L'inizio del capitolo è freddo, malinconico perché il lettore sa già quello che Aizawa non sospetta minimamente.
Poi l'urlo, l'atmosfera è sempre più tesa.
Poi la scena così triste e orrida allo stesso tempo. Qui c'è un'incongruenza con l'originale però, dato che secondo l'anime, Misa si sarebbe suicidata gettandosi da un palazzo e in effetti sarebbe proprio crudele farlo in casa propria, crudele nei confronti di Ryuuzaki.
Che modo cruento di suicidarsi, un modo davvero spaventoso, in effetti lanciarsi da un palazzo fa meno paura perché una volta che hai fatto un passo non puoi più tornare indietro, invece ci vuole forza per far penetrare un coltello nel proprio petto.
Il povero Ryuuzaki non capisce bene cosa sia la morte, ma che sia qualcosa di terribile di sicuro l'ha capito, povero bimbo! E povero Aizawa che dovrà deludere le aspettative del bimbo, incapace di compiere il miracolo.
Il rispetto delle regole in un momento simile? Non si può pretendere tanto, dopotutto anche quel poliziotto è un essere umano.
Che ne sarà ora di Ryuuzaki? Il pensiero più angoscioso di un capitolo già di per sé angoscioso.
Meno male, verrà affidato a Sachiko come avevo supposto, anche se la cosa potrebbe essere traumatica per la donna, sarebbe come rivivere la crescita di Light e lei, al contrario di Misa, l'ha già vissuta.
Aizawa dice la cosa più sensata, quel bimbo non è il figlio di Kira, o meglio lo è, ma non è Kira, non ci sarebbe alcun motivo per prendersela con lui. Un bambino non eredità il carattere, quindi stare con quei tre è la cosa migliore che gli possa succedere. Eppure... hai lasciato l'ultima frase in modo da far intuire che non tutto andrà bene... Cosa sta per succedere di male? Ryuuzaki potrebbe seguire le orme del padre? Ne dubito, dopotutto il suo carattere non è ancora formato e tutti sono dell'idea di impedire che diventi come quello del padre, anche se è vero che quando delle cose si fanno di proposito a volte avviene l'esatto contrario di ciò che si voleva ottenere. |