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Autore: Illly    24/03/2012    1 recensioni
Settimo anno. Primo marzo. Ron viene avvelenato. Cosa sognava mentre giaceva inerme nel lettino dell'infermeria di Hogwarts? Viaggio nei meandri della mente di Ronald Weasley e dei suoi sogni... Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Sbaglio

Benedetti gli sbagli, che ti fanno imparare cose che non sai.

Chris.

Ile

Divorai il mio panino (a proposito... era davvero gustoso...yum yum...)davanti a Hermione, che invece sorseggiava pensierosa l'Acquaviola. Sazio, tracannai un sorso della mia Burrobirra e reprimetti un sonoro rutto (sarebbe stato inelegante non farlo...).

Hermione continuava a guardarmi pensosamente. Mi ritrovai a chiedermi a cosa stesse pensando, fino a quando divenne un’ossessione (non sapete da quanto mi stava fissando!) e glielo chiesi. Lei arrossì (di nuovo? Ma perché?) e mi dette una risposta molto evasiva che probabilmente (macché probabilmente! Quasi certamente!) non corrispondeva al suo pensiero. 

Sospirai (dovevo affrontare l'argomento vero? Speriamo bene...). Le chiesi con tutta la gentilezza di cui sono capace (quindi conoscendomi forse con poco tatto) quale fosse il problema e, seppur arrossendo, qual era il motivo di così tanto imbarazzo se provavo anche solo a sfiorarla. Lei assunse il suo sguardo duro, quello che utilizzava per i problemi, (ohi ohi... prevedo guai...) ma non disse nulla per un bel po'. 

Io aspettai pazientemente ma, a quanto pare invano, perché lei si alzò e semplicemente se ne andò lasciandomi come uno stupido da solo nel locale. Cercai di seguirla, ma conoscendo Hermione, stava solo prendendo tempo, quindi la lasciai andare. 

Finii la mia burrobirra in solitario, pagai il conto e mi diressi verso il castello, con il rimpianto di aver fatto sfumare una giornata che si preannunciava fantastica.

Vagai per il castello deserto per schiarirmi un po' le idee (Hermione mi avrebbe ancora parlato? Se sì, perché? Come risolvere? Come fare per far tornare le cose al posto giusto?). 

I miei passi riecheggiavano sul pavimento di pietra e ascoltandoli mi sentii ancora più solo. Le gambe mi portarono, chissà per quale motivo, all'ingresso della biblioteca. 

Capii. Lei era lì. Non agiva come una ragazza normale, che quando aveva un problema scoppiava in un pianto liberatorio sul proprio letto o cercava subito un'amica con cui sfogarsi, no, lei raccoglieva tutto il suo orgoglio ferito e con passo veloce andava a rifugiarsi dietro la copertina di un libro. Era così che si calmava, rifletteva e alla fine risolveva i suoi problemi. Avrei voluto avvicinarmi a lei, anche soltanto per vederla immersa nella lettura, ma mi trattenni. 

Feci dietrofront e andai a cercare Harry. Harry sapeva trovare una soluzione a tutto quando si trattava di me ed Hermione. Varcai l'ingresso della Sala Comune e lo trovai abbracciato a Ginny. Quando mi vide, ritrasse le braccia da lei di scatto, ansioso di aver scatenato qualche reazione in me, ma la cosa mi sembrava semplicemente normale, quindi gli sorrisi e lui si rilassò. 

Poi aggrottò la fronte, si era accorto che ero solo. Disse qualcosa a Ginny, che si alzò e uscì dalla Sala Comune, e rimanemmo soli. Mi lasciai cadere nel divano accanto a lui. Un fiume di parole uscì dalla mia bocca prima che potessi fermarle e in tono lamentoso gli raccontai l'accaduto. 

Lui pazientemente stette ad ascoltare i miei dubbi e, dopo che ebbi finito, mi guardò con rassegnazione come a dire: cosa devo fare con voi due? Io ridacchiai sconfitto (non potevo dargli torto...) e gli lanciai un'occhiata molto eloquente. Rise anche lui e mi dette la soluzione. (Ma come faceva ogni volta a trovarla così facilmente? Prescelto o no sapeva sempre risolvere le situazioni spinose in cui io e Hermione puntualmente ci ritrovavamo). 

Lo ringraziai tantissimo e lui si preoccupò di farmi notare che ero ancora lì. Cosa stavo aspettando? Lo ringraziai ancora una volta e corsi fuori dalla Sala Comune. Diretto dove? Mi sembra ovvio...

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Note dell'autrice

Grazie a tutti! A chi mi legge, mi segue e mi recensisce. 

Baci cari,

Ile

  
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