Beautiful mistake
Cathy pov.
Ian mi prese per
mano, ed io rabbrividii a quel contatto; non erano decisamente brividi di
freddo.
« Allora, questo
è il set... bello vero? » chiese lui, mentre spalancava con una mano - molto
sexy anche quella -, un portone.
« Sì molto . »
Risposi io, anticipando la risposta di Sierra, che intanto seguiva me e Ian restando un po’ in disparte; tipico comportamento della
mia migliore amica.
Ma lei era fatta
così, amava la solitudine.
« Mi fa piacere.
Vi presento qualcuno, volete? » No, ma sul serio ce lo chiedeva?
Io annuii
freneticamente, mentre lui si girò attendendo una risposta della mia amica.
« Tu non vuoi? »
chiese dubbioso, Ian.
Lei lo guardò
strana - stava decisamente pensando ad altro mentre era qui con Ian Somerhalder.
A volte chi la
capiva era bravo.
« Come? » L'uomo
che mi teneva ancora la mano, sorrise teneramente a Sierra che sembrava
realmente spaesata.
Una fitta allo
stomaco mi colpì: Maledetta gelosia.
« Vi ho chiesto
se vi andava bene conoscere qualche altro attore, e tu non hai risposto »
Il viso di
Sierra si illuminò divertito, capii che aveva formulato lo stesso mio pensiero.
« Certo che va
bene » Disse lei annuendo.
Qualche minuto
dopo, Ian ci presentò a Julie Plec.
Era una donna in
carne e bassina, Ian ed io
sembrammo ancora più alti al suo confronto.
Certo, non è che
fossi bassa di mio, anzi.
Avendo preso
tutti i pregi fisici dei miei, ero abbastanza alta.
La Plec - donna che avevo amato ed odiato in passato -, ci
guardava sorridendo. Diceva che per lei avere dei fan sul set era sempre un
onore.
Secondo me era
un po' paracula.
Giusto un po'.
« Sierra... che
bel nome » Disse Julie alla mia amica, che dal canto suo era arrossita.
Niente di
strano, Sierra arrossiva pure se le chiedevi che numero di scarpe avesse.
La sua non era
timidezza, solo una reazione fisica credo.
« Oh grazie, in
realtà a me non piace »
« Invece è molto
bello, particolare... » .
Sierra ed io
sorridemmo complici pensando a quante volte da bambine ci scambiavamo i nomi.
Lei ama il mio, mentre io il suo.
Sierra amava
Cime tempestose, quindi per lei quel nome era una specie di mantra... che cosa
stupida.
Ian rafforzò la
presa della mia mano, quando poi andammo in quella che credo fosse il set della
casa dei Salvatore.
Era enorme.
Bellissima.
Era un sogno.
Sierra si
guardava intorno con gli occhi che le brillavano, lei era una Team Salvatore
convinta. Il suo motto è : “ Stelena? Nope. Delena? Nope.
Team Salvatore? Yep! ” , quindi per lei casa dei due
fratelli era una specie di luogo sacro.
« Wow... è
decisamente come me l'aspettavo! » Ian sorrise.
Io anche volendo
ammirare quel luogo, riuscivo solo a
pensare che sentivo il calore della mano di Ian,
e quel pensiero offuscava tutto.
« A te piace,
Cathy? » Mi guardò per un lungo istante, facendo incenerire tutti i miei
neuroni.
Sì mi piaceva.
E no, non stavo
parlando della casa.
« Senti Ian, non vorrei sembrarti scortese e che ne so
un'opportunista » lui la guardò con lo sguardo un po' corrucciato « ma non è
che in questo tour - fantastico eh -, ci sarebbe anche Joseph Morgan? »
Ian rimase per un
momento impalato, poi cominciò a ridere come se nulla fosse; volevo
sinceramente uccidere Sierra per aver chiesto quella cosa.
Infatti la
trucidai con lo sguardo.
Lei sbuffò.
« Venite,
andiamo dal cattivo... » . Sierra mi lanciò un'occhiata eloquente che voleva
dire “ lo vedi? Non ho fatto male ”.
In effetti,
stanotte avevamo fantasticato molto sull'accento di Joseph. Sierra si limitava
a sbavare, io a carpirne le sfumature.
Ian ci portò via da
lì, e ci avviammo verso quello che era il ritrovo degli attori. Era una grande
sala, dove vi erano ogni genere di conforto materiale: Divani, un frigo, sedie,
una consolle.
Quando entrammo
trovammo una parte del cast: Steven McQueen, Paul
Wesley, Daniel Gilles, Kat Graham e Nina Dobrev.
Di Joseph
neanche l'ombra.
« Ragazzi,
queste sono due fan, Cathy e Sierra. » Ian ci presentò molto carinamente.
Il primo ad
allungare la mano per presentarsi fu Steven, che si diresse direttamente da
Sierra per dirla tutta.
« Che bel nome
hai... »
« Dici? »
« Dico, dico »
« E dici male,
perché io odio il mio nome. » Steven la guardò ammiccando, e poi prese una
patatina dal pacchetto di plastica trasparente che teneva in mano.
Sierra cominciò
a ridere sotto i baffi; Ok, decisamente stava per dirne una delle sue.
« Sbagli, perché
il tuo nome » disse, indicandola con una patatina « è molto, molto
interessante. »
« Il nome. »
« E il resto,
ovviamente.» finì la frase, masticando rumorosamente.
« mhh... » Sierra si avvicinò a lui, mettendo una mano nel
sacchetto « Posso? »
« Fai pure. »
« Mhhh, paprika... buone. » Disse Sierra, leccandosi le
labbra. Lui deglutì un paio di volte.
Stavano
flirtando.
Dio, salvaci tu.
« Sai Sierra »
si avvicinò con la bocca all'orecchio di Sierra, e poi le prese la patatina che
aveva in mano « Io di patatine, ne ho provate tante: Italiane, americane,
inglesi ... ma questa » se la portò alla bocca, e quando gli diede un morso, la
guardò ammiccando. « Questa, è decisamente la migliore. »
Finii il tutto
mugugnando qualcosa; Sierra, sorrise sorniona mentre il resto del cast cominciò
a ridere del battibecco appena avvenuto.
Dopo aver
scambiato quattro chiacchiere con tutti, i ragazzi dovettero andare a
prepararsi visto che dovevano girare.
Una delle prime
scene era Damon nudo.
Ok.
Posso farcela,
mi dissi.
Ovviamente, noi
potevamo assistere alle riprese.
Mi avvicinai a
Sierra, che pareva tranquilla. Ogni tanto perlustrava con lo sguardo la stanza, ero sicura cercasse Joseph Morgan.
« Sierra, hai
capito no a che scena dobbiamo assistere? »
« Sì. » No, vabbè era decisamente troppo tranquilla.
« Sierra, IAN .
NUDO. Hai presente? » Lei roteò gli occhi, e sbuffò leggermente.
« Cathy, il
nostro caro Ian non sarà nudo. »
« Sì invece! »
« Cat, per favore non rompere. Guarda la scena e non
cominciare come al solito » .
Ok, forse la
stavo facendo più lunga di quel che era ma Ian nudo,
o semi nudo non faceva differenza.
Dopo una ventina
di minuti in cui un sacco di gente aveva
fatto tremila cosa in pochi secondi, gli attori entrarono in scena.
Nina Dobrev era vestita molto casual, insomma era la perfetta
Elena. Entro pochi secondi sarebbe dovuto entrare Ian,
poco vestito.
Ed infatti
eccolo arrivare.
Addominali in
bella vista, leggermente bagnato e sexy da morire.
« Oh. » riuscii
ad esclamare io, a bassa voce.
Sierra fu più
loquace di me.
« Troppo figo per essere vero. » le sentii dire e non potevo
essere più d'accordo .
Quel pomeriggio
passò velocemente. Pranzammo con loro, e Julie Plec
ci chiese delle nostre vite.
Scoprimmo che
Joseph sarebbe tornato sul set solo il giorno dopo, con grande rammarico di
Sierra.
Steven c'aveva
più volte provato - con scarso risultato.
Io ero rimasta
incollata ad Ian. All'inizio credevo sarebbe stato
imbarazzante, visto che la sua fidanzata era lì, ma invece non fu così, dato
che Ian mi aveva rivelato che lui e Nina non stavano
più insieme; gongolai mentalmente quando me lo disse.
« Bene ragazze,
che fate stasera? » A parlare fu Ian. Sierra voleva
andare in camera e dormire visto che diceva di non sentirsi bene, ma siccome
sapevo era solo una scusa, feci prima di lei.
« Niente di che
in realtà. » Vidi il volto di Ian illuminarsi e
quello di Sierra rabbuiarsi, mi concentrai su quello felice di Ian.
« Che ne dite di
una pizza e poi locale? In realtà ci siamo tutti, e mi farebbe davvero piacere
che voi veniste. »
« Sì,
assolutamente! »
« Sentite,
facciamo così... vi vengo a prendere io alle 19 a Camp
Creek? » Esultai mentalmente, pensando
che avevamo un appuntamento con Ian Somerhalder.
« Nessun
problema »
« Già, nessuno
proprio »
« Allora io
vado... ci vediamo dopo » Mi salutò con un bacio sulla guancia, e con un cenno
della testa a Sierra.
Quando Ian si allontanò da noi, Sierra cominciò a camminare anzi a
correre infuriata.
Io cercai di
seguirla come meglio potevo, ma lei era più atletica di me.
« Sierra dai! »
« No, Sierra un
corno. » Si voltò verso di me, e pareva veramente arrabbiata « Ti avevo chiesto
di restare in hotel, visto che non mi sento bene e tu alla prima moina di Ian che fai? Butti tutto all'aria! »
« Stai parlando
della tua serata rovinata, o di Londra? » le chiesi convinta che la risposta
fosse la seconda ipotesi.
Ultimamente
Sierra era diventata molto responsabile, non faceva nulla che non fosse
corretto.
Era sempre la
stessa ragazza figlia dei fiori che disubbidiva a tutti, ma aveva deciso che
voleva costruirsi una carriera con i fiocchi.
Ero certa che se
non le avessi chiesto di restare, lei avrebbe preso il primo aereo per Londra,
Joseph Morgan o non Joseph Morgan.
Un po’ mi
sentivo egoista ad averglielo chiesto, ma sapevo che era la cosa giusta per entrambe.
« Sto parlando
del mio mal di testa atroce, Cathy. Ed ora andiamo, prima che mi penta di tutta
questa situazione. »
La seguii senza
fiatare. Quando arrivammo nella nostra camera lei andò subito a farsi una
doccia e quando ne uscì sembrava davvero sofferente.
« Cosa hai
deciso di indossare? » mi chiese lei, ed io ritornai nello sconforto da primo
appuntamento.
Per intenderci
quando non sai cosa mettere, butti giù tutti i vestiti e non ne cavi nulla di
buono.
« Non lo so... »
dissi ricadendo sul letto a peso morto cercando un'idea che mi convincesse.
Sierra andò alla
mia valigia e prese una maglietta brillantinata, e me
la porse.
« Questa con un
jeans a sigaretta? » Le feci di no con la testa.
Lei tornò alla
valigia.
« Questo? » Mi
mostrò una maglia lunga, ed io ancora dissi no.
La sentii
sbuffare spazientita, e sorrisi.
« Niente jeans,
stasera voglio essere perfetta. »
« E che hanno i
jeans che non vanno? »
« Non sono per
me. »
« Dimenticavo
che tu sei colei che senza gonna non va da nessuna parte. »
« Le gonne mi
stanno meglio, e poi mi piacciono di più. »
« Ok, ok. » Alzò
le mani a mo di resa, e poi scartò un vestitino a balze colorate
« FERMA! » Corsi
da lei e presi la mia ancora di salvezza.
« Questo? »
« Sì »
« Cathy, è una
pizza... »
« E un locale »
« Sì ma »
« Affari miei. »
La vidi
sorridere e io la imitai andando in bagno a prepararmi. Quella, sarebbe stata
una serato molto,molto hot.
SIERRA POV.
« Cathyyy sono quaranta minuti che sei chiusa in bagno, non
sarai mica morta? » Le urlai divertita
mentre indossavo le mie converse nere.
La mia amica
uscì dal bagno, perfettamente truccata e vestita; era bellissima nel suo abito
grigio, e i capelli scuri sciolti sulle spalle.
Fece un paio di
giravolte su se stessa così da far danzare le balze della gonna
« Tadan ... Allora che te ne pare? » Le sorrisi approvando la
sua mise con i pollici alzati.
Era davvero
perfetta.
« Sei stupenda,
sul serio. Ian cadrà ai tuoi piedi come se nulla
fosse. »
« È questo il
mio intento » disse schioccando la lingua sotto al palato.
« Ah povero Smolder »
« Ehi! »
« È la verità, tsè »
« Sierra, dimmi
la verità » Cathy si avvicinò a me con aria grave. « Ma, hai davvero intenzione
di mettere quelle scarpe? » .
Io roteai gli
occhi scocciata dalle sue continue paranoie. Stava diventando peggio di mia
madre.
« Sì, Cathy
metterò delle scarpe basse perché è solo una pizza »
« E un locale »
puntualizzò lei.
« E un locale...
ma non ho voglia di mettere i tacchi. »
Non disdegnavo
un paio di Labountin, o di un Alexander McQueen, ma preferivo le mie care e vecchie Vans, o delle All Star: Comode e
fighe.
Ma ovviamente
Cathy non era del mio stesso parere. Cominciò a gettare fuori dalla valigia
paia e paia di scarpe.
« Cathy »
« ECCOLE! » Si
avvicinò a me con aria minacciosa e mi mise praticamente sotto al naso un paio di
stivaletti con un po’ di tacco.
Ok,potevo
accettarlo.
« Senti, già e
tanto che non ti rimproveri sui vestiti. Accetta le scarpe e stai zitta. »
« Ma se sono una
bomba sexy con questi shorts! Mi fanno un culo che wow! »
« Smettiamola di
parlare del tuo culo e sbrigati. Metti almeno un po' di eye-liner »
Sbuffai
rumorosamente, e poi mi allontanai per andare a truccarmi entrando nel bagno.
Dieci minuti
dopo, Ian era nella nostra stanza.
Ora, io non
vorrei sembrare una bimbominchia di quelle colossali,
ma cazzo quant'era figo!.
Jeans chiari e
strappati in posti strategici, maglia bianca e Ray-Ban nere e cappello
d'ordinanza.
Era dannatamente
sexy.
Dovette pensarlo
anche Cathy, perché mi parve di vedere un pò di bava
che le cadeva dagli angoli dalla bocca, resa luminosa dal lipgloss.
« Salve ragazze,
wow Cathy sei bellissima » Cathy arrossì leggermente, per poi fargli lo stesso
complimento.
Lui ovviamente
non arrossì.
« Andiamo Smolder, ho fame, e quando io ho fame bisogna sfamarmi! »
Finii la mia battuta prendendogli il cappello e mettendolo sulla mia testa.
Mi guardai nello
specchio, e lui sorrise.
« Sta meglio a
te. » Disse lui sornione. Cathy mi fulminò con lo sguardo ed io capii che non
gli era piaciuto il mio modo di comportarmi.
Cioè dai, non ci
stavo mica provando! Così sbuffando gli resi l'accessorio di paglia a cui tanto
mister Ian Somerhalder
teneva.
Lui fece di no
con la testa, ed io un po’ esultai interiormente; quel cappello mi stava
davvero da Dio!
« Tienilo. Ti ho
detto, sta meglio a te. » Gli sorrisi e accettai.
« Sì,
effettivamente sta meglio a me » Ian rise mentre
afferrava la mano di Cathy che ora si rilassò, ed io con lei.
Uscii inforcando
i miei occhiali, e sentendomi finalmente bene.
Per tutto il
viaggio in auto - che durò poco a dirla tutta -, Ian
ci fece varie domande a cui rispose solo Cathy.
Le risposte
erano esattamente le stesse quindi, perché sprecare fiato e poi beccarmi
un'occhiataccia dalla mia migliore amica?
E poi erano così
carini insieme.
Più volte avevo
avuto l'impulso di chiedere ad Ian se ci fosse Joseph
a questa cena, ma mi ero fermata in tempo.
Guardavo gli
alberi scorrere veloci, erano una grande macchia verde da cui si distingueva
qualche fusto più alto.
Mi persi
pensando a casa mia, alla mia stanza piena di piantine e la mia serra dove
amavo coltivare ogni genere di fiore.
Il mio fiore
preferito era la rosa, molto comune direte voi, ma per me non è così.
Tutti ci vedono
solo il fiore della passione, ma in realtà è molto di più.
Con una rosa
puoi dire mille cose e il suo profumo è inimitabile.
Con un gesto
automatico portai la mia mano sul polso destro su cui brillava il bracciale che
anni fa - prima della sua morte -, mio nonno mi regalò.
Era un bracciale
a doppio filo d'oro, i ciondoli erano delle rose.
Lo accarezzai
delicatamente, per un attimo ci sentii il tocco delle mani di mio nonno quando
mi aiutava a chiudere il piccolo moschettone dorato.
Sorrisi
commossa, a quel ricordo.
« E tu Sierra?
» La voce di Ian
mi ridestò dai miei pensieri malinconici; alzai lo sguardo incontrando il suo.
« Cosa? Scusa ma
non ascoltavo »
« Chiedevo se ti
era piaciuto il tour al set » Ripeté la domanda molto gentilmente, ed io annuii
con energia.
« Sì certo. La
casa dei Salvatore è bellissima » Dissi, omettendo un piccolo particolare...
cioè la bava che mi era colata guardandolo mentre girava quella scena con la Dobrev.
Lui sorrise e
poi tornò a guardare avanti.
Avevo notato che
ogni tanto le mani di Ian e di Cathy si sfioravano;
questi entro stasera combinano qualcosa.
« Siamo arrivati
» Ian indicò una targa di un ristorante. Parcheggiò
l'auto in una zona riservata - ovviamente - e poi scendemmo.
Il ristorante era
carino, niente di eccessivo e alla mano. Ad aspettarci c'erano Nina e un ragazzo
che le sorrideva tenero e Steven Mc Queen.
AH IL MIO
INCUBO.
Risi un po'
ricordando la scena che era avvenuta in mattinata; era stato troppo divertente.
Avrei voluto
controbattere alla sua battuta, ma ero troppo scioccata per farlo.
Il mio night
mare si avvicinò a me e mi prese una mano tra la sue, per poi portarsela alla
bocca.
Stava cercando
di farmi un baciamano.
« Buona sera
Sierra » disse in italiano, lasciandomi un po' di stucco.
« Steven »
« Steve »
rimbeccò lui.
« Steve. » mi
corressi, sorridendo. « Sai che non si fa così il baciamano? »
Lui rise
buttando la testa all'indietro.
Notai solo in
quel momento che tutti ci guardavano, esattamente come questa mattina.
« Beh, volevo
solo saggiare il sapore della tua pelle e in qualche modo dovevo pur fare..
no? »
Non ebbi modo di
rispondergli perché una voce - LA VOCE -, lo rimproverò facendomi sussultare in
preda ai brividi, che tra parentesi scossero anche il mio basso ventre.
« Steve, il
baciamano si fa così » Joseph prese la mia mano e la sfiorò con le labbra, da
perfetto gentiluomo qual'era.
Oddio, chiamate
i pompieri sto andando a fuoco!
Le mie guance si
incendiarono in preda al calore che quel contatto sfiorato mi provocò.
La sua bocca era
così rossa che pareva stesse andando a fuoco anch'essa.
Mi morsi le
labbra sperando di ritrovare un minimo di dignità.
Ma era
impossibile se lui parlava con quell'accento, che ti faceva provare un orgasmo
senza averti toccato!
« Buonasera
Sierra, è il tuo nome se non ricordo male » Scossi la testa, mentre cercavo le
parole più adatte a quella situazione.
Ma c'erano?
Sì. Avrei dovuto
dirgli che no, non sbagliava.
Che purtroppo mi
chiamavo Sierra, ma che per lui potevo essere pure che so.. la strega di
Biancaneve.
O i sette
nani... preferisco Cucciolo, siamo alti uguali.
« Sì.. s sì »
Balbettai, e lui mi sorrise dandomi il braccio così che potessi appoggiarmi a
lui.
Avrei voluto
urlare a tutto il mondo : “ AWWWWW ”, ma non lo feci perché sarei stata
altamente patetica.
Comunque sia,
accettai quell'invito ed insieme a lui entrai nel ristorante. L'idea che mi
aveva dato l'esterno, fu la stessa che mi diede l'interno: carino, non troppo
lussuoso, e accogliente.
Joseph scostò la
sedia e mi aiutò poi a sedermi, ed ancora se non avessi un minimo di amor
proprio avrei detto: “ awwww ” .
« Grazie »
Quello riuscii a dirlo forte e chiaro... wow facevo progressi!
Lui sorrise in
maniera indecente e poi si sedette accanto a me.
« Dovere » disse
lui, facendo ancora quel sorrisetto che ti metteva k.o.
A noi poco dopo
si aggiunsero tutti gli altri.
La cena fu
tranquilla, mi divertii tanto, ed anche per Cathy fu' lo stesso.
Io ero rimasta
attaccata a Joseph - chiariamo, no stile cozza, ma più stile donzella in
difficoltà -. Cathy aveva chiacchierato un sacco con Daniel e con Nina.
Ovviamente io
ero stata tampinata da Steven.
Mi divertivo
troppo. Quel ragazzo era una forza della natura e mi piaceva un sacco il suo
modo di scherzare.
Sono sicura che
se avessimo avuto l'opportunità di frequentarci sarebbe diventato tipo il mio
migliore amico o qualcosa giù di lì.
Posai l'ennesimo
pezzo di pizza nel piatto, e Ian mi guardò curioso.
Cazzo guardava?
« Ma quanto
mangi? » chiese quel cretino dagli occhi azzurri.
« Il giusto. »
Gli dissi io acidamente.
Lui rise ed io
cominciai ad alterarmi. Cioè, è vero che ero arrivata alla seconda pizza, ma
ognuno ha i suoi ritmi alimentari.
« Sei alla seconda » Mi fece notare lui, al chè
io non ci vidi più.
« Senti mister perfettino tutta dieta e nessuno sfizio, io amo mangiare e
per mia fortuna non ho problemi di forma quindi non vedo tu perché mi debba
rompere le scatole. » Conclusi
acidamente, e portando le braccia al petto.
Idiota.
Per fortuna poco
dopo andammo al locale; quello era decisamente un posto poco ospitale per me.
Le discoteche
non facevano per me.
Quella non era
musica per le mie povere orecchie.
Io amavo i
Queen, i Ramones, i Paramore... Per me David Guetta era uno sconosciuto!
Il locale aveva
le pareti viola - VIOLA ? -, ed era stracolmo di persone.
« Ti piace? » Fu
Steven a parlare mentre mi prese per la vita, accompagnandomi in un privè che
avevano prenotato.
« Diciamo che
non è esattamente il mio genere » Gli dissi urlando a causa della musica.
« Vedrai ti
piacerà. » Feci di sì con la testa credendoci poco.
Cathy invece
sembrava assolutamente nel suo ambiente.
Beata lei.
Mi avvicinai
alla sua figura esile e perfetta, lei mi abbracciò di slancio; era felice.
« Sono così contenta! » Io le sorrisi e ci
sedemmo insieme sul divanetto di velluto rosso.
A noi si unirono
anche Joseph e Ian.
Cathy si
avvicinò a Joseph, e cominciarono a parlare. Cathy rise di una sua battuta, che
io non sentii.
Li guardavo un po’
incazzata.
Non ero gelosa,
ma incazzata.
« Vuoi qualcosa
da bere? » Mi chiese una voce che oramai mi era familiare: Ian.
« No grazie. »
« Sicura? »
« Sì. »
Si sedette
accanto a me e il suo profumo mi invase le narici fino a farmi desiderare di
capire che profumo usasse.
Eravamo davvero
vicini, troppo vicini per i miei gusti. Cathy sembrò non accorgersene, troppo
impegnata con Joseph com'era.
« Questo è buono
» mi porse un bicchiere che conteneva del liquido azzurrino, bicchiere dalla
quale lui aveva appena finito di bere.
Scossi la testa,
davvero non mi andava.
« Niente alcool,
eh?»
« No ».
Ci fu un attimo
di silenzio interrotto dalla risata di Cathy, io la guardai un po' intenerita
dalla scena.
Lei rideva e
Joseph la guardava.
Mi morsi le
labbra nervosa.
« I tuoi occhi »
Mi voltai con lo sguardo verso Ian, che mi guardava
attentamente
« Che? »
« I tuoi
occhi... hanno un colore così strano.. »
Annuii,
consapevole del mio difetto fisico di cui odiavo parlare.
« Si chiama mosaicismo cromatico. È un sottogenere dell'eterocromia.
Cioè, ci sono ' pezzi ' di colori
discordanti dal basilare. Niente di che, solo un difetto esteriore. »
« IO non lo
chiamerei difetto. I tuoi occhi sono stupendi » Mi disse sorridendo, ed io non
potei fare a meno di ricambiare.
Cathy e Ian, dopo aver passato dieci minuti lontani decisero di
andare a ballare.
Anzi, Ian le aveva chiesto di ballare dicendole che era curioso
visto che la mia amica le aveva rivelato di amare la danza.
Ballarono stretti
e sensuali sulle note di una canzone che Steven mi rivelò essere Without you.
Ian le fece fare
una piroetta e le balze della gonna si aprirono fino a scoprirle le gambe. Ian sorrise malizioso per poi ritornare a stringersi stretti
l'uno all'altro.
Steven mi invitò
ad unirmi a loro sulla pista, ma decisamente non era cosa per me.
Joseph invece
accettò.
Ballò con
Claire, e poi lui ed Ian si scambiarono le dame.
Cathy e Joseph
ballarono stretti e più dolcemente, sembravano viaggiare su una nuvoletta per
quanto sembravano leggeri sulla pista.
Ian, con un gesto
se la riprese tra le sue braccia. Le disse qualcosa e lei annuì.
Poi lui le diede
un leggero bacio sul collo ambrato e lungo.
Un bacio che
incendiò il viso, visto che diventò di fuoco.
Ian la prese per un
polso e la portò lontano dalla folla, verso il balcone.
Cathy mi fece
l'occhiolino... mh chissà forse quella sera in Hotel
ci sarei dovuta tornare da sola… .
Rieccoci ragazze con il secondo capitolo!!! che dire
finalmente cominciano a succedere un po’ di cose, come l’incontro con il cast
da parte delle nostre protagoniste e per finire in bellezza con la serata in
discoteca!!!! Cathy ci dà dentro a ballare sia con Ian
che con Joseph!!!! XDXDXD cosa ne pensate di ciò??? Per Sierra invece c’è stato
il momento del baciamano di Joseph dove per poco non mi sveniva ai suoi piedi d’altronde
come darle torto io sarei svenuta lì su due piedi oppure mi sarebbe venuto un’infarto!!!!! XDXDXD chissà cosa succederà nel prossimo
capitolo come avrete notato ho concluso questo capitolo con un po’ di suspance chissà cosa succederà tra Cathy e Ian!!!! E Sierra dovrà veramente tornare da sola in hotel??
Per scoprirlo dovete continuare a seguirci detto questo vi posto i link dei
vestiti delle nostre ragazze!!!! XDXDXD noi ci vediamo al prossimo capitolo e
ringrazio ovviamente tutte le ragazze che hanno recensito la storia e che l’hanno
inserita tra le preferite, ricordate e seguite!!!! Grazie mille siete tutte
fantastiche!!!! XDXDXD
Link vestiti
Cathy: http://www.polyvore.com/cgi/set?id=45848726&.locale=it
Sierra: http://www.polyvore.com/sierra/set?id=45849189