Recensioni per
Gargoyle - Turning to Stone
di Lhoss

Questa storia ha ottenuto 60 recensioni.
Positive : 60
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
20/10/11, ore 16:11

Quando ho visto che avevi pubblicato questa one shot, sapevo già che non avresti ripreso Draco ed Hermione.
Ritrovare Phineas e la sua prima notte di nozze mi ha messo una tristezza incredibile.
Povera Bathilda, ignara vittima e succube di una società, vittima e succube della famiglia. Non mi riferisco alla sua visione del "ruolo di una moglie" perchè bene o male era così all'epoca, mi riferisco proprio alla sua concezione di se stessa, alla paura anche solo di aprire bocca. E pensare che se non fosse stata cresciuta nella politica di terrore instaurata dalla madre, se avesse avuto un briciolo di coraggio forse non sarebbe stata poi tanto male.
Avrebbe potuto "accontentare" il povero Phineas, che è quello che mi fa più tenerezza. Il nostro Lord non dimenticherà mai la sua Mudblood, ma una moglie pronta ad accoglierlo, con una carezza, con quattro chiacchiere e pronta a saper dire la sua almeno su una minestra troppo salata (uahaha che esempio!), potrebbe alleviare le ferite.
Ok, ora passo a commentare il resto. Citazione stupenda, ricorda il filo rosso del destino con cui sono legate mignolo a mignolo le persone destinate a stare insieme, compagne di vita.
Aaaahh nel complesso davvero una bella one shot, spero però ci sia una nuova long-fic perchè mi piace davvero tanto come scrivi (non avrei potuto dire niente di più banale, poichè scommetto te lo dicano in tanti xD).
Va bene, ho finito! :P
Alla prossima!
Un bacio, Gabri.

Recensore Veterano
19/10/11, ore 18:23

wow... bhe mi sono spesso chiesta come fosse andata quella notte, e direi che sono pienamente soddisfatta della risposta. Non mi stupisce che la signora Nott non abbia istruito del tutto la figlia, anzi, mi sarei stupita del contrario! Trovo alcuni comportamenti di Bathilda davvero insopportabili, forse perchè l'idea di lasciarmi usare come una bambola di pezza, o che gli altri decidano ogni singolo istante della mia vita mi disgusta profondamente. Non sopporto il fatto che lei accetti passivamente ogni decisione della madre e del fratello, che non faccia niente per protestare! Più volte durante la lettura di Gargoyle-Beneath the stone avrei voluto entrare nella storia e prenderla a schiaffi urlandole di ribellarsi. Ma, essendo nata in un' altro secolo, immagino che per lei fosse una cosa normale. D'altronde, se non hai altre alternative non puoi che adattarti. Bhe, in concluisione mi complimento per la bellissima FF(che commenterò al più presto, promesso) e la bellissima OS, e sopratutto per il tuo modo di scrivere, che trovo davvero fantastico! Riesci a coinvolgere davvero il lettore, e questa è una grande cosa!
 Complimenti davvero!
Dru

Recensore Veterano
17/10/11, ore 18:10

Oddio O_o pur avendo letto l'avvertimento di apertura, non ho resistito a leggere tutto d'un fiato questa one-shot...e che dire? E' perfetta.
Riesce a mescolare assieme una delicatezza e una cruda realtà in una maniera magica, ma che non ha nulla a che fare con i protagonisti...mi è sembrato di rileggere in maniera più "trasgressiva" un brano da un romanzo inglese del primo Ottocento.
Ed ora, non mi lasci altra scelta che leggere tutta la serie ^^

Recensore Veterano
16/10/11, ore 16:24

" Nel bagliore del sole pomeridiano, le guance di Federica (o FanieRaconteur, che dir si voglia) brillavano di lacrime. "
Quante volte ancora dovrò giungere alla fine di un tuo scritto con gli occhi umidi e il naso fastidiosamente gocciolante ed intasato? Tu sei troppo, troppo brava. Tu sei meraviglia.
Ti devo ringraziare ancora una volta, perchè senza i tuoi scritti questo mondo - ne sono sicura - non sarebbe lo stesso, e la mia vita non sarebbe quella che è, senza Gargoyle (con annessi e connessi) e senza il Canto..
Grazie meraviglia, grazie.

Nuovo recensore
16/10/11, ore 12:28

Ok.. bella ma veramente tristissima soprattutto sul finale. Non ho idea di come tu abbia fatto ad immedesimati in una persona così diversa da noi da poterne intuire i pensieri ma hai reso l'idea. é inquietante pensare che un tempo le cose funzionavano così, ma anche se hai dato più spazio a Bathilda piuttosto che a Malfoy è stato praticamente più toccante la fine che tutto il racconto,ed è triste che per lui sia finita così male. un bacio:)

Mei

Recensore Veterano
15/10/11, ore 10:01

***Attenzione: SPOILER!*** (lo dico in stile aNobii, perché non si sa mai... ;o)

Che emozione ritrovare "Gargoyle", mia cara Lhoss! Mi stavo tenendo questa shot da parte, ma poi non ho resistito e ho dovuto leggerla. Che sorpresa! Non avrei mai immaginato riguardasse "questa" parte della storia. Effettivamente però, ma di certo tu lo sai già, è un bene, perché non mi sono mai trovata a considerare l'effetto che le avvenute nozze avessero avuto su Bathilda, troppo intenta a capire ciò che andava scoprendo Hermione. Di certo, e ce ne dai la prima prova, la quotidianità della Nott è migliorata sposandosi: un marito come Phineas, distante ma cortese, non può che essere meglio di una madre e un fratello presentissimi a guidare e controllare la tua vita ma assolutamente lontani da essa. Per quanto riguarda Phineas invece... non avendolo conosciuto "da solo", passami il termine, ma solo in comune con Draco, non sappiamo come ha vissuto l'amore e la separazione e come la sua propria essenza reagisce alla solitudine... anche se ne abbiamo un valido esempio qui.

Caspita, ora che ho letto questa storia ho di nuovo una forte nostalgia di "Gargoyle"... spero che la shot non sia l'ultima! Dovresti aggiungere una frasetta, al titolo della serie: "Attenzione: genera senza alcuna eccezione dipendenza". Quindi, come sempre, bravissima =)

Recensore Junior
14/10/11, ore 21:40

Ok, ho pianto. Soprattutto la parte finale ha fatto intendere quanto Phineas soffrisse. Bathilda invece mi fa tenerezza, sembra nutrire la speranza di un amore che personalmente credo non ci sarà mai, perchè mi sembra evidente che il cuore di Phineas ormai appartiene alla Mudblood. Comunque complimeti , davvero tanti complimeti. Questa one-shoote è fantastia proprio come la storia. 

Recensore Junior
14/10/11, ore 19:29

Ho apprezzato davvero molto questa oneshot. La trovo delicatissima, dipinta delle tinte pallide - e poi buie - di quella camera nuziale apparentemente fredda eppure vibrante delle aspettative e delle insicurezze di Bathilda.
Amo più di tutto il modo in cui hai tratteggiato la caratterizzazione di quest'ultima: sarebbe stato semplice narrare il medesimo episodio dal punto di vista di Phineas e lasciare trasparire questa sua passività come un elemento strettamente negativo del suo carattere, affidarle un copione sfortunato e renderla più odiosa di un pannello cigolante in una scenografia.
Eppure eccola qui: palpabile, con un proprio singolare spessore, graziata da quello che forse è il suo maggior difetto. Proprio così, graziata. La passività di Bathilda e la sua rigida (e parsimoniosa) educazione sono forse ciò che le consentiranno di illudersi di stare vivendo una relazione del tutto nella norma e sommariamente felice, ciò che in fin dei conti forse la rende una moglie ideale per un uomo che non potrà mai realizzare i propri sogni d'amore.
Povera Bathilda: tanto ingenua quanto dolce e arrendevole, plasmata da mille diverse influenze. É una figura tenera, che muove a compassione. Viene da chiedersi se e quanto soffrirà, appesa al filo tagliente di quest'uomo disilluso, quanto dal profondo desidererà farsi amare e se infine ci riuscirà, almeno un poco: lotterà? Ne troverà la forza? E se così non sarà quanto a lungo potrà oscillare nel vento, come un sacchetto di carta fluttuante, prima di toccare il terreno e sporcarsi?
Si dice che a volte l'ignoranza sia gentile: lo è davvero, con Bathilda, gentile come quell'oscuro marito che nonostante tutto non sfoga su di lei la propria tempesta interiore. Il buio è una concessione misericordiosa per entrambi, l'impossibilità di scambiarsi vicendevolmente carezze e abbracci non pesa poi così tanto a questa ragazzetta alle prime armi.
Sono infinitamente grata a Phineas - e a te - di questa sua strana forma di delicatezza, del modo ammirevole in cui ha impedito all’incendio che gli divampava dentro di eruttare nella propria camera nuziale. E allo stesso modo mi ritrovo per la prima volta davvero in empatia con lui, e colgo nella sua pienezza questo enorme vuoto laddove prima pensavo prevalentemente al bene di Hermione.
È quasi come se con questo suo incredibile sacrificio stesse man mano espiando le proprie colpe. E quant’è dolorosa a volte, l’espiazione. Più o meno quanto l’amore.
Grazie, grazie mille per la raffinatezza perlata di questa scena.
Mi sono già dilungata in precedenti recensioni su come apprezzi il tuo stile e l’eleganza della tua stesura, ma rinnovo i miei complimenti.
Spero di imbattermi presto in qualcos’altro di tuo.
(Recensione modificata il 14/10/2011 - 07:30 pm)

Recensore Junior
14/10/11, ore 18:30

tristeeeeeeeeeeeeeeeee ho gli occhi lucidi nonostante hermione se ne sia andata lui la ricorda ancora uffa T_T

Recensore Junior
13/10/11, ore 20:33

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Perchè è un'aggiunta perfetta alla originale, Gragoyle - Beneath the Stone: la completa, senza perdere neppure un briciolo della perfezione stilistica o contenutistica, scritta ancora una volta in perfetto italiano, con tanto di quei particolari espedienti narrativi che già la storia "centrale" aveva utilizzato. Emozionante, commovente, toccante e bella, anche se nessun aggettivo potrebbe essere - al tempo stesso - più riduttivo e meno completo.
Lhoss è una scrittrice eccellente e nessuna storia più di questa merita un inserimento fra le scelte, anche se si tratta di una semplice one-shot.

Recensore Master
13/10/11, ore 17:53

Di certo questo extra lascia un magone. Non mi aspettavo questo spaccato di vita del Lord, ma mi ha dato anche speranza che la sua sposa, che di e' stata molto repressa dalla famiglia e non educata in niente per quanto riguarda i rapporti umani, possa nascondere delle sorprese. Non mi aspetto niente del carattere di Hermione, sia ben inteso, ma almeno dimostra di tenere al marito e, in parte di capire le sue tensioni ed avere delle incertezze, anche se tutto le e' ignoto. Forse con il tempo, non vivendo più nell'oppressione della madre e del fratello, potrà regalare a Phineas della comprensione e non accettazione, forse potrà essere più una compagna che solo una silenziosa compagnia, forse un giorno avrà il coraggio di fare qualche passo verso di lui e non restare in attesa di tutto. Mi ha dato l'impressione, contrariamente a tutto, di avere un lato passionale, che possa sfociare sia fisicamente che dialetticamente. Mi rendo conto che e' più figlia di suo padre che di sua madre, ma forse sara' meno passiva di quello che fino adesso ci hai mostrato. Forse sono solo io che voglio vedere tutto questo, perché nonostante il Lord sia un personaggio di pura fantasia, la tua, non riesco a rassegnarmi affinché viva una vita totalmente di sofferenza e mancanza di ciò che ha perso. Hermione porterà sempre un po' di malinconia nel cuore perciò che lui avrà patito in sua assenza, ma avrà un compagno in tutto simil a lui accanto. Non c'e proporzione, non c'e giustizia. E' stupido lo so, ma non ho mai affermato di non esserlo :).
Che gioia e che malinconia nel ritrovarti con questo capitolo.
Grazie sempre cara.
Un bacio

Recensore Junior
13/10/11, ore 16:18

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Anche questa "one-shot" che si inserisce nella complessa trama di "Gargoyle - Beneath the Stone" é all'altezza della long-fiction.
Lo é, innanzitutto, nella correttezza e nella pulizia dello stile, sempre chiaro e scorrevole, e nella capacità di fornire al lettore più di un piano di lettura (storico, sociale, familiare, personale, intimo).
Lo é, però, soprattutto nell'abilità con cui l'autrice riesce a rendere il dramma che vive Phineas Malfoy.
Come é già avvenuto per l'epilogo, Lhoss non sceglie toni apertamente melodrammatici, tragici o patetici; piuttosto, lascia parlare i silenzi, i gesti, le espressioni (nella descrizione delle quali, peraltro, é molto parsimoniosa) oppure, come in questo caso, si affida alle sensazioni e alle riflessioni di un altro personaggio. Se, poi, questo personaggio é Bathilda Malfoy, é chiaro che ancora una volta la scelta dell'autrice é una scelta per il silenzio; la ragazza, infatti, é una sempliciotta, un'ingenua, una donna che non solo non prende in considerazione l'idea di rivendicare per sé un ruolo diverso da quello che la società e la famiglia le hanno assegnato o addirittura di pretendere qualsiasi forma di autonomia decisionale, ma che rinuncia persino ad avere desideri, sogni, aspirazioni. Tutto sacrifica sull'altare del quieto vivere. Pertanto, la Nott si limita a registrare il comportamento del Lord, intuendo che la condotta del marito nasconde profondità abissali, ma rinunciando in via preventiva ad analizzarla; la novella sposa, infatti, vuole mantenere la propria ottusa serenità e, di fronte ad una situazione a lei sconosciuta, cerca rassicurazione nelle parole della madre in quella fase delicata del passaggio dallo stato di sottomissione alla famiglia a quello di sottomissione al marito.
Bathilda percepisce, intuisce, ma rinuncia ad analizzare per comprendere e, forse, non ne ha nemmeno la capacità.
Eppure, questo personaggio nella sua voluta stolidità riesce perfino ad intenerire nella ricerca inconsapevole di un amore che non ha mai conosciuto, perché nessuno le ha mai donato e nella misura in cui appare tanto piccolo di fronte alla sconvolgente drammaticità del sentimento che attanaglia Phineas.
E' proprio nei silenzi e nei gesti di Malfoy e persino nelle sensazioni di Bathilda che il lettore comprende ciò che la ragazza non può e non vuole comprendere, a cominciare dal ritardo con cui il neosposo si presenta al talamo nunziale. Per non parlare dell'incertezza, dell'indecisione - lui, sicuro, arrogante e strafottente! - e fors'anche della riluttanza con cui si avvicina fisicamente alla Nott. Tanta é la difficoltà nel compiere questi gesti che il lettore può immaginarsi che nessuna dopo Hermione abbia dormito in quel letto e che anche Bathilda vi risulti estranea e non gradita.
E' evidente anche che Phineas si sforza di compiere il proprio dovere nel compimento del rapporto fisico con la moglie e non solo per onorare gli impegni assunti col matrimonio, ma anche per la sua "mudblood", per garantirle che nel futuro non vi siano ripercussioni negative.
Ed Hermione é apparentemente la grande assente di questa "one-shot". Viene solo ricordato in chiusura di capitolo l'appellativo con cui le si rivolgeva Phineas, eppure il suo ricordo aleggia prepotente e totalizzante in quella camera da letto, perfino nelle sensazioni di chi non l'ha conosciuta. E tanto é prepotente quanto inespressa la sua presenza che il mago ha bisogno di togliere qualsiasi fonte di luce per portare a compimento il suo dovere, per poter pensare senza distrazioni visive ad Hermione mentre é con Bathilda; proprio grazie a questo riesce a mostrare un minimo di delicatezza alla neosposa, a preoccuparsi del sangue che le sporca le cosce e perfino a carezzarla per confortarla dopo l'esperienza appena vissuta. E mi piace pensare che, se non avesse conosciuto ed amato la strega del XX secolo, il Lord non avrebbe mai mostrato un riguardo del genere nei confronti di una donna che non ha mai amato; in proposito, mi vengono in mente la freddezza, l'automaticità dei gesti, la poca attenzione con cui Phineas ha trattato a suo tempo Belinda. Tuttavia, le premure nei confronti di Bathilda fanno a cozzi con la rabbia con cui il Lord porta a termine il rapporto sessuale: la potenza e la forza con cui penetra la sposa non sono sintomo di foga o eccitazione sessuale, bensì dell'ira trattenuta di chi ama essendo riamato, ma non può avere la donna oggetto del suo sentimento per fattori del tutto esterni alla volontà degli amanti; una rabbia, dunque, che si dirige verso Hermione, verso se stesso, verso le imponderabili forze che neppure un Malfoy può governare. Al ricco rampollo abituato ad ottenere tutto quel che vuole, superbo, sprezzante e capriccioso, é stata inferta una dura lezione da una strega nata babbana e da quelle stesse forze che superano la capacità di controllo dell'uomo.
Quella stessa lezione che ha gettato il mago in un abisso di sofferenza in cui non sembra esserci uno spiraglio di luce; Phineas sembra ricercare quello stesso buio che impone alla sposa nella stanza da letto, come se il buio gli impedisse di percepire e, quindi, di sentire il dolore, come se il buio potesse inghiottire la sua divorante angoscia. Invece, il buio é il baratro della sua anima, la fossa in cui é caduto, il buio é la sofferenza stessa, il buio é quell'abisso che l'attrae e in cui inconsapevolmente Malfoy si rifugia perché solo lì può ritrovare la sua Hermione. Secondo me, il fatto che la voce di Bathilda induca il Lord a smettere di carezzarla indica proprio la ricerca di queste tenebre da parte del mago e la sua intenzione di rimanervi: la Nott ha spezzato l'illusione, ha ricordato a Phineas che la realtà non é quel buio e in quella realtà la "mudblood" non ci sarà mai più.
Torno a ripetere che l'angoscia profonda e disperata che alberga nell'anima del Lord non trova espressione in urla, grida, pianti disperati, scene plateali, così come il distacco tra Hermione e Phineas nell'ultimo capitolo non era esploso in scene madri; tuttavia, ancora una volta l'autrice é talmente abile da insinuare questo dolore come un'invisibile freccia che parte dai gesti del Lord, passa attraverso la mente ignara di Bathilda, e trafigge silenziosa, infida ed insinuante il cuore addolorato dei lettori. Come un un cancro che lavora dentro senza manifestazioni esterne, lo strazio di Malfoy nasce, si sviluppa, cresce, si alimenta gradualmente ad ogni silenzio, ad ogni gesto del protagonista, ad ogni sensazione e ad ogni riflessione di Bathilda; ad un certo punto, però, senza che il lettore se ne accorga lo strazio diventa insopportabile e deve trovare uno sfogo esterno, quello stesso sfogo esterno che trova nelle cocenti lacrime del mago. E il lettore che sa vivere e non solo leggere una storia non può che piangere con lui.

Recensore Master
13/10/11, ore 16:02

Questa one-shot e' un regalo davvero molto gradito pur essendo un racconto molto malinconico, io ho sempre creduto che vale sempre comunque la pena di amare anche se poi si soffre e ho sempre provato pena per quelle persone che sanno voler bene solo a se stesse, Phineas ha incontrato il suo amore durante il corso della sua esistenza e poi purtroppo il destino glielo ha portato via, a volte la vita e' crudele ma forse la consapevolezza di essersi sacrificato per il bene della sua amata gli permettera' di andare avanti e di imparere ad apprezzare anche quello che ha in servo il futuro per lui, una moglie innocente che a suo modo gli vuole bene e un erede che sicuramente lo riempira' di gioia.
Mi piacerebbe sapere cosa e' accaduto ad Hermione dopo che ha ritrovato il suo Draco...e sappi che se per caso avrai voglia di raccontare anche questa storia io saro' felicissima di leggerla...baci baci
Laura.

Recensore Master
13/10/11, ore 14:21

E' sempre un'immenso piacere leggere qualsiasi "cosa" riguardante Gargoyle - Beneath the Stone. All'inizio pensavo che la ragazza nel letto fosse Hermione, invece mi sono sbagliata :)
E' stato bello leggere una pov dal punto di vista di Bathilda dato che nella storia originale ha avuto un ruolo un pò marginale.
Il finale mi ha lasciato l'amaro in bocca, mi è dispiacuto vedere Draco triste che sente la mancanza di Hermione, sicuramente non sarà stato facile per lui andare avanti nella sua vita, e quelle lascrime lo testimoniano.
Spero di poter leggere in futuro qualsiasi one-shot sui tuoi protagonisti.

Recensore Veterano
13/10/11, ore 01:14

All'una di notte ho avuto questa meravigliosa sorpresa. Sono commossa, sia per Bathilda che per Draco. Lei poverina non ha nessuna colpa, non può sapere la sofferenza che stà provando suo marito, avendo vissuto una vita praticamente da reclusa e non conoscendo niente della vita tantomeno dell'amore. E' stata addestrata ad obbedire ed immagino che questo faccia ancora più male a Draco essendo stato abituato al carattere ribelle della sua Mudblood. Per quanto riguarda Lui invece, avevo sperato che una volta che la parte di anima del Draco del XX secolo fosse tornata al futuro avrebbe sofferto di meno, evidentemente non è stato così. 
Con questa one-shot è finito del tutto il capitolo Gargoyle o ci delizierai con qualche altra sorpresa? 
Spero di ritrovarti ancora su queste pagine.
Ciao ciao, Stefania.