Recensioni per
La Canzone di Temaru
di Marguerite Tyreen

Questa storia ha ottenuto 91 recensioni.
Positive : 91
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
03/11/11, ore 13:49

cattivo è cattivo, non di quelli che preferisco;più sottili e fascinosi, capaci di invogliarti a stare dalla loro parte, ma certamente un nemico pericoloso e facile da odiare.
Sì, Temaru si è comportata male, anche se è piuttosto comprensibile, Santiago farebbe uscite di mente chiunque!
Non vedo l'ora che arrivi la nave con gli altri personaggi!!! nel frettempo ti bacio e al prossimo capitolo! ;)

Recensore Master
19/10/11, ore 15:17


Ma chérie,
Faccio uno strappo alla regola e recensisco subito, visto che ho trovato un misericordioso pezzetto di tempo. Poi questo capitolo mi è troppo piaciuto, temo sarà una recensione indecentemente fangirlosa, preparati!
Allora intanto bella la prima parte, quanto ho goduto un po' meschinamente (^^') del bidone a duLac (ma a proposito: il nome lo avevi già scritto? Non mi ricordavo si chiamava Jean-Paul, Jean mi piace, oh oui!). Da Mills credo non ci si doveva aspettare altro: si vede che il dottore è rimasto scottato in passato e che non versa su certi lidi, in fondo non è un marinaio, so che infatti ai bei tempi andati la vita dei lupi di mare era ben travagliata e capitava che si avessero relazioni con membri dell'altro sesso, soprattutto durante lunghe ed estenuanti traversate, a mo' di sfogo sessuale, principalmente. Intuisco che tu ti sia documentata. Trovo il tutto molto verosimile, anche l'accenno di Patrick alla "mercantile irlandese": un buon cattolico come lui non ce si aspetterebe e invece era quasi normale, al tempo, poi per dire i mozzi erano usati per ogni genere di cosa in una nave (una volta lessi una cosa particolarmente truce delle angherie che riservavano ai mozzi spesso ragazzini giovanissimi, sono ben contenta che tutto sommato, nonostante l'evidente razzismo di Boyle, Pat non se la passi così male).
Comunque ritornando alla prima parte dicevo di Mills e del suo passato. Questo allure di mistero, di malinconia, di nostalgica solitudine che gli hai costruito attorno inevitabilmente affascina ed attrae, non solo duLac come abbiamo visto. Il povero ufficiale ha avuto picche (eh, Jean Paul u.u)  e si è riversato su un sostituto diciamo, ma da come l'hai messa credo stai architettando qualcosa di molto molto più profondo per questi due, finiti a letto principalmente per voglia fisica da parte di entrambi.
Mi è piaciuto molto quel riferimento ai capelli color grano e le parole che l'ufficiale e l'irlandese si scambiano. Lì si "fiuta" qualcosa ^^
Fammi dire che te la sei cavata egreggiamente con la lemon. Il mio parere è modesto, effettivamente non è che io sia proprio una grande esperta, sai, cioè: c'è chi è più versato nel genere di me, però posso dire che non ho trovato assolutamente nulla fuori luogo, volgare o banale. Anzi: è stata una scena estremamente delicata nella sua passionalità, bellissima da leggere e da vivere.
Credo che con questa storia tu stia facendo davvero un ottimo lavoro, tutto è così accurato e vivido che sembra quasi di leggere un romanzo. E il video che hai fatto è meraviglioso *-* Un po', lo ammetto, mi dispiace vedere tante storie su EFP osannate quando invece lavori come questi sono messi più da parte, meno conosciuti. Ma sono sicura, al contempo, che questa piccola perla in costruzione, avrà gli onori che merita.
Aspetto di veder tornare Temaru per sapere la linea narrativa che prenderai col dottore e poi ovvio sono curiossissima di sapere dove andranno a finire il mozzo e l'ufficiale ^___^
Al prossimo aggiornamento, un bacione
Tua Primavere <3


(Recensione modificata il 19/10/2011 - 03:18 pm)

Recensore Master
18/10/11, ore 22:38

Ohhh ma sono rimasta folgorata, tu sei nata per scrivere Slash, insomma è un vero capolavoro, mi è piaciuto tantissimo, ho gli occhi a cuoricino <3 ____ <3 .
Ok ma andiamo con ordine, Du Lac, Jean Paul ha anche un bel nome, mi piace, insomma è molto particolare come personaggio, tutta questa sua superbi, questo modo di comportarsi da essere superiore, a quanto pare serve solo a mantenere le distanze, a erigere un muro che lo tenga lontano dalle altre persone. Anche se in maniera differente si comporta allo stesso modo del dottore Mills, vuole rimanere distaccato, ovviamente per motivi differenti, ma lo scopo è lo stesso.
Ma sembra non riuscirci, non con l’avvenente dottore, e forse un po’ l’attrazione, un po’ il cognac e la sbronza alla fine gli salta letteralmente addosso ^^, fortuna che come ha detto il dottore è di ampie vedute, un altro uomo non l’avrebbe presa altrettanto bene.
Ma sembra anche che l’attrazione di Du Lac per Mills non sia solo fisica, che per un verso si sia preso una sbandata per il dottore, ovvio chi non se la prenderebbe, bello e misterioso, insomma un’accoppiata vincente ^^.
Ma viene rifiutato, e la cosa sorprendente è che ci rimane male, o meglio non male, né rimane ferito, mi ha fatto pena, tantissima pena, ma sembra essersi ripreso in fretta u.u.
Ma che carini sono Patrick e Jean Paul, sono veramente dolcissimi, è vero che è iniziata così, il loro non è amore, ma solo sesso, questo almeno a detta del francese, ma sono proprio curiosa di leggere come evolverà la storia fra i due, forse un pochino sono rimasti colpiti l’uno dall’altro, mi è piaciuta la scena della loro unione, non volgare, molto passionale, insomma perfetta ^^.
Mi è piaciuta anche la scena della mattina, loro non sono innamorati, però dopo una notte perfetta erano di buon umore, cantavano, peccato che sembra che Du Lac non sia un cantante provetto. Bellissimo che hanno stupito anche il dottore visto che entrambi erano particolarmente di buon umore.
Bellissimo, stupendo, un capitolo spettacolare, mi piace da impazzire e io sono sempre più curiosa ^^, veramente bello.
Tutti i miei complimenti, e al prossimo, scusa per il commento un po’ delirante però mi ha stupito questa capitolo interamente slash, insomma lo avevi detto che avresti messo una coppia così, ma non immaginavo che le cose sarebbero evolute tanto in fretta, mi piace, mi piace tantissimo e non vedo l’ora che arrivino a destinazione.
Carissima, tutti i miei complimenti, un bacione:

-Yuko-

Recensore Veterano
18/10/11, ore 21:55

eee, che sarà? mio caro Millis, ti facevo più acuto. bè direi che hai perso un po' di divertimento ;P
Mi è piaciuto tantissimo questo capitolo, ero proprio curiosa di sapere come avresti reso una slash, te la sei cavada veramente bene, devo dire.
Solitamente non li amo molto, non riesco a immedesimarmi, ma quì. bè, sarà che adoro Pat, mi sono proprio compenetrata. Molto bene quindi, per il resto, millis si fa sempre più criptico e du lac sempre più cristallino.
bene, ti lascio, non vedo l'ora di tornare da temaru ;) un bacione.

Recensore Master
18/10/11, ore 14:36

*____*
(sono in debito di una recensione, lo so, ma intanto commento qui prima di perdermi *rolls*)
*___* davvero è la tua prima slash?? *__* Mi piace, te la sei cavata davvero molto bene ^____^
Certo un po' mi dispiace che - almeno per il momento - Patrick sia una specie di ripiego per Du Lac (fra l'altro anche la scena con Mills è stata bella... e come biasimare il nostro francese se si è preso una cotta per il dottorino?) ma sono certa che prima o poi tutto prenderà una piega diversa.
Patrick è troppo coccolo, che carino e dolce *__* tutto da coccolare ^^ Non posso averne uno anche per me? (etero, per favore!).
A proposito: Mills mi piace sempre di più ** la sua estrema solitudine, solitudine dalla quale vorrebbe cavarsi fuori ma che non riesce a scacciar via è molto affascinante come cosa. E nulla, me lo fa letteralmente adorare ^^ Sono curiosa di vedere il suo incontro con Temaru, sì.
Okay, ti ho lasciato tutto meno che una recensione decente e ponderata, ma spero ti abbia trasmesso il mio entusiasmo nel leggere il capitolo ^^
Un bacio,
Aika.

Recensore Master
09/10/11, ore 10:15

Bonjour mia cara!
Finalmente recensisco questo capitolo che ho letto in settimana, ma prima di trovare un attimo di tempo per mettere in ordine i miei poveri (e pochi) neuroni ho dovuto aspettare fino a stamattina ^^ (è riniziata l'università, lo sai fin troppo bene anche tu, credo **)
Intanto ci tengo a dire che a me basta vedere il nome Patrick e subito mi viene un sorriso gongolante molto molto imbarazzante. Insomma, che contegno u.u E' che il nostro irlandese è uno di quei personaggi che non può che attirare simpatia e mi piace tantissimo anche questa sua conversazione immaginaria con la madre e con Dio. Un irlandese se non è cattolico e non beve birra che irlandese è???
Spassoso, quindi, per certi versi, ma capace anche di momenti introspettivi non da poco (e questo sottilinea la tua grande capacità di sfacettare i personaggi). Credo proprio di amarlo, lui come duLac che in questo capitolo avrei volentieri abbracciato o preso a pizze, tutto nello stesso momento. Beh, sul francese pure c'è poco da dire: mi sembra di averti già scritto che quella punta di altezzosa imbecilittà mi manda in brodo di giuggiole. Questi due, come accoppiata, li vedo benissimo. Insomma Mills a mio parere è destinato ad altri lidi, e poi è un personaggio troppo su (non mi fraintendere; non nel senso che sia poco credibile e surreale, ma che sembra una spanna sopra gli altri, un'intelligenza diversa, malinconica, dolorosa che mi fa venire in mente molti rimandi letterari, in primis lo spirito romantico).
Il mistero del nastro rosa è perfettamente cadenzato col ritmo del capitolo, e, come dire, i tuoi personaggi riescono a coinvolgere tantissimo. Ti senti spronata a voler sapere di più, su di loro, il loro passato, i loro pensieri. Patrick e Mills ormai sono più o meno svelati (almeno un poco) ma mi aspetto dal dottorino altre sorprese. Sono molto incuriosita da Boyle, vorrei sapere di più su duLac che come personaggio promette tantissimo, e ovviamente Santiago e Temaru. Non ho comunque ansia di sapere subito, prenditi il tempo che vuoi e scrivi con calma: se i risultati sono capitoli come questi, tanto di cappello.
La scena di duLac che s'impantana con le mappe, fammelo dire, è esilarante! Io amo Patrick, te l'ho già detto? Vabbè, te lo ridico.
Un bacio grande e al prossimo capitolo, ma chére
Tua Primavere <3
(Recensione modificata il 09/10/2011 - 10:16 am)

Recensore Veterano
04/10/11, ore 23:23

Non credo di poter dire molto su questo capitolo, è di passaggio, un modo, decisamente astuto e piacevole da leggere, per "prendere tempo", per presentare i personaggi al meglio. Quindi che dire, adoro il nostro mozzo irlandese (davvero un ottima ironia), mi intriga parecchi quell'odioso di un francese (non li reggo proprio) e , per quanto riguarda il caro dottorino, mmm... non amo gli uomini incasinati e tormentati ma ha sicuramente qualcosa da dire, e tutto il diritto di essere ascoltato, quindi...io resto quì, in attesa che parli un po' più chiaramente ;) un bacione

Recensore Master
04/10/11, ore 19:22

Ciao,
eccomi qui a commentare questo nuovo capitolo ^^.
L’ho letto in un soffio, poi dopo essere arrivata alla fine, mi sono domandata se avessi cambiato font così perché ti andava, o per altro, alla fine, solo dopo come un’illuminazione ho capito che avevi messo i pensieri di Patrick sotto forma di diario, sono un caso veramente disperato, la febbre mi fa un brutto effetto ^^, ma a parte questo mi essere sfasata, il capitolo mi è piaciuto molto.
Si sono visti i vari personaggi delle nave, quanto avviene durante questo viaggio attraverso gli occhi del mozzo. L’atmosfera dopo solo dieci giorni di navigazione si è fatta pensate, a volte tesa, questo è dovuto soprattutto alla presenza del capitano, è colpa sua se i suoi sottoposti sono tesi, alcuni terrorizzati, la maggior parte stanchi. E sempre attraverso gli occhi di Patrick, attraverso le sue sensazioni e i suoi pensieri si conoscono più a fondo i caratteri dei personaggi di questa storia, o cerco di spiegarmi meglio, come li vede il giovane mozzo.
Si è notato che anche Patrick ha un certo debole per il dottor Mills, come ama passare le notti a conversare con il dottore, perdersi nell’osservarlo, e credo che i suoi pensieri un po’ lo confondano, lo facciano sentire confuso.
Allo stesso modo lo abbiamo visto osservare Du Lac, parlare con lui, ed attraverso i suoi occhi abbiamo visto che il nobile francese, sempre così altero e sin troppo umano, anche se penso che soffra di schizofrenia, non può avere cambi di umore talmente repentini ogni cinque minuti, seriamente hai creato un personaggio con dei seri problemi caratteriali, per quanto affascinante avrebbe bisogno di uno psicologo ^^.
Du Lac devo ammettere che mi incuriosisce come personaggio, sono curiosa come Patrick ^^, questo tipo bello per essere bello, con la ciurma decisamente insolente, tanto da sentirsi superiore, di ritira come un gattino impaurito davanti al capitano Boyle.
Mi è piaciuta la scena in cui alla fine è costretto a chiedere aiuto a Patrick nella navigazione, in quell’attimo in cui per cause di forza maggiore ha dovuto chiedere aiuto, tanto da raggiungere un compromesso, aiutare l’altro a pulire il giorno seguente, mi chiedo se lo farà mai, se sarà di parola, o continuerà con il suo atteggiamento scontroso. Quando non se la tira non è male come persona, sembra un ragazzo tranquillo, in alcuni casi timido, eppure quando Patrick comincia a fare domande su di lui, a voler scavare oltre la sua scorza torna ad alzare le sue barriere, nel caso di Du Lac è il carattere scorbutico.
Su questa nave ci sono un sacco di personaggi con un passato dal quale vogliono scappare, che non vogliono ricordare, e c’è un mozzo sin troppo curioso ^^ che vuole scavare e capire la malinconia di Mills, e la scontrosità di Du Lac, sono proprio curiosa di vedere come si evolverà il tutto.

Ragazza mia questo capitolo mi è piaciuto da morire, veramente l’ho divorato, non ho staccato gli occhi dallo schermo, poi quando sono arrivata alla fine sono rimasta così ç____ç ma come è già finito, non è giusto ç_ç. A parte questo, sul serio mi è piaciuto molto, i pensieri di Patrick il suo modo di vedere gli altri.
Poi odio sempre di più il capitano, non è possibile farlo cadere in mare? Magari ci liberiamo di lui.
Ok la finisco, ancora bravissima, un bacione:

-Yuko-

Recensore Master
02/10/11, ore 15:20

'Giorno! Allora allora, da cosa comincio? Dai personaggi, dallo sfondo storico, dall'insieme?
Bè, come ti avevo già detto, non ho mai sentito parlare di questa guerra che fa da cornice alla tua storia. E' stata una bella novità per me, e una scoperta in più, molto originale. Il tutto unito all'esperienza dei marinai e della vita del mare, in contrasto con la pacifica tribù di Tahiti. Un po' mi ricordi Pocahontas, soprattutto Temaru, ma senza dubbio il medico Richard è molto più affascinante del rude John Smith! Complimenti per il nome di lui, diciamo che è il mio nome maschile inglese preferito Richard!
E ora valutiamo i personaggi:
Temaru: un'eroina moderna, sembra Pocahontas ma non lo è,  e per ovvi motivi: è capricciosa, ribelle, più egoista, più vera, originale e moderna, quindi. Mi piace come la stai descrivendo, una perfetta "selvaggia", mezza bambina mezza donna. Pocahontas non è il mio cartone preferito o la mia principessa Disney preferita, quindi non posso che apprezzare il fatto che Temaru sotto sotto non le assomigli molto ma si faccia sentire come donna più vicina a noi di carne ed ossa. Temaru è combattiva, grintosa e soprattutto pensa un po' a se stessa e alle sue esigenze! Così ci voleva, caspita, brava davvero, Marg!
Richard: che meraviglia! Che animo, che passato oscuro posso già immaginarmi alle sue spalle. Se una prostituta si innamora di lui, vuol dire che vale veramente come persona! E' molto affascinante, già dai primi capitoli mi piace e dimostra un forte carattere. Certo non oso immaginare allo scontro di personalità tra Temaru e Richard, sono completamente differenti!
Gayla: mi sta simpatica, mi fa tenerezza e pena. Richard non sarà suo. Ma poverina, non riesco a vederla come una rivale di Temaru, proprio no, mi sembra molto buona, troppo, una Mary Sue all'inverso, destinata a farsi da parte per il suo carattere troppo semplice. Ci sta come personaggio secondario, insomma!
Gli altri membri dell'equipaggio: secondo me si tratta di una banda di simpaticoni! Vedremo come approfondirai le loro storie!
Padre Santiago: come padre Ralph nella strada di West Bridge, anche la sua figura mi sembra abbastanza interessante e complicata, ma meno misteriosa perchè lui è un sacerdote vero! Tu questi preti non li vuoi proprio lasciare in pace a celebrare messa, no, proprio non ce la fai, eh? ; ) Ha un animo tormentato, moderno ma anche antico. Non strapazzarmi troppo la sua personalità, ti avviso! Mi sono già fatta un'idea del suo personaggio e di come potrebbe diventare, spero che sia quella giusta, vedremo! Comunque è un personaggio forte, secondo me, specialmente per il fatto che Temaru lo vuole sposare, proprio perchè sa che non lo avrà mai e lei vuole sentirsi libera. Che intreccio!
E' proprio vero che gli indigeni d'America sono quelli che hanno sofferto maggiormente, i coloni bianchi li hanno massacrati, i veri barbari erano proprio i bianchi. Bè, del resto questa della colonizzazione e dell'invasione è una storia che si è ripetuta da altre parti anche se con risvolti più o meno differenti, mi ricorda l'Italia. ;  ) Non si può dire a chi sia andata peggio ; )
E' una storia entusiasmante, secondo me. Aspetto i prossimi capitoli! Davvero un bell'intreccio, non vedo l'ora che i due innamorati si incontrino per la prima volta! Non potevi pensare a due mondi più diversi! Tanti complimenti! Kiss ; )

Recensore Master
25/09/11, ore 10:37

E finalmente eccomi qui ^___^
Ho letto questo capitolo un bel po' di giorni fa, ma con l'esame e tutto non ho trovato tempo di commentarlo, ma non illuderti, ma chére marguerite: non ti sei liberata di me e delle mie recensioni astruse muahmuahmuah
Orbene, finalmente appare l'eroina che dà il nome alla storia. Temaru. Non posso dire molto dopo questa prima apparizione, a parte il fatto che mi sembra una donna (una ragazza) con gli attributi, insomma, fiera e decisa, mi ha ricordato un po' Paloma (*-*) Invece posso dire e dirò di più sul missionario. Credo avrai notato che mi soffermo quasi sempre sui pg maschili, ma chissà come mai *fa la gnorri* ^.^
Molto interessante come figura, Santiago. Io poi di missionari, preti nelle colonie straniere principalmente americane non ho mai letto nulla, quindi mi fa piacere allargare i miei orizzonti. Intanto mi piace questo dissidio interiore: ogni uomo di Chiesa dovrebbe avercelo, a mio parere, soprattutto in tempi inquieti come erano quelli. L'ho trovato estremamente umano coi suoi pensieri e i suoi desideri latenti... sono molto curiosa per come gestirai questo personaggio! Ormai mi fido ciecamente della tua abilità, sono sicura mi fornirai tutte le emozioni migliori ;)
Questa storia si sta snodando bene, è coinvolgente, sembra trascinarti nei paesaggi suggestivi come nelle menti dei personaggi. Beh, più di brava che posso dirti? Ti dico che aspetto il prossimo capitolo, ma fai con calma. Io mi diletto con le supposizioni intanto ;)
Bisous
Tua Primavere <3 
 

Recensore Veterano
23/09/11, ore 20:38

Privjet!
In questo capitolo Mills mi pare meno “ostrica”. I primi capitoli me lo avevano dipinto come un’incognita, ma ora, per quanto ancora incomprensibile, lo vedo anche molto meno scostante e meno freddo di come mi era sembrato di primo acchito. Du Lac invece mi piace sempre moltissimo, si, più vado avanti a leggere, più si scredita con la sua parlantina decisamente poco nobile e più mi rapisce.
Capitolo profondo. Quel che si cerca e quel che si fugge…mi piace l’accoppiata Mills-Patrick, credo che se quei due parlassero di più insieme verrebbero fuori un sacco di questioni interessanti. Insomma, su quasi tutto quello che esce dalla bocca di Mills ci sarebbe da pensare e disquisire. Mi pare una di quelle persone che non parlano finché non hanno grandi cose da dire. E Patrick è il perfetto adepto, o almeno così mi sembra, qualcuno che ha tanta voglia di apprendere ed assorbire la vita.
E poi come non nominare il finalmente svelato capitano. Un perfetto superiore. Non voglio dare giudizi, chissà cosa ci riserba il seguito della storia. Voglio proprio vedere se è così “asciutto”, per riprendere il tuo termine, di natura o se è stato il mare a disidratarlo.
E poi la donna di Mills? E’ forse la madre della quale tiene a precisare il nome? Mah, lascio perdere le congetture perché vado sempre a pescare le cose più improbabili. Meglio scoprire piano piano.
Al prossimo capitolo allora!
Auf Wiedersehen!

Recensore Master
18/09/11, ore 23:46

Ciao, avevo detto che avrei letto in serata di quando hai postato, ma non ho fatto in tempo, un sacco di cose da fare e la stanchezza, ma ho rimediato oggi. Ammetto che più leggo e più m’innamoro della tua storia, mi piace.
Mi piace dove è ambientata, sulla nave, ma anche Tahiti, l’ho sempre immaginata colorata, profumata, una specie di paradiso terrestre, riesci a renderla colorata come i quadri di Paul Gauguin, praticamente perfetta.
Mi è piaciuta la decisione di trasportare l’intera storia a Tahiti, per conoscere nuovi personaggi, per conoscere finalmente colei a cui è dedicato il titolo della storia, Temaru, ed insieme a lei vi sono anche altri personaggi, ma voglio andare per ordine.
In primis soffermarmi su una frase all’inizio del capitolo, quanto dice una delle nuove new entry della storia, Padre Santiago:
 
“Oppure siamo noi che ci crediamo padroni del mondo, di tutto quello che è stato creato al punto da impossessarcene senza domandare il permesso, al punto da dimenticare anche Dio.
Signore, perdonali. No, non ti chiedo misericordia per questi pagani. La loro unica colpa, dopotutto, è quella di non essere stati sfiorati dal dono della fede in te. Ti chiedo misericordia per noi cristiani, che conosciamo, sappiamo, tentiamo di mettere in pratica ciò che tu ci insegnasti eppure finiamo per distruggere tutto quello che tocchiamo.”
 

Penso che questa frase rappresenti in maniera perfetta la mentalità degli uomini bianchi, di coloro che al tempo partivano per conquistare e cristianizzare i paesi pagani. Per quanto il missionario possa essere buono, devoto e quant’altro, la sua mente, il suo animo, rimangono radicati ai pensieri dell’epoca, alla credenza di essere superiori agli altri, di portare Dio e la cristianità a tutti, ed in questo modo migliorare le loro vite. Non mi addentrerò nei meandri della storia, e tanto meno a fare una tiritera su quanto questo comportamento e questi pensiero abbiano rovinato molti popoli, ma il mio era solo per farti capire come solo una frase, delle semplici parole racchiuse in sei righe abbiano rispecchiato il pensiero dell’intero occidente cristiano per un lungo periodo di tempo.
 
Devo ammettere però che padre Santiago vivendo a lungo a Tahiti si è reso conto che forse arrivare lì per portare la sua fede non è stato giusto, i suoi dubbi sono più di quanto è partito, ed ora oltre a quelli sulla fede ci sono quelli verso Temaru, è attratto dalla ragazza, ma è bloccato, la castità il suo essere un sacerdote, il suo Dio gli impediscono di lasciarsi andare e questo lo confonde e lo fa star male ancor di più. Forse a volte solo pregare non basta, non per non indurre in tentazione, ma credo che nemmeno scappare sia la scelta migliore. Mi chiedo se la giovane Temaru riuscirà a comprendere per quale motivo non può ricambiare i suoi sentimenti, è giovane, e a volte le ragazze tanto giovani non comprendono. Un pochino mi spiace per padre Santiago, per i suoi dubbi e per il dover lottare contro il suo corpo e anche contro i suoi sentimenti.
 
Mamma che caratterino che ha Temaru, in un mondo dove sono gli uomini a comandare lei ha veramente la forza di volontà per opporsi, mi piace, mi piace come ha affrontato il re, suo padre adottivo, per il bene della sua gente, tentando di farlo ragionare, di fargli capire che continuare a subire non è la migliore cosa, ma nemmeno dare battaglia come pretende di fare il futuro marito di Nina, Hiro.
Pensa e spera che ci possa essere una via di mezzo, il parlare il cercare di far comprendere la loro posizione, cerca una forma di diplomazia che forse il re, i guerrieri e anche gli uomini bianchi non comprendono, non fra di loro almeno. I primi perché impauriti dalla forza superiore dei bianchi, i secondi perché considerano i pagani inferiori alla stregua delle bestie.
 
E’ anche arrabbiata Temaru, arrabbiata per quanto accaduto alla sua amica, è furiosa e cerca comprensione in Padre Santiago, comprensione che si, trova, ma vorrebbe anche qualcos’altro, aiuto, parole che le dicano cosa fare. Parole che le facciano capire come mai  quel Dio di cui lui tanto parla, che afferma che sono tutti uguali non ha fermato colui che ha fatto del male alla sua amica.
In pochi frangenti è cambiata la ragazza, anche padre Santiago se ne è reso conto, qualcosa nei suoi occhi, vi è una luce nuova, non più quella di una bambina spensierata, ma la luce di una donna pronta a difendere la sua gente.
 
Bellissimo questo capitolo, come ho detto all’inizio introduci nuovi personaggi, con i loro caratteri le diverse sfaccettature, la loro forza. Mi piace come li hai descritti. Come hai descritto quanto avviene sull’isola, la tensione con gli stranieri, mascherata dai colori sgargianti della vegetazione e dei fiori. Nascosta dalle canzoni delle donne.
Bellissimo e intenso.
Ti faccio tutti i miei complimenti, la storia mi appassiona sempre di più, un bacione:
 
-Yuko-

Recensore Veterano
18/09/11, ore 23:24

"Si tuffa. Pensò Nina, guardandola in piedi sullo sperone di roccia da cui sgorgava limpida la cascata, cantando la sua canzone di flutti e scrosci." mi ricorda qualcosa, pocahontas? ho trovato moltissimi punti simili al cartone animato, sia in Temaru che nei dialoghi e l'ho apprezzato molto (come sai è il mio preferito).
Che dire di questo capitolo, ti se superata, adoro questa storia, perchè con la "scusa" del viaggio e della natura affronti temi a me molto cari e, soprattutto, molto interessanti.
Già mi piace Temaru, così libera e sicura di sè, mi riconosco molto in lei.
Purtroppo Santiago non ha capito che Dio non ti pone mai dinanzi a delle prove ma a delle scelte, sfumatura impercettibile ma essenziale, poichè siamo liberi di scegliere ;)
(questa recensione è penosa, scusa, ma ho davvero molto sonno) un bacione.

Recensore Master
18/09/11, ore 00:49

Ma salve, cara ^^
Credo di essermi innamorata di Santiago ** lo adoro, lo trovo un personaggio ben costruito, complimenti ^^ Anche i dubbi che sembra avere su se stesso e su ciò che fa mi affascinano. Non riesco ad immaginare cosa succederà ^^
Finalmente conosciamo la misteriosa Temaru. Il personaggio mi ricorda un po' Pocahontas e anche di lei ho una buona impressione. Sono tanto curiosa di vederla interagire con il nostro dottorino, sento che li amerò tanto ^^
Ti ho scritto una recensione striminzita, prometto che proverò ad aggiungere altro, per adesso scappo a nanna ^^
Un bacio,
Aika.

Recensore Veterano
14/09/11, ore 19:29

Allora, eccomi eccomi qui finalmente!
Deb, tu sei GENIALE.
Capitolo eccezionale, l'ho adorato dalla prima all'ultima riga.
Mi è piaciuto moltissimo il momento ''cartomante'' è un qualcosa che mi ha sempre appassionato! L'hai descritto alla perfezione e stessa cosa vale per i moti d'ira, divertimento.
Richard è comunque un uomo particolare, perfetto nelle sue imperfezione, pieno di mille sfaccettature, molto misterioso. Ora spunta questa donna fantasma, insomma sono curiosissima, colpa tua che riesci nella tua semplicità a lasciare la giusta suspance.
Patrick, io lo adoro, lo sai? Si che lo sai. Lo amo, posso portarlo con me?

Scusa se non mi dilungo troppo, però ti lascio dicendoti che sì, sono felicissima di aver letto questa storia dal primo all'ultimo capitolo, sono pochi sì ma unici e studiati bene, nel minimo particolare e quindi complimenti!

Un bacione
Khristh