Ciao, Lety :)
Avevo promesso che sarei passata a dare un'occhiata alla tua storia ed eccomi qua ^^
Allora, a prima impatto, senza nemmeno ancora averla letta, mi sento di darti un consiglio. Evita di usare il grassetto per tutta la storia e non te lo dico per un motivo puramente estetico, ma per un problema visivo. Già leggere al pc alla lunga provoca mal di testa, se in più aumenti il contrasto tra nero e bianco, beh... ammazza xD Ergo, niente grassetto se vuoi qualche lettura in più :)
Adesso passiamo al prologo.
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Concordo con l'altra ragazza che ha recensito. Sei ossessionata dai puntini di sospensione o.o Credo siano per te l'unico modo efficace di rendere al meglio una pausa, più o meno lunga, e per fare questo inserisci, appunto, più o meno puntini di sospensione (che, tra l'altro, vogliono lo spazio che li separa dalla parola che segue). Così può sembrare più facile, vero? Beh, ma c'è un motivo per cui la regola della lingua italiana ne prevede solo tre (solo ed esclusivamente tre!). Infatti, essi hanno solamente le seguenti funzioni (pezzo tratto da Wikipedia):
Segnalano una "sospensione" nel discorso (da cui il nome), come una frase non conclusa, un'esitazione o un accenno lasciato volutamente indefinito (figura retorica dell'ellissi). Sono utilizzati anche per riprodurre l'andamento spezzato ricco di pause della lingua parlata. Sono attaccati alla parola che li precede e sono seguiti sempre da uno spazio a meno che il carattere successivo non sia una parentesi di chiusura o un punto interrogativo.
Quindi, di fatto, ti posso assicurare che in un racconto (o capitolo, che dir si voglia) i puntini di sospensione compaiono si e no un paio di volte, non di più, proprio per il loro ristretto e specifico utilizzo.
Per "giocare" con le pause, per dare più o meno enfasi ad un concetto devi proprio destreggiarti tra i simboli di punto fermo (.) e le virgole, indispensabili.
Posso co0nfermarti che ha più efficacia la pausa di un punto fermo piuttosto che di tre puntini di sospensione (o diecimila @.@) xD
Ti prego di fare tesoro di quello che ho detto perché se eliminassi il problema dei puntini la tua storia avrebbe almeno il doppio delle letture e delle recensioni :) Oltreché alzare di molto il livello stilistico v.v
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Volevo farti un altro appunto: la coerenza.
Leggi qui:
Non credo che un altro umano possa farti perdere la testa ...
Non credo che l’ amore abbia potere su di noi..
Ma non avevo fatto i conti con il destino che ti lega.
Lui determinato ti lega che tu lo voglia o no...
Io consiglio sempre di evitare il riferimento ad una persona in particolare (Tu, noi, voi...), a meno che non lo richieda specificatamente l'impronta del racconto. Il questo caso, potresti usare semplicemente l'impersonale ("possa far perdere la testa").
Però, se proprio vuoi riferirti ad una persona in particolare, per esempio "tu", devi almeno mantenerla. Invece in questo pezzo passi dal "tu" al "noi", poi di nuovo al "tu". Così confondi il lettore, capisci? xD Stai attenta! Era anche un pezzo brevissimo questo, potevi buttarlo giù meglio, curarlo di più sicuramente.
E, se devo essere sincera, questa frase non l'ho proprio capita o.o
Ma non avevo fatto i conti con il destino che ti lega.
Lui determinato ti lega che tu lo voglia o no...
Gioca meglio di te....e ricredi in tutto ciò che hai
sempre difeso con i pugni e con i denti..
Mi dovrebbe legare a cosa? O.o' All'amore? Ai problemi? Al destino stesso? Non è chiaro o.o
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Le tue convinzioni calano....e i pensieri spariscono.... sogni diventano solo un vago ricordo....
e lui diventa il tuo unico vero senso della tua vita ...e tutto va in secondo piano!!!
Da quest'ultima frase, invece, mi sorgono delle domande xD Altre domande!
Cioè, mi sembra che tu abbia un vocabolario un pochetto ristretto ^^' le convinzioni che calano, i pensieri che spariscono, lui (lui chi?) che diventa il mio unico senso della mia vita (ridondanza), e tutto che "va" (Di solito si dice che "passa") in secondo piano... Non si può sentire niente di tutto questo xD
Le convinzioni possono venire meno, non sussistere più, ma difficilmente "calano" (E' il sole che cala, di solito xD), mentre i pensieri che spariscono eviterei proprio di scriverlo poiché è un'affermazione troppo vaga anche per un prologo di un racconto xD
Ecco, per questo io ti consiglio di fare più uso del dizionario dei sinonimi e dei contrari :) E se non ce l'hai, internet è sempre una valida alternativa ^^
Dal punto di vista della trama, sì, potrebbe essere un inizio interessante, anche se abbastanza povero di dettagli, ma è il modo in cui è scritto che proprio non va.
Ti consiglio di aprire un romanzo qualsiasi che hai in casa e di leggere giusto le prime due pagine: ti renderai subito conto della grande differenza, anche solo a livello sintattico. Dopotutto, a scrivere si impara anche (soprattutto) leggendo ^^
Ti metto questa recensione come neutra perché ti riconosco il primo tentativo :) Ho guardato sul tuo account e ho visto che hai iniziato a pubblicare solo da poco tempo, quindi è lecito che tu faccia errori così banali, ma mi aspetto che dopo queste dritte, mie e anche quelle delle altre lettrici, ti impegnerai a migliorare :) Per te e per noi v.v
Ultimissima cosa. Sul tuo account ho visto anche che hai rilasciato solo cinque recensioni. Sei libera di recensire o meno, ovviamente, ma questo è un sito dove si richiede solidarietà tra gli autori, ergo più ti preoccupi di dispendere commenti e punti di vista, più gli altri autori saranno propensi a farlo con te :) Non puoi chiedere agli altri di fare cose che tu stessa non sei disposta a fare. Se vuoi recensioni, letture, devi prima darne di tuo pugno. Se vuoi che altri spendino parte del loro tempo per leggere e recensire le tue storie, devi prima essere disposta a metterci il tuo, di tempo, per loro.
Bene, ho finito :) E la recensione è più lunga del prologo xD Ottimo!
Spero terrai seriamente in conto quello che ti ho consigliato, e spero di vederlo applicato, naturalmente :)
Un bacio!
Hilary
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