa, ma per un prologo sta bene anche perché credo che hai voluto per lo più soffermarti non sugli atti ma sull'intimo, colpendo con frasi d'effetto davvero belle.
Parlando della forma non ho molto da dire, la punteggiatura forse è eccessiva e superflua in alcuni punti, scandisce un ritmo veloce e che in certe parti mi confonde, poi ho visto qualche tempo verbale che non mi ha convinto, delle imprecisioni, ma nulla di grave, mi piace il tuo stile, mi piace il tuo ritmo e questo Kenny che si sveglia come un uomo nuovo mi fa trattenere il fiato, son proprio curiosa di vedere cosa accadrà tra i due! Aggiorna presto questa storia iniziata nel migliore dei modi, mi raccomando, faccio il tifo!!! |