Recensioni per
Solo io posso vivere per sempre
di Malvagiuo

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano
17/08/11, ore 12:07

Questo forse è il capitolo che più mi ha infastidito della storia: è sempre interessante vedere un autore cimentarsi con argomenti così insoliti e particolari, ma non mi è proprio piaciuto. Non si avverte affatto l'orrore di un simile incantesimo, secondo me. Non so se ti sei mai imbattuto nella Trilogia dei Lungavista di Robin Hobb, ma a un certo punto c'è un personaggio che deve creare un drago da una roccia magica che scolpisce lui stesso. Per dargli la vita, però deve sacrificare la sua anima un poco alla volta per dargli emozioni, ricordi... Il suo stesso essere. Ed è descritto come se l'autrice lo avesse provato, è così tangibile la pena di questo personaggio che poco a poco non riconosce più sua moglie e i suoi amici... È straziante.
Ho fatto questo paragone per spiegare meglio cosa non mi è piaciuto della tua drabble. In questo caso, sembra quasi che sia una passeggiata creare un Horcrux, Tom sembra quasi bullarsi perché non ha faticato (mancava che dicesse "non sono neanche sudato", eh), quando ha spezzato la propria anima. Parli di dolore, ma io non lo avverto, non lo provo... Leggo di cose raccontate ma non mostrate, cosa che contraddice una delle regole base della scrittura. Vorrei leggere di un personaggio che spezza la sua anima e rinuncia a una parte di sé (quindi immagino anche a una parte dei suoi ricordi) per assicurarsi l'immortalità. Caratterizzazione proprio errata, per me. Ci sono alcune ripetizioni, per altro, in particolare ho notato la parola "attraverso" usata due volte nella stessa frase.
Forse era un argomento un po' inadatto per una drabble, troppo complesso, che dici?

Recensore Veterano
17/08/11, ore 11:54

Ho notato diverse imperfezioni in questo capitolo: sia a livello di canon che di grammatica. Il più grave in assoluto è forse il fatto che Tom sia intoccabile dal potere del Basilisco: è falso, il Basilisco ha potere su tutti (il fascino di averne uno al proprio servizio anche per Serpeverde immagino fosse proprio la consapevolezza di essere anche lui sempre in pericolo mortale e di dover controllarlo sempre per rimanere vivo... I cattivi quando sono contorti fanno cose assurde, ebbene sì), il fatto che Tom parli Serpentese non significa che sia immune ai poteri dei rettili. È probabile che il ragazzo mandasse avanti il serpente per non morire, tanto che Mirtilla muore per errore, probabilmente perché esce prima il Basilisco e poi lui dal tunnel, a cose già fatte. Quando ricompare nel secondo libro, invece, Tom è un ricordo, un Horcrux, un qualcosa che non può morire se non in un numero limitato di modi e solo distruggendo l'oggetto che lo contiene (ma se il Basilisco avesse guardato il diario, non l'avrebbe ucciso perché non funziona sugli oggetti).
La caratterizzazione di Tom non mi sembra appropriata: il suo carattere è gelido, freddo, senza sentimenti positivi. La Rowling qualche tempo fa ha addirittura dichiarato che Voldemort è incapace di amare perché è stato concepito sotto un filtro d'amore, fai tu. Un personaggio che da bambino era in grado di fare del male volontariamente e consapevolmente ai suoi compagni non lo credo capace di commuoversi. Un personaggio che da bambino sfida apertamente un adulto (e non uno qualunque, Silente!), che rimane stupito dalla mancanza di reazioni infantili... Non ce lo vedo a piangere, mi sembra OOC: se ti fossi concentrato più sul suo senso di familiarità col posto, come se per la prima volta avesse colto un significato intrinseco della sua eredità, come se in qualche modo la camera supplisse la mancanza di una famiglia, forse avrei capito... Ma il ricordo di Tom nei libri sembra considerare tutto questo un fatto dovuto, per il sangue che ha nelle vene, quindi mi sembra inadeguato.
Ti consiglio inoltre di fare attenzione all'uso che fai degli aggettivi, perché magari pensi che un'aggettivazione più particolare in ogni caso sia un valore aggiunto, ma devono essere appropriati: una risata è contagiosa quando una persona ride con così tanto gusto che gli altri che gli stanno intorno sono spinti istintivamente a ridere a loro volta. Se Tom è da solo, chi contagia con la sua risata? Il Basilisco?
Inoltre, tutto lo stile mi sembra ampolloso, pesante: capisco che il senso sia trasmettere una certa solennità al momento, anche dando spazio a certi dettagli macabri o disgustosi per rendere l'atmosfera della Camera, ma secondo me manchi l'obiettivo e rendi pesante la lettura. Anche nel ripetere più volte gli stessi verbi (le tre frasi con "capì", ad esempio), il senso complessivo è una pesantezza fastidiosa.