Recensioni per
Donne
di MedusaNoir

Questa storia ha ottenuto 35 recensioni.
Positive : 35
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/02/12, ore 21:53

Eccomi! Perdona il ritardo ^^
Cassandra è un personaggio affascinante, uno dei miei preferiti sin dall'adolescenza: penso che tu qui ne abbia riportato al meglio i tratti essenziali, la sofferenza, il suo subire il proprio dono/condanna e il suo - sembra sciocco dirlo - fatalismo. Il sapere di essere impotente.
Ottima rappresentazione, molto intensa nella sua brevità.
(Vado alla prossima ^^)

Recensore Junior
02/02/12, ore 20:20

Ohporcavacca.
Questa raccolta diventa sempre più bella.
Davvero, Merope mi ha incantata.
Non ho più parole, e non voglio essere ripetitiva.
Quindi cara Med, complimenti davvero.
QUesta raccolta, merita. Merita davvero.
Bellissimo e commovente.
Rin.

Ps. Pardon per la recensione misera çwç

Recensore Veterano
02/02/12, ore 16:58

Accidenti, che genio.
Comparare le vicende delle due ononime! Non ci avrei mai pensato.
Questa drabble vale per entrambe, e per entrambe è terribile.
Tornando al discorso sull'ingiustizia che ho fatto nella scorsa recensione, devo dire che qui fa ancora più rabbia.
Perché Merope non si accorge dell'ingiustizia... è talmente ottenebrata dalle idee del padre e dalla delusione d'amore che è convinta abbia ragione lui.
E la cosa terribile è che l'unico, finale raggio di sole... il bambino che nascerà, intendo, non sarà una bella luce. Sarà Lord Voldemort.
Questo è profondamente drammatico.
Brava ancora!
Baci, Daph

Recensore Veterano
02/02/12, ore 16:52

Questa stringe il cuore.
Lo stringe perché è destino di molti, il non essere ascoltati quando si ha ragione.
Una cosa che apprezzo molto di questa raccolta è il saper rendere l'ingiustizia.
Perché ci riesci, sai? Ci riesci alla perfezione.
Il lettore legge e prova rabbia - una rabbia cocente, spaventosa e vera.
Perché non è giusto, non è giusto.
Alcuni personaggi se ne rendono conto e reagiscono, come Medea (che però reagisce nel modo sbagliato).
Altri, come Cassandra, se ne rendono conto ma non hanno la possibilità di reagire.
Perché non sono ascoltati.
Brava!

Recensore Veterano
02/02/12, ore 16:49

Cosa dire di questa drabble?
Tante cose, e andrò per punti per chiarirmi le idee (capiscimi, ho la febbre).
1) Medea è sempre stata un personaggio che mi affascina da morire. E' così pazza, torbida, complessa... per certe cose mi ricorda Bellatrix, anche se non vorrei sembrare ovvia a dirlo. 
2) Per le cause di cui sopra, ti stringo la mano. Perché sei riuscita a caratterizzare un personaggio tanto complesso alla perfezione. Medea si respira.
3) La sofferenza. E' espressa a meraviglia! Ed è chiaramente distinta dalla rabbia, ma allo stesso tempo pericolosamente vicina ad essa. Questo la porterà a compiere, in seguito, le orride azioni che seguiranno. Brava.
4) La rabbia. La rabbia in tutte queste sfumature. La rabbia perché non è giusto che solo perché si è donne bisogni patire simili condizioni. E' una maledetta ingiustizia.

I miei complimenti, di nuovo. Perché sei riuscita a rendere un'infinità di cose in una drabble. Brava!

Baci, Daph.

Recensore Veterano
02/02/12, ore 16:45
Cap. 1:

Beh, posso dire... wow.
Wow davvero, perché sono stata una stupida a non leggere questa raccolta prima.
Perché qui, in questo prologo, si respirano una quantità di cose che fanno male... dicevo, una tale quantità che... le parole si impallano.
Ecco. 
Qui il punto di vista dell'uomo è percepibile, e persino comprensibile. Molto comprensibile, anche se non condivisibile.
Si percepisce dolore. Lei non è l'altra lei. Lui soffre, e soffre ancor di più perché si rende conto che questa sofferenza non è giusta.
Che non è giusto amare qualcuno sperando che possa essere qualcun'altro.
Che non è giusto stare con qualcuno e nel frattempo pensare a quando finirà.
Che non è giusto stare con qualcuno senza amarlo.
Che non è giusto stare con qualcuno e amare qualcun'altro.
Brava. Brava. Brava!

Baci, Daph.

PS: grazie per la dedica <3

Recensore Veterano
28/01/12, ore 20:15

Amo questa drabble. Amo il personaggio che hai scelto, amo il modo in cui hai deciso di rappresentarlo, amo le parole che hai utilizzato per farlo.
A me piacciono molto la mitologia ed i poemi epici: mi affascinano un sacco. Tuttavia non ricordavo molto bene chi fosse Cassandra (shame on me!) e quindi sono andata a cercare su google: meglio informata, sono riuscita ad apprezzare ancora di più (se possibile) quelle poche frasi. Penso che in poche righe tu sia riuscita a racchiudere perfettamente il significato che la voce delle donna aveva in antichità (e purtroppo anche ai giorni nostri, a volte): non hanno valore e, se una donna "sa" troppo, va eliminata.
All'ultima frase sono rimasta senza parole e, mentre scrivo questa recensione, continuo a risalire con gli occhi per leggerla ancora e ancora: "lei derelitta sapeva: al Fato non poteva sfuggire". E' semplicemente perfetta.
Basta, ho finito: questa drabble si commenta da sola ed io rischierei di dire tante parole inutili.
Quindi ora vado; è sabato sera, ma io non ho voglia di uscire: quindi mi guardo "Moulin Rouge" (ci credi che non l'ho mai visto??).
Bravissima, come al solito!
A presto, cara!

P.S. Ho riletto due volte tutta la recensione prima di inviarla, visto che nella scorsa sono riuscita a storpiare perfino il nome della protagonista della drabble: sono proprio senza speranza -.-''

Recensore Junior
28/01/12, ore 15:30

Dio, amo il tuo stile. Questo stile.
Questa raccolta. Ti rende migliore, sai?
Cioè, tu saresti perfetta a scrivere cose all'antica, per farti capire meglio.
Mi colpisci dritta al cuore, Med.
Questo capitolo è davvero... sublime.
Mi hai fatto innamorare di Cassandra.
Donna che sa, ma che non venne ascoltata.
Med, te lo dico con tutto il cuore.
Questa raccolta va dritta dritta ai preferiti.

"Le gambe erano immobili, il petto della donna violata da Aiace batteva contro la veste, ma lei derelitta sapeva: al Fato non poteva sfuggire."

Bellissima conclusione. Davvero.
Non ho parole, e quelle che ti ho scritto non bastano per esprimere la tua raccolta.

Un bacio,
Rin.

Recensore Master
27/01/12, ore 18:50

Un'altra storia magnifica, con donne le cui personalità mi hanno sempre affascinata.
In particolar modo la figura di Cassandra, profetessa inascoltata. La metafora dell'avvilente condizione delle donne che, esasperate, tacciono è tremendamente vera, e meritevole di riflessione.

Come sempre, riesci a trasmettere così tanto, con le tue storie...!
Stupenda. Ogni capitolo mi conferma quanto questa sia una grande, bellissima raccolta.

Recensore Master
08/01/12, ore 16:35

"Non ho idea del perché l'ultima frase sia così grande, non riesco in alcun modo a rimpicciolirla: sembra che quelle parole debbano essere in rilievo, forse è un segno."
Esattamente quello che ho pensato anch'io, una volta capito che non era più grande per via di un abilissimo escamotage di tua invenzione ^^

Eccezionale, di grande impatto.
Mi spiace di non poter commentare dicendo di più, perché mi sembra che, a ciò che si poteva dire, ci abbia già pensato tu.

Bravissima, davvero.

Recensore Veterano
07/01/12, ore 20:31

Sai, io ho sempre guardato Medesa sotto un'ottica negativa: insomma, all'esame di maturità ne ho pure parlato avendola inserita nell'introduzione della tesina... L'argomento della mia tesina era la vendetta, non esattamente un argomento che tratta di buoni sentimenti!
Tutto questo per dire che queste tue poche parole dedicate a questa donna, me l'hanno fatta vedere sotto un'altra luce: certo, non passo improvvisamente da una prospettiva ad un'altra... Ma tu sei riuscita a scrivere di lei in un modo assolutamente non banale, presentandola, appunto, come una donna.
Poi poi, che altro dire?
Tu fai i complimenti a me per lo stile... E io ne sono felicissima perché detto da te vuol dire davvero tanto! Però... Tu leggi i piccoli capolavori che scrivi? Ti rendi conto di quanto bene sia scritta questa drabble? Ho adorato ogni singola parola che tu hai scritto, sembra quasi una poesia!
Sei brava, bravissima!

Nuovo recensore
07/01/12, ore 18:52

Questa storia mi ha incuriosito. E apprezzo il tuo impegno, ci vorrà tanto tempo per cercare vari riferimenti sulle donne e trasformarli secondo una propria storia. E' troppo presto per fornire un parere più dettagliato, e se non ho capito male si tratterà di una raccolta di flash-fic? A presto :) Sono curiosa come saranno i prossimi capitoli.

Recensore Veterano
07/01/12, ore 16:46
Cap. 1:

D'accordo, ora mi auto-pongo una domanda:
Ma perché diamine non l'ho letta prima?
Sarà che ho iniziato questo 2012 con la testa tutta per aria, sarà che lo sono sempre stata, un po' sbadata :)
Beh, che dire?
Prima di tutto, Grazie!
Ti abbiamo addirittura rapita, eppure una dedica ce l'hai riservata lo stesso xD
A parte le dediche e le tue riflessioni, che mi sono piaciute e comprendo perfettamente, questo prologo mi è piaciuto da morire!
il tuo stile, come al solito, è meraviglioso.
E trascini il lettore nella tua storia, lo fai emozionare, sospirare, commuovere.
Mi dispiace che questa recensione sia più breve di ciò che la storia merita ma, in tutta onestà, non vedo l'ora di correre a leggere il capitolo seguente!

Baci <3
Wynne

Recensore Junior
07/01/12, ore 16:03

Oh, magnifica davvero.
Donne, siamo donne e fiere di esserlo.
Emblematiche.

Med, che dire?
Non ho parole.
Ah, ne ho trovata una.
Epica.

Rin.

Recensore Junior
07/01/12, ore 15:58
Cap. 1:

Tu.Mi.Vuoi.Far.Piangere.
Anzi, l'hai fatto.
Med, o meglio, Sara, sei semplicemente fantastica.
<3 

Ma, dedica a parte - meravigliosa - anche la storia mi piace, e il nome, Lilith, lo amo. 
Hai trovato il mio personaggio. 
E poi, amo i capelli rossi. 
Sono curiosa del seguito che vado subito a leggere.

Le tue storie sono davvero bellissime, e questa, la centesima, me è la prova. 
Insomma, puoi lanciarmi i pomodori marci in faccia, ma è la verità.

Magnifica, Med.
R i n,