Privjet (ciao)!
Innanzitutto complimenti per la scelta del soggetto. Credo di non aver mai trovato prima d’ora una storia sulla Contessa, per cui la tua è stata una bella sorpresa.
Forse l’unica pecca (a mio personale parere, si intende) è l’eccessiva omissione di dettagli storici. Per esempio, mi è parsa un po’ troppo frettolosa la questione del perché sia avvenuto lo scambio tra semplici vergini e vergini nobildonne, delle accuse dei contadini, e mi è suonato un po’ stonato quel “soldati del re”. Mi sarebbe piaciuto molto se tu avessi menzionato che fu proprio il cugino della Bàthory a condurre le “indagini” ed a procedere con l’arresto, come mi sarebbe piaciuto se tu avessi sottolineato che, proprio per il suo rango, la Contessa fu punita ma non sottoposta formalmente a giudizio e condannata come invece fu per i suoi complici.
Ma queste sono fissazioni mie, opinioni fondate sul mio gusto personale che non vogliono essere assolutamente un a critica né vogliono togliere nulla al tuo finissimo stile di scrittura. Ho compreso che lo scopo della storia era un altro, ossia mettere in luce l’ossessione della contessa. Ed infatti su questo punto non posso davvero dire niente. Al di là del fatto che scrivi molto bene e sei molto incisivo, hai saputo concentrare in poche righe quel fascino raccapricciante della vicenda, riuscendo ad inserire anche qualche dettaglio macabro senza che fosse scontato o di cattivo gusto.
Per cui ancora complimenti. Spero di leggere ancora qualche cosa di tuo.
A presto, Auf Wiedersehen! (Recensione modificata il 24/02/2012 - 08:58 pm) |