Ciao! Tu non mi hai mai visto da queste parti, ma seguo questa storia da quando è cominciata, e be', onestamente ho impiegato molto a decidermi, una volta pubblicato questo diciottesimo capitolo, di leggere i pochi capitoli che mi mancavano. Non so, era quasi "comodo" rimanere indietro di qualche capitolo, perché ammetto che ho temuto tantissimo la fine di questa storia. Non volevo proprio finirla, anzi, ho visto l'aggiornamento e non sapevo fosse finita, mi ero solo accorta che *gioia!* c'era un nuovo capitolo. E poi ho parlato con un'amica e mi ha detto "sì, l'ha finita, è l'ultimo capitolo", e credo di essermi sentita un po' male. E credo di essermi sentita anche peggio quando ha detto che dichiaravi l'abbandono del fandom, e be', dopo aver aspettato un mese, quasi, ho finito questa meraviglia, una piccola perla, veramente, perché insomma, una recensione, almeno alla fine, volevo lasciarla.
Io non credo tu abbia bisogno che lo dica io per saperlo, ma questa storia è davvero, davvero, davvero bellissima.
Hai uno stile splendido, e adoro come hai caratterizzato i personaggi, come si sono comportati, come si sono evoluti. Forse la Pansy da te descritta non è quella che ha immaginato la Row (credo che l'uscita nel settimo libro lasci pochi dubbi sull'idea di Pansy da parte sua), ma seriamente, chissene frega. Mi è sembrato, ma forse è solo una mia impressione molto stupida, di rivedere certi tratti di Pansy Blaise e Draco e Milli (! <3) che avevo già visto in "It's better to burn" e anche in "She's electric".
Questa storia ha una bella fine, un finale positivo, ed è commovente e toccante il modo in cui tutta la storia è stata gestita. Non ci sono eventi strazianti oltre qualsiasi misura, eccessi ed estremi per poi concludere il tutto all'improvviso in positivo, sembrando quasi irreale.
E' tutto incredibilmente... non so come dire, moderato. E non è solo la storia di una coppia, anzi, credo proprio che più che la coppia sia meravigliosamente espressa la crescita umana dei protagonisti. Sono reduci, tutti in modo differente, da una guerra, e quello che hai raccontato, con una maestria, una delicatezza incredibilmente toccante, è come sono riusciti a mettersi in piedi. E lo hai fatto raccontando una storia estremamente umana, il loro percorso di "ricostruzione", anche in quest'ultimo capitolo dove si riuniscono, nel modo in cui prendono le misure l'uno con l'altro, nel modo in cui racconti -con estrema delicatezza- il modo in cui affrontano i problemi, c'è questo "senso della misura", se così posso chiamarlo, che pervade tutta la storia.
Non volevo davvero leggere questa storia, finirla, perché sapevo che sarebbe arrivato il momento di lasciar andare tutti i tuoi personaggi, e devo dirtelo, per me Draco, Pansy, Blaise, Milli, Theodore, e gli Slytherin in generale saranno sempre quelli che hai descritto tu.
E se con questa storia lasci il fandom posso solo dire che il fandom di HP ha di che essere triste, perché perde una delle sue migliori autrici, se non la migliore.
Spero davvero tanto di leggerti nella sezione originali, so che non mi sono mai fatta sentire, ma credo di aver letto praticamente tutto o quasi quello che hai scritto, ed è assolutamente magnifico.
Quindi, insomma, a presto, e grazie per questa storia, tutte quelle che hai scritto e quelle che -spero- ancora scriverai <3
Meissa

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Mi ci sono voluti quattro giorni per arrivare alla fine di questa storia, e non perchè non mi coinvolgesse: anzi era talmente interessante e bella e ben scritta che ho voluto gustarmela piano piano. Forse anche perchè alcuni pensieri che tu hai scritto di Pansy o di Millicent erano così terribilmente affini dai miei da farmi persino un po' male, da costringermi a fermarmi dalla lettura per ricordare. Temo di non essere brava a rencensire, ma desidero comunque complimentarmi con te per questo lavoro. E' un affresco superbo di tutto un mondo che non si conosce, ben diverso dal gretto e a mia opinione riduttivo modo con cui la Rowling spesso tratta i suoi "cattivi"; tu li tratteggi come anch'io li vedo, esseri vivi e frementi che sanguinano e così si ricordano di essere vivi. Condannati non per loro scelta, ma dalle scelte altrui. Doverosi complimenti anche per il modo dosato in cui racconti, e per come hai tratteggiato tutti i personaggi riservando tanto ai principali attori di questo dramma quanto ai più marginali la stessa attenzione. Ho apprezzato moltissimo anche il dettaglio della Nuova Hogwarts; una perfetta immagine di come il tentativo di ricostruire spesso passi per la perdita totale di ciò che è stato, non già perchè esso non si possa riparare ma semplicemente perchè questo richiederebbe un pagamento di troppo dolore per troppe persone.
Ti ringrazio per l'interessantissima lettura, alla prossima.

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Non ho il tempo di leggere e recensire per bene, volevo solo dire: UN MIRACOLO DI NATALE! 
A domani per il commento decente <3

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O Gesù!
Un po' non so cosa dire, è difficile commentare la fine di una storia che si segue da tanto tempo, suona sempre un po' come un'addio, specie se una storia alla quale ci si è appassionati e che in qualche modo è stata importante per noi. Credo in effetti che questo concluda anche il mio periodo di Harry Potter ( a meno che in uno slancio di ripensamento tu non decida di tornare sui tuoi passi per scrivere quel che tu sai io vorrei leggere...) e che questa resterà la storia migliore di quel fandom che io abbia letto.
Un finale dolce e malinconico era esattamente quello che mi aspettavo, quello che credo coroni questa storia in modo perfetto.
Il primo " spezzone" è davvero poetico ed evocativo, mi è davvero piaciuto molto. Nel resto della storia curiosamente, dico curiosamente perchè nonostante tutto non è il protagonista e questo è il finale della storia, è Blaise che prevale. Mi spiace anche un poco per lui perchè in fondo, nonostante gli sia stato restituito l'ordine del mondo, continua a sembrarmi una figura triste e un po' persa. L' ultima citazione di Millicent, di sfuggita e carica di dolcezza, mi ha fatto davvero sorridere, il fatto che a Blaise tutto sommato lei manchi, probailmente nel modo in cui mancano quelle persone che non sono indispensabili, la cui assenza magari non è subito evidente ma la cui presenza scalda di quel mezzo grado che fa passare la temperatura da buona ad ottimale. E poi in fondo come può non mancare una persona gentile che ama in modo incondizionato?
è stato un piacere seguire questa storia fino alla fine e spero che ci rileggeremo presto.

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