Salve!
Ho trovato questa tua storia navigando per vie traverse fra preferiti, preferiti dei preferiti, ecc.
L'ho trovata molto gradevole: non mi interessano più di tanto le love-story, ma tu hai arricchito bene la trama senza farne uno di quei "pastoni" zuccherosi che troppo spesso imperversano qui su efp. In particolare mi sono piaciute le scene di 'studio' tra i serpeverde, molto spontanee e credibili, e l'uso del personaggio di Draco. Penso che la chiave stia proprio nella parola "credibile". Hai dato una personalità ben definita ad ogni personaggio, e non è poco, e quel che hai scritto non litiga con il canon (Che per me è Vangelo, parlando di fanfic).
Hai un buono stile e la lettura è quasi sempre scorrevole, ma ti voglio segnalare alcune cose che, a parer mio, vanno aggiustate. Lo faccio proprio in virtù del fatto che ho apprezzato la storia, altrimenti la mollavo lì a metà e tanti saluti:
"si era riunito nella Stanza delle Necessità" Perché nella Stanza delle Necessità? Non andava bene la Sala Comune di Serpeverde? (Questo non è che vada per forza cambiato, mi sembra solo una complicazione inutile);
"Blaise e Theo stavano ricopiando degli appunti e ogni tanto parlottavano tra loro per scambiarsi opinioni o fulminare con lo sguardo Millicent che, dall’altra parte del tavolo, cercava di acchiappare le cioccorane insieme a Goyle e Tiger. L’unico che mancava era Draco, impegnato “a fare chissà cosa da qualche parte” – precise parole di Blaise."
I tre geni della casa che giocano ad acchiappare cioccorane sono fantastici, ma è simpatico tutto il quadro generale, anche se sei un po' vaga riguardo le domande di Daphne e relative risposte. Sta seguendo la lezione o interrompe con cose che non c'entrano?
"Theodore, senza alzare lo sguardo dalla pergamena su cui era concentrato, borbottò qualcosa di incomprensibile. Ad una richiesta di Daphne, però, fu costretto a interrompere il suo lavoro da amanuense e ripetere la frase."
Anche qui, non si capisce da cosa nasca questo borbottamento;
"a lei e Daphne, se si escludeva Blaise che osservava criticamente il sedere di Daphne chiedendosi se, una volta nudi nel letto, sarebbe spuntato qualcosa per ammazzarlo e permetterle di rubargli il testamento per modificarlo a suo favore, Pansy"
Uh? Non si capisce cosa dovrebbe spuntare da dove per uccidere chi. Idea interessante, comunque;
"Cosa avrebbe dovuto dire, quello che le aveva detto l’ultima volta, ovvero “Non trovo il buco”?"
"E se é necessario, ti faccio una mappa con la x da raggiungere"
"Non avendo esperienza, aveva chiesto a Blaise cosa fare, ma l’amico si era limitato a rispondergli in modo sarcastico «Sdraiatevi, toglile i vestiti e infila l’anguilla nella cavità»."
Niente, queste frasi mi sono piaciute assai, volevo dirtelo; :o)
"La seconda era la tristezza di Terry Boot, che evidentemente quella notte aveva sentito freddo perché nessuno gli aveva scaldato il letto. La terza era la strana tranquillità di Blaise, che parlava tranquillamente con Daphne guardarla con sospetto."
Ok la prima cosa strana, ma queste altre due, per quel che abbiamo letto nella storia, sono abbastanza campate in aria. Non mi pare ci siano abbastanza dettagli, prima, per accomunarle alla ben spiegata "stranezza" di Draco. Tra l'altro, alla frase su Blaise e Daphne manca, come minimo, un "senza".
Queste erano le mie perplessità. Qui di seguito ti evidenzio alcuni errori veri e propri:
"a sancire l’affondo.." - o un punto, o tre;
"sgridata solo tu..»" - idem; questa cosa si ripete in vari altri punti della storia. O un punto, o tre. Due non ha significato.
"i due interessanti," - interessaTI;
"finirete comunque insieme»" - manca il punto a fine frase; anche questa è una cosa che accade varie altre volte nella storia;
"da che ho memoria»continuò" - altro errore frequente, manca lo spazio dopo la chiusura del dialogo;
Infine, mi complimento per la scena "a luci rosse". E' tremendamente facile, in questi casi, cadere nel ridicolo o nel volgare. Tu hai evitato entrambi i pericoli, e direi che non è poco davvero.
Alla prossima,
dierrevi. |