Recensioni per
Le quattro stagioni
di _camus_
Stupenda! |
Shaka e Saga sono forse i miei personaggi preferiti di Saint Seiya: dunque non ho potuto fare a meno di apprezzare questa one shot, che li vede ritratti insieme (cosa rara). |
Uff, ma l'ho preso come un lavoro! Eccomi finalmente giunta all'ultimo capitolo (che poi sarebbe il primo.. sempre controcorrente, io!). |
Gli altri tre capitoli sono belli, ma questo secondo me è in assoluto il migliore. |
A me, l'Autunno piace moltissimo. Ti dona una pace incredibile, che è un toccasana dopo la naturale frenesia estiva. |
Questa raccolta mi era proprio sfuggita. E visto che ormai con te mi sono messa d'impegno, l'ho letta tutta( per questo sono partita dall'ultimo capitolo) e ho deciso di recensirla, perchè merita. |
No. No. E no. Non può essere finita! Sì, lo so, quattro stagioni per quattro capitoli -o viceversa!- ma no!!! Ho adorato questa raccolta, dal primo all'ulitmo capitolo, dalla prima all'ultima riga. E ora è finita. Ed è questa la cosa negativa, in tutto il capitolo. La sua fine. Ecco. Per il resto io ti rinnovo con maggior convinzione che mai i miei complimenti: per come scrivi, per quello che scrivi. Hai dato un'interpretazione di Shaka così asciutta, pulita, umana. Non ne ho lette di migliori. E' solo un bambino, sa di essere ben altro. Eccome se lo sa. Eppure è ancora fragile, trema di freddo e stanchezza ma col suo solito piglio da essere divino rifiuta tutto e tutti. Fino a che, Saga non gli parla come lui vuole che gli si parli. E complimenti anche qua: il tuo Saga mi è piaciuto tantissimo. Ne hai dato una descrizione prima fisica e poi psicologia che in pochi hanno osato: asciutta, pulita, veritieria, umana. La nebbia, che accoglie Shaka al suo arrivo in Grecia. La nebbia che genera in lui un'infantile quanto spontanea curiosità. La nebbia che avvolge il cuore e il cosmo di Gemini fino all'attimo cruciale. La parte finale, in prima persona è quanto di più perfetto stilisticamente, in contenuti, metafore e immagini io abbia mai letto: parole di Shaka verso Saga, due esseri simili che hanno commesso lo stesso peccato (hybris) con la sola, determinante, differenza che l'uno l'ha capito in tempo, grazie all'aiuto di un ragazzino mentre l'altro, bè l'altro forse quell'aiuto non l'ha accettato. |
Io ti ringrazio infinitamente, intanto, per avermi avvisato che questo capitolo sarebbe stato su Milo. Ho sempre poco tempo per leggere, ma questo capitolo non potevo perdermelo. Leggerò anche gli altri, ma prima questo, assolutamente. E cercherò di non divagare troppo (quando si parla di Milo divago un sacco. E quando una storia mi piace lascio recensioni chilometriche). |
Le foglie cadute che il vento gli faceva vorticare intorno parevano avere origine da quella chioma del colore dei tizzoni ardenti, e i tiepidi raggi di sole, finendogli negli occhi, accrescevano la luminosità delle iridi dorate: un essere intessuto di giallo e rosso. |
E' bellissima, meravigliosa, triste, angosciante, malinconica e .... mi ha fatto soffrire con lui. Ho sentito passo per passo la sofferenza di Camus. Dapprima nel prologo iniziale prima di morire, durante tutto il suo ricordo del primo bacio e poi nel momento stesso in cui muore.Povero Camus, sa di non poter più essere scaldato da quel caldo sole che per lui era e rimarrà solo Milo e perchè no, ho sentito anche nel ricordo di Camus, la sofferenza di Milo nel stargli lontano tutto quel tempo. Sei stata davvero brava, hai descritto perfettamente il vero Camus e il suo animo combattuto ogni qualvolta si parla di sentimenti. Poi questa coppia se la si descrive in tutta la perfetta storia dell'anime e manga, non si può far altro che pensare all'amiciza, all'amore e al dolore per la perdita della morte di Camus ... e di come entrambi soffrano quel terribile giorno in cui Hyoga ha deciso finalmente di dare soddisfazione al suo maestro. |
Bellissima. Bellissima. Bellissima. Ancora una volta: bellissima! Che meraviglia! Davvero, non ho altro da dire. Cioè, ne avrei da dire ma ora...appena finito di leggere, di assaporare queste parole, non riesco a formulare pensieri coerenti e di un senso logico decente. |
davvero molto carina e dolce, complimenti. |
Che dolcezza! Davvero, hai raccontato un momento così tremendo con una dolcezza unica. A parte che è scritto davvero bene, i ritmi sono cadenzati al punto giusto, ogni passaggio si assapora quanto necessario! Vocaboli semplici e diretti, come piace a me, per trasmettere un messaggio semplice e diretto: l'inverno è seguito dalla primavera, così come la morte può generare in sè la vita. Il sacrificio della donna dalla quale Mu prende così tanto, e che gli dona una vita da proteggere e accudire. Il piccolo Kiki, terrificante -non sapevo avesse questo significato!- è un legame che congiunge l'inverno alla primavera, la morte alla vita. E per un santo di Athena è fondamentale restare ancorati a entrambi. |