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Autore: Erin    22/10/2006    8 recensioni
E se Draco Malfoy si ritrovasse accidentalmente a leggere i pensieri di Hermione Granger?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Dolcetti Caramellati”sussurrò Hermione con voce bassissima

“Dolcetti Caramellati”sussurrò Hermione con voce bassissima.

Poi si schiarì rumorosamente la voce.

“Dolcetti Caramellati” ripeté con voce più alta.

Finalmente la signora del ritratto si ridestò dai suoi sogni, guardandosi intorno furtiva. Poi la vide. Una ragazza minuta, con una folta chioma riccia starle davanti con occhi supplichevoli.

“ Oh signorina Granger, le sembra questa l’ora di rientrare?” fece lei severa.

“ Mi scusi Madame, ho avuto da fare. Mi-mi fa entrare?” aggiunse facendo occhi dolci.

“ E che sia l’ultima volta però!” disse con finta autorità.

Hermione sorrise e passò rapidamente oltre il buco del ritratto.

Nella Sala Comune albergava il silenzio assoluto. Non c’era anima viva, d’altronde era molto tardi e tutti dormivano sicuramente da qualche ora.

La ragazza salì lentamente le scale fino al dormitorio femminile e aprì la porta camminando sulle punte per far meno rumore possibile.

Poi si avvicinò ad un letto dove una chioma rossa padroneggiava e si sedette sul bordo.

Ginny...” sussurrò all’amica scuotendola dolcemente “ Ginny” ripeté.

Era notte fonda, di questo passo non si sarebbe svegliata tanto velocemente.

Ginny…GINNY!” riprovò Hermione rivolta all’amica che non accennava a svegliarsi.

“ Caspita Ginny è importante, ti prego svegliati!” continuò imperterrita Hermione cercando di svegliare solo lei e non le altre ragazze del dormitorio femminile di Grifondoro.

Herm ti prego altri cinque minuti…” borbottò rigirandosi tra le coperte.

“ Okay, vorrà dire che te le dirò qui, sotto voce, mentre tu russi e non ti curi della tua migliore amica. E’ successo un casino nell’aula di Piton con Malfoy stasera, o meglio stanotte visto che sono le quattro…” aggiunse sorridendo

Ginny si alzò improvvisamente sbattendo contro la testa di Hermione.

“ Un casino con Ma-Malfoy?” chiese l’amica seduta sul letto, incurante del forte dolore che aveva procurato ad Hermione intenta a massaggiarsi la testa.

“ Ahi Ginny! Comunque si, con Malfoy…” rispose l’amica dolorante.

“ Dai racconta sono tutta orecchie!” disse l’amica maliziosa ed alquanto interessata.

“ Allora, sono andata nei sotterranei per cercare qualcosa nell’aula di Piton, quando ho visto un calderone circondato da foglietti e appunti di ogni tipo. Così ho preso a leggerli e...Ginny se tu fossi stata al posto mio non so cosa avresti fatto! Ripartendo dall’inizio...quando quel pomeriggio io e  Malfoy siamo stati in punizione nell’ufficio di Piton è successa una cosa strana.

Dato che nessuno dei due voleva mettere in ordine le 456 fiale che ci aveva detto di sistemare senza magia, ognuno se ne stava in un angolo per i fatti suoi.

Quando d’improvviso io mi alzo verso il calderone con un’idea geniale. Avevo pensato di cercare tra le boccette di Piton la pozione Pensieri Violati, quella che il prof aveva detto di preparare per la volta successiva seguita da un tema di 1000 parole sugli effetti della stessa. Ecco, ho visto nel calderone una sostanza verdognola e così…ho pensato fosse quella. E non mi sbagliavo, dato che tra le fiale ai piedi del calderone ce n’era proprio una contenente la sostanza in questione con tanto di scritta.

Premettendo che ne volevo prendere un campione non per scopi personali, perché non m’interessa leggere nella mente di nessuno, ho preso una fialetta per analizzarla e per vedere se la composizione che avevo utilizzato nella mia era giusta. Volevo solo confrontare gli ingredienti della pozione che avevo preparato con quella di Piton per aggiustarla o migliorarla nel caso, e prendere un voto più alto. Quando alla spalle, senza che me ne accorgessi, mi arriva Malfoy. Dicendo qualcosa mi fa spaventare e così mi scivola la pozione dalle mani che ci va a finire sulle scarpe che prontamente ci siamo tolti.

Di lì in poi sono successe strane cose, tipo il fatto che lui mi chiedeva continuamente spiegazioni di frasi che io non dicevo, ma...pensavo. Così ecco che stasera ne ho avuto la conferma leggendo gli appunti di Malfoy. Era passato prima di me per i sotterranei ed aveva analizzato le sostanze. Meno male che è così stupido e sbadato da aver lasciato i suoi fogli sul tavolo! Comunque il punto è che lui può leggere i miei pensieri. La pozione può funzionare solo se si prende un oggetto, come un capello, della persona a cui si vogliono leggere i pensieri e poi un proprio. Si mettono in un ordine preciso: prima alcuni ingredienti, poi il proprio capello, poi altri ingredienti e poi il capello della “vittima”. Quindi la situazione sembra alquanto assurda, perché a chi può essere venuto in mente di tendere un’ “imboscata”  a me e Malfoy prendendo un suo capello e poi un mio per preparare la pozione? Okay, forse mi sto dilungando troppo” raccontò tutto d’un fiato la grinfoncina.

Ginny era rimasta a bocca aperta a guardarla, carpendo ogni minimo dettaglio di quella strana vicenda.

“ E quindi tu credi che lui…che lui possa…oh dio Hermione sei nei guai! Non esiste un antidoto, una contropozione, una qualsiasi soluzione a questo sfacelo?” disse nervosa Ginny torturando un cuscino.

“ E qui arriva la parte...interessante... fece Hermione visibilmente rossa in viso.

“ Ti ricordi quando io e lui ci siamo incontrati fuori dal dormitorio dei grinfondoro? Si hai capito bene, quando io ero in accappatoio! Beh lui è stato carino con me poi dopo qualche ora, dopo le lezioni ha continuato ad essere il solito Draco-lo stronzo ed imbecille-Malfoy.

Quindi io incazzata nera me ne sono andata in biblioteca, dove lui mi ha raggiunto. E poi lì mi ha detto che gli piacevo...”

Ginny sbiancò.

Si il fatto è che io non gli ho creduto, sai i suoi sbalzi d’umore mi hanno fatto chiaramente capire che lui mi stesse prendendo in giro. Poi stasera sentendo i miei pensieri ha capito che anche io provo qualcosa per lui e perciò io sono scappata via imbarazzata, dicendo di voler cercare un antidoto. Dio ma perché dev’essere così complicato avere una cotta per Malfoy? In ogni caso mi sono rifugiata in biblioteca e ho preso a sfogliare i volumi per cercare qualcosa che mi aiutasse a togliere l’effetto della pozione...

 

Questo no, questo neanche! Diamine ma dove è il libro numero 6 degli antidoti?

Dei passi rimbombarono nel silenzio della biblioteca. Hermione rimase in attesa qualche secondo, poi sentì una voce alla sua sinistra.

“ Eccolo, l’aveva preso io in prestito. Come vedi, stavo già dandomi da fare per cercare di risolvere il problema...al contrario di come pensi” disse con voce appena udibile il ragazzo di fianco a lei.

Draco le porse il libro e lei lo prese senza rispondere.

“ Ho già trovato l’antidoto. E’ a pagina 35. Se vuoi ti aiuto a preparalo...”

Hermione rimase un attimo interdetta.

“ Non mi serve il tuo aiuto” disse sorpassandolo diretta ai sotterranei per cercare gli ingredienti.

Ma qualcosa la fermò.

“ E’ un vizio il tuo? Lasciami il braccio devo...”

“ Voglio chiarire”

“ Chiarire cosa, Malfoy?”

“ Tu mi piaci davvero Granger

Ancora con questa storia?

“ Non ti credo, mi dispiace”

Perché mi tratti cosi? Sai quanto coraggio mi ci è voluto per dirti queste cose?! Io non potrei neanche pensarle, io e te...insieme...cioè...”

“ Un purosangue ed una mezzosangue” finì per lui la riccia.

“ Non volevo dire questo”

Però l’hai pensato”

Hermione si voltò per trovarsi faccia a faccia con lui.

“ Andiamo a preparare la pozione, ora abbiamo altro a cui pensare...

Draco annuì e la seguì nei sotterranei.

 

Entrarono nell’aula di Piton in silenzio e si inoltrarono alla ricerca delle pozioni nello scaffale.

“ C’è una cosa che più di tutte dobbiamo chiarire. La pozione...qualcuno l’ha preparata apposta per noi... disse Hermione cercando nello scaffale gli ingredienti.

Granger io ho qualche idea...va contro tutto quello che significa essere un Malfoy, prendersela con il professore di Pozioni, ma insomma...Piton centra in questa storia. Sono sicuro”

“ Come fai ad esserne sicuro?”

“ Ecco prima di tutto quando siamo stati nel suo ufficio in attesa della punizione lui mi ha preso in disparte per dirmi qualcosa...”

Si infatti l’avevo notato”

“ Mi ha detto che in realtà non meritavo quella punizione e bla bla. Ma il punto è che mi ha detto qualcosa come niente viene per caso, a tutto c’è una spiegazione. E poi la sera stessa ho sognato Piton davanti ad un calderone che...

“ Dio Malfoy! Anche io ho fatto lo stesso sogno...”

“ E’ comprensibile. Ho fatto delle ricerche ed ho visto che quando si prepara una pozione su determinate persone, cioè usando un oggetto o qualcosa che appartengono alle due, quest’ultime ne vengono rese partecipi. Con un sogno come in questo caso”

“ Si sapevo una cosa del genere, ma non credevo fosse possibile davvero” farfugliò Hermione.

E i nostri capelli poi come...” ma poi le venne in mente l’immagine di Piton che le poggiava una mano sulla spalle nel suo ufficio.

Che Bastardo! Me lo ha preso in quel momento! Brutto...

“ Si, ed a me quando mi ha portato in disparte”

Ma cosa avrà mai Piton contro di noi per farci uno scherzo tanto assurdo?” riprese la ragazza.

“ Non lo so”

Si ma io voglio sapere...dovremmo chiedere spiegazioni!”

“ Certo Granger, una cosa per volta. Ora occupiamoci dell’antidoto”

Hermione prese gli ingredienti e si sedette per terra. Con aria bambinesca si portò le ginocchia al petto, con un braccio che le circondava e l’altro che girava il contenuto nel calderone.

Draco rimase a fissarla mentre metteva gli ingredienti nel calderone. Era così bella. Così dolce. Mano male che almeno lei non potesse leggere i suoi pensieri.

Draco sorrise. Hermione alzò un sopracciglio per guardarlo stupita.

Cosa c’è da ridere Draco?”

“ Finalmente un passo avanti. Non più Malfoy, furetto o qualcosa di simile...solo Draco. Il mio nome pronunciato da te sembra così puro... mormorò avvicinandosi a lei a gattoni.

La pozione era pronta e così Hermione smise di girare per fissarlo, ora che era inginocchiato a qualche centimetro da lei.

“ E’-è pronta...de-devi berne un sorso... disse in preda al panico, rossa in viso.

Sei troppo vicino, diamine...vuoi farmi prendere un attacco cardiaco?

“ No questo mai!” rispose lui ridendo.

Anche Hermione rise. Per la prima volta davanti ad un serperverde.

Gli porse un bicchiere e lui lo prese tra le mani.

“ Lo devo bere per forza? Sembra abbia un aspetto orribile...” si lamentò fissando la soluzione violacea nel bicchiere.

“ Non fare il bambino, Malfoy! Bevi quella cosa e stai zitto!”

“ Così però non potrò sapere ciò che pensi di me...non è tanto positivo come fatto...”disse lui malizioso, avvicinandosi di più a lei.

No Draco, no! Non ti avvicinare, oddio...sono arrossita, ecco, lo sapevo!

Draco rise. Poi si avvicinò cautamente al viso della ragazza poggiando il bicchiere vicino al calderone.

“ Non fare lo stupido, bevi questo coso!” ordinò Hermione prendendo il bicchiere tra le mani.

No ho deciso di non berlo, e tu non puoi farci nulla..” disse lui divertito.

“ Stupido d’un serpeverde, ora ti faccio vedere io come la bevi tutta d’un sorso” disse lei minacciosa.

Cercò di avvicinarsi alla bocca di Malfoy con il bicchiere, cercando invano di farglielo bere. Gli occhi di lui era incatenati a quelli di lei, mentre cercava di scansare i colpi dalla grinfondoro.

“ Tanto non ci riesci...” ripetè lui scansandosi.

“ Brutto...”

Sei troppo lenta” rise lui.

“ Ora ti faccio vedere io!” disse Hermione avvicinandosi di più a lui.

Draco le bloccò le braccia a mezz’aria. Data la presa brusca il bicchiere cadde e la pozione si espandé lentamente sul pavimento, emettendo uno strano fumo verde.

 

Ma nessuno dei due se ne stava curando. Il tempo sembrava essersi fermato.

 

Si fissavano negli occhi, immobili. Draco aveva smesso di ridere ed era diventato più serio che mai. Il suo sguardo era incatenato agli occhi di lei e non sembrava demordere.

Il ragazzo si avvicinò lentamente alle labbra di lei, che tremavano quasi. La presa sui polsi di Hermione diminuì quando le labbra del ragazzo sfiorarono leggermente quelle di lei, che sussultò.

Qualche secondo poi le braccia di Hermione salirono fino al collo dei ragazzo, esitanti. Draco le poggiò le mani sulla vita e dopo poco il bacio a fior di labbra divenne più intenso e profondo.

Le guance di Hermione avvamparono di botto e il suo cuore prese a battere più forte che mai. Sentiva che le sarebbe uscito dal petto dal un momento all’altro.

Poi Draco lentamente si staccò da lei e la fissò con i suoi meravigliosi occhi color ghiaccio.

Nessuno dei due riuscì a dire nulla.

Hermione lo fissò incredula. Possibile che il ragazzo che si trovava davanti era Draco Malfoy? Pensava che forse tutto questo era solo un sogno. Forse ora si sarebbe risvegliata e tutto sarebbe svanito.

“ Non riesco più a sentire i tuoi pensieri... mormorò lui tremendamente dolce.

Lo sguardo di lei cadde sul pavimento e sulla pozione ai loro piedi. Era come evaporata. C’era solo qualche residuo come il bicchiere scheggiato.

“ Credo tu abbia inspirato il fumo e quindi..

“ Proviamo, pensa qualcosa” disse lui.

...

“ Sentito qualcosa?” fece lei dopo qualche secondo.

“ No” rispose lui quasi a malincuore.

“ Peccato”.

Lui rimase stupito e prese a fissarla negli occhi.

“ Avevo pensato che il bacio che mi avevi dato era stato il più bello della mia vita e che le tue labbra sono dolci come zucchero...”

Lui sorrise e la pelle del suo viso dolcemente pallida, assunse un colorito più vivo.

Poi si chinò di nuovo per baciarla. E poi ancora e ancora. Abbracciati, l’uno nell’altro. Presi da strane sensazioni, del tutto nuove, c’era chi era più spaventato chi solamente incredulo...

 

 

“ Herm...oddio...HERM ODDIO!!!!!” Gridò Ginny abbracciando l’amica e facendola cadere all’indietro sul suo letto a baldacchino.

Hermione rise, mentre alle cinque di mattina qualcuno aveva incominciato a svegliarsi dopo le urla delle due, probabilmente sentite fino ai sotterranei di Hogwarts.

 

 

 

 

 

Non ve lo aspettavate, vero? E invece ho postato un altro capitolo oggi stesso...è che non ho molto da fare e mi piace scrivere: unendo le due cose si ha come soluzione il fatto che aggiorno presto! Molto presto! Uuhauhau! -__^

Grazissime per i commenti! Sono meravigliosi. *____________*

Baci, Erin.

 

 

  
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