Per l’intera durata della storia ho cercato di immedesimarmi in Ivan, nonostante non abbia mai vissuto le sue esperienze.
Infatti, non ci sono riuscita, ciò che hai creato andava quasi alla di la della mia immaginaria soprattutto dopo il capitolo venti.
Il capitolo che mi ha sbalordito un po’ di più degli altri è il ventitré; nonostante non abbia ben capito in epoca, è articolata la storia ho capito che di certo non esistevano né buoni samaritani né case d’accoglienza o cose che magari adesso sembrano banali come gli assistenti sociali.
Non dico che adesso esistano persone caritatevoli al punto di aiutare una persona sconosciuta ma comunque si trovano associazioni per i minori e in un paese come l’Inghilterra non credo che, adesso, lascerebbero dei bambini in mezzo alla strada.
Comunque quello che intendevo dire è, penso che la storia debba essere ambientata in un’epoca veramente povera perche una persona si considera superiore dopo aver ingaggiato un bambino (o un ragazzino) senza ricevere nulla in cambio.
L’intera storia comunque è cruda e reale non parla (almeno così credevo fino al capitolo 19) di un amore romantico, poiché un uomo adulto ha adescato un ragazzino con del cioccolato, e neppure di una vita fatta di ricchezze materiali o interiori, ma di semplici persone che vivono secondo il loro modo, fanno quello che reputano giusto.
Non so se tu volevi dare questa sensazione, ma mi è arrivata un senso di squallore nell’immaginare un ragazzino che pur di un po’ di cioccolato farebbe sesso con un uomo, è soprattutto che lo faccia sempre con il sorriso piantato sul suo faccino, ma dopo tutto è anche questo che mi affascina di ciò che hai scritto.
Non mi aspettavo un finale del genere, di certo una bella conclusione è quella che hai scritto tu.
Io mi aspettavo che alla fine partisse con il circo, che Arthur non solo si dimenticasse di lui, ma soprattutto che dopo la rivelazione il suo “amore” (o quel finto amore che credevo che fosse) appassisse rendendosi conto di quello che faceva e basta.
Ero convinta che Arthur fosse solo un maniaco che confondeva amore con la voglia di portarsi al letto un giovane, e che Ivan fosse un finto povero ragazzino che non si rendeva conto di ciò che accadeva solo per avere qualcosa in cambio, insomma che facesse il finto tonto per il cioccolato o il rum, che fosse una specie di ricercatore di affetto.
Invece la fine mi ha fatto capire che non era così, bensì dietro quel sesso e quei finti sorrisi falsi ci fosse davvero qualcosa che ovviamente (o almeno per me) non era vero amore, ma comunque sempre qualcosa, anche se continuo a ribadire che secondo me era meglio che Ivan partisse con il circo.
Ho letto e riletto tutti i capitoli quasi ad assaporare le lettere, mi è piaciuto davvero tanto.

... Splendida. Questa è una delle storie più belle che abbia letto su questo sito, e sicuramente una di quelle che rimarranno nel mio cuore anche oltre il fandom di Hetalia. L'ambientazione è magica, i personaggi emblematici. Arthur, Francis e Ivan: ognuno rinchiuso nella propria esistenza e nel proprio ruolo. Mi complimento sinceramente, e soprattutto ti ringrazio per avermi trasmesso tanta emozione, attraverso la tua storia. Il rapposto tra Ivan e Arthur, in particolare, mi ha spiazzata: la maniera in cui Russia, a sua volta, si affeziona allo sguardo dell'Inglese e al suo amore... Senza amarlo a sua volta, per quel che riguarda la mia interpretazione. La mia impressione è che il giovane Russo non si sia innamorato di Arthur, quanto forse di ciò che avrebbe significato: una vita mai sperimentata prima, fatta di libertà e imprevedibilità.
Il finale, poi. Le immagini così forti e decisive. Complimenti ancora, te li meriti tutti quanti.

Leggi la risposta dell'autore

Oddio. Oddio. Oddio. È uno dei finali più belli che abbia mai letto, dico sul serio. Non tanto perché succede ciò che speravo, ma perché in neanche 100 parole hai condensato ogni singolo aspetto dell'intera storia e hai presentato in modo limpido e lineare tutte le riflessioni di Ivan sul compiere la propria scelta. Perché qui ruotava attorno tutta la fic: Ivan di fatto non ha mai propriamente scelto fino alla fine. Certamente, ha compiuto un suo cammino ma sempre razionalmente. Qui ha lasciato parlare il cuore e le sue lacrime finali lo dimostrano appieno. Ti giuro l'ultima frase mi ha fatto emozionare tantissimo sia perché non ci speravo più sia perché leggevo la sofferenza del dover decidere qualcosa che non è affatto facile. Che dire, cara... Hai sfornato l'ennesimo capolavoro, capace di far emozionare e riflettere. Grazie di cuore e continua sempre a scrivere <3.

Leggi la risposta dell'autore

Come sempre la Ika si perde dei capitoli per strada. Perdonatela, ormai non ci sta più con la testa -.-. Bene, vediamo di recuperare! Allora, allora... Di queste tre drabble mi ha colpito la contrapposizione fra quest'alba che viene più volte richiamata e l'improvvisa immobilità di Ivan, il quale solo alla fine sembra aver deciso che non potendo tornare indietro, guarda solo avanti. Pare quasi che già si sia dimenticato di Arthur anche se molte frasi cupe e nostalgiche rivelano qualcosa di più -e che cavolo, io spero che Arthur venga a prenderlo! Francis è un amore <3. Come già dissi tempo fa, in questa storia gli hai dato un ruolo che non solo gli calza a pennello, ma hai fatto sì che la sua presenza desse risvolti psicologici più profondi alla storia. Mi piace come descrivi il suo amore per Ivan, ha un ché di poetico e dolce che fa sciogliere <3. Basta, devo andare a leggere subito l'ultimo capitolo e sperare nell'happy end. A tra poco <3

Allora ti ho già detto che è bellissima, mi ha tenuto col fiato sospeso nell'ultima parte, il finale non era scontato e fino a quella dannata ultima frase non sapevo cosa avrebbe scelto Ivan, ho pianto.
La prima parte era pervasa da una tenerezza infinita, mi sembrava di vederlo questo ragazzone ingenuo al suo primo approccio all'amore, insieme a quell'inglese che sembra tanto frigido e poi invece... non pensavo che alla fine avrebbe avuto il coraggio di andare a fermarlo.
Mi piace dannatamente tanto come scrivi, i personaggi sinceramente non mi sono sembrati OOC  e, diamine, io non so più cosa scrivere e tu scrivi benissimo, scorrevole e chiaro. Quid multa?
Ti adoro, ci sentiamo alla prossima! <3

Ed eccoci giunti al clou della storia, il momento in cui la matassa si dipana e il presente deve fare a pugni con il passato. La storia di Ivan è molto, molto triste e soprattutto vera. La storia e il nostro stesso presente ci insegnano che nel mondo chi paga sono spesso e volentieri i poveri. Chi commette i peggiori crimini non verrà mai degnamente condannato per quel che ha fatto, ma verrà condannato il debole che ha osato ribellarsi dalla sottomissione. Che schifo. Meglio passar oltre, vah. Si potrebbe ora elogiare Francis per aver salvato Ivan da quella vita -anche se innegabilmente l'ha legato a sé in un modo che Arthur teme. Eppure Ivan continua ad esortare l'inglese di venirlo a prendere e portare via. La cosa in sé mi colpisce molto perché quasi fa intendere che, anche se ora ha una vita migliore, Ivan è consapevole di avere vincoli da rispettare. Vincoli che possono essere spezzati dall'amore? Rimango nel dubbio delle mie riflessioni fino ai prossimi capitoli. Complimenti come sempre <3

Ed eccoci al momento clou di questa bellissima storia. Già da giorni mi chiedevo come e quando sarebbe giunto il momento della 'decisione'. Si sa bene che il circo è un mondo a sé stante in continuo movimento e o ne si fa parte o, quando lo si lascia, è per sempre. La vedo così, forse in modo troppo tragica, la spinosa questione. Ma già questo presunto segreto lasciato nell'aria e quell'ultimo volo mi hanno fatta giungere alla conclusione prima detta. Tra l'altro, in questo caso Ivan deve scegliere praticamente fra due cuori, una scelta non certamente facile. Eppure, in queste ultime tre drabble pare cresciuto, pare più uomo consapevole dei propri desideri. Sono molto curiosa di vedere cosa altro ci riserverai. Come sempre le tue creazioni incantano e, specie in Ultimo, ho avvertito emozioni fortissime, di amarezza e felicità assieme. Che dire? Sei una poetessa. Chu <3

Uuuuh, sono davvero felice che tu abbia dato maggiore spazio a Francis: trovo che in questa storia abbia un ruolo interessante, tra l'altro è soprattutto attraverso i suoi occhi che si vede ancor più il cambiamento psicologico di Ivan. Inoltre dà quasi un senso di una figura paterna... Può sembrar strano, ma mi ha dato questa impressione leggendo X3! Waaah il finale a sorpresa dell'ultima drabble sono molto curiosa di vedere cosa succederà nel confronto tra lui e Arthur! Già nel momento in cui si vedono sembrano scoccare scintille da tutte le parti e l'aria d'attesa che si respira è degna di nota! Come sempre tanti complimenti, aspetto con curiosità il seguito X3! Un bacio <3

Mi ci voleva giusto un pò di belle drabble come toccasana. E che dire poi, se ogni volti mi spezzi il fiato? Questa storia si evolve in modo particolare, facendosi abbracciare da sentimenti che navigano nell'aria, scoperte di dolcezze e affetti, sorrisi che hanno significati diversi. Di queste tre drabble mi ha colpito molto il fatto che Ivan sorride perché, vedendo l'inglese sorridere, reputa sia la cosa più giusta da fare. È qualcosa di strano che trova spiegazione nelle frasi successive: Ivan da quasi l'impressione di avere poca esperienza dei rapporti umani, come poi si vede nel finale... Il ché rende tutto ancora più tenero e adorabile <3. Davvero tanti tanti complimenti, stai creando una storia bellissima <3. A presto, Ika <3

Di sicuro, Francis si arrabbierà. Moltissimo.
Sai che non amo alla follia la  coppia, e in pratica leggo giusto perchè sei tu che stai scrivendo, ma quell'ultima frase mi ha illuminato il cuore. Cioè, sarà anche una Rusuk, ma ci hai infilato un po' di Fruk, e il mio cuoricino di fanghèrl non può non saltare un battito quando legge cose del genere... Tra l'altro questa recensione non ha senso, visto che per recensire decentemente dovrei aver letto tutta la fic, non solo l'ultimo capitolo, e prima o poi lo farò anche credo, se riesco a sopravvivere agli esami (cosa che presumibilmente non accadrà). Però quella frase mi ha colpita talmente tanto che dovevo per forza dirtelo xD Insomma, viva le mie recensioni incoerenti, e viva te e la tua bravura che mi fa venir voglia di leggere anche se la coppia non mi piace e dovrei fare i compiti al posto di incartarmi su fanfiction di APH. Vado a leggermi l'inizio, e ricorda che voglio il seguito!

Di sicuro, Francis si arrabbierà. Moltissimo.
Già, tanto tanto. Oh, beh, forse arrabbiare proprio no, ma di sicuro ci rimarrà male. ù.ù
A questo giro sarò breve - perché credo che finirei per ripetere sempre le stesse cose: queste tre drabble sono tre carezze. ç///ç

Non so davvero decidermi se mi fa più aumentare l'intensità di emissione di cuoricini "Stelle" o "Bacio".
Ivan è la dolcezza dell'infanzia, Arthur è buffamente burbero, e Francis amorevolmente apprensivo.
Queste drabble, nonostante io le rilegga e le rilegga, proprio non riescono a stancarmi. <3
Sono, semplicemente, una dolce favola. <3

Waaaaah~! Di drabble in drabble mi sciolgo sempre più, sono troppo cariiiiiini <3! Fangirliamenti a parte, anche questo nuovo capitolo l'ho apprezzato molto per i suoi toni dolci ed intensi. Con grande semplicità racconti la nascita di un amore fatto di una strana complicità... Sembra quasi che i due stiano giocando e, al contempo, cercandosi attraverso piccoli pretesti -vedasi le caramelle. Mi piace come stai dipingendo questo rapporto e le loro personalità. Personalmente mi è piaciuta soprattutto la prima drabble: le riflessioni poste danno un leggero senso di inquietudine -almeno a me- riguardo al futuro della coppia... Non so, sembrano quasi un'ammonizione, il preludio di qualcosa. Sono curiosa di vedere cosa accadrà. Complimenti come sempre <3

*si scioglie* Io non so proprio come tu faccia a dir vita cv atmosfera così leggiadre, eleganti eppuri semplici al contempo, che si velano di dolcezza e tristezza in modo veramente struggente. Tutte e tre queste drabble sono davvero belle, complimenti per aver dipinto un piccolo mondo in poche righe. Perché qui non v'è solo l'iniziale approccio fra i due protagonisti, ma attraverso mirate parole si arriva a conoscere personaggi secondari -hai dipinto un Francis così IC con una sola frase da svenimento, fai paura <3!- e si ha una lieve panoramica del luogo dove si sviluppa l'intreccio. Complimenti davvero, stai svolgendo un ottimo lavoro e sono curiosa di vedere cosa altro accadrà <3! Un bacio, Ika <3

Francis dice che le città sono signore: bisogna amarle e basta.
Frase proprio da Francis: in poche parole è racchiuso il suo essere. <3 E' una figura romantica, e mi piace molto come viene rappresentato qui - ma non aggiungo altro ora. xD
Arthur è proprio carino, non saprei come altro definirlo. Me lo immagino che percorre le vie strette di una vecchia Londra, con Ivan che zampetta pochi passi più avanti. E' una scena che scalda il cuore. <3