Recensioni per
Bree: Remembering lightning
di voiceOFsoul

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
04/11/12, ore 17:24
Cap. 70:

Ciao =)

Sono riuscita finalmente a finire di leggerla. 70 capitoli non sono uno scherzo e talvolta ci vuole un po' di tempo per assimilarli e leggerli
in modo appropriato senza velocizzare troppo e senza tralasciare dettagli.

Parto subito col dirti che ho messo la bandierina come critica solo per un unico problema: la grammatica. Nel corso di tutta la storia, ci
sono stati parecchi errori, come con i verbi di transizione. Entrare, uscire. Hanno disturbato un po' la lettura, almeno per me. Hanno tolto
quella magia che coronava la tua storia. Non starò a dirti tutti gli errori che hai fatto, perché è possibile che molti siano solo dovuti alla
fretta nello scrivere e pubblicare. Il mio consiglio principale sarebbe quello di contattare una beta, revisionare la storia e magari mettere
anche qualche commento all'inizio o alla fine di ogni capitolo.
Quando leggo, mi piace anche sapere che ne pensa l'autrice o l'autore di ciò che fa. E questi commenti aiutano ad interagire con i lettori.
Anche un semplice grazie a chi legge, leggerà o esprimerà un suo pensiero. Insomma qualsiasi cosa, giusto per farsi conoscere quel
tanto che basta per capire da dove viene la storia. =)
Spero tu non prenda questa parte del commento come una critica per invidia o distruttiva, perché se fosse stata una storia che non aveva
speranze..te lo dico francamente, non avrei neanche commentato e avrei cambiato storia dopo pochi capitoli dall'inizio. =)

Ok, detto questo passo alla trama.
La trovo molto originale, piena di momenti seri, drammatici ed anche comici. Come dimenticare la scena in cui Bree va dal neurochirurgo
e quello gli chiede come si fa un intervento secondo lei, andando poi a cercare su Wikipedia le spiegazioni dell'intervento che occorre?
Sono stata per qualche minuto a ridere. Uno scherzo che è riuscito sia all'interno della storia, che fuori.
Molto ben costruiti i personaggi.
Una cosa che mi è piaciuta particolarmente è la ricostruzione della sua vita durante quei tre mesi in cui la madre non era con lei.
I flashback, la scoperta sempre più veloce dei nuovi personaggi, che lei conosceva già, ma aveva dimenticato in seguito al suo fatidico
incidente. Ogni tassello prendeva forma un attimo dopo, quando questi ricordi o "cassetti" si aprivano e mostravano il passato.
Tutto quello che è successo, chi aveva conosciuto e come mai non ricordava niente, a pezzi ritornava. Come quando si fa un puzzle mai
fatto prima, ci sono quei momenti in cui, seppure inconsciamente, sai che i pezzi vanno in un determinato modo.
Così è successo alla protagonista, ha ricordato prima i momenti felici, poi quelli drammatici e infine quelli terribili, quelli che l'hanno portata
ad andare su quella macchina e rischiare la sua vita.
Hai descritto in maniera fantastica Evan, hai spiegato il suo comportamento e la sua malattia. Non mi sarei mai immaginata una cosa
del genere, mi ha stupita. Ancora di più vedere come cambiava spesso senza quasi che se ne rendesse conto. Il senso di colpa e la sua
persona alla fine hanno fatto il resto. Triste il fatto che non si potranno più vedere e non potranno più essere amici. Una delle cose che
mi è dispiaciuta di più, in tutta la storia.
In compenso, hai inserito Semir, Steve, Daniel, insomma una bella comitiva di bei ragazzi. Tutti diversi e speciali a modo loro. Tutti
hanno dato qualcosa a Bree, tutti si sono presi qualcosa. Chi più, chi meno!
Semir, si è preso la parte più fragile, Daniel la parte più sbarazzina. Steve forse è l'unico che si è preso molto di più. Il cuore, ma anche
l'anima.
Allo stesso modo ha delle amiche fantastiche, Gigì la ragazza che ama divertirsi e uscire sempre, Cristina quella un pochino più
responsabile, Debby che c'è e non c'è fa la comparsa tra le altre due. Diciamo che Cristina e Gigì sono quelle a cui si sente più vicina.
Il rapporto coi genitori è stato molto complicato. Per quanto tenga alla madre e voglia aiutarla a non lasciarsi andare, lei soffre tantissimo
la "perdita" del padre. Si può ben capire, anche se fa finta di niente e cerca di non darlo a vedere.
E arriviamo al punto in cui si scopre che lei è incinta, di Evan! All'inizio ho pensato sul serio che sarebbero potuti essere una bella coppia,
prima di scoprire come era fatto Evan! =(
Bruttissimo scoprire che poi alla fine ha perso il bambino! Un trauma decisamente poco vivibile a ventidue anni! Ma penso che lo sia
a qualsiasi età.

Tutta la storia ruota intorno alla voglia di aprire i cassetti della memoria. Una bella pensata!

Ci sono tantissime cose che vorrei scrivere, come quando lei si ricorda di Steve e riesce a capire chi è lui, la madre, il padre, ma soprattutto
il cugino. Mi era sembrato strano che Alex si facesse chiamare da lei "Alex", un medico per quanto giovane non ha questo tipo di confidenza.
E alla fine si riesce a capire questa confidenza da cosa proviene.
Si capisce anche come fa a conoscere l'infermiera.
Insomma come ho già detto tutti i tasselli si ricompongono a mano a mano che la storia va avanti. Per ogni volta che lei torna nel presente, si
scatena un nuovo ricordo con cose, apparentemente, senza senso. Ma poi tutto è più chiaro.

Come, ad esempio, risulta più chiaro chi era Daniel. Era il fratellastro, un ragazzo che aveva una vita davanti e che invece non ha avuto molta
fortuna. E lei, inconsciamente, lo ha incontrato..ci ha parlato. Lo ha conosciuto anche se per una giornata soltanto.

I momenti, le scene, buona parte della storia andrebbe analizzata per poter condividere un pensiero su tutto quello che ho letto, però
risparmio...anche perché 70 capitoli in una sola recensione sono molti e spero solo di essere riuscita a rendere l'idea con questa unica recensione
che sto facendo!

Mi spiace, ci siano poche recensioni. Su tutti questi capitoli, dovrebbero essere minimo il doppio. Ma come accade spesso le cose che davvero
valgono, non sono ben comprese dalla maggior parte delle persone. Aggiungerei, purtroppo!

Non mi resta da dire altro che, seppur molto lunga, mi ha accompagnata in due serate senza farmi allontanare neanche un secondo.
Quasi una droga.

Ciao, Jewel. ^___^