Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Malvagiuo    12/08/2011    2 recensioni
Raccolta di missing moments riguardanti Tom Riddle e la sua ascesa al potere, fino alla sua trasformazione nel Mago Oscuro più potente di tutti i tempi.
Genere: Avventura, Azione, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Bellatrix/Voldemort
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Tom Riddle era al culmine dell’eccitazione.
Dopo tanti anni di faticose ricerche, finalmente eccola davanti ai suoi occhi.
L’entrata della Camera dei Segreti. Il santuario di Salazar Serpeverde.
Tale era la frenesia di Riddle da fargli dimenticare di applicare persino i più semplici incantesimi di protezione all’ingresso del bagno, affinché nessuno interferisse nella sua mistica riunione con i misteri del passato. Si lasciò cadere nel grande pozzo oscuro e, dopo un tempo che parve interminabile, atterrò su una superficie ruvida e scricchiolante. Il terreno estremamente friabile gli rese difficile alzarsi in piedi, in mancanza di un appoggio stabile.
«Lumos» mormorò il ragazzo.
La sfera di luce sprigionatasi dalla bacchetta illuminò quello che sembrava un piccolo cimitero degli animali: ossa ovunque, ma nessuna che sembrasse appartenuta a un essere umano.
Riddle sorrise. Era sulla buona strada, decisamente.
Avanzò con la bacchetta in mano, con le orecchie spalancate e gli occhi vigili, dallo sguardo quasi allucinato. Lì dentro, nascosta da qualche parte, c’era la sua eredità. L’eredità che il grande, lo straordinario, il supremo fondatore di Hogwarts aveva lasciato in serbo per colui che si fosse dimostrato tanto abile da raggiungere la Camera.
Dopo centinaia e centinaia di anni, finalmente qualcuno era arrivato.
Riddle era il primo a violare quel luogo da quando era stato sigillato da Serpeverde in persona, ne era certo.
 
Passando oltre passaggi cavernosi e dall’aspetto lugubre, ma affascinanti agli occhi del giovane Prefetto, raggiunse una nuova soglia. Dall’intarsio elaborato, dalle incisioni a forma di serpente, dall’aura di compattezza che emanava, Riddle comprese che aveva raggiunto la meta. Ecco l’ultimo ostacolo da superare.
«Alohomora» esclamò.
Non accadde niente.
«Stupeficium».
Ancora niente. Una punta di irritazione fece capolino nel suo animo. Non era abituato al fatto che i suoi incantesimi non sortissero effetto.
E poi rise.
Una risata fredda, eppure contagiosa.
Si diede dello stupido, per non aver pensato al sistema più ovvio per aprire quel cancello.
«Apriti» sussurrò allora, in un linguaggio gelido, sibilante, in grado di far gelare il sangue nelle vene.
Immediatamente, un rombo sordo echeggiò nelle cupe profondità della caverna. Vide la magia all’opera, percepì le serrature magiche scattare al suo ordine emesso in Serpentese, e dopo pochi istanti ecco il poderoso cancello dischiudersi di fronte a lui.
Come un animale famelico, Riddle si avventò verso l’entrata, ansioso di scoprire quale tesoro avesse richiesto una protezione tanto elaborata.
Ed eccola, infine.
La Camera dei Segreti.
Riddle non badò all’opprimente miasma che pervadeva ogni angolo del luogo, non badò al tanfo di chiuso, di morte e di umido. Non avrebbe desiderato trovarsi in nessun altro posto in quel momento. Quella era la sua casa. Lì, coperte da secoli di solitudine e silenzio, erano custodite le radici del suo passato più remoto.
La statua di Serpeverde troneggiava al centro della Camera, a conferma delle sue supposizioni.
Riddle vi si avvicinò e la toccò, riverente. Mai prima d’allora aveva provato un simile sentimento per qualcuno. Nemmeno a Silente era stata concessa, da parte sua, tale onorificenza.
Forse fu proprio il tocco a scatenare l’attivazione del meccanismo.
 
Pochi istanti dopo, ecco un nuovo rombo sordo, stavolta proveniente dalla statua stessa.
Dopo un attimo di esitazione, Riddle si allontanò da essa, e vide il mutamento che stava avvenendo. La bocca dell’effigie si stava lentamente aprendo, anzi spalancando. Una voragine nera ben presto si affacciò sul volto scolpito di Salazar Serpeverde.
Il fetore proveniente da quel buco era peggiore di qualsiasi altra cosa avesse mai percepito, tanto che persino Riddle fu costretto a turarsi il naso con la mano. Ma non era certo l’odore ciò che lo inquietava.
Un rumore terribile, angosciante, cominciò a sollevarsi all’interno della voragine.
Un sibilo potente, furioso, la cui potenza aumentava di secondo in secondo.
E Riddle capì.
Capì che cosa stava per uscire da quel buco prima ancora che potesse vederlo con gli occhi.
Capì che cosa il suo illustre antenato gli aveva lasciato, affinché continuasse la guerra contro i Mezzosangue e i traditori della razza magica.
E infine lo vide.
Un corpo gigantesco e sinuoso, verdastro e rilucente, che strisciava aggraziato e pesante dalla bocca di Salazar Serpeverde.
Un mostruoso Basilisco dagli occhi dorati. Occhi che avrebbero dovuto pietrificarlo, ma che su di lui non ebbero effetto. La possente bestia si raggomitolò su se stessa, fissando il padrone che aveva atteso per tanti anni.
Riddle sentì qualcosa colargli lungo la guancia. In un primo momento temette fosse sangue, o comunque una reazione all’impatto diretto con lo sguardo del Basilisco. E invece no. Era una lacrima.
Una lacrima di commozione.
Riddle si rese conto di non aver mai visto niente di più bello in vita sua. Ed era commosso che quella creatura maestosa, simbolo supremo del suo potere di vita e di morte sugli uomini, fosse ai suoi ordini. Ce l’aveva fatta. Il suo destino era compiuto.
L’Erede di Serpeverde poteva cominciare la sua opera.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Malvagiuo