Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Piuma e Pergamena    25/03/2012    1 recensioni
Allora, Molte persone probabilmente non conoscono neanche Taylor Swift e le sue canzoni,a molte altre non piace ( persone che magari non hanno mai ascoltato seriamente una suo pezzo) comunque sia, io credo che la vera Magia delle canzoni di Taylor stia ,non tanto nella musica , quanto nelle situazioni che decrive; ecco quindi una serie di Song-fic ispirate dalle canzoni della giovane Americana
Innocent - Draco/Astoria
Breathe - Hermione-Ron
Sparks Fly - Hermione/Fred
Superman - Ginny/Harry
Ours - Narcissa/Lucius
I'm Only Me When I'm With You - Ginny/Harry
Enchanted - Viktor/Hermione
Mean - Hermione(/Ron) - Draco
Cold As You - Pansy-Draco
The way I loved you - Hermione(-Ron)/Draco
Haunted - Tonks/Remus
Long Live - Luna /Neville
Mary's song - Rose/Scorpius
Mine - Andromeda/Ted
Picture to Burn - Regulus-Sirius
If This was a movie- Lily(-James)- Severus
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mine
Mine

Eri al college, lavoravi part-time come cameriere
Hai lasciato una piccola città, non ti sei mai voltato indietro
Io ero una fuggiasca, con il timore di cadere

Mi domandavo perché ci prendessimo il fastidio di amare se poi non dura mai

Ricordo benissimo quel giorno, avevo litigato con i miei, ancora, non so neanche il perché, onestamente quel periodo era una discussione continua; mi era sempre andata bene perché prima li dovevo sopportare solo per tre mesi e per altri nove scappavo ad Hogwarts, ma poi, dopo il diploma, tutto è peggiorato , loro e le loro stupide idee, quello stupido matrimonio a cui volevano costringermi, non ci stavo : quel giorno , per ripicca, entrai nel mondo babbano e mi recai nel primo bar che trovai, non sembrava poi così diverso da uno magico no?
Ricordo la paura che avevo sentito mentre entravo, i babbani erano animali sporchi ed infidi, secondo la mia educazione, cosa poteva succedermi? ricordo che tutti mi avevano guardata incuriositi: una bellissima ragazza che entrava in un bar, in pieno giorno, con un lungo abito che per voi babbani poteva assomigliare a quelli che mettevano nel passato,non era certo una cosa da tutti i giorni!Ancora guardandomi attorno capii quanto ero fuori luogo, ma la mia famiglia non mi permetteva di avere abiti anche lontanamente assomiglianti a quelli babbani, attorno a me invece le ragazze avevano gonne imbarazzanti, cortissime, spostai lo sguardo imbarazzata, forse i miei avevano ragione? forse i babbani non avevano valori come mi veniva ripetuto da che ne ho memoria? ma i miei pensieri mi furono interrotti proprio da te, alto, bellissimo e con profondissimi occhi verdi, feci un battuta che non capii sul mio vestito ed arrossii, fosti molto gentile, lo ricordo perfettamente, mi aiutasti anche a scegliere... possibile che non ci fosse della normalissima acquaviola? bè, da quel pomeriggio tornai spesso, per scappare da casa e per assaggiare, ogni giorno, una nuova variante di quella bevanda assurda.. caffè, no? ed ogni giorno cercavo nel mio armadio un abito adatto, ma mai ne trovavo, allora appena uscivo nella Londra babbana trasfiguravo i miei abiti nei vostri, anche se quelle gonne così corte... bè... no grazie! A me importava solo venire in quel bar... guardarti...e parlarti, venivi spesso al mio tavolo, quando non c'erano clienti, mi avevi detto che facevi il college ed io avevo annuito convinta... che merlino era il college? ma tu parlavi con l'entusiasmo negli occhi dei tuoi progetti, lavoravi part-time per permetterti quella che, capii, era una scuola, avevi lasciato una piccola città ma non ti eri mai voltato indietro, ed eri spiritoso, e gentile, anche se ogni volta che dovevo pagare quel.. caffè... morivo d'imbarazzo: non li sapevo mica usare i soldi babbani! tu ridevi gentile e ti chiedevi che problemi avessi... oh, che imbarazzo,sotto al tuo sguardo, gentile ma divertito, mi chiedevo che ci facessi in quel mondo, ma io ero una fuggiasca,tremendamente spaventata, e ora che ci penso, anche tu me lo dicevi sempre, mi guardavo sempre attorno con timore, come se temessi di cadere da un momento all'altro in un'imboscata, ed io ridevo, perché in realtà, tu, non potevi realmente immaginare cosa volesse dire essere figlia dei miei: scappavo ogni giorno e lottavo contro un matrimonio combinato, ai miei interessava solo che io mi sistemassi con un nobile purosangue e che sfornassi eredi ed accordi economici, che poi io avrei voluto amare ed essere amata non interessava a nessuno... e poi, a ben pensarci, a guardare i miei genitori, che senso aveva cercare l'amore? loro l'avevano fatto, dicevano di interessarsi, e figurarsi, ai miei nonni andava benissimo, erano cugini, Black e Black.... la stirpe perfetta... ma poi, vivendo insieme, si accorsero che quello che cercavano non era la pace, la convivenza e l'affetto, volevano solo oro, di più e sempre di più... volevano solo rispetto ed onore... si erano allontanati, persi, ed io e le mie sorelle eravamo cresciute fra grida, urla e conti commerciali.
Ero cresciuta sognando l'amore ma chiedendomi perché l'uomo si prendesse il fastidio di amare se poi non durava.
I miei genitori stessi rinnegavano l'amore, loro che avevano sostenuto di averlo provato ora lo definivano solo come un istinto naturale che spinge le persone verso un'altra che gli assicuri sangue puro e sicurezza economica.

Dico “Riesci a crederci?”
Come se fossimo distesi sul divano
Il momento potrei vederlo
Si, si, riesco a vederlo ora

Dico "Riesci a crederci?" abbiamo costruito tutto questo, ricordo perfettamente quando ti avevo detto di essere incinta, e mi sembra adesso, mi sembra di vedere la tua espressione, come se fossimo distesi ora sul divano della nostra piccola casetta "Ninfadora" ti avevo detto, e tu avevi storto il naso orripilato, ti avevo guardato confusa ,era un nome abbastanza normale fra i maghi, forse un po' antiquato, ma normale, ma tu eri scoppiato a ridere , adoravi quella parte di me, la mia parte strega... quella che io per anni avevo odiato, da quando ti avevo conosciuto... da quando fra noi era cominciato qualcosa... sì... se chiudo gli occhi potrei vedere anche quel momento,sì, riesco a vederlo ora

Ricordi, eri seduto li, vicino all’acqua
Mi hai abbracciato per la prima volta
Da figlia prudente di padre irresponsabile mi hai reso una ribelle
Sei la cosa migliore che sia mai stata mia

Ricordi? era il primo appuntamento, ero terrorizzata quel giorno, avevo cercato tutto il possibile per documentarmi sul tuo mondo, non volevo fare la figura dell'idiota, non più del solito, mi ero trasfigurata ( chissà perché la trasfigurazione umana mi veniva molto bene) ed ero andata in biblioteca, reparto babbanologia, volevo essere perfetta, ma ora, a pensarci, mi viene da ridere, ricordi?eri seduto li, vicino all'acqua , mi avevi portato ad un lago, bellissimo, ricordava il Lago Nero, mi sentivo più a mio agio, poi però mi avevi chiesto di parlarti di me, mi avevi detto, adorabilmente imbronciato, che parlavamo sempre di te e mai di me... avevo cominciato quindi a mentire, e più parlavo e più il mio cuore si stringeva, ero cresciuta con le bugie, non volevo continuare anche in quel mondo... ti avevo raccontato una storia triste ma abbastanza verosimile, e mentre il mio cuore affogava nel lago per il senso di colpa, mi avevi abbracciata per la prima volta e allora eccolo, il salvagente , mi ero sentita bene, benissimo, ci eravamo promessi di rivederci presto... mi avvi chiesto il numero di non so cosa ma o ti avevo mentito di nuovo " ci vediamo al bar" e con quelle parole era fuggita, ma avevo mantenuto la mia parola, ogni giorno scappavo nel mondo babbano ed ogni sera leggevo i libri di babbanologia, ogni giorno parlavamo a lungo ed ogni sera ripensavo ai momenti passati assieme, a quanto mi piaceva stare con te... e a quanto dolore avrei provato se i miei mi avessero scoperto, fisico e morale..... da figlia prudente di padre irresponsabile mi hai reso una ribelle, ero la sorella più prudente, più giudiziosa fra le tre, ero quella di mezzo ma ero sempre stata considerata la maggiore, davvero l'irresponsabile Bella poteva essere considerata più grande di me? ma non mi importava nulla, della mia famiglia, del matrimonio combinato, di nulla, perché sei la cosa migliore che sia mai stata mia

Un salto in avanti e ci facciamo carico del mondo insieme
E c’è un cassetto di cose mia a casa tua
Tu impari i miei segreti e ti rendi conto del perché sono così cauta
Dici che non commetteremo mai gli stessi errori dei miei genitori

Faccio un salto in avanti con i pensieri ed eccomi al giorno più bello della mia vita ho un bellissimo abito bianco e sto correndo per la strada, le lacrime agli occhi dalla felicità: ho appena mandato nelle più consunte mutande di Merlino i miei genitori e quel vecchio tricheco che mi aspettava all'altare: chi era? poco dopo però mi resi conto dell'assurdità di ciò che avevo fatto, non avevo più nessuno su cui contare, poi mi corressi,sognavo di farmi carico del mondo insieme a te, vagai per le strade di Londra, bella, bellissima, un angelo vestito da sposa, mi ero fiondata al bar dove lavoravi, mi eri corso incontro stranito, che ci facevo conciata così? pensai a ciò che ormai, da mesi, vivevamo assieme, al cassetto di cose mie che c'era a casa tua, e a ciò che davvero volevo: ti raccontai tutta la verità, così, in mezzo alla strada, pensavo fosse più difficile ed invece dopo poche parole le altre arrivarono come un fiume in piena, non mi credesti, ti mostrai un incanto Patronus...tu svenni... bè non fu una scena molto romantica, ma accettasti quella parte di me che io stessa non volevo più vivere, imparasti i miei segreti e ti resi conto del perché ero così cauta, così persa e spaventata, mi accolsi come un gattino impaurito e mi protessi, vivemmo assieme, una cosa impensabile per me, cresciuta in una società dalla mentalità chiusa, ma tu mi aiutasti nei momenti bui,mi dicesti che volevi sposarmi, mi dicesti che non avremmo commesso gli errori dei miei genitori.

La mia vita dunque ricominciò, svegliandomi accanto a te, nel mondo babbano, mi aiutasti a trovarmi, a capire un sacco di cose, cercai di vivere senza l'utilizzo della magia, la mia bacchetta ben nascosta in una scatola nell'armadio, ma non tutto poteva andare bene

Ma abbiamo le bollette da pagare
Non c’è niente di calcolato
Quando era difficile
Si, si, questo è quello a cui pensavo

Avevamo le bollette da pagare e non c'era nulla di programmato, di calcolato, vivevamo la giornata al bar, tu lavoravi e io leggevo gli annunci, ma non era facile, come potevo mettere nelle mie referenze che ero diplomata con il massimo dei M.A.G.O? vivere con te era perfetto, ma i momenti neri non mancavano, i momenti in cui mi mancavano le mie sorelle, o meglio, una parte di loro, quando mi mancava il mio mondo, quando mi mancava prendere una scopa di nascosto dai miei e librarmi nel cielo,quando mi mancava semplicemente sentire la magia che mi scorreva nelle membra, quando era difficile.

Allora in quei momenti mi chiesi se davvero ne era valsa la pena, abbandonare tutto, far perdere le mie tracce e ricominciare una vita nuova, in un mondo a me estraneo, se davvero tutti quei problemi per aver violato lo Statuto di Segretezza erano valsi la pena, se davvero valeva la pena di metterti così in pericolo, se solo i miei ci avessero trovati!Si, Si questo era quello a cui pensavo.... ma..

Ricordi, eri seduto li, vicino all’acqua
Mi hai abbracciato per la prima volta
Da figlia prudente di padre irresponsabile mi hai reso una ribelle
Sei la cosa migliore che sia mai stata mia

Ma mi bastava tornare indietro, ormai di un anno, ed eccoci lì, ricordi? eri seduto vicino all'acqua, bello, bellissimo, con quegli occhi grandi da cerbiatto, mi hai abbracciata e per la prima volta mi sono sentita una vera principessa, mi sono sentita davvero libera, i problemi della mia famiglia erano scomparsi e da figlia prudente di padre irresponsabile mi hai reso una ribelle, ma non mi importa di nulla ora, perché appena ti guardo tutto trova un senso: sei la cosa più bella che sia mai stata mia


Ricordi tutte le luci della città sull’acqua?
Mi hai visto iniziare a credere per la prima volta
Da figlia prudente di padre irresponsabile mi hai reso una ribelle
Sei la cosa migliore che sia mai stata mia

Ricordi anche quella sera, passeggiavamo sul Tamigi e dal nulla ti sei visto apparire davanti due donne, addosso quegli abiti che sembravano antichi, quegli abiti che mi avevi visto indossare i primi giorni, ti strinsi forte la mano e tu capisti tutto, cercasti di proteggermi spingendomi dietro di te  ma io risi, se avessero voluto mia sorella e mia madre ci avrebbero uccisi senza troppe cerimonie -Andromeda Cassiopea Black.... allontanati immediatamente da lì e forse tuo padre deciderà di non rinchiuderti a vita nelle segrete!- mi urlò mia madre da due metri di lontananza, la guardai con astio e proseguii dritta per la mia strada, andandole incontro a testa alta ma stringendo forte la tua mano -Andromeda Black!- quando giunsi accanto a due furenti donne Black alzai lo sguardo, ancora ripetevano il mio nome ed Ti insultavano - Mi scusi, perchè mi chiama Andromeda Black? il mio nome è Andromeda Tonks, non ho nulla da spartire con i Black...- e con quelle parole e a testa alta mi allontanai sotto il tuo sguardo stupito, ti lanciai un occhiata divertita ma proprio in quel momento, al posto del tuo sorriso bianchissimo e perfetto vidi  una smorfia di dolore e la tua bocca che si apriva in un urlo silenzioso, mi voltai con rabbia verso Bellatrix e mia madre e vidi le loro bacchette puntate contro di te nascoste fra le pieghe delle lunghe gonne, mi sentii impotente perchè non avevo la mia bacchetta, avendo rinnegato la magia ormai da mesi, ma qualcosa dentro di me si smosse,eri per terra, i tuoi occhi colmi di lacrime silenziose , No! non avrei permesso loro di fari ancora del male, un ondata di magia involontaria si sprigionò dal mio corpo facendomi sentire me stessa e vera, viva.

Mia madre e Bella furono sbalzate via da una forza invisibile sotto lo sguardo incuriosito di alcuni passanti, ti presi e ti aiutai ad alzarti quindi camminammo via velocemente mentre le lacrime cominciavano a scorrere sulle mie guance; camminammo molto, non so quanto, ero così disperata! ero certa che saresti stato terrorizzato da me, ma quando ci fermammo, appoggiati al muretto del lungo tamigi, guardavamo tutte le luci della città che si riflettevano sull'acqua, sembravano bellissime ma mi dettero un senso di malinconia che, a fatica, nascosi le lacrime come mi era stato insegnato, già prima me le ero lasciate sfuggire, ma davvero volevo ancora seguire ciò che mi era stato insegnato? bè, pensavo di non avere scelta dato che presto sarei dovuta tornare a casa... e cosa mi sarebbe successo.

Ti voltasti, mi guardasti serio poi apristi le braccia e mi ci fiondai dentro mormorando mille scuse, ma tu mi fermasti, mi dicesti che eri fiero di me, che ero stata fantastica e che mi amavi, che ora non avresti più dovuto temere di nulla, che da allora ci saresti stato tu a proteggermi, ti guardai come si guarda un angelo, perchè per me eri esattamente quello, un angelo.

Quella sera mi hai vista cominciare a credere davvero che sarebbe potuta andare, funzionare, nel silenzio mi chiedesti anche una cosa bellissima, la migliore che avresti potuto chiedermi: di tenere la bacchetta, di accettare la mia parte strega che probabilmente da solo contro un altro incantesimo non avresti potuto fare molto.

Risi felice ed insieme tornammo a casa, era tardi, molto tardi... risi, mai mi sarei sognata di tornare dai miei così tardi, da figlia prudente di padre irresponsabile mi hai reso una ribelle e quella notte, mentre dormivi accanto a me, accarezzai le tue larghe spalle e ringrazia Merlino perchè la cosa migliore che sia mai stata mia

E ricordo quella lite, 2:30 di notte
Hai detto tutto quanto, che stavo scivolando via dalle tue mani
Io sono corsa fuori piangendo, e tu mi hai seguito fuori in strada
Mi sono fatta forza per l’addio
Perché ho sempre saputo che le cose andassero così
Poi mi hai colto di sorpresa
Hai detto, “Non ti lascerò mai sola”

E ricordo quella lite, alle 2:30 di notte, nessuno urlava, eri un vero gentiluomo e bè, la mia educazione non mi permetteva certo di mettermi ad urlare come una pezzente qualsiasi, ma forse il tuo silenzio, il tuo sguardo deluso... bè, sì, era molto peggio.

Hai detto tutto quanto sentivo nei miei incubi, che stavo scivolando via dalle tue mani, io sono corsa fuori, non volevo far vedere che stavo piangendo, una Black non piange mai... ma io cosa ero ormai? ma tu mi hai seguita fuori in strada e hai visto le mie lacrime, le asciugai , troppo orgogliosa, e mi sono fatta forza per l'addio, perchè ho sempre saputo che le cose andassero così... che i babbani separano le famiglie.... ma sopratutto che chi sbaglia paga... e io stavo per farlo con la cosa più bella che sia mai stata mia, poi, però, tu, il mio angelo, il mio salvatore, tutto il mio mondo, mi hai colta di sorpresa, mi hai preso la mano e ti sei avvicinato, mi hai abbracciata forte e mi hai sussurrato su questi capelli, che per differenziarmi dalla mia famiglia, da mia madre e da mia sorella Bellatrix avevo tinto, alla babbana, di biondo.

Mi hai sussurrato , su questi capelli " Non ti lacerò mai sola"

Hai detto “Ricordo quello che provavamo seduti vicino all’acqua
Ed ogni volta che ti guardo, è come la prima volta
Mi sono innamorato della figlia prudente di un padre irresponsabile
Lei è la cosa migliore che sia mai stata mia”

E qualche mese dopo eccoci, su quella piccola barchetta, al lago del nostro primo appuntamento, hai detto "ricordo quello che provavamo seduti là vicino all'acqua, ed ogni volta che ti guardo è come la prima volta , mi sono innamorato della figlia prudente di un padre irresponsabile e lei è la cosa migliore che sia mai stata mia" hai aperto una piccola scatolina e ne hai tirato fuori un piccolo anello, sei arrossito, sapevi che, un anello del genere, probabilmente lo avevo ricevuto per il mio decimo compleanno, ma lì c'era tutto il tuo impegno, buona parte dei tuoi risparmi, e , sopratutto, tutto il tuo amore .

Scoppiai in lacrime, era la seconda cosa migliore che sia mai stata mia

(Tieni duro, la faremo durare)
(Tieni duro, non voltarti mai)
(Tieni duro) Da figlia prudente di padre irresponsabile mi hai reso una ribelle
(Tieni duro) Sei la cosa migliore che sia mai stata mia

Ed ora siamo qui, nella nostra piccola casetta a Diagon Alley, Non abbiamo avuto scelta, ma tu sembri abbastanza felice qui, hai trovato velocemente lavoro come io non sono riuscita a fare nel mondo babbano e per fortuna siamo riusciti a prendere quei soldi che avevo alla Grengott, donatimi dalla mia famiglia alla mia nascita, non volevo prenderli, non volevo nulla che mi legasse a loro... ma non abbiamo più scelta, ora siamo in tre... ed eccoci qui, sul divano, la nostra piccola Ninfadora fra le tue braccia.... è stato bellissimo la prima volta che l'hai vista, non ti avevo mai parlato dell'esistenza dei Metamorfomagus e per poco non la facevi cadere per terra quando, i capelli che prima erano evidentemente Rosa, si erano tramutati in biondo, il bellissimo color grano dei tuoi. ti guardo, ora và tutto bene, e sono felice,  La tua faccia si trasforma in una smorfia e allontani la piccola da te "Tieni duro"  scappo via ridendo a prendere l'occorrente per cambiarla, ti guardo e rido, si , questa felicità la faremo durare " sbrigati! questa streghetta mi sta avvelenando!" Rido e corro al piano di sopra, ok la magia, ma per prendermi cura della mia piccola voglio fare tutto come una mamma normale " tieni duro" ti urlo dalla nostra camera , corro di sotto e ti trovo con il naso arricciato e voltato di lato, Dora ti guarda male, vuole vedere i tuoi occhi "non voltarti mai.." sembra dirti ... la prendo, la poso sula fasciatoio e le apro il pannolino, arriccio il naso facendola ridere , anche tu scoppi a ridere "tieni duro!" mi prendi in giro, Scoppio a ridere e comincio a pulire la mia piccola meraviglia e dentro di me, un pensiero, corre ancora alla mia famiglia, quella di prima, mia mamma mi crucerebbe probabilmente... non si è mai presa cura di noi... c'erano gli elfi per queste cose... sorrido , da Figlia prudente di madre irresponsabile mi hai resa una ribelle , Dora si lamenta, ci sto mettendo troppo, io e te ci guardiamo e scoppiamo a ridere, ti guardo, e guardo la mia piccola che ora ci guarda con un grande sorriso sdentato: questa ora è la mia famiglia, ed è la cosa migliore che sia mai stata mia.


.Saaaaaaaaaaaaalve Gente!!!!

Ta Daaaaaaaaaaaaaaaaaan!

Ve lo avevo detto no che mi sarei impegnata a non fare solo i soliti personaggi no?

ecco qui una bellissima Ted/Andromeda!

Spero che vi sia piaciuta!

Fatemi sapere che ve ne pare!

Piuma e Pergamena

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Piuma e Pergamena