Non era raro che fosse Ji Jingwu a chiamarlo ma quella fu la prima volta in cui Siyang si preoccupò per la salute altro, dopotutto gli aveva detto di un infortunio ad una gamba e di come temesse di essersi strappato un muscolo del polpaccio.

Quella mattina Ji Jingwu non si sarebbe mai aspettato di ricevere una telefonata del genere da Siyang: come avrebbe potuto immaginare che lo chiamasse per dirgli di annullare l’appuntamento che avevano programmato da giorni?

Quella non era di certo la prima volta la prima volta che Jingwu andava in Germania per trovar Siyang: per quale motivo lo faceva?

Se Tezuka avrebbe dovuto essere sincero, non avrebbe mai immaginato che dalla stanza di Atobe si potesse vedere uno spettacolo del genere, eppure gliel'aveva detto egli stesso prima di invitarlo nella sua tenuta in campagna.

A sembrare strano a Siyang in quel momento, non era il fatto che Ji Jingwu gli avesse inviato una foto con di un suo selfi con di sfondo la torta di Tokyo, ma il messaggio che gli aveva scritto era davvero sospetto.

Era abbastanza naturale che dopo una partita intensa come quella i vestiti potessero sporcarsi di polvere, ma era impressionante in che condizioni fossero le loro magliette e pantaloni; era talmente nere che le avrebbero dovute lavare per bene.

Se c'era qualcosa di cui Jingwu non poteva più fare a meno, erano le telefonate che ogni sera faceva con Siyang; ormai erano diventate parte della sua routine quotidiana ed erano finite per diventate un bisogno per lui.

Che il principe fosse un ragazzo che adorava particolarmente corteggiare il gentil sesso, era qualcosa che tutti nel regno erano a conoscenza, ma c'era chi, in mala fede credeva all'inizio che non si limitasse solo a quello e che addirittura a volte era capitato di vederlo in compagnia di giovani ragazzi.

Il fatto che lui e Siyang si trovassero in Paesi così distanti, rendeva difficile mantenere il contatto ad orari decenti per entrambi certe volte, ma aveva sempre cercato di telefonare quando in Cina fosse sera ed era la prima volta che lo chiamava in piena mattinata.

Era strano che Tezuka non lo stesse aspettando fuori dalla scuola come suo solito, dopotutto gli allenamenti della Seigaku sarebbero già essere finiti ma a quanto pareva forse si erano dilungati più del previsto.

Atobe non riusciva a credere che l'auto del suo autista avesse bucato una ruota proprio quel giorno, come avrebbe fatto a raggiungere la stazione in tempo? Anche correre come un forsennato non sarebbe stato di aiuto perché era certo che avrebbe perso l'unico treno che quel giorno sarebbe andato nel Kyushu.

Era la prima volta che Atobe vedeva in Tezuka una simile espressione, sembrava quasi sul punto di piangere.
Aveva sempre immaginato l'altro come un tipo orgoglioso, ma anche l'altro era dotato di un cuore come tutti.
«Tu mi piaci Atobe»

Se c'era qualcosa che Ji Jingwu avrebbe pensato fosse impossibile, era che un locale così insignificante ed anonimo potesse avere della carne d'anatra così tenera e gustosa.

Cos'era che lo affascinava tanto in Atobe? Tezuka non lo riusciva a capire, forse era quel piccolo neo sotto l'occhio destro? Per quei due profondi occhi azzurri? Oppure erano per quelle labbra che sembravano essere perfette da baciare?

Dimmi, Tezuka...
Dimmi, perché deve fare così male
Dimmi, perché non riesco a superarlo.

«I medici mi hanno detto che il mio infortunio è troppo grave e che non potrà mai guarire»
Mai prima di quel momento mi ero reso conto che bastasse così poco per avvertire un peso simile, era come se il mondo mi stesse completamente crollato addosso.
Ha partecipato al writober del 2022

Atobe invita Tezuka ad una sala da tè
scritta per il writober del 2022

Atobe ha invitato Tezuka per bere del té